Capitolo 15: THE GRAND FINALE

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31/08/2018 – Author

I due si sono quindi decisi a fare l'amore. Entrambi hanno ancora molta paura, soprattutto Jungkook per Jimin, ma sono sicuri che questo sia il momento adatto.

Jimin si avvicina lentamente alle labbra del minore, facendo scontrare con esse le sue gemelle, dando così vita ad un bacio passionale, ma allo stesso tempo casto, privato: è semplicemente dolce e racchiude in sé tutta la sofferenza che i due hanno provato per mesi.

«Jimin... io ti...» cerca di dire il più piccolo, ancora "intrappolato" nel bacio del maggiore. Quest'ultimo perciò si allontana dalle sue labbra per lasciargli la possibilità di parlare. «Prima di farlo... sappi che ti amo. Non ce lo eravamo ancora detti in questo periodo e non volevo fare una cosa così importante senza prima farti sapere che io, Jeon Jungkook, con ogni singola cellula del mio corpo, ti amo.»

Il ragazzo di fronte a lui rimane in silenzio per qualche secondo, assorbendo quelle parole calde che dolcemente gli hanno sfiorato la pelle. Si aggrappa a queste e le analizza una per una, le inspira, le fa entrare in circolo nel suo sangue ed infine replica: «Proprio adesso dovevi decidere di farmi piangere, eh? Ti amo, Jungkook! Ti amo, ti amo, ti amo e sono contento di essere qui, ora, con te. Mi sei mancato!»

«Anche tu, amore mio. Non mi sono mai sentito così felice come lo sono adesso» risponde il minore riprendendo a baciare l'altro con più foga. Le loro bocche si esplorano come non hanno mai fatto prima d'ora; ancora non credono – nessuno dei due – che stia per accadere veramente, eppure eccoli qui: intenti a baciarsi prima di consumare finalmente, una volta per tutte, il loro rapporto.

Le mani di Jungkook arpionano i fianchi del maggiore e questo ansima al gesto. È ancora tutto "nuovo" per lui, nonostante abbia cominciato gradualmente a riabituarsi al contatto fisico, e quindi fa un po' fatica a trovare questa situazione normale.

«Tutto okay?» chiede Jungkook al maggiore, notando il suo ansimo preoccupato.

«S-sì...»

«Hey... guardami negli occhi e dimmi che va tutto bene» chiede con tutta la dolcezza del mondo il ragazzo dai capelli scuri. Jimin allora fa come ha detto l'altro e punta il suo sguardo nei suoi occhi, scuri come la pece e belli come il sole: «Va tutto bene. Mi sento bene, davvero. È solo... strano.»

«Vuoi che ci fermia-»

«Non ci provare neanche» risponde secco per poi riappropriarsi di quelle labbra che tanto gli erano mancate. Le assaggia, ne sente il sapore, le morde dolcemente facendole di nuovo sue dopo tanto tempo in cui non lo erano state. Anche se in realtà, come ben sappiamo, non è affatto così: Jungkook è sempre appartenuto a Jimin, anche quando non poteva dimostrarglielo in maniera fisica.

Le dita sottili del minore giocano con l'orlo della maglietta dell'altro, infilandocisi poi dentro. Accarezzano la pelle accaldata dell'altro, in una maniera talmente delicata che addirittura brucia. Brucia su Jimin che avvampa e si sente quasi in imbarazzo. Quasi come se gli mancasse qualcosa e in effetti è così.

«Hey... Jungkook?» lo chiama quindi con un filo di voce il più grande, addirittura quasi in imbarazzo di parlare. Il minore si allontana di poco da lui per guardarlo negli occhi, con uno sguardo che lo incita al dialogo. «Non... non ti dà fastidio il fatto che io... insomma...»

«Assolutamente no! Jimin, che diamine vai a pensare?» risponde Jungkook nell'immediato portando Jimin ad abbassare lo sguardo. «Io ti amo, ti amo e voglio te. Non la tua prima volta.»

«Ti amo.» risponde solamente Jimin, pienamente rassicurato dalle bellissime parole dell'ormai di nuovo fidanzato. Adesso è sicuro più che mai di volerlo fare con Jungkook e niente e nessuno lo potrà fermare stavolta.

«Anche io ti amo.»

Jimin riprende a baciare Jungkook e fa scendere le sue mani fino all'orlo della maglietta del minore, tirandolo leggermente per fargli capire che gliela vuole sfilare: ed è proprio quello che fa, si allontana di nuovo dal fidanzato e gli toglie la maglietta, gettandola chissà dove sul pavimento e in poco tempo Jungkook fa la stessa cosa con Jimin.

Il minore indugia nel guardare l'altro, i suoi occhi continuano a tracciare tutta la linea del suo corpo, dal collo alla cintura dei pantaloni. «Sei perfetto, Jimin. Sei perfetto» afferma con un timbro di voce davvero molto basso che fa trasparire, insieme alla scintilla che ha negli occhi, tutta la lussuria che sta provando il ragazzo al momento. «Non posso credere di aver aspettato così tanto per qualcosa e di trovarmi la perfezione proprio sotto mano. Questa si chiama Serendipità, Jimin; tu sei la mia Serendipità

«Uffa, smettila! Mi sto per mettere a piangere!» si lamenta il corvino, che è davvero sul punto di scoppiare in lacrime per la vagonata di emozioni che gli stanno riempiendo il cuore.

«È solo che sei meraviglioso e mi sei mancato davvero tanto.»

«Anche tu, però adesso ti prego...»

«Okay, okay, scusa» ridacchia poi il minore proseguendo nello spogliare il fidanzato. «Se vuoi che mi fermi dim-»

«Jungkook, sta' zitto.» lo riprende Jimin. «Ne sono certo: lo voglio fare e ogni volta che me lo chiedi divento sempre meno sicuro, quindi va' avanti e non rompere.»

L'altro non se la prende per le parole del suo Hyung, dette sicuramente in tono brusco, ma per niente serio.

Jungkook passa quindi a baciargli il collo, mentre maneggia con la cintura del maggiore in un gesto che fino a pochi mesi fa ea abituato a compiere spesso con lo stesso; ed è molto contento di non avere perso le sue abilità. Una volta slacciati i jeans Jimin solleva di poco il bacino per farseli sfilare.

Quando anche i jeans fanno la stessa fine delle magliette precedentemente lanciate sul pavimento, le mani di Jimin corrono alla ricerca della fibbia della cintura di Jungkook in modo da privare anche quest'ultimo di quel capo, ma si ferma quando sente il tocco delicato del più piccolo carezzargli le cosce, in un gesto talmente lento e dolce che lo fa rabbrividire per le sensazioni positive che gli sta mandando.

«Mi mancava accarezzarti» ringhia Jungkook sul suo collo mentre Jimin inspira lentamente cercando di non perdere la testa, anche se ormai è troppo tardi. «Mi mancava spogliarti» riprende «e baciarti la pelle nuda» aggiunge baciandogli il collo su un succhiotto poco formato e dal colore rosa pallido. «Mi mancavi tu, Hyung

«Jungkook...» ansima Jimin beandosi del tocco leggero e dei baci sporadici del fidanzato. «Anche a me mancava tutto questo» riesce a dire, aggrappandosi a quel poco di sanità mentale che gli è rimasta.

«Non vedo l'ora di farti mio a trecentosessantagradi» dice poi giocherellando con le dita con l'elastico dei boxer di Jimin e solleticandogli, al tempo stesso, i fianchi morbidi. «O magari a trecentosessantanove» aggiunge.

«Cos-» domanda Jimin scioccato, quasi strozzandosi con la sua stessa saliva.

«Ahaha, sto scherzando! Sarebbe meglio a novanta...» si corregge pensandoci un po' e guardandolo con un sorrisetto furbo. «Ma voglio vederti quindi andiamo sul classico, okay?»

Jimin, non sapendo come ribattere ad un'affermazione del genere, si limita ad annuire soltanto con la testa e procede nel togliere i pantaloni a Jungkook grazie anche all'aiuto del minore, il quale li calcia poi di lato perché non lo ingombrino.

Lascia del veloci baci sul collo a Jimin per poi iniziare a torturargli la clavicola, afferrandogli dei lembi di pelle tra i denti e iniziando a succhiare, lasciando dei marchi ben evidenti su gran parte del suo petto e continua a scivolare verso il basso fino ad arrivare al suo basso ventre. Si blocca quando sente Jimin sussultare, ma ricomincia a lasciargli altri baci delicati alternati a succhiotti quando capisce che era un sussulto di piacere e non spaventato, come all'inizio pensava.

Jungkook poi si solleva leggermente afferrando poi entrambi i lati dei boxer di Jimin, tirandoli lentamente verso il basso finché l'erezione del maggiore non è completamente scoperta e già ben formata.

«Mi mancava anche vedere che effetto ti faccio» commenta il più piccolo sovrastando nuovamente Jimin per lasciargli un delicato bacio sulla guancia. «E mi piace» dice ancora, dando il via ad un bacio passionale e portando la mano destra tra i loro corpi, sfiorando l'intimità del fidanzato per stuzzicarlo.

«Jungkook, ti prego...» lo implora Jimin che si sente torturato da quei gesti lievi e lenti. «Sbrigati.»

«Va bene, va bene» risponde mettendosi in ginocchio per liberarsi dell'ultimo indumento che ha indosso, facendo così uscire anche la sua erezione.

«Apri le gambe, dolcezza» gli sussurra il minore, ma poi si ricorda di avere il lubrificante nella sua stanza. «Torno subito...» dice e completamente nudo scappa nella sua stanza per aprire l'ultimo cassetto del suo comodino e tirarne fuori il tubetto di lubrificante.

Jimin intanto rimane immobile, pensa a quello che sta per accadere e quasi non ci crede. Quello per cui sia lui che il suo fidanzato hanno atteso così a lungo, quello per cui hanno sofferto. Tutto questo sta per diventare realtà e la mente di Jimin si sta riempiendo di paura. Starà facendo la cosa giusta? Non starà correndo troppo? Decide quindi di mettersi seduto e quando sta per alzarsi per recuperare i suoi vestiti rientra Jungkook.

«Hey... che succede?» domanda il minore vedendo l'altro in piedi.

«Jungkook, io...» replica rimettendosi seduto. «Io ho paura...»

«Non vuoi più farlo?» chiede il più alto avvicinandosi a lui.

«No! No, non è quello, io voglio davvero farlo, con te, ma ho così tanta paura.»

«Vuoi stare tu sopra? In questo modo sarebbe diverso e-»

«Non saprei cosa fare...»

«Ti aiuto io.»

«Sicuro?»

«Sai, neanche a me piace troppo questa domanda...» ribatte sorridendo il più alto, facendo sorridere di rimando anche il ragazzo ancora seduto sul letto. Jungkook prende quindi il suo posto e si sdraia sul letto. Jimin si mette invece in posizione verticale, appoggiando un ginocchio sul letto proprio tra le gambe di Jungkook.

«Cosa devo fare?»

«Devi prepararmi, Hyung. Sai, da quel punto di vista è la prima volta anche per me» risponde e Jimin si sorprende della cosa. Non pensava che tutte le volte che Jungkook aveva fatto sesso fosse sempre stato l'attivo.

Il più grande prende quindi in mano il tubetto e lo apre, versandosene una moderata quantità sulla mano. Umidifica l'orifizio del fidanzato e allinea la sua intimità con l'entrata dell'altro, ma proprio nel momento in cui sta per spingercisi dentro si ferma allontanandosi da lui.

«Cosa?» domanda il minore con tutta la pazienza del mondo.

«È solo che abbiamo fatto un percorso lunghissimo per arrivare fin qui, non voglio bloccarmi ora.»

«Quindi?»

«Quindi stai sopra tu» risponde soltanto.

«Sei sicu- okay» e i due invertono per l'ennesima volta le loro posizioni. Jungkook prepara Jimin come quest'ultimo ha fatto con lui poco fa, giocherellando con le dita su tutto il suo corpo. Il più alto si allinea con l'entrata del maggiore, che inizia ad ansimare in maniera molto irregolare a causa dell'ansia.

«Rilassati, okay?» gli mormora il corvino. «Adesso entro,» aggiunge «sei pronto?» domanda e Jimin risponde con un "sì" strozzato per poi chiudere gli occhi strizzandoli per paura del dolore.

E mentre Jungkook si fa piano piano strada dentro di lui, questo rimane completamente a bocca aperta e con gli occhi ancora chiusi. Jimin ha le palpitazioni, sta sudando freddo, sta tremando e tutto perché chiudendo gli occhi sta rivedendo, sta rivivendo, tutte le scene di quella sera. Le scene di quando era quel viscido a spingersi in lui e una lacrima traditrice gli scivola lungo la guancia.

«Hey, hey hey... apri gli occhi, guardami.» Jimin, un po' esitante, fa come gli è stato detto e fissa il suo sguardo in quello di Jungkook. «Va meglio?» chiede e il maggiore annuisce. «Sono io, okay? Sono Jungkook, per davvero.»

«Lo so...»

«Tieni gli occhi aperti; voglio che mi guardi negli occhi, Hyung, va bene?» chiede dolcemente e Jimin annuisce sporgendosi verso di lui per baciarlo, lentamente e dolcemente.

«Dimmi quando posso muovermi.»

«V-vai... p-piano però.» dice con voce strozzata e Jungkook inizia a dettare spinte delicate, uscendo e rientrando in Jimin molto lentamente per farlo abituare a quella presenza estranea.

Il maggiore versa qualche lacrima a causa della forte sensazione di bruciore, ma prontamente il più piccolo gliele asciuga usando la lingua e poi lascia un altro bacio lento a Jimin per distrarlo. Quest'ultimo stringe tra le mani dei lembi delle lenzuola, poi le porta sulla schiena di Jungkook, nella quale affonda le unghie curate.

«Puoi andare più veloce se vuoi...»

«E se poi ti facessi male?»

«Jungkook, tu mi fai solo bene.» E a questa frase il minore si convince ad aumentare di poco la sua velocità e continua a asciugare le lacrime a Jimin.

«Finalmente siamo una cosa sola, Hyung.»

«S-sì, finalmente.»

Nel frattempo la mano del maknae si insinua tra i due corpi andando ad avvolgere l'erezione dolorante del più piccolo per dare piacere anche a lui

Man mano che il tempo passa Jungkook detta spinte sempre più forti, sempre guardando il suo Hyung negli occhi e alleviando il dolore alla sua intimità con la sua mano. Jimin rimane letteralmente senza fiato quando il minore, con la spinta più forte di tutte, va a colpire la sua prostata, facendolo urlare in silenzio. «Fal-lo an-ancora, ti pre-prego» la voce di Jimin si strozza mentre parla, ma Jungkook riesce comunque a capirlo e fa una seconda volta quel movimento con i fianchi, in modo da toccare con la punta la zona più sensibile del ragazzo sotto di lui.

«Jimin, sto per- ora esco.»

«No... no, va bene così» sussurra l'altro senza voce e Jungkook lo bacia sorridendo sulle sue labbra.

«Ci sono quasi, dolcezza.»

«Anche io sono vicino.»

«Insieme?»

«Sempre» e Jungkook dà l'ultima spinta, quella più forte, grazie alla quale riversa tutti i suoi liquidi all'interno del suo fidanzato, che raggiunge il suo apice nello stesso momento sporcando sia il suo addome sia il proprio.

«Cazzo, Jimin-ah, sei stato... fantastico» commenta accasciandosi su di lui rimanendo ancora dentro al suo corpo per ritardare il più possibile la loro separazione.

«Anche tu» risponde questo ansimando, col respiro e il battito cardiaco irregolari. Cerca un attimo di riprendersi, ma senza successo.

«Starei così per sempre se solo potessi. Sempre con te, uniti in una cosa sola. Ti amo, Hyung.»

«Ti amo, Kook. Grazie, grazie per avermi fatto superare un trauma che fino a due mesi fa pensavo avrebbe preso il sopravvento su di me, schiacciandomi e vincendomi.»

«Non avrei mai permesso che vincesse; tu sei imbattibile, Hyung.»

«Insieme lo siamo» risponde il maggiore, premendo le sue labbra su quelle del corvino ancora sopra e dentro di lui. I due si danno un bacio lento, passionale, che racchiude in sé tutto l'amore che provano l'uno per l'altra. Tutti i "grazie" che si sono detto e tutti i "ti amo" che ancora hanno da dirsi. Un bacio che sigilla il loro amore eterno, il loro amore senza fine, il loro amore più potente di qualsiasi dio e di qualsiasi forza presente al mondo. Un bacio che racchiude in sé tante lacrime.

«Perché piangi anche tu adesso?»

«Sono lacrime di gioia... perché ti amo più della mia stessa vita e sono contento che finalmente siamo riusciti a dimostrarcelo in tutti i sensi.»

«Cazzo, Kook... ti amo.»

«Anche io.»

Jimin successivamente si gira verso la sveglia sul suo comodino per controllare l'orario e nota qualcosa di davvero strano: questa segna le 00:00. «Jungkook! È mezzanotte!» esclama il minore.

«E quindi? Non dobbiamo svegliarci presto domani.»

«Idiota! Auguri, è il tuo compleanno!» esclama di nuovo baciandolo approfonditamente. «Scusami, non ti ho fatto nessun regalo...» dice poi abbassando lo sguardo.

«Cosa? Ma sei impazzito? Mi hai regalato la tua più piena fiducia! L'hai riposta in me. Ti sei concesso a me, mi hai dato tutto, come puoi anche solo pensare di non avermi fatto alcun regalo?»

«Sei stupendo.»

«Tu di più. Ti amo.»

«Ti amo.»

E così si conclude la storia di questa meravigliosa coppia, che ha dovuto affrontare le sfide più orribili che la vita le potesse presentare. Insieme hanno combattuto contro demoni che all'inizio sembravano invincibili e ce l'hanno fatta, insieme, grazie alla forza del loro amore. I due ragazzi dai capelli scuri come la pece si ameranno fino alla fine della loro vita, staranno sempre insieme, non si separeranno mai più perché l'hanno già provato e non è andata per niente bene. Non passeranno mai più, neanche una notte, in due letti diversi. Non andranno mai a dormire arrabbiati l'uno con l'altro. Semplicemente perché l'amore che provano vincerà sempre contro qualsiasi altra cosa, anche la peggiore. Ma, detto sinceramente, la peggiore l'hanno già affrontata e noi ne abbiamo seguito tutti gli eventi. Niente potrà mai essere comparato ad una cosa così brutta ed è per questo che i ragazzi vivranno felici, e soprattutto insieme, per sempre.

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Spazio Autrice:

Ed eccoci qui, alla fine di quest'altra storia! THE GRAND FINALE pubblicato per il compleanno della nostra fatina protagonista del racconto.

Spero che questo finale vi sia piaciuto... so che non è un granché a livello di stile di scrittura, ma spero che almeno il contenuto (TANTO atteso) lo renda decente.

Come gran finale volevo fare qualcosa di più, MA LA SCUOLA ROMPE IL CAZZO AHAHAHAHA CHE PALLE!

Vi voglio davvero bene e sappiate che la storia N.O.N. è finita. SONO FOTTUTAMENTE ETERNI, PENSO CHE ORMAI SIA CHIARO (per maggiori intormazioni leggere "ringraziamenti +" nel capitolo successivo)

Vi amo, grazie per tutte le visualizzazioni, le stelline e i commenti, che mi fanno davvero capire cosa ne pensiate del tutto. Io vi lascio, stasera pubblicherò il capitolo dedicato ai ringraziamenti, assolutamente da leggere! Quindi non togliete la storia dalla biblio.

VE SE AMA!!! Non smetterò mai di dirvelo!

Published: 13102020
Edited:

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