Capitolo 3 ~Jack
Apro gli occhi e provo ad alzare la testa, ma appena ci provo mi gira.
Il bianco delle pareti della stanza degli ospiti del mio migliore amico e delle coperte salta subito agli occhi.
Mi guardo intorno. È davvero la stanza degli ospiti della casa di Mike, ma che ci faccio io qui?
Osservo il letto vuoto, e poi alzanomi inizio a guardarmi intorno, non c'è traccia di preseravativi.. sbuffo chiedendomi cosa sia successo non ricordando.. mi siedo sul letto e inizio a pensare a ciò che è successo.. e mi vengono in mente cose che sono successe tempo fa.
Protagonista sempre lei, la bionda dagli occhi verdi, Mia.
Non riesco a togliermi dalla testa quella ragazza, con quel suo acido modo di fare e quegli occhi magnetici.
Quel bacio di ieri sera ha fatto risvegliare qualcosa in me, qualcosa che non provavo da tempo e che non avrei mai immaginato di provare di nuovo.
Flashback
Ricordo che il primo giorno di scuola vidi una ragazza bionda. Con i capelli legati in due trecce e occhi verdi che ti ipnotizzavano, camminava svelta per i corridoi. Rare volte si fermava per i corridoi e in mensa era sempre accompagnata da Jennifer, la sua migliore amica. Molte volte ho pensato cosa si nascondesse in quella ragazza misteriosa e silenziosa.
Le cose cambiarono, poi, col tempo. Iniziò a conoscere dei ragazzi, ma mai per creare una relazione. Al tavolo della mensa si aggiunse poi Justin: abile nel football è un ottimo ragazzo dal carattere eccezionale.
Iniziai a farle qualche complimento, e non capi mai il motivo, ma lei continuava a essere antipatica e stronza con me.
Così iniziammo a farci i dispetti a vicenda e a trattarci male.
Un giorno mentre camminavo con Mike.
Mike la vide a fa un commento su di lei
«Uh ecco Mia.» Disse Mike guardandola mentre i suoi fianchi si muovevano di qua e di là.
«È proprio bona.» Dissi e lui mi lanciò un'occhiataccia.
«Non ci crederai, ma la sua prima volta è stata con me.» Si vantò.
«Ma che dici?» Lo guardai incredulo e pensai "un po' sprecata come prima volta."
«Giuro, era vergine fino a poco tempo fa.» Disse serio ed io scoppiai a ridere.
«Ma smettila.» Dissi con le lacrime agli occhi dal troppo ridere e osservo Mike che aveva gli occhi lucidi osservando Mia serio.
«Hey Mia.» Disse sorridendo come un ragazzino innamorato.
«Hey Mike.» Ammiccò guardandolo. e
Mi ignorò. E sta cosa non mi piacque per niente.
«Hey bellezza, non si saluta? Non te l'hanno insegnata l'educazione?» Dissi con un sopracciglio alzato. E continuò ad ignorarmi. Ma cosa le ho fatto di male?
«Come va Mike?» Chiese sorridendo a Mike.
«Bene a te?» Disse Mike ridacchiando soddisfatto.
«Ma che scostumata questa ragazzina 》 Borbottai irritato... provando una sensazione mai provata.
«Benissimo. Si girò muovendo i fianchi e andando via.
«Ma guardala.» Dissi mordendomi il labbro involontariamente.
«A cosa stai pensando?» Mi chiese Mike con voce infastidita.
«Che è una ragazza difficile e le cose difficili mi affascinano.» Dissi sorridendo. Si era la verità. Ma lo dissi perché mi dava fastidio ciò che c'era tra Mike e Mia. Volevo farlo rodere.
Mike e Mia si conoscono da quando erano piccoli, è una sorta di 'fratellanza' tra di loro, come la definisce Mike anche se a me non sembra affatto. Mi dà sinceramente fastidio il fatto che lui possa toccarla, averla tutta per sé. Penso e ripenso a ciò che mi ha appena detto. Mia ha avuto la sua prima volta con lui? Non riesco proprio a crederci, sembra tutto così strano.
Mi girai a osservare Mike che stava guardando l'ora.
«Jake devo andare, tra un po inizia la lezione, tu cos'hai ora?» Mi chiese guardandomi con uno sguardo strano, tipo infastidito.
Guardai l'orologio anche io: 12.10.
«Mh, io ho finito per oggi. Ci vediamo dopo?»
«Si.» Disse freddo, strano, girando i tacchi e andando via senza salutare.
Feci la stessa cosa. Uscì dall'enorme porta della scuola e il vento freddo soffiò sulla mia faccia.
Mi misi sulla mia moto e partì accendendo il motore e andai verso la palestra. Avevo bisogno di sfogarmi e appena entrai andai sul ring.
Non c'era nessuno. Ero da solo ed era sicuramente meglio così. Non si può definire una vera e propria palestra, o almeno lo era, ora è completamente malridotta e nessuno ci viene. Scoprii questo posto quando scappai dalla mia famiglia, ero un ragazzo, avevo circa 12 anni. Venni qui ed iniziai ad allenarmi. Al tempo venivo preso in giro per il mio fisico e i modi di fare che si sono poi trasformati in acidi e forti.
Iniziai a battere il pugno sul sacco ogni giorno di più. Il coach mi diceva che sarei diventato forte, che il segreto era solo fregarmene di ciò che diceva gli altri. Ed aveva pienamente ragione.
Iniziai a diventare uno stronzo con chiunque mi capitasse davanti.
Le ragazze sembravano affascinate da questo mio nuovo metodo e iniziai a farlo apposta. I miei iniziarono a non capirmi, a non cercarmi ed io a non trovarli.
Mi arrivò una chiamata tre anni fa, mentre ero in palestra.
Era la polizia.
A quel tempo iniziavo a sperimentare tutto: alcol, droga. Credevo mi avessero scoperto, invece un'amara verità mi attendeva.
Mi dissero che i miei genitori erano morti in un incidente stradale.
Si ero distrutto. Il dolore distruggeva ogni singola parte di me. Però, grazie a questo posto sono riuscito ad andare avanti.
A volte penso ancora a loro, al fatto che non li ho potuti salutare come si deve. Se me ne pento? Si, da morire. Mi mancano tanto e sono stato uno stupido ad andarmene via così, a quella mia età giovane e adolescenziale, nell'età in cui avevo bisogno di loro. Sono andati via, da me, da tutti, ma so che ci sono. Sono con me sempre nonostante tutto ciò che ho fatto passare loro.
Dopo la morte dei miei la palestra fallì, il coach iniziò a non venire più, forse per problemi familiari. Io, però, continuai a venirci anche senza i suoi incoraggiamenti e senza i suoi consigli. Potevo farcela, potevo rialzarmi da solo.
La mia situazione ovviamente peggiorò, non provavo più le droghe e l'alcool, ne abbusai.
Finché un anno fa non vidi la ragazza dagli occhi verdi e dai capelli biondi. La ragazza stronza e perfetta che cammina per i corridoi della scuola.
Ora ho 19 anni. Vivo per conto mio e da quando sono alle superiori frequento Mike. Mike ogni tanto mi invita da lui. Anche lui ha una casa tutta sua.
Non faccio più abuso di droghe, ho preso solo il vizio di bere e a volte fumo. Quest'ultimo non è, però, un vizio come il primo.
So che Mike e lei sono amici fin da quando sono piccoli, insieme a Jennifer.
Poi Mike cambiò giro di amici alle superiori, e rimase in contatto solo con Lei.
Il posto di Mike venne preso da Justin. Ora Jennifer, Mia e Justin sono molto legati tra di loro.
Fine ricordi
Sento un rumore e vedo la porta spalancarsi. La ragazza bionda dagli occhi verdi entra nella stanza apparendo davanti ai miei occhi. Non riesco a crederci.
«Mia..» Sussurro, ma abbastanza ad alta voce per farmi sentire.
Hey ciao ragazze, ecco qua la sorpresa!
Con il capitolo di Jack.
Fateci pure le domande nei commenti, e noi nei prossimi capitoli risponderemo♡ anzi faremo rispondere ai nostri protagonisti.
Scrivete il nome del protagonista a cui rivolgete la domanda.
Un bacio a tutte ♡
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