Capitolo 9: Sorrisi
{cambio titolo da
"Progressi e sorrisi"
a "Sorrisi" il 07/09/2020}
LEGGIMI!!!
il titolo di questo capitolo
è stato difficile da trovare,
anche adesso non ne sono
convinta. per evitare spoiler
ve ne propongo alcuni in fondo
e voi ditemi quale gli si addice
meglio :)
30/07/2020 – Jungkook
Jimin è nello studio della psicologa per la sua seduta del Lunedì e io approfitto di questo momento in cui lui non è con me per riprovare a chiamare Taehyung. Sono passati tre giorni da quella volta e né lui né io abbiamo accennato a scriverci anche solo un messaggio, però adesso che ho un attimo di tempo libero voglio provarci. Anzi, forse è meglio se gli scrivo, così magari evito di farmi venire un attacco di panico davanti a tutti quanti, cosa che mi manderebbe ancora di più nel panico. Prendo quindi il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans neri e apro la chat con il mio migliore amico, che mi manca in un modo terribile.
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BabyMan<3
ciao, Tae... scusa per l'altro
giorno; ti volevo chiedere
se potevamo vederci, ma nel
sentire la tua voce sono andato
nel panico più totale. preferisco quindi
scriverti un messaggio, anche se
è da codardi. ti andrebbe bene vederci
lunedì prossimo, tra le 15:00 e le 16:30?
fammi sapere... stammi bene, amico!
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Invio il messaggio e chiudo subito la chat, in attesa di ricevere una sua risposta. Non voglio però stare a pensarci per tutto il tempo e quindi, dopo aver controllato l'ora, decido di andarmi a prendere un cappuccino alle macchinette. Jimin è al sicuro lì dentro, ne sono certo.
30/07/2020 – Jimin
«Avete litigato? Mi dispiace...»
«Oh, beh, non è stato un vero e proprio litigio, ma... io mi sono arrabbiato con lui perché continua a darsi la colpa di tutto. E questa cosa mi sta mandando fuori di testa, perché molto probabilmente quello stronzo di... tu sai chi,» dico deglutendo a vuoto, incapace di pronunciare il nome di quel verme, «probabilmente non è neanche pentito di quello che ha fatto e questo non è giusto. Niente di quello che ci è successo è giusto, ma speravo che almeno dopo si sarebbe sistemato qualcosa, e invece...»
«E invece? Tu davvero pensi che non si sia sistemato niente, Jimin?» mi chiede la dottoressa sbuffando una risatina. «In poco tempo hai fatto passi da gigante. Hai già ristabilito un certo tipo di contatto con Jungkook, sei tornato a fare le faccende di casa e da quello che ho capito hai smesso di prendere gli antidepressivi.»
«Sì, ho smesso poco fa. Mi facevano solo male...»
«In che senso? Avevano degli effetti collaterali?»
«No, no, è che... la sola idea di prenderli mi rendeva triste.»
«Ah... capisco. Beh, non ti preoccupare, posso felicemente dichiarare che non sei più depresso. Devi solo riprenderti, devi cercare di tornare alla normalità, ma di depressione non se ne parla.»
«Finalmente qualcuno che l'ha capito... grazie. Potresti dirlo tu a Jungkook? Sai, vorrei davvero tanto essere io a dargli la notizia, ma ho paura che non mi creda; mentre se glielo dicessi tu, forse...»
«Sicuro che non vuoi essere tu a dirglielo? È una cosa importante...»
«E se non dovesse credermi?»
«Mostragli questo» mi risponde la dottoressa scrivendo qualcosa su una pagina della sua agenda, per poi strappare il foglio e allungarsi verso di me per porgermelo, stando attenta a far sì che le nostre dita non si tocchino.
Abbasso lo sguardo sul bigliettino che mi ha dato, il quale recita: Signor Jeon, secondo le mie analisi Park Jimin ha smesso di soffrire di depressione. Consiglio quindi l'abbandono di qualsiasi medicinale antidepressivo, prescrivendogli invece alte dosi di Jungkook. Buona giornata :), dottoressa Lee Sonnie.
«Grazie mille, Sonnie. Così glielo potrò dire io, ma avrò anche la tua conferma. Sei un genio.»
«Di niente, Jimin. Devi essere tu a dare le buone notizie a Jungkook, e spero che prima o poi pure io possa riceverne» mi dice poi con un sorriso a trentadue denti.
«Che intendi?» domando non capendo a cosa stia alludendo.
«Spero prima o poi di sentire che vi siete rimessi insieme» mi spiega tranquillamente, senza perdere il suo sorriso.
«Oh, lo spero anche io. Davvero, davvero tanto» dico, per poi congedarmi e uscire dal suo studio. Come sempre fuori dalla porta trovo Jungkook, che appena sente il rumore metallico dei cardini in movimento scatta in piedi, come d'abitudine, e si avvicina di un passo a me, facendomi la solita domanda.
«Com'è andata?»
«Bene, ho una bellissima notizia da darti, ma non voglio farlo qui» rispondo sorridendo.
«Eddai, sono curioso...» si lamenta lui come un bambino e non posso far altro che allargare ulteriormente il mio sorriso all'immagine di questa scenetta, così normale e vera. Spesso ho dubitato che queste due parole avrebbero potuto nuovamente esistere nella stessa frase, ma ora sto cambiando idea.
«Portami fuori e te lo dirò.»
«Cosa?» domanda lui accigliato.
«Portami fuori.»
«Va bene...» replica incerto.
«Cos'hai?»
«Ti vedo troppo contento e la cosa mi piace, mi piace un casino. Mi mancava tantissimo quel sorriso, vorrei che rimanesse lì per sempre...» mi risponde e io mi sento bruciare per le sue parole. Vorrei saltargli al collo qua e adesso, così all'improvviso da destabilizzarlo, ma c'è comunque qualcosa che mi frena. Con calma, Jimin. Prima o poi riuscirai a riassaporare quelle labbra sottili, ma soffici. Prima o poi sentirai ancora il suo sapore di ciliegia. Prima o poi sarete di nuovo insieme. Ma non devi correre.
«E allora?» domando e lui mi guarda male prima di rispondere un "Sono curiosoo" allungando l'ultima "o" come un bambino.
«Scemo!» dico colpendogli il braccio giocosamente, ricevendo però un "Ahia" in risposta. «Mi hai fatto preoccupare, pensavo non volessi portarmi fuori...» mi giustifico.
«Se l'hai davvero pensato, qua lo scemo sei tu» e a queste parole sento il cuore, letteralmente, esplodermi nella gabbia toracica. Il mio sorriso si amplia maggiormente, se possibile, e faccio scivolare la mia mano alla ricerca della sua, facendo incastrare le nostre dita.
«Quindi, andiamo?»
«Andiamo» risponde sorridendo e iniziando a dirigere i suoi passi all'esterno dell'edificio, aprendomi poi la portiera della macchina e facendomici salire. Le nostre mani, per forza di cose, si staccano, ma io non smetto neanche per un attimo di sentirlo vicino.
«Dove andiamo?»
«Sorpresa» mi risponde solamente, formando un sorrisetto furbo con le sue labbra magnifiche; in più sono sicuro che mi stia guardando con la coda dell'occhio. Fosse stata un'altra persona gli avrei detto di evitare posti strani, ma posso fidarmi di lui; se fosse stato un'altra persona non ci sarei neanche salito in macchina.
«Ma sono curiosoo» lo prendo in giro.
«Lo so, ora almeno lo siamo entrambi e siamo pari» risponde facendomi l'occhiolino e continuando a guidare. Io mi appoggio comodamente allo schienale e guardo la città fuori dal finestrino. Mi mancava.
***
«Non ci credo.»
«Credici» risponde Jungkook sorridendo.
«Io... da quanto è che non venivamo qua?» domando.
«Troppo» risponde e poi mi prende per mano, iniziando ad avviarsi verso il bar. Il bar in cui siamo diventati amici. Beh, sapete che tra di noi all'inizio i rapporti erano più che freddi, ma in questo bar abbiamo finalmente iniziato ad andare d'accordo.
«Jungkook, ti adoro» gli dico, appoggiando una mano sul maniglione e spingendolo per permettere a entrambi l'accesso al bar. Vorrei dirgli che lo amo invece, ma non voglio farlo qua.
Lui si limita a sorridermi, probabilmente non sapendo come rispondere, ma il suo sorriso è talmente potente che a me va benissimo come risposta a qualsiasi domanda.
«Ti piace ancora il frullato alla fragola?» mi domanda, ricordandosi che me ne aveva offerto uno anche quel giorno, tempo addietro.
«Solo con la panna e il bastoncino di cannella» rispondo emozionato e, tenendomi per mano, si dirige verso il banco facendo il mio ordine e dicendo anche il suo: «Un frullato alla fragola con panna e un bastoncino di cannella e un bicchiere di latte alla banana». La ragazza prende l'ordine e noi andiamo a sederci ad un tavolino in disparte. Questo non è lo stesso di quel giorno, ma non importa, l'unica cosa che conta è essere qua con Jungkook. Sono talmente in estasi in questo momento che quasi non mi rendo conto delle altre persone nel bar, anche se non ero più abituato a stare fra la gente.
«Latte alla banana... sei proprio un bambino» lo prendo in giro io.
«Che c'è...? È buono» dice mettendo il finto broncio, cosa che mi fa ridere. «Allora,» aggiunge poi sistemandosi per bene sulla sedia di fronte a me «adesso che sai dove volevo portarti mi devi dare la bella notizia.»
«Oh, sì, è vero...» dico agitandomi sulla sedia per recuperare il bigliettino della dottoressa dalla tasca posteriore dei jeans, in caso dovesse servire. «La dottoressa ha detto che non sono più depresso e che posso smetterla di prendere quelle pastiglie orribili antidepressive» dico con un sorriso a trentadue denti e con gli occhi che probabilmente brillano.
«Jimin, è...» inizia e poi esita un secondo, e quindi io inizio ad aprire il bigliettino. «È una notizia fantastica!» continua alzandosi e venendo da me per abbracciarmi, e io mi rimetto il foglietto in tasca, contento che non sia servito. «Sono super contento, è fantastico!» ripete con lo stesso entusiasmo.
«Anche io. Finalmente smetterai di rompermi le scatole per le medicine» dico quando lui torna seduto di fronte a me.
«Spero non sia l'unica cosa positiva» ride lui.
«Ovviamente no» dico serio, mettendo una mano sulla sua e guardandolo negli occhi. Rimaniamo così per qualche secondo interminabile, fino a quando un cameriere non arriva al nostro tavolo.
«Emh, scusate...» si schiarisce la gola ed entrambi lo guardiamo, liberando il tavolo dall'ingombro delle nostre braccia, spezzando così il contatto visivo e fisico tra di noi.
Il cameriere allora posa sul tavolo i nostri ordini e, dopo aver lanciato un'ultima occhiata a Jungkook, se ne va.
«Non mi piace quel tipo...» dico ad un tratto.
«Perché?»
«Ti guardava. Per me gli interessi...» dico alzando gli occhi al cielo e guardando da un'altra parte.
«Ahaha, ma cosa dici? È la prima volta che mi vede, non può essere.»
«Ti dico che è così...»
«Okay, okay, ma tanto non interessa a me. Quindi problema risolto» risponde e io cerco di trattenere un sorriso, fallendo miseramente.
«Sei geloso?» chiede con un sorrisetto.
«Io- cosa? No, non sono geloso, ma quel tipo non mi piace. È una questione di primo impatto» ribatto e lui ridacchia.
«Va bene, va bene. Ora vediamo se i nostri ordini sono buoni come lo erano allora» replica e poi avvolge il palmo della mano attorno al bicchiere per portarselo alle labbra, mentre io stringo le labbra attorno alla cannuccia, sentendo immediatamente sulla lingua il sapore della fragola aromatizzata alla cannella.
«Puoi giurarci che lo sono!» esclamo una volta mandato giù il primo sorso.
«Oh, sì!» replica Jungkook, a cui sono venuti i "baffi" a causa della densità del latte alla banana.
«Jungkook,» lo chiamo e lui mi guarda con i suoi occhi scuri da cerbiatto «sei tutto sporco di latte sotto il naso» dico e lui subito si passa la lingua su quel punto, mentre io cerco di non svenire a questa visione di lui che si lecca le labbra, anche se solo per pulirsi.
«Andato via?» chiede poi?
«Ne è rimasto un poco qui» dico indicando su di me la zona sporca di schiuma, come se fossi uno specchio, sperando che Jungkook abbia capito le mie intenzioni.
Evidentemente sì, dato che risponde: «Guarda che non hai niente, ma se vuoi ti pulisco lo stesso con la lingua.»
«Guarda che sei tu che sei sporco!» rispondo, sentendo il cuore in gola a causa dell'euforia del momento. Mi ha capito, in quanti l'avrebbero fatto?
«Beh, tesoro, è tutta colpa tua se ho questi pensieri» dice e adesso abbiamo smesso di recitare, ci stiamo solo guardando e credo di avere gli occhi a forma di cuore. Probabilmente se stessi osservando questa scena dall'esterno, anche senza viverla riuscirei a vedere cuoricini da tutte le parti e un'aura di luce attorno a noi due.
«Sporco di latte, intendo» mormoro.
«Ah, dove?» chiede lui, guardandomi negli occhi.
«Proprio qui...» rispondo portando il pollice verso la zona sporca e indugiandoci, senza accennare a spostarmi. Potrei stare così per sempre, ma la scena viene interrotta dalla suoneria del telefono di Jungkook, segnalante l'arrivo di un messaggio.
30/07/2020 – Jungkook
Sono come incantato da Jimin che mi sta toccando, quando però tutta la situazione viene rovinata dal mio cellulare che suona, notificandomi così l'arrivo di un messaggio. Apro la chat direttamente e leggo.
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BabyMan<3
ciao... spero di non essere
fatto per quel giorno, ma
molto probabilmente ci sarò.
penso che tu non voglia
mettere più piede al pub,
che non è neanche più mio so
no problem. incontriamoci
quindi a casa mia, preferisco
non uscire di casa da sobrio.
ci vediamo.
~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~
Spazio Autrice:
Ciao a tutti! Il titolo che ho scelto per questo capitolo è provvisorio, dovete essere voi, col vostro voto, a confermare o a ribaltare la situazione LOL.
Voglio scusarmi per l'attesa di questo capitolo, ma mi sono voluta godere al massimo gli ultimi giorni di vacanza staccandomi un po' dal computer, che per cose mie molte volte faccio anche fatica a usare. Spero che questo capitolo SUPER PROGRESSOSO (se non fosse cringe as fuck lo userei come titolo) vi sia piaciuto, io l'ho scritto praticamente drogandomi dei BTS, ascoltando più di cento loro canzone tutte oggi, quindi mi hanno dato la giusta carica. Sono anche riuscita a scrivere un tema, che charger che sono i nostri piccoli angeli!
Inoltre, molto randomly, spero che le immagini di Jimin che succhia da una cannuccia e di Jungkook che si lecca (mi manca scrivere SMUT, eh già) le labbra, vi abbiano fatte (s)venire come hanno fatto con me.
DITEMI IN QUESTA SEZIONE DI COMMENTI CHE AVETE RICONOSCIUTO LA SCENA FINALE IN CUI JIMIN DICE A JK DI PULIRSI, DITEMELO!
Io ora, ascoltando Blood Sweat & Tears (che nel frattempo è diventata Boy With Luv con tutte le cose che sto scrivendo... 🤦🏽♀️), vi saluto e vi lascio ai titoli da votare lasciando un commento nella loro sezione.
Ricordate che vi voglio bene <3 <3 <3
Titolo 1: Progressi e sorrisi
Titolo 2: La cura (riferito a quello che ha scritto di Jungkook la dottoressa sul bigliettino)
Titolo 3: Sorrisi
Titolo 4: Sporco di latte
Published: 28082020
Edited: 30082020
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