0.4
albuquerque --> denver
Harry
La prima cosa che Harry fa quando tornano in macchina è aggiungere la canzone Look After You dei The Fray alla playlist di Louis.
Da quando hanno passato il confine del Colorado, Liam è nervoso e agitato e nessuno riesce a capirne il motivo. Inizia sottilmente, ma diventa progressivamente più ansioso man mano che le ore passano.
Ha anche pianificato tutti e cinque i giorni, invece di fare i soliti tre o quattro. Harry guarda Louis e indica vagamente Liam, ma lui risponde facendo spallucce. Niall sembra starlo attivamente ignorando o è totalmente all'oscuro come sempre.
Nonostante questo, Harry è completamente estasiato negli ultimi giorni. Dopo che Louis era entrato mentre si stava procurando piacere, Harry era sicuro che le cose sarebbero state imbarazzanti. Certamente non ci sarebbe stato modo che le cose migliorassero per tornare a essere amici strani, tesi e distaccati.
In qualche modo, ha avuto ragione. Non sarebbero tornati a essere amici - sono di più.
Non si sono dati un'etichetta, ma Harry non vuole rovinare tutto prima di cominciare solo per una parola. Ha aspettato Louis per quattro anni. È disposto ad aspettare un po' di più.
Da quando Louis lo ha baciato, Harry non riesce a smettere di sorridere. Riuscire a sentire Louis in quel modo, nel retro della macchina in cui sono seduti ora, sul suo sedile, lo fa sentire come se fosse in cima al mondo. Si rifiuta di pensare a come saranno in futuro, ma quel pensiero continua ad assillarlo quando sono insieme da soli.
Due volte, visto che non riescono a stare molto tempo lontani da Liam e Niall. Quando un po' di notti prima aveva sentito Louis gemere attraverso i muri sottili della loro camera d'hotel, Harry ha capito che sarebbe bastato. È pienamente coinvolto, non sarebbe tornato indietro. Non gli importa cosa Gemma o chiunque altro pensi. Se Louis lo vuole, anche solo come ricordo del viaggio, si sarebbe arreso a lui.
Però vedere Louis mettersi sulle ginocchia è stata un'esperienza completamente diversa. Voleva rallentare e assicurarsi che stesse bene e fosse a suo agio, ma più di altro voleva solo prendersi cura di lui.
Louis ha quest'abitudine a viaggiare con la testa, ha notato, diventa malleabile e sottomesso e contraddice ogni aspetto della sua personalità. Fa sciogliere Harry. Non importa cosa succederà dopo, è riuscito ad avere Louis così. Due volte ora, ha avuto il privilegio di prendersi cura di lui. Una volta al bar e poi di nuovo in hotel.
È stata la notte preferita di Harry a Denver. Non perché Louis fosse turbato, certamente no, ma perché dopo tutti quegli anni che aveva passato ad avere bisogno di Louis nella sua vita finalmente sembra che, per una volta, Louis avesse bisogno di lui.
Una mano si incurva attorno al retro del poggiatesta, toccando il collo di Harry e sorride. Il polso di Louis è piccolo e morbido e fa venire la pelle d'oca a Harry mentre continua con il suo movimento.
In tutto questo, le cose stanno andando da Dio, ma sembra come se ci sia qualcosa, dietro alle belle cose, che si nasconde dietro l'angolo. C'è qualcosa nel modo in cui Louis ha accettato tutto questo così facilmente, dopo anni di antipatia. Harry cerca di allontanare quel pensiero ma non gli va bene non sapere i motivi dietro le sue azioni.
Se questa intesa continua dopo il viaggio, dovrebbero parlarne. Per adesso, Harry ignora il peso all'altezza dello stomaco e mette la mano sulla schiena di Louis mentre escono dal van.
Non si toccano in modo ovvio, così i loro amici non vedono, ma mentre escono dall'ascensore per andare a fare cena, Harry sente il mignolo di Louis avvolgersi attorno al suo. Sorride come un idiota e cerca di nasconderlo tossendo quando Liam si gira per aprire la porta.
Oggi devono andare al museo d'arte e Harry è felice. Sta leggendo online di tutte le esposizioni e ce ne sono già molte che vuole andare a vedere. Segretamente, sta sperando che questo possa essere il suo primo appuntamento non ufficiale con Louis.
"Qual è il piano per oggi, Payno?" Chiede Niall mentre iniziano a prendere i vestiti per vestirsi.
Liam sembra sorpreso e fa cadere il telefono per guardarli.
"Uhm," sembra confuso per un po' di secondi prima di sorridere trionfante, "Oh, il museo d'arte!"
Niall condivide uno sguardo tagliente con Louis e Harry dall'altra parte della stanza e fa un sorrisetto, girandosi verso la sua valigia come se volesse dimostrare qualcosa.
Dopo questo, c'è una sorta di accordo non detto di controllore la lista di Liam invece di chiedergli dove stiano andando. Harry immagina sia più sicuro per tutti.
Mentre la apre sul suo telefono, sente Louis dargli un colpetto sulla gamba con il piede mentre lo sorpassa, sorridendogli mentre va via. Harry si morde il labbro per non sorridere.
La lista di Liam per Denver è più complicata di quella degli altri posti, più lunga e molto più dettagliata. Al posto di dare una linea generale, ha scritto gli orari esatti per le attività e una leggera descrizione di quello che sarebbe successo. Alla fine della lista, nel giorno prima della partenza, c'è un'unica cosa pianificata. In corsivo, ha semplicemente scritto Pub.
Harry si acciglia. Sono già stati in due pub e un club. Forse Liam si sente di non aver avuto abbastanza tempo per rilassarsi? Nonostante questo, ha intenzione di approfittare di ogni posto in cui andranno per cercare di avere del tempo solo con Louis. Un Niall ubriaco e un Liam distratto che balla sembrano l'opportunità perfetta.
Per oggi c'è scritto 'museo', poi i giardini botanici lunedì, un giro al Rocky Mountain il giorno dopo, mercoledì libero e alla fine il misterioso pub per poi andarsene venerdì.
Perfetto, Harry pensa, un giorno libero.
Sta continuando a sorridere quando Niall si avvicina per sedersi vicino a lui sul pavimento vicino alla valigia aperta.
"Perché sei così felice?"
"Niente," Harry si schiarisce la gola, "Sono solo eccitato per il programma dei prossimi giorni."
Gli dà il telefono con ancora la lista aperta e lascia che Niall guardi.
"Faremo un giro in bici? Figo," ridà il telefono a Harry.
"Sai, anche tu hai la lista sul telefono."
Niall fa un gesto con la mano per congedarlo.
"È troppo faticoso aprirla. Preferisco guardare la tua."
Harry pensa di parlargli di Louis, solo per vedere come reagisce Niall, se sa di loro o no, ma decide di non farlo. Louis è steso su uno dei letti con le cuffiette alle orecchie che guarda qualcosa online e Harry potrebbe probabilmente non farsi notare se parlasse piano. Però non vuole che Niall lo dica a Louis e dargli una cattiva impressione. Come se stesse chiedendo se Louis pensi sia bravo o no.
Come se stesse percependo che Harry stia pensando a lui, gli occhi di Louis si alzano dallo schermo, incontrando quelli di Harry dall'altra parte della stanza. Gli angoli della bocca di Harry iniziano a sollevarsi, ma cerca di smettere. Aggiunge Stolen Moments alla playlist di Louis e si gira verso Niall.
"Penso di essere più eccitato di andare ai giardini."
Le sopracciglia di Niall si sollevano.
"Wow," dice.
"Cosa?"
Niall si alza mettendosi sulle ginocchia e afferrando il tavolo vicino a loro prima di parlare di nuovo.
"Niente," si alza, "Pensavo solo saresti stato più eccitato per il giorno libero."
Questo risponde alla sua domanda. Nel momento in cui il rossore va via dal viso di Harry, Niall è già andato a disturbare Liam.
——
Sullo schermo del museo si legge, Treasures of British Arts e i cartelli indicano ogni direzione. Harry si chiede se Liam lo abbia pianificato o se sia successo per caso, ma è eccitato di vedere la loro storia.
È ansioso di prendere la fotocamera e fare delle foto dell'arte, ma è abbastanza sicuro che non possa. Può fare delle foto a Louis dopo per rimediare, pensa.
Prima che se ne andassero stamattina, Harry ha messo una foto nella borsa di Louis, tra i suoi souvenir di viaggio. Sa che è dove Louis tiene le stampe che Harry gli ha dato, una pila ordinata sul fondo della plastica avvolta con un elastico di gomma. Ce ne sono parecchie, alcune solo di Liam e Niall, e alcune di Louis con loro.
Ce n'è una, però, con solo Louis. C'erano state molte altre volte durante il viaggio in cui voleva fotografare Louis, ma si sentiva che sarebbe stato troppo strano o che Louis gli avrebbe urlato contro.
Lo scatto che mette nella sua borsa è del retro della sua testa, solo una silhouette, mentre Louis guarda il Red Rock Canyon. I suoi capelli castani e la sua pelle abbronzata sono così belli in contrasto con le montagne e il cielo, e Harry non sa davvero a cosa abbia pensato prima di scattare la foto.
Quando ha abbassato la fotocamera, Niall lo ha guardato e ha sollevato le sopracciglia, ma Harry si è comportato come se avesse soltanto fotografato il paesaggio. O almeno ci ha provato.
Comunque, spera che Louis veda la foto quando tornerà a casa e penserà a lui. Harry sa che starà già pensando a Louis.
Passano un po' di tempo a camminare e a guardare i quadri, rimanendo attaccati dietro un gruppo di turisti che hanno una guida turistica che loro quattro non hanno definitivamente pagato. Liam, come sempre, cerca di ripetere velocemente degli aneddoti, ma li sbaglia e si corregge parecchie volte. Harry, Niall e Louis annuiscono soltanto.
Abbastanza presto, Niall va in bagno e il telefono di Liam inizia di nuovo a suonare. Il minuto in cui se ne vanno via, c'è una tensione palpabile che si alza tra loro e Harry decide di avvicinarsi e abbracciarlo per mandare via l'irrequietezza.
Aspetta che Louis faccia il primo passo, lo guarda sorridere timidamente e prenderlo dal mignolo, portandolo in un'area del museo con meno persone.
All'hotel, aveva pianificato un milione di modi di svignarsela per fare colpo su Louis, ma quando sono arrivati lì, Harry non è riuscito a fare niente. Si sentiva come se ci fosse troppa pressione, troppi occhi su di loro. In più, era davvero interessato all'arte.
Segue Louis, cercando di mantenere il passo mentre sorpassano il labirinto di corridoi per andare in un'area silenziosa.
Louis lo fa fermare davanti a un dipinto più piccolo, messo nell'angolo della stanza da solo.
"Guarda," dice indicando, con il dito ancora stretto a quello più grande di Harry.
Harry osserva il dipinto, studiando i dettagli e cercando di capire perché Louis abbia scelto proprio questo.
È una tela relativamente grande sebbene più piccola di quelle vicino, completamente bianca tranne per il viso della ragazza che è stato dipinto con un marrone chiaro. Ci sono dei fiori piccoli e delicati messi tra i suoi capelli e ha lo sguardo abbassato con un'espressione solenne sul volto. È bellissimo.
Dopo un po' di minuti, si gira per guardare Louis incuriosito.
Louis ingoia a vuoto in maniera evidente.
"Mia mamma amava questo dipinto. È Rosina Ferrara di John Sargent. Lo avevamo appeso al muro del corridoio quando ero piccolo."
Louis dice le parole con enfasi, come se fossero familiari, mentre le sillabe scivolano dalla sua lingua. Harry toglie il mignolo da quello di Louis, risistemandosi in modo da avere l'intera mano attorno a quella più piccola di Louis per stringergliela incoraggiante.
"Quando mio padre ci ha lasciati," vacilla per un secondo, "Mia madre voleva dare via i soldi che aveva lasciato, che non erano molti. Diceva che erano contaminati. Perciò ne ha donati una grande parte, ma ne ha tenuti un po' per sé."
Harry passa il pollice sul retro della mano di Louis.
"Mentre tornavamo a casa dopo aver fatto volontariato, c'era un venditore d'arte sulla strada. Mia mamma gli ha detto quanti soldi avesse e lui le ha mostrato una cosa che poteva permettersi," indica il quadro, "Era questo dipinto. Lo vedevo ogni giorno quando uscivo dalla mia stanza. Sembrava sempre come se le ricordasse di lui, ma penso che in realtà le piacesse davvero."
Harry annuì lentamente, "E a te?"
Louis inclina la testa e lo osserva di più, come se stesse cercando di ricordare.
"Penso," arriccia le labbra, "Penso che mi piaccia. Ogni volta che ci passavo davanti pensavo che fosse ironico che l'unica cosa che ci potessimo permettere con i soldi di mio padre fosse l'unica cosa in cui la donna fosse accigliata."
Fa scorrere gli occhi per il dipinto un'ultima volta e poi sposta lo sguardo per terra.
"È bellissimo, Louis," ripete i pensieri di prima, "Tua madre aveva un gran gusto."
Louis lascia uscire una risata e scuote la testa con affetto, girandosi nelle braccia aperte di Harry.
In momenti come questi, Harry di solito va nel panico. Non è mai stato bravo a confortare le persone. Nessuno con cui era stato intimo gli aveva mai mostrato il suo lato vulnerabile ed emotivo. Con Louis, sembra venire naturale. Non deve neanche davvero provare, le cose vanno al loro posto e Harry segue il suo istinto e Louis sembra stare meglio ogni volta che rivela un'altra piccola parte di sé. Harry spera di avere più momenti come questo.
Ma poi, velocemente come è arrivato, se ne va. Louis gli prende la mano di nuovo per guidarlo a dov'erano e riescono ad arrivare un po' prima per comportarsi normalmente quando i loro amici arrivano.
"Come hai fatto a tornare indietro?" Niall chiede a Liam, "Mi perdevo ogni volta che giravo in un nuovo corridoio."
Liam fa spallucce evasivo e torna a guardare il telefono, sorpassandolo. Niall fa finta di niente come se Liam si stia comportando normalmente e si sposta all'esposizione seguente.
Harry non riesce a fare nessuna delle cose che aveva pianificato. Lui e Louis non sono riusciti a baciarsi di nuovo, non sono scappati in bagno per ripetere le cose dell'ultima volta e questo non assomiglia a un vero appuntamento. Ma ne vale la pena essere venuto, definitivamente, perché sa più di Louis di quando erano entrati e questa è di certo una vittoria. Si mette le cuffiette e ascolta la playlist di Louis durante il viaggio di ritorno.
——
Il giorno dopo, ai giardini botanici, Harry si assicura che nessuno stia guardando quando raccoglie dei fiori durante il tour e li avvolge insieme per darli a Louis quando tornano in macchina. Louis non sorride, ma alza lo sguardo su Harry con uno sguardo negli occhi, uno sguardo sorpreso, adorante e dolce e per un secondo Harry pensa di prendere la fotocamera.
Non lo fa, ma Louis prende i fiori e arrossisce di un rosso vivo per tutta la strada verso l'hotel. Harry la reputa un'altra vittoria.
——
Quando vanno a fare il tour in bici per vedere Rocky Mountain il giorno dopo, Niall si ferma a più ristoranti che fermate per la bici e Liam sembra troppo preso dallo schermo del telefono per accorgersi che Harry e Louis sono rimasti indietro.
Harry prende la sua mano quando è sicuro che non stiano guardando e le fa oscillare tra i loro corpi, felice, pieno e accaldato per il sole sopra le loro teste. Passano la giornata facendo battutine e dando un'occhiata al negozio di souvenir, comprandone alcuni e facendo foto con la fotocamera di Harry.
Quando torna in macchina, Harry tiene la porta aperta a Louis per farlo salire e Louis sembra esitare solo per un secondo prima di avvicinarsi e dargli un bacio sulla guancia. Se gli altri notano la bocca aperta e gli occhi spalancata e stupiti di Harry, non dicono nulla.
——
Il mattino dopo, Harry si sveglia parecchie ore prima degli altri per cercare sul suo telefono delle idee per un appuntamento. Sono già quasi le undici, ma i ragazzi stanno ancora russando assordando le orecchie di Harry.
Sa benissimo che si sta comportando da disperato e che vuole Louis in maniera così ovvia. In qualche momento tra l'aprire Google e l'osservare bramosamente Louis mentre dorme pacificamente dall'altra parte della stanza, Harry decide che non gli importa.
È un po' una stiratura, considerando che si sono buttati in questa cosa senza prima discuterne come si deve, come di solito gli piace fare, ma gli sembra giusto così e non ha pensato neanche per un momento di rallentare.
Nella vita di ogni giorno sarebbe stato molto diverso. Harry avrebbe rallentato le cose di molto, avrebbe passato il tempo a conoscerlo prima di chiedergli di uscire e lentamente si sarebbero avvicinati. In questo universo alternativo, Louis non lo ha mai odiato, ovviamente.
Ma la situazione non è normale e neanche Louis lo è.
Come in un paradosso, Louis sembra aver bisogno di un'infinità di tempo per essere a suo agio con altri, ma Harry ha soltanto due settimane per lasciare, quello che spera sia, un impatto duraturo nella sua vita. Non è sicuro se potrò riuscirci, ma deve provarci. Questo è Louis e anche se non ha mai avuto l'opportunità di conoscerlo meglio, non ha intenzione di rinunciare a un'opportunità come questa.
Harry scopre che non è a disagio con i suoi sentimenti eccessivamente forti. In qualche modo, non ne è neanche un po' sorpreso. Louis è stato il centro delle sue attenzioni per la maggior parte della sua vita adulta. L'unica differenza ora è che può mettere in atto tutte le sue fantasia con la persona reale invece che nella sua testa.
I risultati della sua ricerca per le idee per l'appuntamento sono pieni di cose che hanno già fatto e altre cose che non hanno mai fatto ma che Harry pensa che a Louis non potrebbero piacere. Guarda, gli angoli della sua bocca si abbassano man mano che non trova delle buone idee.
Non è che Louis sia pretenzioso - infatti, Harry pensa sia l'opposto. Ma nessuna di queste idee è qualcosa con cui si divertirebbero. È solo, vuole che sia perfetto nel suo modo, per Louis. Non la definizione del dizionario. Qualcosa ancora più personale e premuroso e significativo. Qualcosa che Google non gli può dare.
Sospira e mette il telefono in tasca, si gira per guardare la finestra. La stanza in cui sono ha la vista su un giardino spazioso pieno di alberi alti e fiori colorati e un gazebo al centro. È vuoto a causa dell'orario e Harry pensa sia abbastanza pittoresco.
Ruotando sulla sua sedia, si illumina.
Il giardino! Pensa. È perfetto. Ha visto Louis guardarlo quando avevano fatto check-in giorni prima, quindi probabilmente gli sarebbe piaciuto.
Prende il portafoglio ed esce, fremendo nervosamente per tutta la strada verso il negozio vicino. Deve farlo velocemente prima che impazzisca.
I fiori sembrano ridondanti visto che ne saranno circondati stasera, ma Harry si ferma per prenderli lo stesso. Se questa è la sua opportunità per portare Louis a un vero appuntamento, lo corteggerà come si deve. È un bouquet piccolo con solo pochi tipi diversi, ma gli ricordano Louis perciò li compra senza pensarci due volte. L'altro corridoio del negozio è pieno di regali sofisticati: orsacchiotti giganti e cuori di cioccolato. Harry li ignora e va a pagare.
La donna, passando la sua carta di credito, si gira con un sorriso.
"Per qualcuno di speciale?"
Harry annuisce, arrossendo leggermente e mordendosi il labbro.
"Sì," alza lo sguardo su di lei, "In realtà, conosci qualche posto qui in giro dove posso prendere del buon cibo d'asporto?"
Si acciglia mentre ci pensa, appoggiandosi al bancone verso Harry.
"Mh, c'è un posto a pochi isolati qui vicino che ha dell'elegante cibo italiano, ma qualcosa mi dice che non è quello che cerchi."
Scuote la testa.
"Oh," muove la mano eccitata, "C'è un posto qui vicino che fa dei fantastici hamburger. Ci sono anche le patatine fritte. E i milk-shake!"
Harry le sorride grato e prende i fiori per poi andare verso il posto che gli ha suggerito.
Gli hamburger e i fiori non erano il suo piano originale, ma Louis non sembra il tipo che voglia troppo. In più, in questo modo, avrà più soldi per comprare successivamente delle cose a Louis.
Apre la porta e sente subito l'odore di gelato e carne, sorride.
——
Harry nasconde il cibo dietro al bancone della cucina quando torna nella loro stanza. Incontra Liam fuori, ma sembra essere di fretta e non nota Harry che lo saluta perciò Harry abbassa goffamente la mano e va di sopra.
Solo quando è già a metà strada verso l'hotel, ha realizzato che ha preso il cibo e non ha idea di quando effettivamente lo avrebbero mangiato, ma immagina sia troppo tardi. Non è che può restituirlo.
Anche Louis è andato via quando entra, ma per fortuna Niall è nel bagno quando entra con il cibo d'asporto e i fiori. Con il naso di Niall, sarà fortunato se non noterà il cibo.
"Ehi, amico. Che succede?" Gli chiede Niall.
"Niente. Sono solo tornato da una camminata."
Niall annuisce mentre si sistema i capelli, lavorandoci per renderli presentabili guardando lo specchio appeso al muro.
"Penso che oggi uscirò. Forse vado a vedere un po' di posti che volevo vedere prima di andarcene. Penso che anche Liam sarà via per la maggior parte del tempo."
C'è una cadenza nella sua voce, come se ci fosse qualcosa che non sta dicendo, ma sembra sincero perciò Harry annuisce, guardandolo prendere le sue cose.
Poi, mentre è a metà strada verso la porta, si guarda indietro come se si fosse ricordato qualcosa.
"Louis è in piscina."
Appena la porta si chiude, Harry diventa nervoso. Sa che sembra incredibilmente pieno di sé, ma finora i suoi incontri romantici sono sempre stati iniziati da qualcun altro. Le persone cercano sempre di ottenere la sua attenzione, di mantenerla, perciò si premurano di renderlo felice. Ora, è il suo turno. Louis si merita di avere una giornata davvero bella, Harry spera solo che voglia passarla con lui.
Ed è diverso ora, è la prima volta che saranno soli per un po' senza distrazioni. Sente la pressione di impressionarlo con le sue parole, non solo con le azioni come Liam gli aveva suggerito. E se Louis pensasse che sia fastidioso o noioso?
Mentre si chiede se andare o no, Louis entra e in quel momenti si dimentica tutto. Sorride a Harry, appoggiando i vestiti sul letto e girandosi verso di lui.
"Dove sono Liam e Niall?"
Sente Louis respirare sempre più affannosamente man mano che Harry si avvicina a lui.
"Non ho idea di dove sia andato Liam, ma Niall è fuori, ha detto che probabilmente anche Liam lo è."
Louis abbassa lo sguardo annuendo per poi ingoiare a vuoto. Harry vede gli angoli della sua bocca sollevarsi appena. Si avvicina lo stesso.
"Allora pensavo che potremmo passare del tempo insieme."
Ecco, pensa. Ora è fuori allo scoperto. Louis può rifiutare o accettare. Harry cerca di non trattenere il respiro, ma si ferma nella gola quando Louis corre in avanti e avvolge le braccia attorno al collo di Harry.
Lo fa ridere, sentire il grande sorriso di Louis contro il tessuto della sua maglietta e le sue braccia attorno al suo petto. All'inizio aveva perso l'equilibrio, ma la presa di Louis rimane ferrea.
"Che cosa volevi fare?" Chiede Harry, facendoli ondeggiare avanti e indietro.
Louis fa spallucce e lo stringe più forte e Harry pensa di aver sentito un leggero qualunque cosa ma non è sicuro.
"Potrei aver, uh, pianificato qualcosa," quando Louis solleva lo sguardo sorpreso, velocemente aggiunge, "Se va bene."
"Sì."
Con questo, prende la mano di Louis e lo porta sulla sedia, dicendogli di guardare il muro e di aspettare che torni a prenderlo. Guardando sottilmente la finestra per controllare se il giardino sia affollato, Harry chiude le tende prima che Louis possa capire cosa stia facendo. Prende la borsa con il cibo, i fiori e il computer poi si lancia per prendere la coperta dal letto.
Il piano era di aspettare più tardi, quando il sole avrebbe reso tutto dorato e caldo, ma Harry è troppo eccitato per aspettare. Il cibo si sarebbe raffreddato comunque.
L'ascensore è pieno quando va in corridoio perciò opta per le scale, facendo due gradini alla volta. Arriva prima di quello che pensava e controlla che Liam e Niall non siano in giro prima di entrare nella reception. Per fortuna, l'uomo dietro il bancone non alza lo sguarda per notare che Harry stia panificando di usare una delle loro belle coperte come tovaglia da picnic.
Silenzioso e caldo, lo spazio è ancora pacifico come Harry sperava fosse quando sistema le loro cose. Trova uno spazio lontano per sistemare tutto in modo che nessuno avrebbe interferito mentre torna a prendere Louis dalla loro camera. Sembra tutto leggermente fuori posto quando Harry si alza per osservare il suo lavoro, ma sembra giusto perciò lo lascia e sale le scale.
Louis sta ancora aspettando pazientemente sulla sedia quando entra, ma si gira a guardarlo quando sente il suono della porta chiudersi.
"Pronto?"
Prima che possa pensarci, mette la fotocamera attorno al braccio.
Quando raggiungono l'entrata del giardino, Harry copre gli occhi di Louis con le mani e lo porta al loro posto, inciampando due volte per le loro gambe intrecciate.
"Se mi fai andare contro qualcosa, Harry, giuro che..."
Louis si interrompe boccheggiando quando toglie le dita da davanti.
"Se non ti piace, possiamo tornare di sopra, va bene."
Ci sono delle labbra sopra le sue prima che Harry possa finire di parlare. Morbido e invitante, si avvicina al tocco di Louis mentre viene tirato indietro sulla coperta. Si siedono, Louis si avvicina finché le loro ginocchia non si toccano e poi si sorridono.
Harry è un po' preoccupato che la scelta del cibo rovini tutto, ma quando tira fuori gli hamburger dalla borsa, Louis quasi geme, prendendolo e baciandolo sulla guancia prima di iniziare a mangiare.
"È così buono," prende un grosso morso, "grazie."
Il suo cuore sta battendo forte, ma sorride a Louis lo stesso e morde il suo hamburger, sistemando le patatine fritte e dando a Louis il suo milk-shake. Per fortuna, nulla si è raffreddato mentre sistema e sente il cibo caldo sulla sua lingua. Quando dà un'occhiata di nuovo, Louis gli sta sorridendo.
"Cosa?" Harry si pulisce le labbra.
"Niente," Louis ride, "È solo - metti fuori la lingua prima di prendere un morso. È carino."
Si piega per nascondere il viso da Harry, riempiendosi la bocca con un po' di patatine e schiarendosi la gola. Harry non cerca neanche di coprire il rossore che sta iniziando a coprire di nuovo le sue guance.
C'è ancora una piccola parte di lui che vuole promettere a Louis qualunque cosa voglia. In realtà è una grossa parte di lui. Le parole sono sulla punta della lingua, minacciano di uscire ogni volta che gli occhi di Louis incontrano i suoi. Però non vuole neanche spaventarlo e Harry ha il sospetto che spingere oltre a un picnic improvvisato possa creare una seria battuta d'arresto nella loro - qualunque cosa sia.
Non è una relazione, almeno non ancora, ma potrebbe diventarlo. Harry è più che disposto a provarci, ma sta lasciando che Louis abbia il controllo su questo. Si maledirebbe se lo facesse andare via perché la sua piccola cotta ha reso le cose strane.
Certo, sembra piacere a Louis molto di più ora e non lo evita attivamente come prima. Ha lasciato anche che Harry gli desse la sua prima esperienza sessuale e anche se Harry in quel momento non era ubriaco, non è ancora sicuro se sia stata una cosa da togliamoci-il-pensiero o una cosa da mi-piaci-davvero.
"Dove sei andato a prendere tutte queste cose?"
Louis è ancora a metà del suo hamburger quando Harry solleva lo sguardo sul suo, ingoiando il boccone in modo da rispondergli.
"Uhm, ho preso i fiori dal negozio vicino all'hotel e la signora che ci lavora ha detto che c'era un posto in cui potevo prendere del cibo vicino." Si guarda attorno. "Oh e ho preso la coperta dalla stanza dell'hotel."
Louis tira la testa indietro e ride, ma non sembra neanche che lo abbia trovato divertente. Sembra più, almeno a Harry, che stia ridendo perché è solo felice. Louis felice non è qualcosa che riesce a vedere spesso. E se succede, è perché qualcun altro lo ha reso in quel modo e non Harry.
È fantastico.
Il sole si è spostato sopra il tetto dell'hotel, puntando la sua luce sulla loro sistemazione all'angolo del giardino. Dal suo posto sulla coperta morbida, Harry può vedere le leggere lentiggini che coprono il naso e le guance di Louis, il modo in cui ingoia prima e dopo ogni morso che prende. Quando nota che Harry lo sta osservando e si gira per dire qualcosa, la luce colpisce i suoi occhi e Harry pensa sia in qualche modo etereo.
"Ti importa se..." Harry indica la fotocamera.
"Oh." Louis arrossisce e si mette dritto con la schiena. "Se vuoi, sì. Probabilmente faccio schifo."
Harry finge di non aver sentito e porta l'obbiettivo all'occhio, concentrando lo scatto su Louis e ammirandolo per un momento mentre si sistema la frangia e tira la maglietta giù. Quando è pronto, Harry fa la foto.
Ci mette un altro po' di minuti a finire di mangiare, seduto con le gambe incrociate e rivolto verso Harry. Sembra ancora che si stia divertendo, ma Harry glielo chiede lo stesso.
"Vuoi tornare su?"
"No," Louis parla prima che abbia fuori tutte le parole, poi, "Solo un altro po', per favore?"
Harry beve il milk-shake alla fragola per nascondere la sua eccitazione e annuisce.
"Per quanto vuoi."
Nelle due ore successive, Harry prende il suo tempo per imparare tutto quello che può su Louis.
Scopre che il suo colore preferito è il rosso, la sua band preferita di sempre sono i The Fray (per qualche magica coincidenza, erano allo stesso concerto pochi anni prima) e che ama la sua famiglia più di qualunque altra cosa al mondo. Harry fa del suo meglio a memorizzarsi tutto.
Anche Louis lo lascia parlare, ma Harry pensa che lui sia infinitamente più interessante.
Prendono il laptop di Harry per guardare un film, ma Louis finisce con il mettere Great British Bake-Off, cercando l'episodio su cui si era fermato.
"Va bene?"
"Sì," Harry ride, "È fantastico."
Ha già visto ogni episodio almeno tre volte e deve ammettere che si sente molto inglese in quel momento, ma lascia perdere perché Louis lo ama. È abbastanza sicuro che anche Louis li abbia visti molte volte mentre dice silenziosamente le frasi insieme ai contestanti. Harry sorride soltanto e cerca di concentrarsi sullo schermo.
Quando inizia a fare buio attorno a loro, Harry si stende sulla coperta per osservare il cielo. Ora fa più freddo, molto meglio della luce del sole diretta di prima, ma è teso mentre aspetta di vedere se anche Louis si stenderà.
Lo fa, alla fine, sposta la sporcizia e si mette sul lato vicino a lui con la testa appoggiata esitante sul petto di Harry. Harry non dice una parola. Passano un po' di minuti prima che si sistemi, muovendosi sull'erba, ma quando Harry mette un braccio attorno alle sue spalle, si ferma immediatamente.
"Sono contento che ti sia piaciuto," Harry inizia a parlare, "Non nero sicuro."
Sente Louis strofinare la guancia contro il tessuto della sua maglietta.
"Ho amato tutto, davvero. Grazie."
Harry passa le dita tra i peletti sul braccio di Louis, sentendoli drizzarsi sotto la sua mano.
"Ti senti ancora come se non mancassi a nessuno?"
La domanda sembra fuori posto, come se possa spaventare Louis, ma gli risponde prima di quello che si aspettava.
"Io-" Louis contrae le labbra pensieroso, "Non penso. È stata solo una brutta notte. So che mi amano."
Louis solleva la spalla alla fine come per sminuire la sincerità delle sue parole. Harry si acciglia.
"Certo che sì, Lou. Sanno che devi essere via per un po' in modo da provvedere per loro. Non sono arrabbiati, solamente non vi siete visti da così tanto tempo che non siete connessi emotivamente come prima."
C'è un leggero cenno del capo, poi un sospiro dal ragazzo sul suo petto.
"Lo so. Voglio solo poter fare tutto: essere con loro e riuscire a fare quello che voglio."
Questa è la prima volta in cui Louis menziona quello che vuole fare, pensa Harry. Vuole dire qualcosa su sua madre, su come orgogliosa sarebbe stata di vedere suo figlio lavorare duro per la loro famiglia, ma tiene la bocca chiusa. Spera di poterglielo dire quando saranno più vicini.
"Allora che cosa vuoi fare?"
Louis ride come se non si aspettasse quella domanda, "Oh, voglio fare l'insegnante."
"Davvero? Cosa insegneresti?"
Si aspettava molte cose, ma insegnare non era tra quelle. Ora che ci pensa però, Louis sarebbe un insegnante fantastico.
"Non ne sono sicuro," si agita, "Probabilmente teatro o qualcosa di simile. Voglio insegnare sia ai bambini piccoli sia, tipo, gli adolescenti."
"Perché non lo fai? Saresti così bravo."
Si sposta sotto lo sguardo di Harry.
"Non lo so," muove una mano, "Non importa davvero visto che non farei abbastanza soldi da mandare a casa."
Per la seconda volta nelle ultime ore, Harry vuole offrirgli tutto quello che ha anche se non si conoscono bene. Harry è così grato per quello che ha e desidera poter condividere tutto con Louis, ma non riesce a pensare a un modo di dire trasferisciti con me o invierò dei soldi alla tua famiglia senza fargli pensare di essere bisognoso di carità o che Harry sia solo pazzo.
"Non è giusto nei tuoi confronti, Louis. Stai lavorando duro per renderli felici ma stai male," passa una mano sui capelli sopra la sua fronte, "Sarai un insegnante fantastico. Dovresti guardarci quando torniamo."
Finisce la frase piano, sperando che Louis non lo odi per aver dato la sua opinione. Non sono affari suoi, davvero, ma sente che Louis abbia bisogno di sentirselo dire.
Invece di gridargli contro, Louis si stringe di più contro il suo petto con un piccolo sorriso e le guance rosse, spostando il suo sguardo quasi ogni secondo per incontrare gli occhi di Harry.
"Sei sempre così bravo con le parole," è quello che dice.
"Lo pensi?" Harry chiede lentamente, "Mi sembra che le persone si stanchino prima che finisca la frase."
Fa una piccola risata ma Louis scuote la testa.
"Lo sei. Sai sempre cosa dire."
Harry considera di menzionare il fatto che fino ad ora Louis non abbia mai voluto sentire nulla che provenisse da Harry, ma rimane in silenzio.
"Vorrei saperlo fare," aggiunge Louis.
Canticchiando, Harry lo stringe al suo petto come risposta. Non è sicuro se Louis stia meglio o se sia solo davvero bravo a cambiare argomento, ma ad ogni modo fa un sorriso enorme e strofina il mento contro i capelli morbidi di Louis.
Alzano lo sguardo giusto in tempo per vedere quella che Harry pensa sia una stella cadente, ma Louis lo colpisce sul petto con affetto con un sorriso quando glielo fa notare.
"È un aereo, sciocco."
In un momento di ottimismo e il più sottilmente possibile, Harry si allunga verso il telefono e apre la playlist di Louis. Aggiunge Mine Right Now di Sigrid e poi lo lancia dov'era prima.
Lui e Louis iniziano a dire che immagini vedono nelle stelle finché la sua voce non inizia a svanire e può dire che gli occhi di Louis stanno iniziando a chiudersi. Gentilmente lo sposta da sopra e si mette in modo che siano faccia a faccia. Gli occhi di Louis sono ancora chiusi, ma non sta dormendo. Harry impulsivamente gli spinge i capelli indietro, abbassandosi per baciargli la fronte e godendosi gli ultimi momenti da solo con lui prima di tornare a fingere.
——
La stanza è sospettosamente silenziosa quando Harry apre la porta, lascia che Louis scivoli di fronte a sé. E poi, di nuovo, vedono Liam e Niall che dormono in uno dei letti, il portatile con il logo di Netflix di fronte a loro.
Harry non perde tempo a mettere via le loro cose, collega il portatile e rimette la coperta ai piedi del letto, appoggiando la fotocamera sul cassettone.
Uno degli angoli della bocca di Louis si solleva mentre si mette davanti a lui, le mani nascoste dentro la felpa mentre saltella davanti a Harry. Harry sorride, prendendo il polso di Louis e tirandolo sopra l'altro letto. Si mette silenziosamente i vestiti per dormire mentre Louis fa lo stesso davanti a lui nel buio.
Scivolano sotto le coperte allo stesso tempo, già senza fiato e si avvicinano con dei grossi sorrisi sul viso.
L'ultima volta che avevano condiviso un letto, Harry era molto più irritato e molto meno eccitato di com'è ora. Lui e Louis non erano vicini allora e si sentiva a disagio durante la notte. Ha la sensazione che condividere un letto stasera sarebbe significato qualcosa di ben diverso.
Con la mano, Harry sente la guancia di Louis mentre i suoi occhi si abituano al buio. Anche la luce del bagno è stata lasciata spenta stasera e Harry si chiede se i loro amici abbiamo pianificato tutto di proposito. Però li sente russare, perciò lui e Louis sono al sicuro per ora.
Passando il pollice sul contorno delle labbra di Louis mentre si avvicina, Harry le unisce alle sue. Il modo in cui le loro labbra si incastrano perfettamente non smette mai di stupire Harry. Non riesce ancora a comprendere il fatto di avere Louis in questo modo, anche meno il fatto che siano in sintonia.
Si allontana dalle labbra di Louis e le mette proprio vicino al suo orecchio.
"Mettiti sul fianco per me," sussurra.
Voleva formulare la frase come una domanda, ma è uscita come un ordine. Harry non crede che a Louis importi molto.
Louis fa come gli ha detto, girandosi di lato rivolto verso l'altro letto e lasciando che Harry lo trascini contro il suo petto. I peli sul collo si rizzano quando Harry passa sopra il naso, nascondendo il viso contro Louis e sospirando.
Cercando di non correre, gli dà dei baci bagnati sulla pelle che è di fronte alla sua bocca, ma alla fine permette alle sue mani di iniziare a esplorare.
Sono abituati a baciarsi e a masturbarsi, ma Harry vuole prendersi il suo tempo ora. Gli sembra giusto, nel buio pesto, con i loro amici nel letto vicino a loro, rallentare le cose ed essere silenziosi. Spera che Louis lo capisca.
La punta delle dite di Harry scendono sul fianco di Louis, sopra l'avvallamento dell'anca e il bordo della maglietta, passando un pollice avanti e indietro sopra la pelle esposta. Aumentando in piccole quantità, si gode il modo in cui il respiro di Louis vacilla e lo guarda mordersi il labbro.
Più lontano la mano si muove sopra il tessuto, più pelle morbida riesce a sentire e più forte il suo cazzo preme contro il didietro di Louis. Quando li raggiunge, Harry prende il capezzolo di Louis nelle dita e lo torce, pizzicandolo mentre cresce sotto le sue dita. Può dire che Louis stia faticando a non far fuoriuscire dei suoni, ma per fortuna non ha fatto ancora rumore se non ansimi pesanti.
Le anche di Louis iniziano a farsi indietro contro Harry da sole e Harry sibila per l'attrito, abbassa una mano per abbassarsi i pantaloni della tuta e si avvicina a lui. Non toglie la maglietta a Louis, ma gli prende il viso facendolo inclinare all'indietro. Muove le labbra sopra quelle di Louis per distrarlo così può mettere una mano salda sopra la sua erezione.
Al suo movimento, Louis si lascia uscire un gemito e Harry lo zittisce baciandolo ancora più forte. Dagli altri momenti insieme, sa che Louis tende a sentirsi sopraffatto facilmente, inizia a fare dei suoni adorabili e ansimanti che Harry è abbastanza sicuro di poterli registrare e ascoltare a ripetizione per il resto della sua vita.
Continua a tenere un occhio aperto verso l'altra parte della stanza, aspettando qualunque movimento o suono dagli altri. Per fortuna, il loro russare copre i rumori di Louis e Harry ritorna a baciarlo.
La mano che ha su Louis inizia a muoversi leggermente, fa solo su e giù con il palmo della mano sopra i suoi pantaloni del pigiama e Harry sa che la pressione sul suo cazzo lo fa stare da Dio. Louis si eccita sempre così velocemente, è così entusiasta a far provare piacere e a provare piacere e lo fa stare benissimo sapere che è lui che lo fa sentire così.
Ingoia altri gemiti di Louis mentre escono dalla sua bocca, premendo più forte sulla sua erezione attraverso la flanella. Appena allunga la mano dentro per toccare Louis come si deve, si sente un cigolio dall'altra parte della stanza.
Harry e Louis si bloccano, coperti dalle lenzuola sottili ma ancora abbastanza esposti da essere scoperti in una posizione molto compromettente se qualcuno decidesse di accendere la luce.
Niall tira su con il naso, mormorando tra sé mentre incespica verso il bagno, non preoccupandosi di accendere la luce o di tirare lo sciacquone e poi cade di nuovo nel letto mettendosi con la schiena rivolta a loro. Speriamo, Harry pensa, che sia riuscito a mirare correttamente.
Sente Louis rilassarsi di nuovo contro di lui, lasciando uscire uno sbuffo di risata contro il lato del suo viso. Preme il sorriso contro la guancia di Louis.
Vuole ridere per le circostanze, ma è ancora dolorosamente duro nei boxer. Louis sta ancora muovendo le anche avanti e indietro tra lui e la mano, indietreggiando per afferrare Harry dal collo e farlo avvicinare. Le loro labbra rimangono lontane, respirano nella bocca dell'altro con le fronti unite. Solo a malapena, Harry riesce a vedere gli occhi di Louis che guardano i suoi. Tocca il suo naso con il suo e finalmente mette la mano dove sa che Louis ha più bisogno.
Con la testa contro i cuscini, il viso di Louis si contorce mentre unisce le labbra per impedire a qualunque suono di uscire. È così bravo.
Harry glielo dice, passando la lingua sul suo orecchio prima di avvicinarlo, sussurrandogli bravo ragazzo all'orecchio finché Louis non ha un nodo alla gola e le sue labbra non iniziano a tremare mentre le sue anche si muovono verso la sua mano.
Lo stringe più forte, avvicinandolo ancora di più al suo corpo in modo che Louis sia completamente schiacciato contro di lui. Harry usa l'altra mano per abbassare i pantaloni della tuta di Louis. Mette di lato i suoi boxer, facendo scivolare il suo cazzo nel calore del sedere di Louis.
Louis sembra capire, spingendo avanti e indietro con un rinato vigore, lasciando che Harry scivoli dentro e fuori alla linea delle sue natiche attraverso il materiale leggero dei suoi boxer mentre usa la mano di Harry per venire.
In quel momento il condizionatore decide di spegnersi, lasciando lo spazio attorno a loro ancora più silenzioso di prima. Niall ha iniziato a rantolare di nuovo nel sonno.
"Stai per venire, mh?" Sussurra Harry, cercando di essere ancora più silenzioso, "Devi fare davvero silenzio, piccolo."
Louis si dimena nel suo tocco, il suo petto si alza e si abbassa in un ritmo caotico mentre sta per venire.
Harry usa l'altra mano per toccarsi, il suo pugno passa velocemente sopra al suo cazzo. Nel processo, le sue nocche accarezzano l'apertura di Louis attraverso i boxer e lo sente irrigidirsi per poi gemere forte alla sensazione.
Harry gli schiaffeggia una mano sopra alla bocca per farlo rimanere in silenzio e poi Louis viene.
Gemendo nella sua testa, Harry lo segue con un po' più di tocchi e solo una manciata di secondi dopo che Louis ha finito di tremare per l'orgasmo. Sta ancora tremando leggermente quando Harry smaltisce l'effetto, sbattendo le palpebre e togliendo la mano dalla sua bocca.
Louis lo guarda soltanto sopra la sua spalla, disorientato e con le sopracciglia unite come se fosse arrabbiato.
Harry inizia ad andare nel panico, ma poi Louis fa incontrare le loro bocche.
"Grazie," sussurra tremante, "Grazie."
Preme le sue labbra ancora più forte contro quelle di Louis, prendendo il suo viso nelle mani e mantenendosi sopra di lui. I loro corpi sono coperti da sperma e sudore, ma Harry spera che rimanga sulla sua pelle abbastanza da poterlo ancora sentire quando tornerà a casa nel suo nuovo appartamento vuoto.
——
Il giorno peggiore della vacanza inizia come qualunque altro giorno. O almeno gli altri giorni di quella settimana.
Harry si sveglia per primo, come suo solito, ancora stretto a Louis sul letto dalla notte prima. Si stira e strofina il viso contro il collo di Louis, sorridendo stupidamente mentre preme le sue labbra lì. Louis si sposta nel sonno, avvicinandosi a Harry prima che il suo respiro si regoli di nuovo.
Poi, con un respiro ansioso, Harry si ricorda dove sono. Si blocca mentre apre un occhio, guardandosi attorno per vedere i loro amici.
Liam non è da nessuna parte e Niall è davanti al bancone a fare del tè. La schiena è rivolta a loro e Harry pensa di scivolare fuori dal letto silenziosamente prima che si giri. Ma dove andrebbe? In bagno, proprio vicino a dov'è Niall? No, pensa, non funzionerebbe.
Appena Harry sta per muovere con cautela una gamba dall'altra parte del letto, Niall prende la tazza di tè e la porta fuori in corridoio, chiudendo la porta silenziosamente dietro di sé.
Esala, rilassandosi di nuovo contro Louis per un po' di minuti prima di alzarsi per vestirsi prima che Niall torni. Louis fa un piccolo suono dispiaciuto, ma si sistema quando Harry sorride e lo copre di nuovo con la coperta, baciandogli il capo.
Sulla lista di Liam c'è scritto Pub. Gli altri non sanno ancora capito cosa voglia dire, ma Harry pensa che sia preparato quasi a tutto a questo punto. Tutto quello che sa è che devono essere là alle sei in punto.
Non un minuto più tardi, Liam ha ricordato loro la scorsa notte, piegando e ripiegando freneticamente i vestiti nella valigia. Qualunque cosa abbia pianificato per stasera sembra essere estremamente importante per lui. Harry va verso il bagno mezzo addormentato e apre la doccia.
Ieri non è stato ancora registrato pienamente nel suo cervello.
Parlare con Louis lo fa sentire ancora la persona più importante su questo pianeta e sembra che anche Louis si sia divertito. Non ha mai davvero sentito Louis parlare. Nel senso di parlare davvero. Almeno non di cose che gli importassero davvero. Era stato bello sentirlo così puro e sincero senza ferire i sentimenti di Harry come quando erano al bar a Vegas o durante letteralmente ogni sua interazione con lui prima di adesso.
Pensa che non supererà mai quanto sia diventato fortunato.
Non ha parlato con Gemma dall'ultima chiamata della settimana scorsa, risponde solo alle foto di sua mamma. Se solo può avere Louis per altre due settimane o più, non vuole sprecarle sentendo di come non piaccia a Louis e non succederà mai. Se lo sta dicendo da solo da anni perciò l'avvertimento di Gemma è un po' ridondante.
L'orologio dice due e mezza quando Harry ha finito di farsi la doccia ed è sorpreso che abbiano dormito per così tanto tempo. Poi ancora, non è neanche sicuro a che ora si siano addormentati la scorsa notte.
"Louis," prova, scuotendogli gentilmente la spalla.
È steso sotto le coperte e non si preoccupa dei movimenti di Harry.
"Lou, dai."
Prova di nuovo, ma gli occhi di Louis rimangono chiusi.
Alla fine, Harry sospira e mette una gamba sopra il letto per poi mettersi a cavalcioni sulla sua vita. Fa un sorrisetto mentre abbassa le coperte, allungando la mano per toccarlo.
Al solletico, Louis si alza immediatamente, le mani volano avanti e indietro per cercare di allontanare le dita di Harry. Harry ride.
"Buongiorno, dormiglione."
Louis geme in risposta, alzando un braccio per coprirsi gli occhi dalla luce.
"Pensavo che volessi fare una doccia prima di dover uscire tra tre ore. Prego."
"Grazie," mormora piano contro la mano di Harry.
Si tira fuori da sotto di lui e prende dei vestiti a caso dalla valigia vicino al letto, strofinandosi gli occhi con il pugno. Harry lo guarda finché la porta del bagno non si chiude.
La fotocamera è nella valigia e la prende per guardare lo scatto di Louis della notte prima.
È - wow. Harry si aspettava che gli sarebbe piaciuto molto, pensa da molto tempo che Louis sia bello, ma la foto è meglio di quello che si immaginava.
I suoi capelli sono sollevati da un lato ed è rosso in viso, teso per sapere che la foto sta per essere scattata. Ci potrebbe anche essere un piccolo pezzo di lattuga dell'hamburger sulla sua guancia. Ma la luce colpisce i suoi occhi e il colore della sua maglietta tira fuori i toni caldi della sua pelle. Le lunghe ciglia e gli zigomi affilati fanno da contorno al suo viso e la sua espressione esprime qualcosa tra il timido e il sicuro di sé. È luminoso. E il fatto è che non fa neanche giustizia al Louis della vita vera.
Tutto quello che può fare è rimetterla a posto e aggiungere I Want It All dei COIN alla playlist di Louis. Spegne la fotocamera e si fa una nota mentale di andare a fare molte stampe.
Mentre sta facendo la doccia, Harry cerca di scegliere un outfit per la serata. Non ci mette molto a decidere per un look più casual e sceglie una maglietta morbida grigia e dei jeans neri. Mentre solleva la maglietta sopra la testa, Liam ritorna in camera.
"Ehi, Li."
I suoi occhi sono fissi su Harry, si avvicina e afferra entrambe le sue braccia. Harry lo guarda confuso.
"Ho bisogno del tuo aiuto," è tutto ciò che dice Liam piano e tra i denti stretti.
"Va bene, certo. Di che cosa hai bisogno?"
Liam gli lascia le braccia per passare la mano tra i capelli e Harry nota che deve averlo già fatto un milione di volte oggi.
Il modo in cui si sta comportando farebbe credere a chiunque che Liam abbia appena commesso un omicidio, ma Harry sa che è così quando è stressato. Ma Liam si associa difficilmente a qualcosa di stressante volutamente. Oggi, sembra che l'abbia pianificato nel loro programma. Liam prende un bel respiro, lasciandolo uscire dal naso.
"Non ho idea di cosa mettermi."
Harry prova a non ridere.
"O-kay," dice in modo strascicato, "Che idea hai? Casual, elegante, sportivo?"
"Non hai intenzione di chiedermi perché sto impazzendo?"
Sembra in apparenza calmo mentre guarda Harry sospettoso e respirando ancora pesantemente.
"No," Harry scuote la testa e tira fuori il labbro inferiore.
Un po' avvilito, Liam si sposta dietro di lui per prendere il suo bagaglio, cercando e prendendo fuori dei vestiti a caso prima di lanciarli di nuovo dentro.
"È quello il problema. Non so cosa voglio. Voglio solo - ho solo bisogno di fare bella figura."
"Possiamo riuscirci."
Nei quindici minuti che passano prima che Louis esca dal bagno dopo la doccia, hanno fatto dei buoni progressi.
I pugni di Liam si sono aperti e i suoi occhi sono ritornati a una grandezza normale. Sta annuendo mentre si gira verso lo specchio a figura intera, analizzando l'outfit che Harry ha scelto per lui.
Deve ammettere che è stato più difficile di quello che pensasse, ma ha preso vari vestiti da ognuna delle loro valigie, provando varie combinazioni per trovare quella migliore. Tutto sommato, Harry è fiero di se stesso.
"Sto," Liam si ferma per lasciare uscire una risata incredula, "Sto bene."
Abbraccia Harry, lanciando le mani attorno al suo collo. Harry sbuffa e fa dei passi indietro, ma afferra il retro della maglietta di Liam per ricambiare l'abbraccio.
"Dannazione, Li," Louis li sorpassa mentre va verso il suo letto, "Qual è l'occasione?"
Liam arrossisce in risposta, sistemandosi il colletto della giacca che Harry gli ha prestato e abbassandosi le maniche. Dopo un altro sguardo allo specchio, si gira per indicare Louis.
"È meglio che tu sia pronto per uscire alle cinque e mezza."
Louis sbuffa, mettendosi dritto con la schiena.
"Cosa? Hai detto alle sei!"
"No, ho detto che dobbiamo essere là alle sei." Si gira verso Harry, "Non lasciare che ci faccia arrivare in ritardo."
Harry lo saluta mentre esce con il telefono in mano.
"Oh e assicurati che anche Niall sia pronto, sì?"
Harry sente Louis gemere dall'altra parte della stanza.
——
Hanno parcheggiato e sono pronti a entrare alle cinque e cinquantasette minuti. Louis, come Liam aveva sospettato, li ha fatti quasi arrivare in ritardo, sistemandosi i capelli per ben trenta minuti nell'hotel prima di ritenerli adeguati ad uscire.
Niall ha già una mano sulla maniglia, ma Liam si blocca nei sedili davanti. Harry si lecca le labbra e si gira verso gli altri.
"Ci potete dare un secondo?"
Per fortuna, Louis sembra capire e dice a Niall di stare zitto quando si lamenta, tirandolo fuori dalla macchina e dicendo a Harry che si incontreranno dentro. Una volta soli, si avvicina per parlare a Liam.
"Li, non so cosa stia succedendo o perché tu sia così teso, ma ti prometto che tutto andrà bene. Va bene?"
Liam non fa molto ma annuisce, guardando l'edificio di fronte a loro. Harry prova di nuovo.
"Davvero. Qualunque - o chiunque," Liam si gira per osservarlo, "Andrà bene."
Non sembra ancora convinto, ma si avvicina lo stesso per dare un mezzo abbraccio goffo a Harry.
"Grazie, Haz."
Harry gli fa un sorriso incoraggiante, guardando il luminoso 18:00 sul cruscotto.
"Sei fantastico, Liam. Conquistali."
Il bar non è ancora troppo affollato con solo poche persone sedute ai tavoli. Trova Louis e Niall abbastanza velocemente e spinge Liam a prendere da bere per calmarsi.
"Tutto a posto?"
"Sì," risponde a Louis, "Starà bene."
Niall non fa nessuna domanda, si allunga soltanto ogni minuto a controllare la porta. Louis lo guarda cautamente ma scuote la testa.
"Volete qualcosa da bere? Vado a prendere dell'acqua."
Si sente uno scampanellio alla porta.
Mentre Louis si sposta per alzarsi, Niall gli afferra il braccio per farlo sedere.
"Non penso che dovresti andare al bar ora."
Harry increspa le sopracciglia e guarda a dove ha lasciato Liam. È ancora lì fermo che aspetta il suo drink, ma c'è qualcun altro che va verso di lui. Non lo nota finché è dietro di lui e Harry pensa con disinvoltura che il suo amico molto etero sta per essere avvicinato da un altro ragazzo, ma poi gli tocca la spalla e Liam nasconde il viso contro il suo collo.
Harry aveva capito prima che ci doveva essere una persona che stava per conoscere, forse una brava ragazza con cui ha chattato online e che viveva in questa zona, ma questo - non lo avrebbe mai immaginato.
Sente Louis boccheggiare quando lo fai lui mentre guardano Liam parlargli. Niall rimane seduto con un sorriso enorme.
In silenzio, come se non volesse interromperli e senza spostare gli occhi, Louis sussurra, "Chi è?"
"Quello," Niall fa un sorrisetto, "È Zayn."
——
La sorpresa non se n'è andata nel momento in cui Liam si avvicina al loro tavolo.
Hanno passato due ore a cercare di non essere ovvi mentre guardano la scena davanti a loro con le bocche spalancate. Liam non li ha guardati neanche una volta per vedere se stessero guardando e loro non vogliono fargli fretta, ma ora sta portando il ragazzo, Zayn, verso di loro mentre cercano di comportarsi con nonchalance. Beh, Louis e Harry. Niall continua a sorridere.
"Ragazzi, questo è Zayn," Liam sorride timidamente, "Ha detto che c'è una festa stasera, a casa sua. Si chiedeva se volessimo andare."
Sembrando leggermente frenetico, Liam sposta gli occhi su ognuno di loro.
"Certo! Una festa è una festa, giusto?"
Niall si alza per dargli la mano, presentandosi.
"Sì, ci sono," dice Louis, "Harry?"
Tutti i loro occhi sono su di lui, ma vede lo sguardo di Liam per prima. Sta aspettando la reazione di Harry, la sua approvazione, Harry pensa, si sposta prima su una gamba e poi sull'altra.
"Mi piacerebbe. È un piacere conoscerti," gli dà la mano, "Zayn, giusto?"
Vede Liam afflosciarsi per il sollievo con la coda dell'occhio mentre gli scuote la mano.
"Sì, Zayn. Sei Harry, giusto?"
Harry annuisce, non smettendo di pensare a come Liam probabilmente abbia detto a Zayn che fosse il suo migliore amico. Il suo cuore si gonfia con orgoglio.
Si mettono tutti nel van per andare alla festa, Liam dice loro cortesemente che salirà con Zayn e se ne va via, sbattendo insieme le loro spalle.
"Oh, mio Dio," dice Louis dopo che hanno chiuso la portiera.
"Lo so," dice Harry. "Niall, lo sapevi?"
Niall fa spallucce.
"Io so tutto."
Harry finge che si stia soltanto immaginando lo sguardo di Niall concentrato su di lui nello specchietto retrovisore mentre sorride, indietreggiando con la macchina, ma il suo sguardo è difficile da ignorare.
È un viaggio un po' selvaggio con Niall alla guida, ma arrivano appena dopo Zayn e Liam. Non c'è ancora nessuno, ma Zayn li assicura che i suoi invitati saranno lì presto.
Harry aspetta l'inevitabile imbarazzo ma non arriva. Liam e Zayn parlano come se si conoscessero da anni, si chiede se sia davvero così, e Niall si adatta, fa delle battute e prende in giro lo sguardo imbarazzato di Liam. Lui e Louis cercano di contribuire, ma Harry pensa che siano entrambi sotto shock. Ascoltano soltanto mentre Zayn racconta di sé.
Quando il campanello suona e le persone iniziano a entrare nel salotto, Harry aspetta che ci siano troppe persone prima di fare un gesto a Louis verso un lato della stanza.
Ha un drink in mano che Niall gli ha dato prima, ma ha preso solo pochi sorsi. Ha già preso un drink al bar. Lo lascia abbandonato sul tavolo più vicino e incontra Louis.
Schiacciato contro un muro della sala da pranzo, Louis afferra la sua mano quando lo nota e lo porta di sopra. Ha uno sguardo determinato, ma Harry non ci si sofferma.
Tutto questo gli ricorda i giorni all'università ed è sicuro che anche Louis lo stia sentendo. Zayn è fantastico ed è così felice per Liam, ma Harry è a un punto nella sua vita dove essere a una festa lo fa sentire claustrofobico e fuori posto.
Si spinge contro Louis mentre apre diverse porte, fermandosi quando trova quella che sembra una camera per gli ospiti con un grande balcone.
Louis va ad aprire le tende e socchiude la finestra per un po' d'aria, ritornando da Harry sul letto quando ha fatto. Harry non è sicuro perché li abbia portati lì, ma è definitivamente meglio del rumore nauseante della festa di sotto.
Le luci sono spente nella stanza, ma la finestra aperta fa in mondo che la luce della luna entri e copra la pelle di Louis. Sta tremando sotto la presa di Harry a causa del vento, afferrando le sue braccia mentre si accoccola.
"Allora, Zayn, uh?"
"Sì." Harry annuisce. "Zayn."
"Da quanto pensi si conoscano?"
Ci pensa.
"Non ne sono sicuro. Possono aver parlato al telefono, ma possiamo chiederlo a Niall più tardi. Sono sicuro che ce lo dirà se lo corrompiamo con del cibo."
Ridono.
"Sono contento che non siamo là sotto."
"Anch'io." Passa il naso sopra la testa di Louis. "Preferisco stare qua su con te."
Louis lascia uscire una risata scettica e scuote la testa, stringendo le gambe sopra a quelle di Harry.
"Cosa?"
"È solo che, tipo, un po' di mesi fa saresti stato là con loro."
Harry si irrigidisce. Louis a quanto pare non lo nota.
"Ballare, bere, fare in modo che tutti ti vogliano."
Qualcosa nel suo tono non va bene a Harry e scioglie le braccia attorno alla vita di Louis, facendosi indietro per guardare il suo viso. La sua mente lo riporta al bar.
"Dove vuoi arrivare, Louis?"
All'uso del suo nome intero, Louis si gira a guardarlo, mettendosi dritto con la schiena.
"No, non volevo dire che - voglio solo dire che questo è meglio di quello, ecco tutto."
"E tu non facevi lo stesso?"
Louis boccheggia e si sposta sul bordo del letto, alzandosi e andandosene da lui come se volesse evitare il confronto.
Harry lo segue fuori, i suoi passi si avvicinano a quelli veloci e irritati di Louis mentre va verso il balcone. Questa è la seconda volta che gli ha detto qualcosa del genere e non ha intenzione di rimanere seduto e prendere. Non importa quello che pensa Gemma, Harry è capace di difendersi quando è necessario.
"Sai, non so neanche perché mi odiassi così tanto. Non ti ho mai fatto niente, Louis, e mi hai sempre trattato come una merda. Perché?"
Se Louis ha intenzione di riportare a galla il passato, Harry farà lo stesso. È sinceramente arrabbiato ora, non come le altre volte che Louis lo ha visto. I suoi occhi sono confusi e il suo viso è contorto in una smorfia mentre lo fissa. Vede la bocca di Louis aprirsi e chiudersi mentre la sua fronte si raggrinzisce non sicuro di come tirare fuori quell'argomento scomodo.
"Beh?" Harry incrocia le braccia.
Fa freddo sul balcone, più freddo di quello che aveva anticipato, e nota che Louis sta tremando di nuovo nonostante le guance rosse e il tono acceso di Harry.
"N-non -" Louis fa spallucce arreso, diventando più imbarazzato.
"No." Harry alza la voce. "No. Non hai il diritto di stare lì e non dirmi il motivo. Può aver funzionato prima ma non starò fermo a prendere, Louis. Non dopo quello che è successo nelle ultime settimane. Non è neanche la prima volta che ne parli. Mi sono rivelato più e più volte e sembra ancora che tu abbia qualcosa contro di me. Allora cosa? Cos'è?"
Harry si è avvicinato a lui nel suo sfogo e si trova a pensare a come sia facile avvicinarsi e toccarlo, prenderlo e baciarlo come ha fatto al club notti prima e notti dopo. Lo farebbe, se pensasse che questa cosa che hanno durerà soltanto per altre due settimane, ma non ci crede. Ha immaginato un futuro con Louis, ma questo non accadrà se Louis non gli risponde.
I pugni di Harry si stringono vicino alla sua vita mentre inspira ed espira con il naso. Louis prende un bel respiro, ma si calma ben poco.
"Non volevo farti pensare che ti odiassi, solo -" Louis si affretta a dire, Harry scuote la testa mentre alza gli occhi al cielo incredulo. "È difficile per me dirlo."
"Non stai mai zitto e ora non riesci a trovare le parole? Dacci un taglio, Louis."
Più si arrabbia, più si avvicina a Louis finché non sente il suo respiro colpire la pelle di Louis come vapore. Sa che si sta arrabbiando molto, forse sta anche esagerando, ma qualcosa è scattato e ora sono tornate le ferite profonde e fresche di tutte le volte in cui Louis lo ha trattato male.
"O me lo dici adesso, o torno dentro e non parliamo mai più. Finiamo questa cosa." Indica tra di loro. "Che abbiamo e torniamo com'eravamo prima. Lo dico davvero, Louis, sono dannatamente stanco di tutto questo."
Alla fine della frase, il tono di Harry si incrina in maniera imbarazzante ma continua a guardare Louis.
Tutto è silenzioso per un po' e Louis fa un respiro lento mentre sposta lo sguardo su di Harry, aprendo le labbra diverse volte senza dire niente. Harry sospira deluso, scuote la testa e si gira per tornare alla festa.
"Mi piaci."
Si ferma con un piede dentro e l'altro fuori, guardando oltre la sua spalla. Davvero? Pensa.
Louis continua.
"Io - È per questo che era difficile per me dirtelo."
"Se ti piacevo." Harry si ferma pensieroso. "Perché mi hai sempre trattato come la persona peggiore che tu abbia mai conosciuto?" La domanda sembra più un'affermazione e fa contorcere Louis contro la ringhiera del balcone.
"Avevo un'amica alle lezioni del primo anno. Lei, uhm, si sentiva con te da un po' di mesi o più penso, e tu - tu sei andato a letto con lei e l'hai fatta sentire speciale e poi l'hai tradita. Aveva il cuore spezzato. Non sapeva neanche cosa avesse fatto. E - e poi ho sentito che lo facevi anche ad altri."
Il tono di Louis diventa un leggero mormorio alla fine della frase, come se avesse capito che non ha delle motivazioni vere e sta solo facendo arrabbiare di più Harry.
"Louis?" Dice Harry sottovoce.
"Sì?"
Harry scuote la testa, "Lei mi ha tradito. Mi ha tradito il giorno del mio compleanno. E poi è venuta da me dopo che li ho visti insieme e mi ha chiesto di tornare insieme, ossia la notte in cui il mio patrigno se n'è andato, comunque, e si è arrabbiata quando le ho chiesto cortesemente di lasciarmi solo. Sono andato dritto a casa per i funerali e quando sono tornato a scuola ha iniziato dei pettegolezzi sul fatto che le avessi fatto delle cose orribili che non ho fatto e poi se n'è andata facendo in modo che nessuno mi credesse."
Harry sente il modo in cui Louis si irrigidisce dall'altra parte del balcone, il colore se n'è andato dal suo viso.
"E per tutti gli altri che hai menzionato prima." Harry ingoia il nodo alla gola. "Non dormo con le persone con cui non esco. Non importa quali pettegolezzi tu abbia sentito. O detto, credo."
Una risata non divertita lascia le sue labbra mentre irrigidisce la mandibola.
"Mi dispiace così tanto. N-non avrei mai dovuto giudicarti."
È bello, ma è un po' troppo tardi.
Spera che Louis lo capisca ora, quanto i giudizi facciano male. E dopo tutto questo tempo, era la ragione per cui lo odiava così tanto? Perché la sua amica lo aveva ferito e non il contrario?
A Harry non piace fare la vittima e non è mai stato così interessato a quella ragazza, ma l'intera cosa lo aveva definitivamente ferito, nonostante gli avesse finalmente dato un motivo per lasciarla.
E pensare che in quel periodo era innamorato di Louis.
"No. Non avresti dovuto farlo." Harry si muove per andarsene ma velocemente si gira sulla porta puntando un dito accusatorio contro Louis. "Sai, anche su di te ci sono una marea di pettegolezzi, Louis. E neanche belli. Hai la reputazione di bere finché non perdi i sensi ubriaco alle feste, ma hai anche la reputazione di essere una troia."
Gli occhi di Louis sono lucidi ed è completamente immobile, ma Harry non ha finito.
"Non ti ho mai giudicato per quello, Louis. Volevo darti l'opportunità di mostrarmi chi sei davvero, non quello che tutti dicevano di te. Ma ora mi hai mostrato davvero chi sei. Grazie."
Con questo, Harry spinge le porte per tornare dentro, i passi pesanti si sentono per tutto il corridoio vuoto e sembrano troppo rumorosi nelle sue orecchie. Sente i singhiozzi di Louis scomparire mentre si allontana sempre di più.
Harry non riesce neanche a sentirsi male per quello che ha detto. Non ancora, almeno. Domani probabilmente dovrà scusarsi o spiegarsi, ma stasera ha intenzione di essere arrabbiato e sentirsi dispiaciuto per se stesso e dimenticarsi le lacrime arrabbiate nei suoi occhi. Dopo apre la playlist di Louis e lascia che la melodia famigliare di Hope is a Heartache lo porti a un sonno scomodo e senza sogni.
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