Capitolo 4 - Imbarazzo




Il primo giorno di lezione mi svegliai con largo anticipo, sia perché ero eccitata all'idea di iniziare questo percorso universitario, sia perché non riuscivo a dormire a causa di quello che era successo la sera prima...Quel ragazzo, Travis, tutto di lui mi era rimasto impresso nella mente, la sua gentilezza, il suo sorriso, ma soprattutto i suoi occhi azzurri così...magnetici. Era la prima volta dopo Shane che qualcuno mi restava così impresso nella mente, ma ormai non credevo più nell'amore, perché questo sentimento mi aveva già fatto troppo male e di sicuro ne sarei stata alla larga. Mi dovevo assolutamente proteggere da chi avrebbe potuto spezzarmi il cuore e per questo avevo messo un muro, che non avevo nessuna intenzione di far crollare.  Il campus era enorme e vi erano molte persone, quindi mi ero messa in testa che le possibilità di incontrare nuovamente Travis erano minime...per fortuna.

Anche se Bethany aveva lezione più tardi rispetto a me si trovava già davanti allo specchio pronta a esibire la sua solita sfilata per scegliere il vestito più adatto; era sempre perfetta ma lei non riusciva a vederlo. Il suo letto era colmo di vestiti riposti su due file denominate da lei come 'promossi' o 'bocciati'. Sembrava di stare in un concorso e questo mi faceva ridere, infatti ogni volta che prendeva in mano una maglia abbinata ad un paio di jeans le dicevo: "La loro strada per la vittoria continua oppure no?", guadagnandomi così una smorfia da parte sua.

"Pensi di aver deciso per le 11?" domandai in tono ironico.

"In realtà ci sono quasi...ho scelto questi jeans chiari con un piccolo strappo sul ginocchio ma non sono convinta della maglietta, secondo te è troppo da sera?" mi chiesa con aria interrogativa.

"No, ti sta benissimo. Sei sempre elegante e secondo me per la lezione è perfetta".

"Non lo so, mi sembra di non avere nulla da mettermi..."

"Hai un armadio pieno di vestiti, e poi secondo me jeans e maglietta è un abbinamento che va sempre bene".

"Allora non mi cambio più, te stai benissimo con quella camicetta celeste".

Avevo scelto la semplicità, come sempre. Non mi sono mai piaciuti i vestiti vistosi o con troppi brillantini, anche perché ho sempre voluto passare inosservato, ma con la popolarità della mia famiglia questo non era possibile, infatti, finalmente qui al college potevo vestirmi come mi pareva, essere quello che veramente ero e non quello che gli altri mi dicevano di essere. Infatti, era un sollievo poter scegliere i miei abiti senza udire alcun rimprovero da parte di mia madre, perché secondo lei le mie scelte nel campo della moda avrebbero rovinato l'immagine della famiglia. Per questo motivo solitamente mi faceva trovare sul letto qualcosa proposto da lei così da essere sicura che avremo guadagnato la copertina di qualche rivista. Ovviamente il suo atteggiamento mi faceva infuriare, ma se le avessi detto qualcosa mio padre sarebbe stato sicuramente dalla sua parte, perché anche lui teneva all'aspetta esteriore della famiglia, come se contasse solo quello.

"Mi avvio a lezione che sennò arrivo in ritardo. Ci vediamo a pranzo?" chiesi a B.

"Sì, mando un messaggio anche a Kayla".

"Perfetto, a dopo B. Non fare troppe stragi di cuori".

"Tranquilla ti lascerò qualcuno" mi rispose ridendo, mentre io stavo uscendo dalla porta.

Non appena arrivai in giardino andai dritta in caffetteria a prendere qualcosa per colazione. Il locale sembrava molto piccolo a causa del gran numero di studenti che vi erano, infatti la fila per il bar era davvero lunga; le matricole si riconoscevano subito, dato che avevano in mano una mappa oppure erano intente a chiedere informazioni agli altri sulle aule. Non appena preso il mio caffè e un donut mi diressi verso la mia classe, e la strada era molto lunga, poiché il campus era molto grande. Mentre camminavo tra i corridoi mi resi conto che era davvero bello poter stare in mezzo alle persone senza sentirsi osservati, senza dover avere paura dei paparazzi, mi sentivo  più rilassata e libera. Ero finalmente quello che volevo essere: una ragazza che insegue i suoi sogni.

Una volta trovata la mia aula cercai un posto libero. Fortunatamente ne trovai uno dove volevo io, di lato, perché lì solitamente non ti vede quasi nessuno, ovviamente secondo i miei calcoli. Tirai subito fuori i libri di diritto e mentre li posizionavo sul tavolo una voce pronunciò "E' libero questo posto?".

Alzai lo sguardo e vidi una ragazza che mi stava sorridendo: era alta, dai capelli lunghi fino alle spalle, lisci color biondo cenere e con gli occhi color nocciola. Il suo volto era contornato da lentiggini che le rendevano il viso dolce e più giovane rispetto alla sua età. 

"Certo, accomodati pure."

"Mi chiamo Eloise".

"Hailey, piacere".

"Anche tu studi legge?"

"Vorrei diventare avvocato, tu?

"Anche io! Finalmente conosco qualcuno che ha il mio stesso sogno! La mia compagna di stanza invece non la smette di parlare di fisica e io sinceramente ci capisco poco, spero che non provi a fare qualche esperimento" mi disse ridendo. Sembrava una ragazza gentile.

"Non so te ma io sono super contenta di stare qui, non è come al liceo, qui tutti sembrano così adulti" continuò.

"Sì, in effetti è tutto diverso". Se vieni poi da un liceo privato per ricchi pieno di regole è tutto diverso per forza....ma questo di certo non potevo dirglielo.

"C'eri ieri alla festa delle matricole?", mi chiese lei.

"Sì, ero con due amiche, tu?"

"Sì, ero con la mia coinquilina. Mi piacciono molto le feste e non potevo mancare, poi ho conosciuto un sacco di persone, mi sento già più a casa. Te?"

'Io ho passato quasi tutta la festa in bagno con un ragazzo che mi stava medicando a causa della mia sbadataggine nel non vedere una porta a vetri...ma tutto sommato bene' pensai, ma quello che dissi fu: "Sì è stato divertente, poi c'erano davvero un sacco di persone".

"Per me poi è stata l'occasione di conoscere altre cheerleader".

"Sei nella squadra?"

"Faccio il provino oggi. Nel mio liceo ne facevo parte e vorrei continuare anche qui".

Diventai rossa perché a scuola lo ero anche io, ma non volevo mi riconoscesse o che sapesse qualcosa di me, perché sarebbe stato imbarazzante e il mio segreto svelato. Fortunatamente entrò in aula il professore che iniziò la lezione e la nostra conversazione non continuò. L'argomento del giorno era molto interessante ed io stavo cercando di prendere più appunti possibili quando Eloise si girò verso di me dicendomi: "Quel ragazzo laggiù ti sta fissando".

Mi voltai e vidi un ragazzo che effettivamente stava guardando verso di me. Era castano con la pelle olivastra, gli occhi scuri e portava gli occhiali. Mi sorrise, io gli risposi con un timido sorriso e ritornai sui miei appunti. Anche se era un bel ragazzo non volevo distrazioni, anche perché quella era una lezione davvero troppo importante e volevo concentrarmi sullo studio.

Non appena l'ora volse al termine raccolsi le mie cose, mentre Eloise mi salutò in fretta perché aveva il provino per le cheerleader. Stavo prendendo lo zaino quando il ragazzo di prima arrivò da me dicendo: "Mi chiamo Noah. Scusa per prima, non volevo metterti a disagio".

"Tranquillo, diciamo che non amo essere fissata, comunque sono Hailey".

"Spero di vederti presto e magari potremo conoscerci meglio".

"E poi vorresti chiedermi di uscire? Indovinato?", dissi in tono brusco. Non volevo storie, poi dopo quello che era successo la sera prima di certo non sarei uscita con il primo sconosciuto.

"Scusami se sono stato troppo affrettato, è che sei davvero..."

"Bella?" dissi interrompendolo. "Tanto dite tutti sempre così, sono sempre la più bella poi alla fine non ci mettete nulla a tradirmi con una mia cara amica" pronunciai andandomene. Appena uscii dall'aula feci un respiro profondo, forse ero stata troppo brusca con lui, ma il pensiero di Shane e di come si era comportato nei miei confronti mi facevi innervosire. Quello che era successo con lui mi aveva segnato così tanto che pensavo subito male di qualsiasi ragazzo e forse stavo sbagliando io, perché non tutti devono essere per forza come lui. Pensai che durante la prossima ora di diritto avrei chiesto scusa a Noah, anche se poco fa ero arrabbiata, adesso mi sentivo in colpa.

La sala mensa era piena di studenti e mentre cercai le mie amiche, vidi Bethany mentre stava scuotendo il braccio per cercare di farsi vedere da me. Arrivai da loro che mi travolsero di domande:

"Allora? Come è andata la lezione? Qualche tipo carino?" disse subito B.

"La lezione era interessantissima ed ho fatto amicizia con una ragazza di nome Eloise, mentre per i ragazzi nessuno che mi abbia colpito", ovviamente conoscendo B era meglio tralasciare la parte con Noah anche perché già immaginavo i discorsi che mi avrebbe fatto. Anche loro due mi raccontarono delle loro lezioni ed entrambe si erano trovate molto bene, Bethany aveva già fatto amicizia praticamente con tutti, mentre Kayla era più come me, riservata.

"Dovrebbe arrivare anche Lucas se non vi dispiace. Ha detto che faceva un saluto".

"Certo e se ha qualche amico lo conoscerei molto volentieri" disse B mentre raccoglieva i lunghi capelli in una coda alta. 

"Ovviamente non ti smentisci mai" le dissi con un occhiolino.

Dall'enorme sorriso di Kayla capii che Lucas era arrivato, lei si alzò e si strinsero in un lungo abbraccio, erano così carini insieme, una coppia perfetta che mi faceva capire che forse il vero amore esisteva. A vedere quella scena provai una piccola sensazione di gelosia,  perché avrei voluto essere felice e innamorata come loro due.

Lucas prese posto vicino Kayla, mentre accanto a me si mise a sedere un ragazzo ma non ci feci molto caso, anche perché ero molto affamata e volevo assolutamente dare un morso al mio hamburger molto invitante.

"Il campus è davvero minuscolo. Guarda un po' chi c'è qui, la ragazza che non ama le porte a vetri" disse il ragazzo misterioso.

Mi voltai e capii che non era più un estraneo, ma Travis, proprio Travis. Bethany si voltò verso di me con aria interrogativa in cerca di spiegazioni e Kayla uguale, mentre Lucas sembrava divertito, forse i due avevano parlato di ciò che era accaduto la sera prima. Tutti mi stavano guardando e l'unica cosa che desideravo fare era sprofondare, purtroppo l'uscita era dall'altra parte della sala e non sarei riuscita ad andarmene senza essere vista. 

"Ciao anche a te, ragazzo che studia medicina, ma che ha pure una carriera nel football..." dissi imbarazzata.

"Vedo che ti ricordi molto bene", rispose facendo l'occhiolino.

"Tranquilla Hailey, Travis non è bravo a football quanto me" disse Lucas.

"Davvero?? Chiediamo al Mister cosa ne pensa".

"Uomini" disse Kayla guardando il soffitto, mentre B rideva e io cercavo un via d'uscita da quella conversazione imbarazzante. In realtà avevo voglia di rivedere Travis, ma non in una situazione come quella. Mi sentivo strana accanto a lui e non sapevo cosa dirgli, quindi cercavo di tenere lo sguardo sul cibo per evitare qualsiasi contatto. Fortunatamente per tutto il pranzo Lucas e Travis parlarono molto di sport, ma notai comunque che il mio nuovo amico mentre non parlava mi lanciava qualche occhiata sorridendo, cosa che mi metteva molto a disagio e mi faceva diventare rossa, così decisi di non rispondere ai suoi sguardi e facevo finta di nulla. A fine pasto ci alzammo tutti per posare i vassoi e una volta terminato ci salutammo. Mi voltai per andarmene, quando una mano mi prese il braccio, mi girai, era Travis...

"C'è qualche problema?" mi disse.

"Cosa?" risposi.

"Ti ho per caso messa a disagio?"

"No, non ti consideravo nemmeno" affermai anche se in realtà la risposta avrebbe dovuto essere un'altra.

"Mi ha fatto molto piacere comunque rivederti e quando Lucas mi ha detto che tra le amiche di Kayla una studiava legge speravo fossi tu"

"Davvero? e perché?" purtroppo da quello che era successo con Shane non riuscivo a fidarmi.

"Perché sembri una persona alla mano e diversa..."

"Nel senso che non ci provo con te come farebbe qualsiasi ragazza?"

"No, non intendevo questo, ma...ecco...essendo tu amica di Kayla e io di Lucas non voglio ci siamo problemi tra noi, vuoi un donut?".

"Cosa??" chiesi io con un'aria molto interrogativa mentre lui tirò fuori dal borsone un donut ricoperto di glassa al cioccolato.

"Ne porto sempre uno dietro, sono il mio dolce preferito e mi serve anche per scusarmi se ti ho messa in imbarazzo tra oggi e ieri. Non dire di no...ho visto che eri molto rossa".

"Ok, mi hai scoperto. Prendo il donut dell'amicizia, ma non fissarmi più mentre mangio".

"Sarà difficile" disse facendomi l'occhiolino mentre io accennai un sorriso.

Più lo guardavo, più mi sembrava perfetto. Era semplice parlare con lui, naturale, sentivo che mi potevo fidare ma comunque in ogni caso preferivo andarci cauta. Con i sentimenti meglio andarci piano anche perché il mio cuore si era già spezzato una volta e di certo non volevo ritrovarmi a rivivere quelle emozioni passate...

Travis si girò per tornare a lezione, mentre io cercai dove fosse finita Bethany quando vidi una ragazza dalla parte opposta della sala che mi stava guardando storto, come se fosse gelosa di qualcosa...

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