🇧🇷 BR - Vou te contar
VOU TE CONTAR (1968) (*)
Antônio Carlos Jobim ( chiamato anche Tom Jobim)
( musica e parole* )
LP: Retrato em Branco e Preto (1968) interpreti Quarteto 004
Ed.M. Ritmo Codil
Versione cantata con il sottostante testo in brasiliano del 1968*.
Musica con il titolo "Wave" (1967) nella versione originale, solo strumentale.
🇧🇷 -> 🇮🇹 Traduzione dal brasiliano
TE LO DIRÒ
Te lo dirò
gli occhi non possono più vedere
le cose che solo il cuore può capire
l'amore è proprio fondamentale
è impossibile essere felice da solo
Il resto è mare
è tutto quello che non so dire
le cose che devo darti sono belle
una lieve brezza viene e mi dice ...
è impossibile essere felice da solo
La prima volta era la città
la seconda, il molo e l'eternità
Adesso lo so già
dall'onda che è salita dal mare
e dalle stelle che abbiamo dimenticato di contare
l'amore si lascia sorprendere
mente la notte viene ad avvolgerci
La prima volta era la città
la seconda, il molo e l'eternità
Adesso lo so
dall'onda che è salita dal mare
e dalle stelle che abbiamo dimenticato di contare
l'amore si lascia sorprendere
mente la notte viene ad avvolgerci
Te lo dirò
https://youtu.be/TaqHkotCMGM
Interpreti Vanessa Da Mata e Tom Jobim
🇧🇷 Testo originale brasiliano
Vou te contar
Vou te contar
os olhos já não podem ver
coisas que só o coração pode entender
fundamental é mesmo o amor
é impossível ser feliz sozinho
O resto é mar
é tudo que não sei contar
são coisas lindas que eu tenho pra te dar
vem de mansinho à brisa e me diz
é impossível ser feliz sozinho
Da primeira vez era a cidade
da segunda, o cais e a eternidade
Agora eu já sei
da onda que se ergueu no mar
e das estrelas que esquecemos de contar
o amor se deixa surpreender
enquanto a noite vem nos envolver
Da primeira vez era a cidade
da segunda, o cais e a eternidade
Agora eu já sei
da onda que se ergueu no mar
e das estrelas que esquecemos de contar
o amor se deixa surpreender
enquanto a noite vem nos envolver
Vou te contar
https://youtu.be/AwMBlxutFW8
Interprete Joao Gilberto
https://youtu.be/TRaRzTt5U1o
Interprete Gal Costa
NDA
"Vou Te Contar" in portoghese è una canzone della bossa nova scritta da Antônio Carlos Jobim nel 1968. Registrato inizialmente solo come pezzo strumentale nel suo "album Wave" del 1967, la canzone "Wave" che porta lo stesso nome.
La storia di questa canzone è famosa. Tom Jobim ha inviato al suo amico cantautore Chico Buarche de Hollanda la melodia della canzone per scriverci sopra un buon testo.
Ma dopo un bel po' di tempo di attesa Tom lo ha accusato di non rispondere al suo invito, e Chico gli ha risposto che poteva scrivere solo un versetto: "Vou te contar" che, non in senso "letterale", vorrebbe dire piuttosto: "siediti, stai calmo... aspetta"!
E invece Tom Jobim ha colto l'ispirazione proprio da questo "verso" ed ha fatto poi tutto da solo il resto del testo iniziando proprio con "Vou te contar" (in inglese "I'll tell you") !
ANTÔNIO CARLOS JOBIM E IL SUO MESSAGGIO
Può sembrare un po' strano, ma oggi molti musicisti brasiliani non sanno chi sia l'Antônio Carlos Jobim.
Jobim è uno dei geni della musica e ha influenzato sia il Brasile che il mondo. Parlo di "è" e non "era" perché ciò che è morto è il corpo, poiché le sue idee si riverberano per sempre.
Ho iniziato a studiare il lavoro del "Maestro" nel 2016 e non ho intenzione di fermarmi. La tua musica è indubbiamente una fonte di liberazione e ti dirò il motivo.
A casa, dove pensavo di non poter ancora fare nulla, ho preso la mia chitarra, la mia grande amica, e ho iniziato a suonare alcune delle canzoni del Maestro e a pensare al mio amico Claudio, un grande amante e sostenitore della mia musica.
Sono caduto a pezzi mentre suonavo "Vou te contar", perché ho capito il messaggio del testo in quel momento.
Non si tratta dell'amore umano, ma dell'amore incondizionato contenuto nel Cosmo.
Rileggiamo strofa per strofa:
1 - Nel primo passaggio il Maestro si riferisce al regno non locale della coscienza, dove i sensi hanno i loro limiti di interpretazione. Esprime l'ordine fondamentale dell'amore, essendo primordiale e universale. È impossibile essere felice da solo, perché non c'è modo di generare l'amore stando solo.
2 - Il mare fa riferimento all'ultima realtà dell'universo, cioè la vibrazione. Siamo in un mare vibratorio di Dio. È difficile da spiegare e capire, ... il mare porta la brezza, cioè il "Tutto" porta il messaggio, anche se sottile, che l'amore è fondamentale, perché è impossibile essere felice da solo.
3 - In questo brano, in un primo momento di interpretazione della realtà, pensiamo che tutto sia materiale e solo. Tuttavia, quando espandiamo la nostra coscienza, arriviamo al molo, cioè al Mare, e quindi abbiamo piena conoscenza dell'eternità.
4 - Alla fine, il Maestro dice che sa già come è la realtà. Sa che in un momento o nell'altro il Tutto ti porta un'onda, che ci porta del peso, così tanto da perdere la capacità di contare le stelle. Ma quando ci doniamo all'amore, possiamo lasciarlo agire, sorprenderci, anche durante l'ombra della notte.
Dopo essere arrivato a questa conclusione, ero sicuro che questo pensiero non è venuto da me. Era, in un certo modo, canalizzato, dal Maestro o dal mio amico.
Claudio, mio zio e amico, grazie per il messaggio e l'amore.
Maestro Jobim, grazie mille.
Riguardo la versione sopra, ti rendi conto che il Maestro non canta. Questa canzone, anche per lui, è difficile da cantare, specialmente quando si esegue con un altro strumento oltre alla voce. Ma ora conosci già il messaggio del testo, senti di nuovo la musica, sono sicuro che non lo sentirai mai più allo stesso modo.
(Cit. Gilberto Pinho 09/11/2018 Riflessioni
https://gilbertopinho.com.br/a-metafisica-de-antonio-carlos-jobim-wave-e-sua-mensagem-transcendental/ )
https://youtu.be/HEfcoo9alSM
Interprete Adriana (strumentale)
Copertina LP: Retrato em Branco e Preto (1968)
interpreti Quarteto 004
Cit. da:
https://it.wikipedia.org/wiki/Ant%C3%B4nio_Carlos_Jobim
https://en.wikipedia.org/wiki/Wave_(Ant%C3%B4nio_Carlos_Jobim_song)
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