Al sicuro

Vi prego, gentilmente, di leggere il N/A alla fine del capitolo.
Grazie :)

Ancora non era uscito il sole quando Margot aprì gli occhi di soprassalto.
Un boato esplose nel castello, percorrendo i corridoi. Le urla della gente riempivano ogni angolo del palazzo, propagandosi per l'eco. Margot si mise in piedi, afferrando un soprabito per coprirsi. Lo allacciò in vita, stringendo e annodando gli estremi della cintura in spugna. Camminò scalza verso la porta quando questa venne aperta da fuori con forza. Pierre entrò nella stanza, afferrandole la mano e tirandola a sè. Uscirono nel corridoio, mentre Margot cercava di capire cosa stesse accadendo. Pierre la fece correre fino a quando non si fermò di botto di fronte al muro sulla sinistra, in un particolare angolo dietro la colonna in marmo. "Cosa è successo?" chiese Margot, mentre si avvicinava alla porta nascosta nel muro e la faceva scorrere per aprirla.
Pierre cercava continuamente di controllare che nessuno arrivasse. Si accostò all'orecchio della regina. "Ci hanno attaccato."
Margot bloccò il suo polso, guardando sgomenta il re francese. "Il castello?"
Pierre annuì, dandole un leggero spintone affinchè continuasse a far scorrere la porta nascosta. "Sì, appena sul retro. È per questo che devi nasconderti."
Margot scoprì la porta segreta, aprendola su un corridoio lungo e scuro, senza alcun tipo di illuminazione. Pierre si mise in punta di piedi per prendere la candela posta sulla colonna in marmo e gliela diede in mano, facendole chiudere le dita intorno per non perdere la presa sulla sua unica speranza di luce nell'oscurità.
"Ma-"
"Niente ma" puntualizzò Pierre, spingendola leggermente all'interno. Dei passi si avvicinavano. "Devi rimanere al sicuro. Andrai con Amanda, Esteban e tua madre. Loro conoscono già tutto." Una nuova esplosione fece spingere Pierre contro Margot, attirandola al suo petto mentre alcuni pezzi iniziavano a staccarsi dalle pareti del castello. La regina aveva gli occhi sgranati. "L'esercito sta già procedendo ed io devo andare con loro."
"Devi badare anche alla tua sicurezza, Pierre!" esclamò Margot, mentre il re faceva segno a qualcuno di avvicinarsi. Il capo di Amanda sbucò dal lato e spinse Margot ancora più in profondità, procedendo lungo il corridoio.
Pierre lasciò passare Evelyne ed Esteban, poi si avvicinò a Margot, lasciandole un bacio sulla guancia. "Starò bene fin quando saprò che tu sarai al sicuro." Dopodiché fece scorrere la parete, chiudendo il passaggio.
"Mio Dio!" urlò Evelyne, chiudendosi le mani a coppa di fronte alle labbra. Esteban cercò di prendere la candela dalle mani di Margot, ma la ragazza la allontanò.
"No, sarò io a guidarvi. Conosco questi corridoi meglio di chiunque altro."
Amanda annuì e le appoggiò una mano tra le scapole. Era l'unica a conoscenza della dimestichezza di Margot in quei corridoi, considerando quanto spesso li avesse attraversati con Liam Payne per scappare nei dintorni del castello.
Margot avvicinò la luce della fiammella al suo viso. "Qual è il piano?"
Esteban si vide intorno, spaventato. "Pierre ci ha detto di condurvi fino al boschetto, andando oltre un basso muretto di mattoni. Appena al di fuori, incontreremo una carrozza che galopperà fino ad una zona lontana di Montecarlo dove una famiglia sta mettendo a disposizione il suo rifugio. Potremo attendere lì fino a quando non arriverà un nuovo ordine di Pierre."
Margot annuì, mordendosi il labbro. Guardò i vari tunnel in cui il corridoio si diramava e puntò verso quello di destra. "Allora si andrà in questa direzione."
Iniziarono a procedere in fila indiana nella scarsa luminosità che la candela emanava, fino a quando uno sbuffo d'aria non la fece spegnere. Evelyne lanciò un urlo e tutti si girarono verso di lei, sibilando un "SHH!" che riecheggiò contro le pareti umide del passaggio. Margot sentiva il freddo sentiero sotto i suoi piedi nudi e anche dei denti che battevano alle sue spalle, ma non si fermò. Quando giunsero alla fine del passaggio, scostò una porticina scorrevole ed uscì all'aria aperta. Afferrò la mano della madre per aiutarla ad uscire e fece lo stesso con Amanda ed Esteban. Si inoltrarono nel boschetto, stando attenti a non fare troppo rumore, quando un nuovo scoppio proruppe per aria. Margot vide il castello dietro di lei e una fiammata innalzarsi verso l'alto, facendo incendiare un bandiera aizzata sopra la torre. "Dobbiamo muoverci" disse la regina, incoraggiando gli altri a procedere, mentre in lontananza le urla degli eserciti in contrasto erano nitide, così come gli spari. Arrivarono al basso muretto, scavalcandolo attentamente. Evelyne aveva le lacrime che le bagnavano le guance, ma Margot non disse niente. Iniziarono a camminare in maniera spedita fino alla fine del boschetto, mentre la regina sentiva le piante dei piedi riempirsi di graffi. Quando scorse una carrozza mal messa appena al di là della spaccatura nel muro, iniziò a correre, seguita dagli altri. Alla guida dei cavalli c'era un uomo con un cappello abbassato sulla fronte e le mani che stringevano le redini. "Scusi?" disse Margot per catturare la sua attenzione e il suo cuore perse un battito quando vide Louis reggere le briglie. "Tu?" urlò, sbalordita.
"Sì. Pierre si fida di me, e poi non sono nuovo in questo genere di cose." Fece un cenno del capo e disse loro di salire sulla carrozza. Margot fu l'ultima, dopodiché si chiuse il piccolo sportello dietro. Quando la carrozza ebbe uno scossone e partì, Margot si affacciò  attraverso la piccola finestra e vide il castello rimpicciolirsi sempre di più, con il suo unico pensiero rivolto a Pierre e al popolo nel suo castello - sperando - al sicuro.

Una settimana dopo

"Buon appetito" disse la signora Rosemunde, porgendo a Margot il suo piatto fumante. Erano tutti seduti intorno al tavolo posto in cucina. I due figli della signora, James e Piper, si erano accomodati accanto alla regina, sorridendole prima di portare il cucchiaio alle labbra e soffiarci sopra.
"Buon appetito" disse Margot, assaporando la minestra della signora. Scarlett Rosemunde era una signora inglese trasferitasi a Montecarlo dieci anni prima per lavoro. Una settimana prima aveva ricevuto un'avvertenza da parte del re Pierre e aveva predisposto la sua casa ad essere abitata da dei reali. Margot si era dimostrata fin da subito grata alla signora, con Evelyne e Amanda che talora la aiutavano, mentre la regina, Esteban e Louis giocavano con i bambini, i due gemellini di otto anni.
Tre giorni prima era arrivata una lettera con il sigillo reale, con la quale Pierre aveva avvisato Margot dell'arrivo del re Alessandro e del suo esercito. Finalmente gli italiani erano giunti e più agguerriti che mai.
Nonostante la regina apprezzasse l'aiuto che la gente le dava, si sentiva in colpa perché non era a palazzo, a proteggere il suo popolo. "Nonostante tu ti sia esercitata nel manovrare una spada ed una pistola, sei sempre un ragazza, Margot" le aveva detto Evelyne, cercando di colmare il sentimento di frustrazione nel cuore della regina.
Piper schiaffeggiò leggermente il braccio di Margot, sollevato in aria per mangiare la minestra. Il tocco della bambina fece soprassaltare la regina che riversò un po' del contenuto sulla gonna del suo abito. "Piper!" sbraitò la signora, sbattendo le mani sul tavolo. "Chiedi scusa alla regina, subito!"
Margot sollevò una mano, prendendo il tovagliolo e passandoselo sulla macchia. "Non fa niente" disse, girandosi verso Piper. "Dimmi."
"Seconte te, le piante nel giardino sono cresciute?"
Margot sollevò le spalle. "Devono passare due settimane, Pip. Avranno messo a malapena le radici."
Piper annuì e ritornò a mangiare, poi fu il turno di James. "E possiamo saldare la corda dell'altalena all'albero?" chiese e la regina annuì.
"Sicuramente. Louis ed Esteban lo faranno dopo pranzo."
Poi cadde di nuovo il silenzio. Scarlett appoggiò il cucchiaio nel piatto ormai vuoto, indicando quello degli altri che avevano terminato. "Posso sparecchiare?"
Amanda si mise in piedi. "L'aiuto io."
Scarlett sorrise e annuì. Aveva più volte chiesto loro di non fare nulla in quanto ospiti, ma non riuscivano mai a rimanere con le mani in mano. Quando anche Evelyne si alzò, raccogliendo tutti i piatti tranne quelli dei bambini che continuavano a mangiare lentamente, un forte bussare alla porta raccolse le attenzioni di tutti. Louis si asciugò le labbra e disse "Vado io a controllare."
Fermo all'ingresso c'era un postino con una lettera in mano. "E' per la signora Rosemunde." Poi se ne andò. Louis fece per consegnare la lettera a Scarlett quando questa indirizzò il braccio del cocchiere verso la regina. "E' per lei. Il re mi ha detto che qualora fosse arrivata una lettera per me, sarebbe stata per voi."
"Oh" fece Margot, afferrando la busta. Scese al piano di sotto, nel proprio rifugio e si appoggiò sul letto. Ruppe il sigillo reale e la lesse tutta d'un fiato.

Mon amour,
non voglio per niente affliggerti con questa lettera, ma non posso non metterti al corrente di quanto ho saputo. Sì, abbiamo allontanati i belgi dalla mura del castello, rispedendoli in pianura e, nonostante sappiamo che i tedeschi siano ancora nel Principato, sono fermi e non osano attaccare. Non ho alcuna idea di quale sia il piano di Leonard. Ma la questione è un'altra. Sono venuti dei messaggeri da alcuni villaggi nei paraggi e non troppo distanti, informandoci che sono quasi terminate le scorte di cibo.
I belgi hanno distrutto i campi e non abbiamo grano o prodotti in quantità tale da poter essere equamente distribuita. Dobbiamo trovare un modo per fare in modo che il Principato non cada preda di una carestia. Non possiamo occuparci anche di questo.
Non ti sto chiedendo di tornare, ma di suggerirmi qualcosa, qualora tu abbia un piano.
Oltre a ciò, devi rimanere dove sei. Solo sapendo che sei a Montecarlo, mi rassicura.
Attendo tue notizie,

Pierre

Margot appoggiò la lettera sulle cosce, prendendo ampi respiri.
Una carestia.
No, non poteva essere.
Non potevano avere un altro problema.
Ingoiò a vuoto e chiuse gli occhi.
Non voleva compiere gli stessi sbagli di tre anni prima.
Non poteva semplicemente permetterlo.
C'era solo un modo per poter chiedere scorte di cibo altrove, ma per prima cosa Margot decise fosse arrivato il momento di ritornare al castello.

N/A

Vi ho chiesto di fermarvi a leggere un attimo questo mio spazio per informarvi di una cosa.
No, niente a che vedere con lamentele o  interruzione della storia.
Siete fuori strada.
È solo che ho deciso di farvi un regalo.
Quindi..
Oggi pomeriggio intorno alle ore 16:00 aprite wattpad perché vi arriverà la notifica di un secondo aggiornamento di The War.

Vogliatemi bene 👋

A più tardi! 💜

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