0.3
vegas --> albuquerque --> denver
Louis
Tra tutti i modi in cui Louis pensava sarebbe andato il suo pomeriggio, questo non era certamente tra quelli.
Erano passati dieci minuti da quando erano sulla strada verso il casinò quando Louis nota che si era dimenticato il portafoglio. Liam aveva subito girato la macchina, solo perché non voleva prestargli i soldi per giocare più tardi e Niall si era lamentato per l'intero viaggio.
La vita era più semplice prima.
Quindici minuti più tardi, Louis ha la schiena contro la porta dell'hotel, le dita strette attorno al portafoglio che si era dimenticato, l'immagine della mano di Harry avvolta attorno al suo cazzo scolpita nella memoria.
Sbatte le palpebre una volta, due volte e aspetta che il suo cuore rallenti un po' prima di fare un passo in avanti. Quando sente Harry iniziare a muoversi nella stanza, corre verso l'ascensore e preme numerose volte il tasto, attaccato alla porta così se Harry esce, non può vederlo.
Una volta che è dentro al sicuro, Louis va nel panico. Sono solo all'inizio del loro viaggio, come può guardare Harry negli occhi dopo questo? Non può. Non c'è modo di tornare a casa però. Louis deve elaborare un piano per evitare Harry. È nel panico anche per un altro motivo.
È duro.
Louis ritorna nella macchina con passi esitanti e la mano che goffamente gli copre i jeans e scivola lentamente nel suo posto dietro a Liam e a Niall. Stanno parlando, ma quando non dice niente, iniziano a guardarlo.
"Va tutto bene, Lou?"
"Sì." Annuisce, facendogli vedere il portafoglio. "Ce l'ho."
Liam si gira verso il volante e mette in moto la macchina, ma Niall gli lancia un'occhiata confusa come per dirgli, so che c'è qualcosa. Louis gli fa un sorriso stretto e armeggia con la cintura per distrarsi. Ingoiando, Louis cerca di calmarsi.
Prima era facile immaginarsi che Harry non fosse bello. Louis vedeva le sue braccia forti e il suo petto muscoloso avvolte dalla maglietta, ma poteva sempre immaginarsi che forse Harry avesse una voglia strana o qualcos'altro. Qualche altro segreto che lo rendesse indesiderabile, da qualche parte.
Stasera Louis ha scoperto che non esisteva. Non c'era nessuna parte di Harry che non fosse assolutamente perfetta. Louis deve concentrarsi per ricordarsi di sbattere le palpebre mentre i suoi occhi spalancati fissano la strada di fronte a loro.
La situazione ha aperto una porta molto strana e molto non appropriata nel suo cervello.
In qualche modo è deluso. Ma è anche, beh, eccitato. Non c'è altro modo per descriverlo. Non deve occuparsi di queste sensazioni di solito, a Londra. Masturbarsi per lui richiede sempre un po' di preparazione e gli è sempre sembrato come un compito. Louis doveva pianificare una notte prima, assicurarsi che Liam e Niall non venissero a caso da lui, e poi assicurarsi che avesse tutto quello di cui avesse bisogno per passare delle ore cercando di sentire quei pochi secondi di liberazione.
Nei suoi anni di sperimentazione (da solo, chiuso in camera), ha scoperto che stava meglio quando usava le dita al posto di farlo nel modo normale. Sfortunatamente, il suo metodo richiedeva più tempo e attenzione, costringendolo a usare infinite bottiglie di lubrificante alla fragola che tiene nel comodino e la maggior parte delle notti, non ne aveva neanche voglia - o era troppo stanco o triste o entrambi.
Specialmente negli ultimi mesi, quando la scuola era troppo e sentiva sempre di meno la sua famiglia. Louis era stressato e non riusciva a eccitarsi per niente da un paio di mesi. Non è un maniaco del sesso in alcun modo, ma gli sembrava tanto tempo per un uomo adulto. Una parte di lui era preoccupata di non funzionare correttamente, come se ci fosse qualcosa in lui che non andasse.
Con una mano che preme duramente contro i pantaloni, Louis decide che non si deve più preoccupare.
"Dovremmo entrare, ragazzi?"
Niall si gira verso di loro eccitato.
"Andiamo, Ni."
Harry ha detto che stava male, ma Louis si chiede se abbia orchestrato tutto questo per avere la stanza da solo. Non gli sembrava malato quando era entrato. In una parte nascosta della sua testa, Louis desidera essere rimasto.
Si slaccia la cintura e abbassa lo sguardo, sollevato quando vede che nei suoi jeans non ci sia più una protuberanza e spera che il solo pensiero non possa evocarla mentre sono fuori.
Il casinò si scopre essere affollato come pensava Louis, si attacca al braccio di Liam mentre i tre camminano nel grande edificio. Schiva un po' di persone tra la folla, il fumo gli entra nel naso e ci sono delle persone che urlano attorno a loro. Facendo una smorfia, Louis stringe la presa e parla.
"Per quanto rimaniamo?"
Ridacchiando, Liam li porta in un tavolo appartato nella zona bar così possono sentirsi meglio mentre spiega.
"Per quanto vogliamo. Non ci sono mai stato perciò voglio vedere com'è. Giocare un po' e forse anche scommettere."
"Sì." Niall annuisce. "Neanch'io ci sono mai stato. Ma forse dobbiamo stare lontano da quell'area."
Inclina la testa verso due poliziotti che stanno dividendo due grossi uomini arrabbiati e ubriachi.
Louis ride nervosamente. "Sì."
Li segue mentre provano diversi giochi e cercano qualunque cosa che possa essere divertente. Vede una slot machine che prende i penny e la fissa.
"Ehi, penso che proverà quella laggiù."
Liam annuisce e gli dice di stare attento e di tornare quando ha finito, sedendosi alla slot machine vicino a Niall.
Camminando velocemente, Louis trova un posto e prende delle monetine dal portafoglio. Immagina possa anche usarle per qualcosa visto che ha dovuto passare tutto quello solo per prenderli. Non spenderà molti soldi, ma un po' non gli farà male.
Mette un penny quando sente qualcuno avvicinarsi dietro di lui.
"Ehi."
Un uomo con i capelli biondi si siede vicino a lui, mettendosi davanti alla slot machine più vicina e si avvicina, abbastanza da far in modo che Louis senta l'odore di tabacco nel suo alito. Pianificando di ignorarlo finché non se ne va via, Louis gli fa un cenno per salutarlo e si gira verso la slot machine.
"Che cosa ci fai qui tutto solo?"
Louis lo guarda con la coda dell'occhio e cerca di non sbuffare. Il ragazzo è attraente e ovviamente è interessato a Louis, ma non sente niente. Forse in un altro luogo sarebbe stato attraente, ma ora sembra solo sporco e Louis si scusa per tornare dai suoi amici mentre il ragazzo gli urla dietro, lasciando la monetina nella macchina.
Niall lo vede arrivare.
"È stato veloce," dice.
"C'era un ragazzo, mi sono annoiato."
Per un terribile attimo, Niall gli fa un sorrisetto ma poi lui e Liam vengono sedotti di nuovo dal gioco e Louis si fonde con la folla dietro di loro mentre li aspetta finire.
Ha sempre odiato flirtare con le persone. A quanto pare è abbastanza bravo quando ci prova visto che il suo vecchio soprannome era il provocatore. Non gli faceva sentire niente. Anche prendere quel numero al bar è stato brutto. Stava cercando di dimostrare qualcosa a Harry, ma stava per tirarsi indietro all'ultimo secondo quando era finalmente arrivato al bancone.
Sta diventando molto difficile ignorare il fatto che quando gli piacciono delle battutine senza senso e stuzzicanti è perché sono di Harry. Probabilmente non gli era sembrato così quando Louis gli voleva sbattere in faccia il numero di telefono, ma voleva una reazione da Harry e l'ha ottenuta.
È da tre anni e mezzo che Louis ignora fieramente la sua cotta per Harry, ma non è mai stato costretto a stare così tanto tempo con lui. Sta iniziando a metterlo a dura prova. Sarebbe molto più facile fingere di odiarlo se Louis lo immaginasse come un cattivo ragazzo. Quando sono insieme, è impossibile non vedere Harry fare qualcosa di buono. È sempre buono, gentile e soprattutto affascinante. Forse anche un po' bello.
Louis si considera intelligente e consapevole delle sue emozioni e delle circostanze, ma non riesce neanche ad autoconvincersi che sia per un'altra ragione. È sempre stato maleducato con lui per essere sicuro che Harry non lo avrebbe mai voluto, ma forse se Louis lo ammettesse a se stesso, potrebbe lavorarci e farlo andare via più velocemente.
Sa che ha iniziato ad avere una cotta per lui dalla prima volta che si sono conosciuti, ma pensare a quella notte lo fa sentire solo triste. In più, Harry non se la ricorda neanche perciò non può essere stata così sconvolgente o almeno non quanto lo è stata per Louis. Immagina sia una storia per un altro giorno.
"Aspettate, arrivo subito." Liam si allontana quando il suo telefono vibra, prendendolo e mettendolo all'orecchio mentre va via.
"È sua mamma?" Chiede a Niall.
"Nah, non penso."
Louis si acciglia alla risposta vaga, ma fa finta di niente, esaminando la slot machine che Liam ha abbandonato.
"Hai avuto fortuna?"
"Un po', sì. Ho vinto." Niall stringe gli occhi guardando il piccolo schermo e ride. "Tredici dollari."
Ridendo, Louis accavalla le gambe e si appoggia sui gomiti. Quando Liam ritornerà dalla chiamata, Louis gli dirà che vuole andare.
Nel frattempo, ha lasciato un mucchio di penny vicino alla sedia e Louis continua a inserirli nella slot machine e preme pulsanti a caso finché non si stanca.
La telefonata misteriosa di Liam dura quasi un'ora e quando ritorna alle slot machine, Niall e Louis sono in piedi con le braccia conserte e pronti ad andare in macchina. Con il viso rosso, si guarda i piedi timidamente raggiungendoli e sistemandosi i capelli, cercando di far finta di niente.
"Uh, siete pronti?"
Louis e Niall si guardano, poi rispondono allo stesso momento,
"Sì."
Louis non vuole ficcare il naso perciò non chiede con chi abbia parlato o perché ci abbia messo tanto, ma si assicura che Liam sappia che è irritato, lamentandosi mentre vanno verso la macchina.
Sono tutti silenziosi durante il viaggio di ritorno, stanchi ed esausti per il caos del casinò. Mentre Liam si era allontanato, lui e Niall avevano preso degli snack e avevano giocato con delle slot machine prima di tornare a dove Liam li aveva lasciati. Louis è contento di aver provato, ma non si vede tornarci nel futuro.
Allo stesso tempo, vuole stare fuori il più possibile così quando torneranno, Harry starà dormendo. Conoscendo Harry, probabilmente vorrà parlarne o scusarsi, ma Louis spera che non lo faccia e lasci che sfumi.
Al ritorno, Louis appoggia la testa contro il vetro e guarda la strada sotto di lui, il sole si nasconde dietro le montagne di Vegas.
——
Quando tornano in hotel, Harry è ovviamente sveglio. Quando Louis lo guarda, è irrequieto e i suoi occhi si spostano da Louis agli altri mentre Liam gli racconta del casinò. È seduto sul suo letto e quello di Liam, una parte delle lenzuola sono nascoste nei suoi pugni.
Louis si scusa per andare in bagno a cambiarsi e si siede sul bordo della vasca finché non sente Niall dare la buonanotte. Uscendo in punta di piedi, mette i vestiti sopra la borsa e va nel suo letto. Si chiede se Harry abbia cambiato le lenzuola o se sia steso sulle stesse di prima. Il pensiero non dovrebbe assolutamente fargli venire la voglia di strisciare vicino a lui e nascondere il viso nel cuscino.
Gli sembra strano all'inizio, quando Harry opta per dormire verso l'esterno del letto al posto di essere vicino al muro dov'è di solito, ma quando i suoi occhi si aggiustano al buio, nota che Harry è rivolto verso di lui. Louis prende un bel respiro e si gira dall'altra parte, cercando di calmarsi abbastanza per dormire. Non succede.
Dopo un po' di ore ad agitarsi e a girarsi, si alza un'altra volta per chiudersi in bagno, ascoltando i suoi amici russare per calmarsi.
Louis inizia a buttarsi in faccia l'acqua fredda, cercando di non pensare all'immagine del corpo nudo di Harry. Non funziona. Il suo corpo è teso e agitato e non è mai stato bravo ad allentare la tensione in nessun modo.
Frustrato, si siede sul coperchio del water e si copre il viso con le mani. Non sa se sia colpa di Harry per non aver chiuso a chiave la porta o colpa sua per non aver bussato, ma Louis è un po' arrabbiato con entrambi.
È contento di aver scoperto che ogni parte di lui funziona bene, ma non voleva scoprirlo ora, con tutti i suoi amici che stanno dormendo dall'altra parte della parete. Quando non può farci niente. Sospira e cammina verso la doccia, girando la manopola dell'acqua fredda e afferrando un asciugamano dall'armadietto.
Mentre aspetta che l'acqua si riscaldi, Louis si spoglia e lascia i vestiti sul bancone, vedendosi di sfuggita nel riflesso del vetro mentre inizia ad annebbiarsi.
Non ha mai considerato il suo corpo molto attraente. Soprattutto perché una volta dopo una notte particolarmente selvaggia in università, si è fatto la doccia in casa di qualcuno e si era dimenticato di chiudere la porta a chiave. Qualcuno è entrato e mentre usciva dalla doccia, ha urlato ew!, poi ha chiuso la porta ed è corso via prima che potesse mettersi un asciugamano addosso. Era sbronzo e non sa ancora chi fosse, ma pensa che gli abbia lasciato inconsciamente una grossa ferita al suo ego.
Louis ora è più magro, ha perso un po' di peso da alcol e si sente più proporzionato. Anche così, nessuno lo ha mai visto nudo, perciò, non ha idea se sia bello o no. Pensa di essere normale, almeno spera.
Ma vedere il corpo di Harry è stato deludente per un motivo: è perfetto. I suoi addominali sono formati da linee sottili ma non troppo pronunciate, le sue braccia muscolose si rigonfiavano mentre si toccava e mentre veniva, le sue cosce erano tese in maniera invitante.
Il cazzo di Louis fa uno spasmo patetico, eccitato e depresso allo stesso tempo.
Entra nella doccia quando lo specchio diventa offuscato dalla condensa, appoggia la testa lasciando che il vapore lo circondi. Si sente sudato, ma non è sicuro se sia per la doccia o per Harry.
Almeno c'è una cosa che gli piace del suo corpo. Segretamente, ovviamente. Se vuole, può farsi piccolo abbastanza da potersi infilare dove vuole. Tra le braccia di qualcuno, preferibilmente, ma a volte è bello rannicchiarsi per un po' e vedere che prende meno spazio di quello che pensa.
Sfortunatamente, ora pensa a lui rannicchiato con Harry. Dopo mesi passati a contemplarlo fingendo di lanciargli delle occhiatacce. Louis può quasi vederli insieme nella sua testa. I contorni duri di Harry contro Louis in tutti i posti giusti.
Esitante e rassegnato, Louis sposta la mano verso il suo cazzo. Non è molto pratico con quella parte del suo corpo, è più abituato a mettere qualcosa dentro che concentrarsi a sentirsi bene lì. Prende tempo per provare a capire, passando un dito dalla punta alla base, copiando quello che ha visto fare a Harry, lo sente indurirsi mentre continua.
Trattenendo un respiro, avvolge il palmo attorno, iniziando lentamente a muovere su e giù. Gira il pugno attorno alla punta, gemendo per la sensazione. All'improvviso si dimentica perché non gli piacesse.
Realizza che l'unica volta che si è masturbato così è quando ha visto Harry farlo poche ore prima. E - oh.
Quel pensiero lo fa riflettere. Pensare a come, solo poco tempo prima, soli a pochi metri da dove è ora, Harry si è masturbato - probabilmente è anche venuto sapendo che Louis lo stesse guardando.
Il suo pugno si muove sul suo cazzo duro, il respiro aumenta mentre va più veloce. Louis si appoggia contro le piastrelle fredde, la sua testa cade all'indietro mentre geme, cercando di rimanere in silenzio a causa dei muri sottili.
Ci mette sempre molto tempo per arrivare a quel punto, ma ora prova a non pensarci. Ora è un po' occupato. Dovrà pensarci domani, ma per oggi questa fantasia gli è permessa.
L'altra mano scivola sulla sua schiena, muovendosi sulla pelle bagnata finché non tocca la curva del suo sedere, si accarezza leggermente l'apertura e rabbrividisce. Geme per poi interrompersi mordendosi il labbro. Delle lacrime iniziano a formarsi agli angoli degli occhi, continua a muovere avanti e indietro i fianchi tra entrambe le mani. È così vicino.
Poi, qualcuno bussa alla porta e si sente a malapena una voce morbida e graffiante sopra il rumore della doccia.
"Louis?"
Viene.
——
Dopo colazione la mattina successiva, Louis corre verso la piscina. Non si sente neanche di nuotare, ma ha bisogno di una via di fuga. Harry lo sta guardando da quando si sono svegliati e sotto il suo sguardo, Louis si sente claustrofobico.
Quando Harry aveva bussato alla porta per chiedere come stesse la notte prima, Louis si era affrettato a chiudere l'acqua e a dirgli che sarebbe uscito in un secondo. Era passata mezz'ora prima che effettivamente uscisse, si era pulito e asciugato con un panno freddo per raffreddarsi. Quando era uscito, Harry era già tornato a dormire.
Louis non aveva più avuto problemi a dormire, era scivolato vicino a Niall e si era addormentato appena la sua testa aveva toccato il cuscino. Non ha neanche intenzione di pensare a cosa voglia dire.
Non sa ancora se Harry abbia sentito quello che stava facendo, ma non ha intenzione di chiederglielo e scoprirlo. La situazione è già abbastanza imbarazzante.
"Vai in piscina?"
La voce di Niall fa eco per tutta la stanza appena apre la porta per uscire di nascosto e Louis si gira per lanciargli un'occhiataccia. Annuisce, chiude la porta dietro di sé e spera che Harry non lo veda.
Prima di andare di sotto, Louis aveva detto a Liam che avrebbe fatto una nuotata dopo aver mangiato e di non dirlo a nessuno. Liam non gli aveva fatto altre domande, ma ora era tutto inutile. Niall lo aveva urlato, così è sicuro che Harry lo avrebbe seguito quando poteva uscire senza sembrare sospetto.
Louis si ferma prima di togliersi la maglietta, esaminando il fatto che abbia paura che Harry possa vedere la parte superiore del suo corpo. Se la toglie ed entra velocemente nella piscina. Se Harry lo vedesse senza maglietta, Louis riflette, forse lo lascerebbe in pace.
Rimane a galla sulla schiena per un po' prima di sentire la porta aprirsi. Dei passi si avvicinano a lui, finché Harry non si siede su una sedia a sdraio vicino all'acqua.
"Ehi," inizia, passando nervosamente una mano tra i capelli e guardandosi attorno nella stanza.
Tenendo il corpo nascosto sott'acqua, Louis non dice niente.
Harry si accarezza le cosce e increspa le labbra, sembra in ansia. Louis si chiede cosa voglia dire, sicuro che qualunque cosa sia renderà le cose peggiori.
"Mi dispiace davvero per ieri. È stata colpa mia. Avrei dovuto chiudere la porta a chiave e non l'ho fatto."
Quando Louis continua a guardarlo, Harry alza lo sguardo su di lui e sospira prima di continuare.
"Guarda, non voglio che le cose siano strane per il resto del viaggio, okay? Non vogliamo che Liam e Niall si facciano gli affari nostri."
E a questo, Louis annuisce e Harry accenna un piccolo sorriso come risposta.
"Allora siamo a posto?"
Louis ingoia a vuoto e cerca di tenere il suo tono di voce normale. "Sì."
Harry annuisce, il suo sguardo rimane su Louis per un po' troppo prima di scuotere la testa e alzarsi per andare verso la porta.
"Ci vediamo di sopra." Sorride e lo saluta con la mano. Louis aspetta finché non sente la porta chiudersi per lasciare andare il respiro che stava trattenendo.
Esce, asciugandosi e si rimette i vestiti asciutti. Cammina verso la zona dei negozi vicino alla reception. È piena di cioccolato, gelati e altri cibi con tante calorie e Louis ha la necessità di mangiare tutto.
La psicologia è sempre stata facile per lui e lo butta giù quando non riesce a dire a cosa sta pensando. Spesso quando Louis si trova in una discussione o in un conflitto, si chiude. Dopo si ferma e pensa a tutte le cose che avrebbe potuto dire o quello che avrebbe potuto fare per rendere le cose più facili per lui in futuro.
Quella notte al bar, quando aveva parlato prima di pensare e aveva insultato Harry, era stata una notte davvero bella. Per una volta, ha sentito come se qualcuno capisse quello che stava dicendo. Niall e Liam potevano essere comprensivi, ma nient'altro. Non c'era una connessione reale.
Louis sa che Harry sembra avere un bel rapporto con sua mamma e sua sorella, ma sa anche che ha avuto dei problemi con il padre e che era molto vicino al suo patrigno prima che decedesse. Lo avrebbe chiesto a Niall quando era ubriaco. Non abbastanza da sentirsi in colpa ma abbastanza per ottenere delle informazioni utili di cui avrebbe avuto bisogno più tardi.
Sa come funziona il cervello, conosce bene tutti gli inneschi che rilasciano certe emozioni e ciò che induce riflessi in altre persone. In tutti i suoi esami, ha preso il massimo. Ma per qualche motivo nulla di quello sembra applicarsi alla sua vita. Quella è la cosa più frustrante: avere tutte le risposte e sapere esattamente cosa avrebbe dovuto fare, ma non riuscire a farlo. Louis prende numerose barrette dallo scaffale per poi andare a pagarle.
La cosa è che vuole continuare a parlare con Harry come l'altra sera. Vuole parlare di tutti i loro errori del passato e rivivere i momenti più felici. Più di qualunque cosa, vuole chiedergli se si ricorda della notte in cui si sono conosciuti. Louis è abbastanza sicuro di no, ma una parte di lui desidera che se la ricordi.
Mentre torna in stanza, si prende il suo tempo, esplora i corridoi del piano terra prima di prendere le scale verso il suo piano. Per far passare dell'altro tempo, pensa di chiamare uno dei suoi fratelli ma decide di no. L'ultima volta che ha parlato con loro, la notte prima di ieri, era al club. Il suo telefono ha vibrato appena erano entrati e per un momento era grato che avesse una scusa per non stare solo con Harry. Poi ha risposto al telefono.
Non è che non sia bello sentire le loro voci, ma è quello che le loro voci dicono che lo irritano. C'era un "pronto" e poi c'era Lottie che ha un nuovo stage e ha bisogno dei soldi per il viaggio e i gemelli hanno disperatamente bisogno di un nuovo guardaroba per la scuola e le ragazze vogliono andare a un costoso campo estivo e i pagamenti devono essere fatti entro la prossima settimana.
Anche Louis vuole tutte quelle cose per loro, ma non ha davvero i soldi per tutto questo. Sa che i suoi nonni stanno facendo il possibile per provvedere a loro, scavando nei loro risparmi. Ma sono pensionati e Louis sa che i soldi finiranno prima o poi e odia che debbano usarli. Era il loro patto: Louis avrebbe provveduto a loro finanziariamente se i suoi nonni avrebbero provveduto emotivamente; se avessero dato loro un senso di famiglia e appartenenza mentre era via.
Per quel che sa, hanno mantenuto la loro promessa. Anche un po' della sua. Si sente un po' in colpa, ma se deve essere sincero, non è completamente sicuro che possa continuare così ed essere finanziariamente stabile. I soldi che sua madre ha lasciato sarebbero bastati per ora, ma Louis sa che deve risparmiare per quando ci sarà un'emergenza o qualcosa di importante, per esempio uno di loro che compra casa.
Da quando si è laureato, ha cercato dei lavori vicino a casa che poteva ottenere con il suo titolo di studio, ma nessuno di loro pagava abbastanza per trasferirsi per sempre. Idealmente, Louis sarebbe tornato a casa e avrebbe ottenuto un titolo più alto, uno che gli assicurasse un buon salario alla fine del mese. Poi avrebbe potuto provvedere alla sua famiglia e a se stesso.
Louis mentalmente fa spallucce. In tutto questo ha smesso di parlare con loro, parlare realmente con loro. Nel corso del tempo, le loro conversazioni sono passate da discorsi dolci da famiglia a chiedergli quando avrebbe mandato più soldi. Non che Louis possa incolparli, visto che è stato lui a mettersi in quella posizione e a dir loro che possono contare su di lui, ma hanno perso quel tocco amorevole e ora anche parlare al telefono sembra un compito.
Ci sono notti, ammette, in cui ha bisogno di sentire la voce di sua sorella o di ascoltare i gemelli farfugliare in sottofondo mentre le ragazze gli dicono tutti i loro pettegolezzi. Ma ora sembra irraggiungibile e Louis a volte chiude la chiamata prima che possa effettivamente partire nelle rare occasioni in cui è abbastanza disperato da chiamare. La famiglia è un argomento delicato per loro e lo è sempre stato. Loro padre li ha lasciati quando Louis era piccolo e nessuno ha mai parlato di lui o cercato di lavorare sul dolore che aveva causato. Quando sua madre è deceduta, hanno fatto la stessa cosa. Louis lo ha capito dopo molto tempo.
In modo immaturo, lo fa arrabbiare sapere che i suoi amici hanno delle relazioni meravigliose con la loro famiglia. Niall scrive costantemente a suo fratello, Liam parla con affetto dei suoi genitori e li chiama una volta ogni tanto e Harry sembra che parli con sua madre e sua sorella quasi ogni notte prima di dormire quando può. Non vuole che loro siano nella sua stessa situazione, ma sta diventando fastidioso il fatto che ogni volta che il loro telefono suona è solo un promemoria che il suo non lo fa. E ogni volta che dicono anch'io ti voglio bene, Louis non riesce a ricordarsi l'ultima volta in cui ha sentito quelle parole.
Tornando nella stanza, appoggia le barrette sopra la sua borsa e cade di pancia sul letto. Alza lo sguardo su Niall e sospira.
"Ehi, amico." Niall ride. "Che succede?"
"Niente. Sono solo stanco."
Louis si gira per stendersi sulla schiena, ascoltando mentre Harry e Liam parlano a bassa voce dall'altra parte della stanza. Alza lo sguardo sul soffitto, notando delle forme.
"Beh, stavo pensando di andare a Fremont Street in macchina e vedere com'è per una specie di compleanno in anticipo. Ho sentito che ci sarà musica live da sballo e cibo." Niall si ferma. "Vuoi venire?"
Louis appoggia la testa sul palmo e alza lo sguardo su Niall in maniera complice.
Poi, in un sussurro, "Solo noi?"
"Solo noi," conferma Niall sorridendo.
Louis gli sorride e salta giù dal letto, correndo verso la sua borsa per cambiarsi. Niall arriva dietro di lui.
"Dobbiamo partire abbastanza presto così possiamo tornare in tempo per andare al canyon."
Annuendo, Louis si cambia in bagno in tempo da record e sente Niall spiegare i loro piani agli altri. Rimane lì per un minuto in più, ascoltando per sapere se chiederanno di venire con loro, ma per fortuna dicono soltanto 'okay'.
Quando esce, chiede a Niall se è pronto per andare, ricordandosi di prendere il portafoglio quando è sulla porta. Non c'è modo che rifaccia quello che è successo la scorsa notte, non importa quanto lo voglia.
Stanotte, è solo felice di uscire con il suo amico. Niall non sa ancora tutto di Louis, i suoi problemi in famiglia e il suo passato dove beveva e faceva festa, ma Louis lo considera il suo migliore amico, quello più vicino. Anche Liam, ma mentre si sente davvero se stesso attorno a Niall, Liam ha sempre una presenza da genitore. Come se potesse sgridarlo quando Louis sbaglia. Ma non aveva mai dato a Louis dei motivi per cui credere che lo avrebbe giudicato e per Louis significa più di qualunque altra cosa.
Niall e Louis chiacchierano mentre vanno verso l'auto, la loro conversazione scorre come sempre.
"Non l'ha detto davvero."
Niall spalanca la bocca. "Certo che l'ha detto! È per questo che gli ho tirato un pugno."
Louis alza gli occhi al cielo, facendo un sorriso enorme per la storia di Niall mentre caricano l'auto.
"Avresti potuto parlargli, sai." Louis fece dei gesti con le mani. "Come una persona normale."
La pelle attorno agli occhi di Niall si arriccia mentre entra nell'autostrada. Si gira verso Louis una volta fatto, fissandolo con la coda dell'occhio.
"Cosa?" Chiede Louis, ricambiando lo sguardo.
"Niente. Mi mancava tutto questo."
Louis alza le sopracciglia. "Non sono andato da nessuna parte."
"Lo so." Sospira Niall. "Ma sei spento ultimamente. È bello vederti felice."
Louis annuisce e incrocia le gambe. Sa che Niall probabilmente pensa che sia in parte a causa di Harry giudicando il ghigno sulle labbra, ma Louis ha presto scoperto che è semplicemente perché è uscito dal suo appartamento.
Quando è là da solo, è facile convincersi che non è solo. Lavora occasionalmente e si impegna a fare i compiti, ma sembra sempre che ci sia qualcosa che manchi. Non che non abbia avuto brutti momenti durante il viaggio, ma almeno è fuori a vivere la vita vera e ad avere interazioni sociali.
Nella mezz'ora di viaggio, Niall non ha parlato di Harry. Chiede a Louis della sua vita, del suo lavoro, di com'è stata la scuola per lui e di come sta la sua famiglia. Anche se ha dei cattivi rapporti con i suoi fratelli al momento, gli sembra che un peso gli sia stato tolto dalle spalle man mano che si sfoga.
Per risposta, Louis gli chiede della sua vita. Niall parla eccitato del fatto che potrà insegnare ai bambini musica, i suoi occhi sono spalancati mentre gesticola. Anche Harry studia musica, ma Niall ha un modo di far sembrare la musica classica la cosa più affascinante al mondo.
È bello, pensa Louis, sentire Niall agitarsi per qualcosa che lo interessa così tanto. Visto che non è un argomento che normalmente esce nelle loro conversazioni, Louis lascia che dica tutto quello che vuole mentre può, spiega dei dettagli su certi tipi di musica e strumenti di cui Louis non ha mai sentito parlare.
Oltre il traffico di fronte a loro, Louis può distinguere il cartello, Fremont. Niall riesce a rubare un posto nel parcheggio mentre qualcuno usciva e presto Louis si trova di fronte al gigantesco centro commerciale all'aperto.
Niall li porta immediatamente al centro, prendendo fuori il telefono per fare una foto.
"Lo mando a Li, sarà così incazzato di non essere venuto."
Ridacchiano mentre Niall invia, ridendo poi quando arriva la risposta di Liam con un'emoji arrabbiata. Rimette il telefono nella tasca e si gira verso Louis.
"Cosa dovremmo vedere per prima cosa?"
Louis fa spallucce, ma inizia a camminare verso la zona in cui si sente più rumore Scopre che è un concerto, le persone sono attorno a un piccolo palco mentre il performer canta con la chitarra.
Niall lo spinge con il gomito.
"Ti ricordi quando cantavi?"
"Niall," sussulta. "No, ti prego. Non parlarne."
"Dai, Lou! Eri fantastico. Non so ancora perché hai smesso."
Si ritrova ad alzare una spalla, timido mentre si guarda i piedi.
Cantava tanto e Niall non l'ha lasciato vivere quando l'ha scoperto mentre Louis pensava di essere a casa da solo. Ora si ricorda sempre di chiudere a chiave la porta. La maggior parte delle volte. Niall ha detto che aveva la voce di un angelo, ma Louis aveva sbuffato ed era diventato tutto rosso, implorandolo di smetterla.
Guardano il concerto finché l'uomo non li ringrazia di essere venuti e la folla si disperde verso le altre attrazioni. Andando in giro con una mappa, Louis legge le opzioni.
"Potremmo fare la teleferica?"
Niall impallidisce. "No, in nessun modo."
Louis ride.
"Va bene," parla lentamente. "Che ne dici dello spettacolo di luci?"
"Penso sia solo di notte."
Fa la linguaccia a Niall e continua a leggere, cercando qualcosa che voglia fare.
"Oh." Indica entusiasta. "Dobbiamo andare ad accarezzare la pancia del Buddha come portafortuna. Ho sentito che è una tradizione."
Niall annuisce e lo segue, entrando nella folla e guardando attorno i negozi.
Man mano che camminano Louis si sente più leggero, man mano che parlano delle loro vite e si mettono in pari. È così abituato a tenersi tutto dentro che a volte si dimentica come sia bello far uscire le cose dal petto.
"Vorrei soltanto che mi chiedessero almeno come sto, sai? Cioè, sto provvedendo a loro, o almeno sto cercando di farlo, ma sono ancora loro fratello."
Niall, anche se non può relazionarsi con tutto quello che Louis sta dicendo, annuisce comprensivo e gli dà un colpetto sul braccio.
"Capisco. Mio fratello non lo fa, ma so che se lo facesse mi sentirei una merda."
A Louis piace che non cerchi di fingere che anche lui abbia vissuto quello o che sappia esattamente quello di cui sta parlando. Pensa che gli avrebbe potuto tirare un pugno se lo avesse fatto.
Si avvicinano alla scultura enorme del Buddha, aspettando che una famiglia finisca prima di andare davanti.
"Allora." Niall stringe gli occhi in due fessure. "Dobbiamo esprimere un desiderio o...?"
Ridendo, Louis scuote la testa.
"No, devi accarezzargli la pancia e lui ti darà fortuna. L'ho letto online."
Louis non è mai stato superstizioso, non si è mai chiesto del destino o del karma, ma pensa che ne possa avere bisogno ora.
Allungandosi, mette una mano sulla pancia e la muove leggermente avanti e indietro. Si fa indietro poco dopo, dopo che Niall ha fatto lo stesso, sorridendo alla coppia dietro di loro quando si allontanano.
"Okay, andiamo."
Louis afferra il polso di Niall e lo porta nei corridoi enormi.
"Dove andiamo ora."
"Siamo andati dove volevo, ora andiamo dove vuoi andare tu."
Niall si gira per guardarlo confuso, ma lascia che lo trascini.
Alla fine del corridoio, finiscono con l'essere di fronte all'entrata di un negozio che si chiama Banger Brewing. Niall sorride, abbracciando Louis e dandogli un bacio bagnato sulla guancia per poi correre dentro.
Louis ride, asciugando la saliva di Niall dal suo viso e gridandogli, "Buon compleanno, amico."
——
Quando tornano all'hotel, notano che Liam ha fatto le loro valigie e li sta aspettando nella hall con Harry.
"Non abbiamo fatto tardi, vero?"
"No, no," dice Liam. "Ma il check-out era dieci minuti fa quindi abbiamo pensato di aspettare qui."
Non passa molto tempo prima che Liam si distragga di nuovo dal telefono, ma Harry è lì dietro di lui che guarda Louis come se potesse colpirlo da un momento all'altro. Louis decide che non gli piace che Harry lo guardi in quel modo.
Seguono la routine, mettendo ogni valigia nel bagagliaio e sedendosi ai loro posti. I cuscini che Louis aveva portato per arredare i sedili posteriori sono caldi a causa della luce del sole, entra e si accoccola a loro quando Liam fa partire la macchina.
Giudicando il suo silenzio, Louis si chiede se Harry abbia detto a Liam quello che è successo la notte prima. Sa che Liam e Harry sono sempre stati buoni amici, ma Louis pensa che sia fin troppo imbarazzante da dire anche se sono amici. Dopotutto lui non lo aveva detto neanche a Niall.
Riceve un messaggio mentre si sistema nel letto improvvisato. Prende il telefono per controllare. È di Lottie.
Ehi Lou. Novità sui soldi per il volo? Dovrei partire martedì. Fammi sapere.
Si morde il labbro e scrive, sì. faccio in modo che ti arrivino stasera quando ho segnale.
Louis scrive il messaggio e apre l'app della banca, mandando a Lottie i soldi di cui ha bisogno per il volo. Frustrato, lancia il telefono vicino ai suoi piedi e si copre gli occhi con il braccio.
Un secondo dopo, sente uno spostamento nel posto di fronte a sé.
"Tutto a posto?"
La voce di Harry è leggera, come se fosse leggermente impaurito da lui e Louis velocemente si scopre gli occhi e si mette seduto dritto.
"Sì, scusa. Ho solo ricevuto, uhm." Louis cerca di trovare una parola, ma finisce per balbettare.
In qualche modo, Harry riesce a capire cosa stia cercando di dire o almeno Louis pensa lo faccia e gli fa un piccolo sorriso, annuendo e girandosi avanti.
E questo è un suo altro problema. Harry è davvero, davvero gentile con lui. Non solo non ha un difetto fisico, ma è anche sinceramente gentile. Louis pensava che forse se si fosse comportato da arrogante, si sarebbe infastidito e lo avrebbe lasciato solo. Ecco il motivo per l'incidente con la tazza da caffè e il commento sull'avere controllo.
In realtà, a Louis non importa se Harry abbia ottenuto o no il numero di qualcuno e odia assolutamente avere controllo. Gli fa male all' ego, certo, ma gli ha fatto venire la nausea prendere il numero di telefono dell'uomo al bar e mostrarlo in giro come se fosse un premio di fronte a Harry. Lo ha buttato via il prima possibile.
Ora per lui è ovvio che tratta Harry in maniera diversa rispetto ai suoi amici, se guarda all'intera situazione in maniera diversa. In qualche modo, lo ha sempre fatto. Non gli può importare cosa pensino di lui Liam o Niall quando è se stesso, non ci pensa due volte se a loro piaccia o no. Se ne sarebbero andati se fosse così e non lo avevano ancora fatto. Harry, però, lo fa sempre sentire come se dovesse essere la versione migliore di se stesso e questo lo confonde ancora di più.
È per questo che è così doloroso quando Harry è gentile con lui. Perché Louis sa quanto cattivo sia stato in passato. Non si merita la costante gentilezza e gli incoraggiamenti di Harry. Nel momento in cui ha capito che probabilmente doveva smetterla di essere maleducato, c'era dentro fino al collo. Aveva già creato una barriera nella loro amicizia che non pensa possa essere superata.
L'unica parte paurosa di tutto questo è che Louis può sentire se stesso stare in equilibrio su una linea sottile. Odiare Harry era difficile, provare una passione verso di lui non aveva mai turbato Louis fino ad ora. A un certo punto, però, Louis ha capito che la passione che provava forse non era completamente odio.
E dopo un po' di notti fa, Louis sente come se un'altra porta si sia aperta per loro. Sicuramente non possono essere amici ora, non senza che sia strano ogni volta che l'idea di qualcosa remotamente sessuale salti fuori, ma questo vuol dire che c'è un'altra strada per loro, no?
Se non possono essere amici, forse possono essere altro.
O no, Louis pensa. Se si dà delle false speranze ora, non è sicuro che se ne andranno via. Le sue emozioni si sono già completamente trasformate, ciò è già difficile da comprendere e scoprire come gestirle senza che Harry non le peggiori.
"Dieci minuti al canyon!" Annuncia Niall.
Louis si siede e si rimette le scarpe, pronto a fare una foto e poi tornare in macchina per fare un pisolino finché non sarebbero arrivati ad Albuquerque.
Vedono Red Rock Canyon prima di fermarsi, la montagna si solleva sopra la tela nuvolosa e vuota attorno a loro. Louis la osserva dal finestrino.
"Okay, Harry." Liam esce dalla macchina. "Vuoi fare delle foto al canyon da solo mentre cerco qualcuno che ci faccia una foto?"
Harry annuisce, prendendo fuori la fotocamera dalla borsa.
Di fronte alla montagna, Louis sente lo stesso sentimento che ha provato sul ponte a San Francisco. Piccolo. Il canyon è immenso e si dirama da tutti i lati attorno a dove sono. Louis si ritrova affascinato dal rosso e dal marrone mescolato sulla roccia in superfice e si mette a contare gli strati che riesce a vedere.
Sente un click dietro di sé ma prima che possa girarsi per vedere cosa sia, Niall lo spinge nel punto in cui Liam vuole che posino. Passa un minuto a sistemarsi la frangia, sfregando le vans contro la roccia arancione sotto ai suoi piedi mentre Liam dà il suo telefono a un uomo.
Sente Harry avvicinarsi a lui, facendosi avanti. Louis pensa che dovrebbe sentirsi teso e claustrofobico, come si sente con chiunque altro.
Invece no.
Tutto ciò che sente è il calore della presenza di Harry vicino a lui, la sua giacca di jeans appoggiata contro la sua schiena. Pensa anche che Harry stia trattenendo il respiro, l'orecchio di Louis è così vicino alla sua bocca da poter sentire Harry rilasciare il respiro dopo che l'uomo ridà il telefono a Liam.
Si separano e il momento se ne va. Harry ritorna a parlare con Liam per chiedergli di fargli vedere la foto e Niall gli dà il braccetto mentre vanno verso la macchina.
Non sa ancora se crede al karma, ma Louis spera che accarezzare la pancia di Buddha gli abbia fatto bene.
——
La prima volta che Louis si ritrova sulle ginocchia davanti a Harry, è perché ha fatto cadere il cucchiaio dalla zuppa che stava mangiando. Harry ha riso quando Louis ha alzato lo sguardo dal pavimento e questo è quanto. L'intera situazione è sfumata relativamente velocemente e sia Harry e sia lui sono tornati a comportarsi come se stessi. Questo tipo di cose non sarebbero state normalmente un problema, eccetto per il fatto che Louis non sembra riuscire a toglierselo dalla testa.
Sono passati un paio di giorni da allora e Harry sembra essere calmo dall'incidente con il cucchiaio. Se si può chiamare così, Louis pensa. Per una persona normale, probabilmente sembra insignificante. Al limite del divertente. Ma Louis non è normale.
È un uomo adulto che si è appena laureato e non ha mai avuto un'esperienza sessuale in vita sua - non gli piace contare i limoni e le palpeggiate da ubriaco. Trema al ricordo.
Louis ha fatto un buon lavoro a far credere ai suoi vecchi amici di avere abbastanza esperienza per girare nella loro cerchia, ma ad un certo punto, non sa quando, li ha convinti un po' troppo e hanno deciso che fosse una troia. Deve cercare di non sbuffare nella testa al loro trattamento da ipocriti.
Dietro a tutte le frasi non concluse e le sollevate di sopracciglio a doppio senso alle loro serate fuori, Louis è imbarazzato dalla sua mancanza di conoscenza sull'argomento. Aveva ovviamente cercato i retroscena nelle sue nottate da solo e aveva cercato di ricordarsi il più possibile, ma non lo ha mai provato nella vita vera su un essere umano vivente.
Louis crede che da qualche parte nel suo sviluppo quando era confuso sulla sua sessualità, ha perso tempo prezioso in quel settore. Quando se n'è andata da casa, era troppo tardi. Tutti avevano già esperienza e Louis si sentiva come se si sarebbero messi a ridere o semplicemente non sarebbero stati interessati a lui. In entrambi casi, non ha aiutato il suo orgoglio.
Il fatto è che Louis vuole essere sulle ginocchia per Harry. Non pensa ci sia altro modo per dirlo. A volte, quando Harry gli dà un'occhiata nella macchina o a sera tardi prima di andare a letto, Louis giura che anche lui lo senta. Ma poi ritorna a essere l'Harry frizzante e libero che vuole degli abbracci di gruppo e chiamare sua madre quando vede qualcosa che gli ricorda di lei. Lo confonde e Louis si sta spazientendo.
Decidono di portare Niall fuori al bar per il suo compleanno e Louis si siede al tavolo da solo mentre gli altri ordinano i loro drink. Passeranno solo tre giorni qui perciò non stanno perdendo tempo. Louis ha accettato con riluttanza, ma sbuffa ondeggiando l'acqua nel bicchiere.
Harry ci ha messo più tempo per prepararsi prima che uscissero, passando un'ora in bagno finché Niall non ha iniziato a battere contro la porta e a urlargli di sbrigarsi. Quando era uscito, Louis non era riuscito a non spalancare la bocca. Sicuramente è illegale indossare una maglietta trasparente in pubblico, e specialmente con i suoi tatuaggi e muscoli e - uff. Louis, per il resto della serata, non riesce a parlare.
Comunque, riesce a vedere Harry dal suo posto al tavolo che balla indecentemente con dei ragazzi e delle ragazze attorno a lui. Quel tipo di ballo sudato e appiccicoso che Louis faceva anni fa, ma non gli è mai piaciuto. Però a Harry sembra piacere. Louis riesce a malapena a distinguere i suoi occhi da così lontano, si chiudono ogni secondo come se si sentisse così bene da non poter tenerli aperti. O, a Louis piace pensare, non riesce a sopportare la vista del suo compagno di ballo. Alterna diverse persone, senza interruzioni, a volte balla anche con due persone alla volta.
Se la cava con facilità, i suoi fianchi si muovono avanti e indietro con un ritmo familiare che Louis può dire faccia impazzire i suoi compagni di ballo. Harry è a suo agio, nel suo elemento e Louis non può ricordarsi l'ultima volta che si è sentito così incluso in qualcosa.
Non importa quanto abbia avuto da ridire su Harry nel passato, deve ammettere che stasera è fantastico. I bottoni in alto della sua camicia sono aperti e il pizzo permette a Louis di vedere ogni goccia di sudore cadere sulla sua pelle abbronzata e morbida. I suoi capelli cadono appena sotto le orecchie e sono mossi a causa della doccia e per averci passato inarrestabilmente le dita. Oh, le sue dita. Si chiede senza pensarci se Harry può sentirlo guardare, ma non pensa che potrebbe fermarsi anche se lo facesse.
Louis pensa che dovrebbe probabilmente essere più attento al festeggiato, ma Niall sta per perdere i sensi perciò non si sente troppo in colpa a prestare tutta la sua attenzione a Harry.
Harry che sembra molto rispettoso verso chiunque balli con lui, ciò mette a proprio agio Louis. Le sue mani sono al sicuro sulla loro vita ed entrambi sono rivolti verso la parte opposta, ondeggiando e non stando troppo vicino all'altro. Nonostante questo, Louis si sente ancora schiacciato e, ingiustamente, geloso. Vuole essere lui a ballare con Harry.
Stringe l'acqua nelle mani e scuote la testa, cercando di ascoltare la conversazione di Liam e Niall. Stanno parlando del lavoro di Liam e Louis è molto felice per lui - davvero - ma i suoi occhi continuano a tornare su Harry.
Louis vede il modo in cui i suoi tatuaggi si contorcono ai suoi movimenti e i suoi muscoli si flettono sotto la manica. Mordendosi il labbro mentre si distrae nuovamente, Louis si immagina come sarebbe se fosse lui quello a ballare con Harry, a muoversi a tempo con la musica e a sentire tutte le cose che si è perso quando era ubriaco.
Stasera, è completamente sobrio. Ciò, pensa, dovrebbe probabilmente spaventarlo un po' di più visto che questo tipo di pensieri non è normale neanche per lui da ubriaco. Ammazzerebbe per sapere come ci si senta a essere stretti da quelle lunghe braccia, a far parte così tanto del momento da dimenticarsi qualunque altra cosa. Per una volta sola.
Liam e Niall gli stanno chiedendo dove stia andando quando si alza dal tavolo e inizia a camminare verso la pista da ballo, ma non si gira per rispondere. Con le mani tremanti, chiude le mani a pugno per nascondere il timore e si avvicina velocemente a Harry prima che possa cambiare idea e pensare a una decisione migliore.
Quando si avvicina a lui, Harry si gira e non sembra minimamente sorpreso. Ma non è neanche presuntuoso, Louis ne è grato perché probabilmente avrebbe rovinato il momento. Sembra solo calmo. Abbandona velocemente la ragazza con cui stava ballando e si avvicina a Louis, tirandolo contro il suo petto.
Per un po' di secondi tutto è calmo attorno a loro. La musica forte e i bassi scompaiono in un rumore ovattato nelle loro orecchie e Louis pensa a come si adatti alla curva dura del ventre di Harry.
Con la schiena che preme contro il petto di Harry, guarda oltre la sua spalla e nei suoi occhi. Sente le dita lunghe di Harry stringergli la vita, accarezzandola con dei cerchi rilassanti mentre i loro corpi ondeggiano. La sua presenza è costante e Louis pensa che non si sia mai sentito con i piedi a terra come in quel momento.
Abbassa lo sguardo, chiudendo gli occhi per calmarsi. Il respiro di Harry è caldo contro il suo collo, dietro il suo orecchio e nei suoi capelli. Si sente instabile ma in un modo che permetta a Harry di farlo sentire sano e salvo nella loro piccola bolla.
Spesso le sue labbra sfiorano la pelle di Louis e Louis rabbrividisce. Non riesce a ricordarsi di una volta che si sia sentito così vicino a qualcuno, almeno senza un fastidioso coma etilico che incombe su di lui rendendogli difficile rilassarsi e divertirsi. Muove le mani per metterle sopra a quelle di Harry mentre la canzone passa a un'altra melodia più lenta. Le mani di Harry si stringono di più attorno alla sua vita, irrigidendosi come se fosse nervoso prima di girare Louis per guardarlo.
Le loro fronti si toccano e Harry deve piegarsi goffamente in modo da rimanere al livello di Louis. Sorprendentemente, sembra perfettamente normale. La posizione ricurva di Harry gli avrebbe dovuto probabilmente far credere come se tutto fosse rovinato, ma ora sente che sia ancora più giusto di quello che stavano facendo prima.
In questo modo, Louis riesce a vedere il sudore sulla mascella di Harry. Può distinguere la linea dura della sua bocca mentre lascia uscire dei respiri caldi contro il viso di Louis. Vede come, al contrario di come aveva visto prima, gli occhi chiari di Harry sono aperti e sta ballando con Louis faccia a faccia.
Louis abbassa lo sguardo timidamente una volta che capisce che Harry è sobrio, sentendo i suoi occhi su di lui. Non è abituato ad avere delle attenzioni da qualcuno che non abbia dell'alcol che gli scorra nelle vene. Con le guance rosa e iniziando a sudare, Louis solleva le braccia attorno alle spalle di Harry per poi nascondere il viso contro il suo petto, sentendosi come se questo momento sia troppo da gestire. Ondeggiando in un modo che lo lascia calmare per un secondo, mette la guancia contro la maglietta bagnata di Harry e sospira. Perché non lo ha fatto prima?
Harry gli prende il mento con le dita e riporta i suoi occhi luminosi verso di lui prima di avvicinarsi lentamente con gli occhi puntati sulle labbra di Louis.
Ha sempre pensato prima di ora che se si fosse trovato in una situazione del genere, avrebbe semplicemente tirato una ginocchiata al ragazzo e sarebbe corso dai suoi amici - impaurito da quella forma di intimità. Ora, è l'ultima cosa che vuole fare.
Le loro labbra si incontrano per la prima volta un secondo dopo, screpolate e che sanno leggermente del drink che Harry ha abbandonato ore prima, ma Louis pensa sia perfetto. Non c'è tensione o farfalle che combattono nel panico. La musica è cambiata di nuovo, ma non sembra importare a nessuno dei due.
Le mani di Harry rimangono sui lati del viso di Louis mentre lentamente esplora la sua bocca, Louis gira arrendevolmente la testa ad ogni lato in cui Harry gliela sistemi.
Allora, Louis pensa, è questo che si prova a baciare qualcuno.
Basandosi sulle sue esperienze passate, era preparato allo scontro di denti e all'incontro confuso di bocche umide e spinte di lingua, ma è felice di ammettere che aveva sbagliato molto, molto.
Mentre le mani di Harry continuano a cullare il suo viso, i suoi baci percorrono il mento e la mascella di Louis prima di fermarsi al collo prendendosi il suo tempo. Si tiene con le mani al collo di Harry come se non volesse lasciarlo, anche se sembra difficile che Harry voglia fermarsi.
Su di giri per la sensazione della lingua di Harry sul suo collo e per l'apparente disinteresse dell'imbarazzo che sicuramente proverà domani mattina, Louis tira i capelli di Harry per guardarlo negli occhi e timidamente fa un cenno verso la porta.
Guardandolo incerto, Harry aspetta un po' di secondi prima di annuire e seguirlo fuori nella loro macchina. Per fortuna, sono riusciti a evitare i loro amici e sono arrivati al sicuro nel parcheggio. Louis è sicuro che Niall sia ubriaco e Liam sia occupato a tenerlo sott'occhio. L'aria fredda notturna colpisce le loro guance calde con una drammatica folata mentre aprono la porta del bar e corrono, mano nella mano, verso la macchina.
Louis afferra la maniglia, ma Harry lo ferma con una mano sul polso.
"Louis."
Sentire la voce di Harry dire il suo nome avrebbe dovuto riportarlo al presente, avrebbe dovuto svegliato dal sogno o fantasia in cui era e farlo scontrare duramente con la realtà, ma ora Louis lo vuole ancora di più.
"Sì?" Sussurra.
Harry sembra di nuovo diviso, accigliato mentre guarda prima le labbra e poi gli occhi di Louis che è bloccato tra la macchina e lui. La presa sul suo polso si è allentata abbastanza da far in modo che Louis possa mettere una mano sul collo di Harry e portare le sue labbra di nuovo sulle sue, sentendo Harry sospirare nella sua bocca mentre ricambia il bacio.
"Ti prego," dice Louis, prendendo un momento per fare un passo indietro e guardare Harry negli occhi, mostrandogli che intende ciò che ha detto.
Con questo, Harry apre la portiera ed entra dopo Louis, chiudendola dietro di loro e bloccandola poco dopo. Per un momento si guardano soltanto, gli occhi percorrono il viso e il corpo dell'altro e poi tornano indietro.
Di nuovo, Louis pensa che dovrebbe essere strano: Harry ricurvo vicino alla portiera che tiene lo sguardo basso su Louis e non si avvicina, ma sembra solo normale. Nulla è mai stato strano con Harry, realizza. Sembra sempre che sappia cosa dire o fare per tenerlo con il fiato sospeso, ma nel modo più piacevole e sicuro al mondo. Come se sapesse di che cosa abbia bisogno e sia pronto a darglielo non importa quando pazzo o disperato Louis sembri.
Le mani di Harry trovano le sue nel buio e passa il pollice sopra di esse, avvicinandosi a Louis. C'è abbastanza luce dal bar e dalla strada per far distinguere a Louis la figura di Harry, i suoi zigomi e il movimento delle sue braccia mentre si allunga per stringergli la mano. La disperazione che aveva sentito prima è andata ed è stata sostituita da movimenti lenti, sensuali, privati, amorevoli e silenziosi, è ciò di cui Louis ha bisogno.
Lentamente, Harry si avvicina per baciarlo di nuovo, facendo scivolare le labbra contro quelle di Louis in un modo che lo fa sentire senza fiato, le sue mani stringono la maglietta di Harry mentre si muovono insieme. In questo modo, Louis può prendersi il suo tempo. Può calmare tutti i suoi pensieri e concentrarsi su niente se non sulle mani di Harry che passano tra i suoi capelli mentre passa il pollice sullo zigomo di Louis.
Quando Louis si allontana per respirare, Harry si muove verso la sua mascella per dargli dei leggeri baci bagnati contro la pelle sotto l'orecchio, facendo mordere il labbro a Louis per trattenere i gemiti che vuole fare. Abbastanza pateticamente, Louis è già duro nei suoi jeans stretti, il suo cazzo è contro la zip. Tutte le volte che si è immaginato questa scena nella sua testa, si aspettava di vergognarsi della sua eccitazione, ma qualcosa in Harry lo fa sentire certo che non sarà giudicato.
Mentre Harry continua a muoversi lasciando dei baci a bocca aperta sulla parte esposta del petto di Louis, lui lo ferma.
"H-Harry," boccheggia Louis.
Può sentire Harry alzarsi per guardarlo negli occhi, lo vede leccarsi le labbra per sentire il sapore della pelle di Louis.
"Che cosa c'è, amore?" Porta la mano di Louis alla bocca, baciandola. "Dimmi che cosa vuoi."
Louis riesce soltanto a gemere e nascondere il viso nel collo di Harry, respirando pesantemente e riprendendo fiato per prepararsi a quello che vuole chiedere.
"Non - Voglio." Louis si allontana dal suo corpo, cadendo sulle ginocchia senza tante cerimonie nel piccolo spazio tra Harry e i posti avanti, alzando lo sguardo per vedere la sua reazione.
Harry spalanca gli occhi e trattiene il respiro, lasciando uscire un respiro tremante mentre accarezza il viso di Louis.
"Non devi, Louis. È - possiamo fare qualunque cosa tu voglia, al massimo. Qualsiasi cosa tu sia a tuo agio a fare."
Lamentandosi, Louis preme il viso contro la gamba di Harry, cercando di calmarsi. È molto lieto che Harry sia così galante con lui, va lento e si assicura che tutto sia consensuale, ma ora Louis vuole che lui accetti. Vuole che gli afferri i capelli e gli mostri cosa fare, come compiacerlo e non vuole che chieda. Vuole farlo stare così bene che Harry penserà a questo nel futuro quando si masturberà o quando sarà con qualcun altro perché Louis sa già che sarà la prima tra tutte le sue fantasie future.
"Ti prego," sussurra di nuovo con la voce roca, trovando quasi impossibile articolare le parole in altro modo da non farle sembrare patetiche.
Harry lo osserva per un po' di secondi prima di annuire, avvicinandosi per baciarlo un'ultima volta prima di sollevare i fianchi dal sedile per aprire i jeans e farli scivolare fino alle ginocchia. Louis lo aiuta, combattendo l'istinto di lasciarli dove sono e prenderlo in bocca il prima possibile.
È felice di scoprire che anche Harry è duro come lui, se non di più. Ancora con i boxer, Harry si assicura che a Louis vada bene prima di procedere a toglierseli.
Mentre ritorna sul sedile, Louis guarda con gli occhi spalancati il cazzo di Harry. Ha visto il suo, ne ha visti alcuni nei video che guardava di nascosto sul suo portatile e una volta un ragazzo glielo aveva mostrato di sfuggita a una festa, ma nulla lo avrebbe potuto preparare a quello di Harry.
Aveva sentito dei pettegolezzi su quanto grande fosse Harry e come sapesse far provare piacere ma Louis pensava che stessero esagerando per farlo tornare nel loro letto. Louis aveva torto.
Harry è grande, il suo cazzo era contro la sua pancia piatta e si incurvava verso di lui, sembrando ancora più grande sotto la luce offuscata della macchina. Mette una mano tremante sulla coscia di Harry per tenersi e poi si lecca le labbra, pensando a un modo per farlo che non lasci entrambi spaventati per tutta la vita.
"Louis," mormora Harry a bassa voce, come se avesse paura di rovinare l'atmosfera che hanno creato. "Non lo hai mai fatto prima?"
Louis chiude gli occhi. Questa è la domanda che temeva. Il suo piano originale era essere immediatamente bravo così da non ricevere nessuna domanda sulla sua esperienza, ma è stato buttato fuori dalla finestra quando si è messo sulle ginocchia. Ma poi ancora, sorprendentemente, Louis sorride al pensiero che dopo stasera la sua unica esperienza sessuale sarà con Harry.
Scuote la testa. "No."
Trattiene il respiro, sperando che Harry tragga lo stesso significato e che non lasci Louis nella macchina, duro e gocciolante nei boxer, senza esperienza e di nuovo solo.
Sente delle mani sul suo viso, facendogliela inclinare in modo che possa guardare gli occhi di Harry.
"Oh, piccolo," dice Harry in un respiro, la sua voce si è abbassata di poche ottave. "Vuoi che ti insegni?"
L'eccitazione si raggruppa nel suo stomaco, volteggiando e facendogli venire l'acquolina in bocca.
"Sì," geme. "Per favore."
Le mani di Harry cadono dal suo viso e si siede nuovamente, lasciando che prenda il controllo ma guardandolo in un modo che Louis è sicuro lo farebbe cadere sulle ginocchia se non ci fosse già.
"Toccalo." Il tono di Harry è autoritario e chiaro, Louis si mette in azione appena lo sente. È questo quello di cui ha bisogno. Pensa che in qualche modo inconsciamente sapesse che Harry gli avrebbe dato questo ed è per questo che è così fissato con lui recentemente. Come se in qualche modo sapesse che lo avrebbe bilanciato nel modo giusto.
Louis allunga la mano e fa il gesto di toccarlo, ma Harry gliela afferra prima che possa farlo. "Aspetta."
Porta le dita alla sua bocca e le succhia, leccandogli il palmo per essere sicuro prima di abbassarla. Louis lo guarda con gli occhi socchiusi, spalancando la bocca e sentendo la saliva che cade dalle dita, non credeva davvero di essere in questa situazione.
Prima che possa pensare troppo, Louis abbassa le dita su Harry, esplorando, accarezzando e tracciando le vene prominenti. Harry si blocca visibilmente, ingoiando un gemito prima di rilassarsi al tocco di Louis. Non può realmente essere così difficile, pensa Louis. Sa come far provare piacere a se stesso e sicuramente farlo con Harry non sarà molto diverso.
Ripensando alle cose che ha visto online, Louis passa le dita su e giù per la fessura della lunghezza di Harry, sentendo il liquido preseminale e poi se lo porta alla bocca, succhiandolo e rabbrividendo al sapore.
Harry geme, i suoi fianchi si muovono in alto e lancia la testa indietro contro il sedile mentre il suo petto si alza e abbassa ogni volta che prende un respiro. Louis si avvicina e avvolge la mano attorno alla base, muovendosi lentamente su e giù, prendendo nota di dove Harry sia più sensibile. Osserva come la sua espressione cambia e si ritrova a voler sentire come sia la sua voce quando è in quello stato.
"Così?" Sussurra Louis.
Gli occhi di Harry scattano su Louis, ha la mascella serrata mentre un altro gemito scappa dalle sue labbra gonfie.
"Sì, piccolo," ansima. "Proprio così."
Incoraggiato dal complimento, Louis muove la mano più velocemente, sentendosi sopraffatto dal fatto che stia facendo provare a Harry piacere. Non ha mai pensato che si sarebbe trovato in questa situazione. Ma c'è qualcosa nello stare sotto di lui, dargli il suo controllo, che lo fa impazzire, in senso buono.
È probabilmente perché Harry lo ha sempre trattato con il massimo rispetto ovunque e il contrasto nel modo in cui si sta comportando ora è divino. Questo Harry che sta ansimando, graffiando i sedili in pelle e afferrandoli in un modo che Louis vorrebbe essere afferrato, non è il ragazzo arrogante e presuntuoso che aveva sentito nei pettegolezzi all'università. È un uomo. E, almeno per adesso, è l'uomo di Louis.
Rallenta i movimenti, il timore ritorna quando si ricorda cosa avesse panificato originariamente di fare. Leccandosi le labbra per assicurarsi fossero bagnate e approfittando che Harry stia guardando dall'altra parte, Louis si avvicina e posiziona la bocca sul cazzo di Harry.
Ora che è a pochi centimetri, può davvero ammirarlo. Il riflesso di condensa che copre i loro corpi li fa brillare sotto la luce, la sua asta si contrae ogni tanto e del liquido continua a uscire dalla punta mentre Louis ci respira sopra. L'interno della macchina contiene un bagliore inebriante e calmo e Louis vuole crogiolarcisi quasi quanto vuole avere la sua bocca attorno al cazzo di Harry. Quasi.
Le cosce di Harry si stringono attorno alle mani di Louis mentre lui respira contro di esso, disperato per farlo stare bene. Con attenzione abbassa la bocca, cercando di coprire i denti e succhia gentilmente la punta, dove Harry sembra essere più sensibile.
Harry geme forte, sollevando i fianchi prima di potersi fermare, facendone prendere di più a Louis e mormorando parole di incoraggiamento nella macchina silenziosa.
"Merda, scusa. Scusa." Harry si allontana e cerca di rilassarsi di nuovo, ma Louis lo segue e cerca la mano di Harry, sollevandola e mettendola tra i suoi capelli. A Harry cade la mascella mentre un filo di saliva di Louis li unisce insieme, riportandolo a dove Harry lo vuole.
"Cazzo," geme. "Bravo ragazzo."
Louis si mette attorno al cazzo di Harry, gemendo per le sue parole. Se avesse avuto dei pensieri coerenti prima, ora se ne sarebbero andati. Il suo cervello è una grande pozzanghera di bravo ragazzo, bravo ragazzo, bravo ragazzo.
Le mani di Harry rimangono ferme sui capelli corti di Louis, non lo spinge ma lo abbassa abbastanza per far avvicinare Louis. Si mette una mano su se stesso e cerca di non essere troppo ovvio sul fatto che si stia eccitando a far eccitare Harry. Le dita di Harry sul suo collo sono roventi, ma fanno sentire Louis stabile, come se fosse un monito che è qui con lui - per lui.
Con la mano con cui non si sta toccando, Louis prende la porzione di pelle che non riesce a prendere con la bocca, muovendo le mani su e giù velocemente e prendendo dei respiri per abbassarsi e massaggiare i testicoli di Harry. Quando sente che sta per venire, Louis smette di toccarsi e prende la mano di Harry nella sua, unendo le loro dita e stringendole, facendo in modo che Harry abbassi lo sguardo su di lui.
Riceve la reazione desiderata e si guardano negli occhi mentre cerca di incontrare le sue spinte gentili con la bocca, osservandolo diventare sempre più agitato nei movimenti. Louis risucchia le guance, cercando di fare il suo meglio per far venire Harry, volendo vedere com'è quando lo fa.
In qualche modo, anche se sta per venire e si muove stanco dentro e fuori alla bocca di Louis, Harry sembra emanare un senso di controllo. Louis ha l'acquolina in bocca.
Con la mano di Harry stretta tra i suoi capelli, Louis toglie la mano dal cazzo di Harry per premere contro la protuberanza nei suoi pantaloni. In pochi secondi, Harry lo avverte che sta per venire, Louis si tocca di più ed entrambi vengono. Harry cerca di tenere gli occhi su Louis, ma alla fine la sua testa cade contro il sedile mentre Louis alza gli occhi quando sente il sapore di Harry nella sua bocca e si trova a venire nello stesso momento.
Mentre si toglie, Louis si assicura di ingoiare quello che può, sapendo di avere la piena attenzione di Harry mentre lo fa. Dopo essersi calmati un po', Harry mette Louis sulle sue ginocchia, le sue gambe sono ai lati mentre appoggia la testa contro il petto di Harry.
Louis si schiarisce la gola quando le sue mani smettono di tremare.
"Grazie."
Nel bagliore, Harry prende il suo viso di nuovo, unendo le loro fronti e baciandolo gentilmente in continuazione finché gli occhi di Louis non iniziano a chiudersi. Più tardi, sente Harry baciargli la fronte e stenderlo nei sedili dietro, ma Louis sta già dormendo quando Harry si gira per controllarlo.
Se i loro amici notano qualcosa di strano, non dicono nulla. Svegliano Harry e Louis quando entrano in macchina, trovandoli addormentati nelle due file dei sedili, guidano verso l'hotel. Louis si sveglia quando arrivano, venendo svegliato da Liam e barcolla intontito verso la loro stanza.
Harry gli sorride nello specchio mentre si puliscono i denti e Louis ricambia. Domani, è sicuro se ne pentirà, ma ora Louis cade nel letto pensando al modo in cui Harry lo ha stretto e sperando di avere il privilegio di sentirlo di nuovo.
——
Il giorno dopo, Louis va sul sicuro. Non ha ancora avuto la possibilità di stare da solo con Harry, ma è sicuro che succederà quando meno se lo aspetta. L'unica cosa che Liam ha pianificato per Albuquerque è un festival delle mongolfiere, dove dovrebbero rimanere per poche ore.
Louis nota, però, che Harry sembra infinitamente più a suo agio attorno a lui. Come se lo avesse finalmente capito. Louis cerca di arrabbiarsi per questo, ma realizza che lo eccita ancora di più.
L'emozione che ha provato quando si sono guardati negli occhi sembra quasi troppo bella per essere vera, ma Louis immagina che sia perché non è mai stato guardato in quel modo. Come se qualcuno lo volesse. È inebriante.
Sono riusciti anche ad attraversare le strisce pedonali arcobaleno e vedere diverse catene montuose mentre erano lì, ma Louis mentirebbe se dicesse che fosse concentrato su qualcosa e non sulla ritrovata compagnia di Harry.
Mentre vanno in macchina per andare al festival, Harry gli sorride vicino a Liam. Louis ricambia il sorriso, ma spera non siano troppo ovvi. Niall non sembra notare niente, non fermandosi mai mentre gli racconta del nuovo bambino di suo fratello.
Si siede nel retro e Harry nel mezzo, ma tutto sembra diverso. Non c'è nessuna strana tensione o pressione nel parlare con l'altro, ma Harry fa conversazione.
Nessuno parla mai di come la prima volta con qualcuno possa aprire una porta. Si sente iperattivo, teso e intontito all'idea di avere di nuovo Harry da solo. Non permettersi di aver nessun contatto si fa sentire pesantemente e le mani grandi di Harry sulla sua pelle lo fanno sentire ubriaco e vacillante, ma nel miglior modo possibile.
Quando escono, Louis realizza che Harry gli sta tenendo la porta aperta. Pensa che gli piaccia questa versione di loro di più di quella di prima.
"Wow," sussurra Niall. "Ce ne sono tantissime."
Si mettono in modo da essere sotto a esse, Harry tira fuori la fotocamera per fare un po' di foto.
Liam spiega un po' di storia e Niall fa un video con il telefono e Louis guarda mentre le mongolfiere volano sempre più in alto sopra le loro teste, allontanandosi nella mattina.
Harry ritorna per mettersi dietro di lui, la fotocamera è appesa al suo braccio mentre guardano in alto insieme. Gentilmente, sente il mignolo di Harry avvolto attorno al suo e Louis sorride mentre la luce dell'alba lo illumina.
——
La seconda volta che accade, sono a Denver. È la notte in cui arrivano e Louis è stanco dalle lunghe ore in macchina. Però più di altro, si sente irrequieto. Da quando Harry gli ha dato un assaggio di com'è stare con lui, Louis vuole di più. Non è sicuro di come ottenerlo, ma sa che deve provarci. Il rumore nella sua testa sta iniziando a diventare molto forte e nauseante e brama il sollievo che ha avuto solo con Harry.
Ha ricevuto un'altra chiamata dai suoi nonni oggi, ha dovuto mandar loro parecchi dei suoi risparmi per i bambini ed è un po' teso. Ha scritto a Lottie per lo stage, ma non parla con lui da quando gli ha ricordato di mandarle i soldi per il volo. Guarda Harry.
Pensa che forse dovrebbe preoccuparsi per il fatto che si stia già affezionando, ma manda via il pensiero velocemente e decide che alla fine sarà deluso in qualunque caso, ora che è successo già una volta. Sarebbe inevitabilmente finito lo stesso. Immagina che debba approfittarne mentre può.
Mordicchiandosi l'unghia mentre aspetta un'opportunità, Louis si siede sul bordo del letto e guarda il resto dei ragazzi disfare le valigie, la sua è dietro di lui non ancora toccata.
"Lou?" Liam lo guarda. "Va tutto bene?"
Louis annuisce freneticamente, cercando di sorridere a Liam ma non riuscendo a fare nient'altro. Perché Harry ci sta mettendo così tanto? Di solito esce a chiamare sua madre alle otto in punto. Louis abbassa lo sguardo sul telefono. 20:07.
Non è che Louis possa ricordarglielo perché sarebbe strano. Sembrerebbe come se stesse osservando Harry. Louis non vuole che sia così. Saltella con la gamba e cerca di non fissare la porta del bagno dove Harry ha appena chiuso la doccia.
Quando finalmente esce, indossando soltanto un asciugano e nient'altro, a Louis viene l'acquolina in bocca. Sbuca dalla porta con la testa e chiede a Liam se può portargli la maglietta sopra la valigia e passa le dita tra i capelli bagnati. Incurante degli altri, Louis fissa sfacciatamente gli addominali di Harry prima di catturare la sua attenzione. Harry lo sta già guardando quando alza lo sguardo e il viso di Louis diventa rosso per essere stato scoperto, ma il suo messaggio sembra essere stato recepito. Harry inclina la testa e socchiude gli occhi, ma Louis nota ancora che non lo stia giudicando. Nessun sorrisetto o atteggiamento da arrogante. Louis sente di nuovo la saliva raccogliersi nella sua bocca.
Vuole Harry, ne è sicuro, ma c'è qualcos'altro nella sua testa che non ha mai sentito prima. Vacillante e a disagio sono sulla cima della sua mente. Per qualche motivo, Louis è convinto che Harry sia l'unico che possa farli andare via.
Harry ritorna nel bagno dopo che Liam gli ha passato la maglietta e se la mette velocemente, tornando indietro nella stanza e mettendo il telefono nella borsa. Guarda Louis direttamente negli occhi.
Harry si schiarisce la gola. "Vado di sotto a prendere uno snack, se qualcuno ha bisogno di me."
Con questo, lascia la stanza.
Louis sbatte le palpebre con uno sguardo da gufo e non concentrato, e pensa alle sue opzioni. Può seguirlo e se tutto va bene smettere di sentire la testa leggera e agitata, o può rimanere qui e cercare di addormentarsi e svegliarsi probabilmente nello stesso modo.
Si alza prima di sapere cosa sta facendo e si gira verso Liam e Niall.
"Penso di andare a farmi una nuotata."
Per fortuna non stanno prestando troppa attenzione a lui perché mentre corre verso l'ascensore, realizza che non ha preso neanche il costume.
Il piano terra è vuoto e Louis ansima mentre cerca gli snack che Harry ha detto avrebbe comprato. Se tutto va bene non sta chiamando sua madre. I corridoi sembrano confondersi mentre Louis li passa rapidamente, guardandosi ovunque per cercare Harry e spostarsi in quello successivo quando non lo vede da nessuna parte.
L'unico problema è che Louis non è totalmente sicuro che Harry provi lo stesso. Hanno condiviso un momento fantastico insieme, ma per quanto Louis odi dirlo, è preoccupato di essere diventato un'altra conquista di Harry. In più è sempre molto amichevole con Liam e Niall, li tocca e sta vicino a loro, e tutto questo confonde troppo Louis per cercare di pensare come si deve.
In maniera imbarazzante, Louis può sentire le lacrime iniziare a formarsi nei suoi occhi mentre cammina. Harry non voleva che Louis lo seguisse? Forse Louis stava immaginando tutto a causa della stanchezza.
Il suo respiro viene a meno quando si gira, raggiungendo la fine del corridoio e continua a non trovare Harry. Le sue labbra fremono e Louis scoraggiato ritorna indietro lentamente.
Si sente ridicolo per essersi permesso di eccitarsi. L'idea era stupida lo stesso e ovviamente a Harry non piace neanche. Quello che è successo nella macchina è una cosa di una volta e Harry probabilmente era almeno un po' ubriaco. Si acciglia. Sente sempre di più la testa leggera. Deve sedersi presto se non fa attenzione.
"Louis?"
Si gira, trovando Harry dietro di lui che sembra confuso mentre tenta di avvicinarsi a Louis. L'unica cosa che riesce a far uscire è un singhiozzo.
"Oh, Louis. Vieni qui."
Harry avvolge un braccio attorno alle sue spalle e lo porta verso la toilette, accompagnandolo dentro e chiudendo a chiave la porta. Davanti ai rubinetti, c'è un divano e Harry porta Louis sulle sue ginocchia mentre lo conforta.
"Non posso, n-non," Louis balbetta nella maglietta di Harry, il viso nascosto contro il suo collo mentre cerca di calmarsi.
"Sh, va tutto bene." Harry passa le mani sulla sua schiena, cullandolo avanti e indietro sotto le luci vivaci del bagno.
Louis ci mette un po' di tempo per contenere abbastanza i singhiozzi per poter parlare, ma quando lo fa continua a tenere il viso nascosto nel collo di Harry mentre piagnucola per salvarsi da altro imbarazzo.
Poi, a bassa voce, "Ho bisogno di te."
Le parole sono sussurrate così leggermente che Louis si chiede per un momento se Harry le abbia sentite. Inizia ad andare nel panico quando rimane in silenzio, cercando di staccarsi dal corpo di Harry.
"Aspetta, Louis. Fermo."
Harry si sforza per farlo rimanere fermo sulle sue ginocchia, ma Louis diventa malleabile appena le grandi mani di Harry gli afferrano il retro del collo. Passano un po' di minuti mentre aspetta che Harry dica qualcosa, riprendendo il respiro. Louis si avvicina di più al suo petto, sospirando felice quando Harry lo sistema mettendo la testa di Louis in modo che stia perfettamente sotto il suo mento, inspirando ed espirando in modo da riprendersi da qualunque incantesimo gli sia stato fatto, sfregandosi il pugno contro gli occhi bagnati.
"Non so," Harry inizia a parlare gentilmente, "Se questa sia una buona idea."
Quando non riceve risposta, Harry continua.
"Sei ovviamente turbato e non voglio approfittarmi di te. Possiamo solo - possiamo fare solo questo. A me andrebbe bene, Lou."
Il suo cuore si riscalda per la preoccupazione di Harry. Sta davvero diventando la persona migliore che Louis abbia mai conosciuto. È un peccato che non lo avrà mai per sé.
"Non m'importa."
Ma non esiste che non ci provi.
Harry si mette in azione, allontanando il viso di Louis dal suo petto per guardarlo negli occhi. Ora che ha smesso di piangere, guarda Harry in modo assente con gli occhi lucidi, guardandolo mettere insieme i pezzi.
"Non ti importa?" Si irrita, "Non ti importa essere turbato o non ti importa che mi approfitterei di te?"
"Non mi importa nulla di quello. Harry, io-" La voce di Louis si spezza. "Ho solo bisogno di te, va bene? Per favore."
Harry lo studia attentamente, il suo viso si contorce mentre decide cosa fare.
C'è una pausa. Poi, leggermente, "Dimmi di cos'hai bisogno."
Louis si sente come se potesse mettersi a piangere per il sollievo. Miagola, avvicinandosi a lui per unire di nuovo le loro labbra.
Baciare Harry è diverso da qualunque cosa abbia mai provato e Louis non è sicuro se si stancherà mai. Direbbe quasi che è la sua parte preferita, ma gli piace tutto quello che fanno, non importa cosa sia. Mani grandi e morbide prendono il viso di Louis, e geme, muovendo i fianchi contro le ginocchia di Harry e sentendo la durezza sotto di lui.
Louis è già completamente eccitato, è alimentato dall'adrenalina e l'energia persa per aver pianto prima, ed è eccitato di avere finalmente Harry per sé. Lo bacia più forte, gemendo nella sua bocca quando Harry lecca l'interno, le sue mani si abbassano per prendere di nuovo il collo di Louis.
Troppo presto, si trova riposizionato sul piccolo divano. La sua schiena è calda contro la pelle nello spazio vicino a Harry, che avvolge un braccio attorno alle sue spalle. L'altra mano di Harry prende una gamba di Louis e la mette sopra alla sua coscia, spalancando Louis per poterlo guardare.
Immediatamente, Louis geme per la nuova posizione, inclinando la testa per trovare di nuovo le labbra di Harry. Harry lo guarda negli occhi, accarezzando la guancia di Louis con la mano prima di abbassarsi. I suoi capezzoli sono duri sotto la maglietta leggera che sta indossando e Harry li pizzica, ingoiando i rantoli sorpresi di Louis. I suoi fianchi si muovono come vogliono loro, abbassa lo sguardo sul contorno del suo cazzo nei pantaloni della tuta, più piccolo dell'erezione prominente di Harry ma duro e in tensione lo stesso contro il materiale.
Labbra lisce vanno sul collo di Louis per succhiare e assicurarsi di lasciare dei segni mentre la mano di Harry si abbassa, premendo leggermente sull'erezione nei pantaloni. Louis singhiozza di nuovo, non sapendo che le sue lacrime stanno ritornando, ma neanche scoraggiato da loro. Il suo cervello sembra una grande massa inutile nella sua testa, concentrato su un'unica cosa.
È come se Harry fosse l'unico che può dargli questo. L'unico che sa come spegnere il fuoco dentro di Louis che minaccia di consumarlo se non fanno qualcosa come si deve.
Potrebbe masturbarsi, ma questo gli ricorderebbe soltanto che è solo e Louis è abbastanza sicuro sia il problema principale. Si accoccola di più e inclina la testa in alto per guardare il viso di Harry. La testa leggera è una cosa nuova per lui, ma se gli fa avere Harry, l'accoglie con le braccia aperte.
Si agita sotto la mano di Harry mentre preme più forte, facendo dei cerchi leggeri sulla cappella sopra i suoi pantaloni. Non deve abbassare lo sguardo per sapere che ci sarà una macchia sopra.
La mano dietro la testa di Louis si sposta per afferrargli la vita, avvicinandolo ancora di più a Harry mentre continua i suoi movimenti. Guardandolo negli occhi, Louis trema. È andato via l'Harry che gli ha chiesto se fosse sicuro, se andasse bene, o se volesse rallentare. L'Harry che ha visto in macchina è tornato. Finalmente.
Con gli occhi socchiusi guarda Louis mentre inizia a lasciarsi andare, ma sposta la mano, facendola scivolare nei suoi pantaloni per poterlo toccare come si deve. Louis appoggia indietro la testa sul braccio di Harry e tiene gli occhi chiusi. Harry lo ha bloccato contro il divano, le sue braccia lo tengono sicuro nella sua presa, assicurandosi che Louis prenda qualunque cosa che gli dia e guardandolo mentre lo fa.
Si sente come se potesse bruciare. Louis nota che la sua vista sta diventando già più chiara, l'intorpidimento nel suo cervello se n'è andato via e tutto ciò a cui riesce a pensare è Harry Harry Harry.
"Giusto, piccolo," dice Harry nel suo orecchio. "Dì il mio nome."
Louis non si è reso conto che lo stesse dicendo ad alta voce, ma ora sì. Si aggrappa al polso di Harry e lo stringe. "Harry, Harry, Harry..."
La mano di Harry è più veloce sul suo cazzo, prendendo il suo tempo per passare il pollice sulla fessura, premendo prima di ricominciare da capo.
"Sono così fortunato ad averti così," dice.
Può sentire Harry toccare con il naso il suo viso, vede il sudore sulla loro pelle con la coda dell'occhio.
"Vieni per me, tesoro? Mh?"
Louis sobbalza, cadono più lacrime mentre il suo corpo si irrigidisce. Cazzo.
Harry stringe la presa sulla mano di Louis, aumentando la velocità mentre bacia le lacrime sulle sue guance, sussurrando quanto sia bravo con la testa contro quella di Louis.
"Sei così, così bravo, Louis. Dai, so che puoi farlo. Vieni per me, piccolo."
Con un'ultima carezza della mano calda di Harry, il corpo di Louis arriva all'apice e si lascia andare, dipingendo sia la mano di Harry sia le loro magliette.
Louis può solo rimanere seduto e guardare mentre Harry allontana la mano, portandola alla bocca e succhiando oscenamente le sue dita dallo sperma di Louis, guardandolo negli occhi per tutto il tempo. Louis geme debolmente. Se non fosse appena venuto, è sicuro che sarebbe diventato di nuovo duro.
Harry si gira verso di lui, "T'importa se -" Si indica i pantaloni. Gli occhi di Louis si spalancano con muta eccitazione e scuote la testa.
Si siede con la schiena dritta mentre Harry si alza dal divano, afferrandogli la mano prima di mettersi di fronte a lui mentre prende fuori l'erezione in maniera controllata e precisa.
"Sei sicuro?" Mormora Harry.
Louis annuisce, prendendo la mano libera di Harry per baciarla e guardare mentre Harry si dà piacere da solo.
Quando erano in macchina, era buio e Louis non poteva apprezzare a pieno il cazzo di Harry. Ora, nella luce forte della toilette dell'hotel, riesce a vedere tutto. Ogni vena, ogni contrazione e ogni goccia di liquido preseminale che cade sulla sua mano mentre inizia ad andare più forte. Ma non è questo a cui importa di più a Louis - non vede l'ora di vedere la faccia di Harry.
Il suo desiderio è esaudito un minuto dopo, Harry esala un Louis roco prima si venire sul suo viso, Louis chiude gli occhi e assapora il momento.
In silenzio, Harry si piega per baciare la fronte di Louis e andare verso il rubinetto, bagnando della carta e asciugandosi prima di prendere un pezzo per Louis.
Soddisfatto e sentendosi realizzato anche se non ha fatto molto, Louis lascia che Harry lo pulisca. Pulisce il suo viso gentilmente, assicurandosi che i suoi occhi siano puliti dalle lacrime di prima.
Poi, si sposta sul suo corpo. Toglie la maglia e i pantaloni di Louis, pulendo gentilmente le aree che può raggiungere e poi si risistema i vestiti. Louis sospira felice quando sente il retro liscio della mano di Harry mentre si sistema la maglia.
Per un momento, a Louis sembra una cosa stranamente domestica. Come se fosse qualcosa che fanno di solito, come se Harry si prendesse cura di lui ogni volta. Come se quando torneranno nel corridoio, si terranno le mani e ripenseranno a vecchi ricordi, ridacchiando a delle battute che capiscono solo loro. Louis allontana quel pensiero. Ora è troppo stanco per essere triste.
Harry ritorna da lui dopo aver buttato la carta, offrendogli la mano per aiutare Louis ad alzarsi. Tremante, si rimette in piedi e si appoggia a Harry per supporto, sorpreso quando Harry lo stringe di più al suo corpo.
Louis si è aspettato per molti anni che si sarebbe vergognato dopo i suoi futuri appuntamenti sessuali, sicuro che avrebbe sentito una fitta amara di rimorso quando avrebbe ripensato a quei momenti. Ma con Harry è stato intimamente due volte e apprezza questi momenti come nient'altro.
Ogni volta che si gira a guardarlo, non sente niente se non un insopportabile affetto.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top