Capitolo 7 - Come dimenticare il passato?


Lo sguardo di Bethany non tralasciava alcun dubbio: era arrabbiata e delusa dal mio comportamento e non potevo darle torto. Non stavo bene nemmeno io ad averle mentito, mi sentivo profondamente in colpa e di certo non avevo alcuna voglia di litigare con la mia migliore amica.

"Non voglio che ti arrabbi, mi spiace" provai a dirle sperando di non accendere una discussione, che era l'ultima cosa che volevo.

"Sono dispiaciuta. Insomma ci conosciamo da una vita e vengo a sapere da Kayla una cosa del genere. Come posso sentirmi secondo te?"

"Non bene. Ma lei lo sa solo perché era presente quando è successo tutto. B, te lo avrei detto ora. E' solo che per me non è nulla di importante e sai che non voglio pensare a nessun ragazzo in questo momento".

"Se non sei interessata perché sei stata con lui tutte queste ore? Anzi, non dicevi nemmeno che ti avrebbe fatto piacere averlo come coach. Poi ho visto a mensa come lo guardavi, non prendermi in giro".

Bethany aveva ragione, con Noah era tutto diverso, cercavo sempre di non far trasparire nulla. Con Travis invece era il contrario, non riuscivo a stargli lontana e in questo momento avevo già voglia di rivederlo. Solo con Shane mi era successa una cosa simile, anche se la nostra conoscenza era alimentata dai miei genitori e dai giornali, che ci definivano la coppia dell'anno. Il cuore dava ragione alle parole di B, la mia testa no, seguire i miei sentimenti in passato mi aveva portato solo a soffrire e per questo motivo sono restia ad ascoltarlo.

"B, capisco quello che dici, ma in questo momento voglio solo amicizia. L'amore mi ha fatto troppo soffrire"

"Anche lui la pensa come te? Vi rivedete?"

"Domani..."

"Se per te è amicizia non devi illuderlo, devi fargli capire che non vuoi altro"

La mia amica si girò verso lo specchio per sistemarsi i lunghi capelli dorati in una lunga treccia, mentre io presi il telefono intenzionata a scrivere a Travis che avrei interrotto i nostri allenamenti di football. Guardai a lungo lo schermo, ma alla fine mi decisi e gli mandai il messaggio. Scelsi di seguire la mia testa, perché Travis, come Shane, mi avrebbe fatto soffrire ancora. Ne ero certa? No, ma non volevo rischiare e forse era meglio così. B si accorse subito del mio cambiamento d'umore.

"Hailey, che succede?"

"Nulla, ho preso la mia decisione" dissi, mai più nessuno mi farà del male.

La cena con Kayla andò abbastanza bene, non ero dell'umore di parlare o scherzare, perché non facevo altro che pensare a quello che avevo fatto a Travis. Era un bravo ragazzo e non si meritava certo una cosa del genere, ma ormai non potevo tornare indietro e dovevo accettare il presente. Finito di mangiare B e Kayla andarono a fare due passi in giardino, mentre io avevo voglia di stare un po' sola e quindi mi diressi in camera. Percorsi il lungo corridoio che mi avrebbe condotto alle scale e una volta arrivata al mio piano, i miei occhi non poterono credere a quello che avevo davanti. Travis era in piedi davanti alla mia porta e la sua espressione faceva subito notare la sua preoccupazione. Non appena mi vide, venne subito verso di me, non feci neanche in tempo a salutarlo che subito mi disse:

"Posso sapere che sta succedendo? Oggi sembravi felice, spensierata, ti ho confidato pure alcuni fatti personali e adesso mi scrivi che non ci dobbiamo più vedere"

"Non è così semplice, tu non puoi capire, non sai..." non riuscivo a finire la frase, non poteva sapere nulla del mio passato, perché sennò avrei dovuto dire la verità su me e Bethany.

"Capire cosa?"

Il cuore batteva velocemente e le immagini che cercavo di dimenticare ogni singolo giorno erano di nuovo lì pronte a tormentarmi. Questa poteva essere l'occasione per dire tutto a Travis, sicuramente avrebbe capito, ma ero bloccata e non riuscivo a dire una parola. Le emozioni presero il sopravvento e iniziai a piangere, dovevo andare via di lì, non volevo certo farmi vedere in quello stato, anche perché avrei peggiorato solo le cose.

"Hailey, che sta succedendo? Ti prego aiutami a capire" mi disse mettendo le sue calde mani sulle mie spalle. Travis era preoccupato e mi odiavo per quello che avevo fatto, non si meritava nulla di tutto questo; nonostante gli avessi mandato quel messaggio era qui, in piedi davanti a me a cercare di aiutarmi.

"Devo andare" pronunciai, lo superai ed entrai velocemente in camera. Mi misi a letto, ma ovviamente non riuscii a dormire, pensavo sempre a quello che era appena successo. Mandare quel messaggio, trattare così Travis non era assolutamente mia intenzione, ma forse era lo cosa più giusta da fare, così ero sicura che non mi avrebbe mai spezzato il cuore. Ormai la corazza che avevo tirato su non poteva crollare, era una sorta di difesa, perché i momenti del mio passato mi avevano fatto provare emozioni che non volevo più vivere.

Sentii dei passi che si avvicinarono verso di me, mi voltai e vidi B seduta sul mio letto.

"Hailey, per favore non tenerti tutto dentro, sai che con me puoi parlare"

"Hai incontrato o visto qualcuno?"

"No nessuno oltre Kayla, perché"

"Meglio così"

"Hailey per favore che succede?" mi chiese in tono preoccupato. Le stavo tenendo un sacco di segreti e mi conosceva troppo bene, quindi continuare a mentirle era inutile.

"Ho sempre in mente quella scena...Non riesco a smettere di pensarci"

"E' per questo che stai allontanando Travis?

"Sì, mi spezzerà il cuore anche lui e non posso permetterlo"

"Come fai a saperlo? Non puoi farti condizionare da quello che è successo, Shane è passato, adesso siamo nel presente, devi reagire"

B aveva ragione, dovevo contrastare queste paure, Shane non poteva farmi sentire così per sempre. Doveva uscire dalla mia testa insieme a quello che era accaduto quel giorno. Dovevo cercare di essere forte e volevo smettere di piangere. Sono venuta qui per un motivo e voglio continuare a sentire la sensazione di libertà quando percorro i corridoi, quando nessuno giudica i miei vestiti. Era arrivato il momento di chiudere il passato dentro un cassetto.

Le settimane successive furono tutte uguali: lezioni con Eloise e Noah, pomeriggio a studiare oppure a leggere in biblioteca, ma soprattutto cercavo in tutti i modi di evitare Travis. Tutto sembrava andare secondo i piani quando Kayla fermò me e B per proporci di andare a vedere la partita di football il sabato.

"Giusto, non ricordavo del match, io ci sono" gridò B.

Dopo questa affermazione tutte e due si girarono verso di me in cerca di approvazione, volevo sparire, perché sicuramente lo avrei rivisto.

"Non penso di venire, ho molte cose da studiare" provai questa come scusa anche se non era buona.

Il telefono di Kayla squillò improvvisamente e non era quello che ci voleva in questo momento, perché B sapeva da chi stavo cercando di nascondermi.

"Hailey, se la tua motivazione è quella che immagino non devi farlo. Sarà divertente e poi saremo negli spalti, nessuno ti vedrà"

Come sempre B aveva ragione e non potevo privarmi di un evento importante solo per le mie paure, se volevo sconfiggerle avrei dovuto essere forte e combattere. Presi un bel respiro e dissi:

"Ho bisogno di svagarmi e la partita è quello che ci vuole"

All'udire quelle parole il sorriso di B si illuminò e mi strinse in un forte abbraccio. Era contenta che stessi provando a reagire a ciò che il passato mi aveva fatto diventare. Forse affrontare i problemi era il primo passo per vincerli.

"Muoviti B o arriveremo quando la partita sarà terminata" disse Kayla.

B come sempre passava ore davanti allo specchio e io e Kayla eravamo sedute sul suo letto ad aspettarla.

"E' una partita di football, non una sfilata di moda. Non devi neanche scegliere il vestito perché ci siamo messe tutte la maglia del campus"

"Lo so ma comunque ci sarà tutta l'università"

"Tutta l'università guarderà la partita" dissi scherzando e lei mi rispose con una smorfia mentre prendeva la borsa per uscire. Ci dirigemmo tutte verso lo stadio, dove un'enorme folla ci stava attendendo: era pieno di tifosi e scovare dei posti liberi fu un'impresa. Fortunatamente Kayla li trovò abbastanza centrali da permetterci di vedere bene il match. Ero abbastanza agitata e per questo appena sedute B mi prese la mano; sapeva quanto era difficile per me stare in mezzo a tante persone, ma questa volte sentivo che era diverso, dovevo vincere i miei demoni interiori e di certo non volevo fare la fine della festa delle matricole. Tra le cheerleader riconobbi Eloise che stava eseguendo una coreografia e Tracy, ovviamente, era al centro davanti a tutte. Cercava sempre di essere la protagonista e di stare in prima fila, facendosi notare da tutti. Le squadre entrarono in campo e Kayla si alzò subito in piedi sventolando le braccia per cercare di farsi riconoscere da Lucas. Era voltato verso gli spalti in cerca della sua ragazza e non appena la vide ricambiò subito il saluto. Fu in quel momento che riconobbi il giocatore accanto a lui: era Travis, anche lui girato verso di noi. Il mio cuore iniziò a battere e d'istinto provai a salutarlo e lui ricambiò subito.

"Si può sapere perché quella bionda laggiù guarda da questa parte?" mi disse B.

"E' Tracy il capo delle cheerleader, è sempre in mezzo ai ragazzi del football in compagnia delle sue amiche identiche a lei" affermò Kayla.

"Ho avuto il piacere di conoscerla pure io. Ero con Eloise, una mia compagna di corso anche lei nelle cheerleader, e non penso di starle simpatica. E' una che si atteggia"

"Diciamo che tutti nel suo anno la conoscono, si sente la regina del campus" aggiunse Kayla.

"Se ha intenzione di guardarci ancora per molto le regalerò una nostra foto" disse B, mentre io e Kayla scoppiammo a ridere.

La partita iniziò e anche se non lo mostravo, dentro di me facevo il tifo per Travis e ogni volta che aveva la palla speravo sempre che riuscisse a fare punto. Avevo visto molte partite di football e dovevo ammettere che era molto veloce e abile, insomma un vero talento. Segnò un sacco di punti e condusse la squadra alla vittoria. Finito il match la folla era in festa, tutti iniziarono a celebrare i punti del campionato guadagnati. Kayla provò ad avvicinarsi al campo di gioco per riuscire ad andare da Lucas, B mi prese per mano e la seguimmo, anche se io volevo evitare qualsiasi contatto ravvicinato con Travis. Riuscimmo ad arrivare sul prato e Kayla corse tra le braccia di Lucas che la sollevò da terra, stringendola in forte abbraccio.

"Non sono adorabili?" disse B.

Erano davvero belli, si amavano tantissimo e avrei voluto vivere un amore come il loro. Chissà se un giorno pure io sarei stata così felice, ero molto diffidente ma non volevo perdere le speranze di poter sorridere ancora.

Mentre ero assorta tra i miei pensieri, qualcuno mi prese per mano; era Travis, i nostri sguardi si incrociarono e come sempre mi persi nei suoi occhi blu. Il cuore cominciò a battere forte ed era una sensazione che non volevo placare, questa volta non lo avrei lasciato andare. Avrei fatto di tutto per recuperare l'amicizia con lui.

"Vado a prendere un frullato" disse B sorridendo e facendomi un occhiolino.

"Mi ha fatto piacere vederti" pronunciò Travis mettendosi una mano tra i capelli come se provasse imbarazzo.

"Non potevo non venire, mi hai insegnato tu le regole di questo sport"

Si mise a ridere e quel sorriso era davvero contagioso. Mi sentivo una stupida ad aver mandato quel messaggio, ma ormai non potevo tornare indietro, potevo solo andare avanti e rimediare ai miei errori.

"Congratulazioni davvero, Travis. Sei stato eccezionale e la squadra è davvero forte"

"Grazie e poi avevo tra gli spalti una tifosa speciale"

"Stavi parlando di me spero" ecco che quel bel momento venne interrotto dalla superstar Tracy. Avanzò velocemente verso di noi e si mise davanti a me mettendo le sue braccia attorno al petto di Travis. Ero abbastanza imbarazzata, non potevo arrabbiarmi perché lui non era il mio ragazzo, ma provavo comunque gelosia.

"Tracy, basta così" disse allontanando le sue mani.

"Dai andiamo alla festa, so che ti manco. Lo dicono tutti che noi due insieme siamo la coppia perfetta"

Coppia perfetta? Erano stati fidanzati? Ero abbastanza sconvolta e non riuscivo a stare davanti a loro. Mi voltai per andarmene, non volevo più partecipare a quella noiosa conversazione, ma Travis prontamente si mise davanti a me e mi abbracciò forte. Questo fece scatenare l'ira di Tracy che prima di andarsene pronunciò con tono deciso: "Tanto so che ti manco" e tornò dalle sue amiche.

Tra le braccia di Travis mi sentivo bene, mi sentivo 'viva' e non volevo che questo nostro momento finisse. Basta con i ricordi passati, adesso volevo sconfiggerli, andare avanti con la mia vita. Non sapevo se con Travis era solo amicizia o no, ma lo volevo nella mia vita ed ero contenta che non fosse arrabbiato con me.

"Mi spiace per quel messaggio...So che sei deluso"

Mi mise un dito davanti alla bocca per frenare il mio discorso.

"Non importa, quando vorrai dirmi cosa c'è che non va lo farai, non posso obbligarti"

"Grazie, ti va se...riprendiamo le lezioni?"

"Sono a tua disposizione" mi disse facendo un inchino. Scoppiai immediatamente a ridere e ricambiai dicendo "La ringrazio"

"Domani sarò lieto di essere nuovamente il suo coach"

Travis andò a fare la doccia, mentre io mi incamminai per tornare in camera. La sensazione che stavo provando era nuova, amavo sentirmi libera, viva, basta con le regole e essere quello che vogliono gli altri. Adesso è il mio momento, il mio turno di poter essere quello che veramente sono e non avrei voluto smettere.

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