Capitolo 51 (prima parte)
«Non dormivi da Mike?» mi assale mamma mentre appendo il cappotto.
Devo stare calma e non farle capire che sono stata con papà. Non le piacerebbe sapere che abbiamo riallacciato i rapporti, né tantomeno che vado molto più d'accordo con lui o che mi sento libera di esprimermi con lui più di quanto lo sia con lei.
«No, non dormo da Mike, stasera sta con il figlio.»
«E chi ti ha riportata?»
«Mi hanno dato un passaggio.»
«Chi?»
Questa conversazione non finirà bene. Per niente.
«Mamma, è l'una passata, è meglio se vai a letto, domani devi alzarti presto.»
«Io domani mi alzo presto per garantirti un tetto sopra la testa, quindi dimmi con chi eri.»
Trattengo l'impulso di rinfacciarle che quel tetto serve anche a lei, mentre io faccio le faccende di casa il novanta percento delle volte. E le faccio gratis.
«Degli amici, va bene? Ho sonno, dai.»
«No, non va bene! Sai di chi era quella targa?»
«Ti sei messa a guardare la targa? Ma che cavolo fai, mi spii?» esclamo. I miei buoni propositi sono andati a farsi benedire.
«Certo che ti spio, se tu mi tieni segrete le cose! Ho scoperto che stai con un uomo più grande da più di un anno!»
«Non ci sto da più di un anno, in che lingua te lo devo dire?» Alzo il tono, non mi importa. Come fa a non credermi e a dare retta a degli sconosciuti che si nascondono dietro il nome di una becera redazione? «Non l'ho mai incontrato prima di settembre! Come fai a non capirlo?»
«Come posso fidarmi di te, Lavinia? Come posso se mi nascondi tutto ciò che fai? E lo so che non erano amici quelli che ti hanno riportati a casa! Chi pensi che abbia raccontato di te a Villafioregossip? Di chi ti fidi al punto da raccontare le cose, mentre non lo fai con me?»
Papà? Lei crede che papà... ma lui non aveva la minima idea delle foto di Sasha!
«Che stai blaterando?»
«Che tuo padre è uno stronzo e tu non devi fidarti di lui! Fa questo, ti fa sentire al sicuro e poi ti pugnala alle spalle per farti soffrire! E tu gli avrai raccontato tutta la verità, che lui ha spifferato in giro perché si diverte nel vedere gli altri che stanno a pezzi!»
È salita di un'ottava a ogni frase, avrà svegliato l'intero palazzo.
«Tu non devi metterti in mezzo tra me e papà» dico, facendo appello a tutta la poca calma che ho. Non voglio dare spettacolo, anche se so che di certo la vecchia del piano di sopra, Maura, amica della signora Giuseppina, sarà in piedi e con le orecchie drizzate. «L'hai già fatto una volta e hai rischiato di distruggere anche me, oltre che te stessa. Non mi importa se tu stai male, non ora che stai dimostrando di non preoccuparti davvero di me. Io gli credo perché lui crede a me, mentre tu non stai credendo alle mie parole.»
«Tu menti, ecco perché non ti credo!» mi urla contro. «Sei come lui, della stessa pasta! Vattene!»
«Andarmene? Da casa mia? Va bene.» Poi voglio vedere chi ti fa i lavori di casa quando tu sarai troppo stanca.
A grandi passi vado in camera, prendo dei vestiti e ci riempio lo zaino nel poco spazio libero. Stacco le foto dalla bacheca di sughero e le metto tra le pagine del mio quaderno con le Sinfonie.
"Elena, ti prego, dimmi che sei ancora sveglia. Mi è successo un casino."
"Lav, sì. Che succede?"
"Ho bisogno di un posto per stanotte. Non vi disturberei... ma è tardi e non so a chi chiedere."
Esco dalla mia stanza e mi accosto all'attaccapanni a muro accanto alla porta di casa. Mi infilo sciarpa, cappello e cappotto. Acciuffo anche l'ombrello, per sicurezza. Tornerò domani per le altre cose. Se mamma non mi vuole, va bene, me ne vado.
"Dacci venti minuti per arrivare da te. Puoi dormire da noi, non c'è problema."
«Che stai facendo?» Mamma, seduta al tavolo della cucina, mi fissa con astio. Ha una brutta luce negli occhi, una luce che non voglio vedere mai. La stessa che aveva mentre mi gridava di spegnere la televisione e non guardare mai più una partita della Vulnus.
«Hai detto "vattene", no? Allora me ne sto andando. Divertiti.»
«Dove credi di... LAVINIA!» urla, dopo che ho sbattuto la porta di casa.
Sul pianerottolo sono affacciate le figlie dei vicini, due ragazze metallare.
«Lav, che cazzo succede?» chiede la più grande, Angelica. Andavamo insieme a scuola, ma non eravamo propriamente amiche, perché io ero troppo riservata e lei era troppo dark – ma non siamo mai state neanche nemiche.
Non le rispondo, ma scoppio a piangere. Lei apre l'ingresso del loro appartamento, facendomi cenno di entrare. «Vieni, dai. Fuori fa freddo e chissà chi trovi.»
Annuisco, incapace di prendere una decisione in autonomia. Sto piangendo senza controllo, tanto che Angelica mi prende lo zaino dalle mani e lo porta all'interno. Dice alla sorellina di filare a letto e quella, anche se con un'occhiataccia scontrosa, obbedisce. Rimaniamo solo noi due nel loro salotto, piccolo e speculare al mio.
«Ho sentito tua madre.» Apre il frigorifero e mi offre un bicchiere di succo all'arancia. «Stavamo rientrando da una festa... per fortuna. Dove pensavi di andare?»
«Ho chiesto a degli amici di venirmi a prendere» sussurro. «Credo che mi abbia cacciata di casa.»
«Non le piace il tuo ragazzo?» mi chiede, con aria confidenziale. Si appoggia alla credenza accanto al fornello e si porta una ciocca di capelli mori dietro l'orecchio.
«Questa storia è proprio di dominio pubblico» commento a bassa voce, prima di decidermi a bere un sorso.
«Purtroppo. Non mi piace farmi i fatti degli altri, ma ho sentito Maura che ne parlava con un'altra dal balcone. Vecchie pettegole.»
«L'amica, Giuseppina... mi ha vista mentre mi baciavo con Mike» le racconto. «Ed è venuta a dirlo a mia madre con la scusa di portarle dei biscotti fatti in casa.»
«Non hanno un cazzo di meglio da fare.» Angelica sembra comprensiva. «Sei sicura che i tuoi amici ti ospiteranno? Insomma... non sei mai stata una che si fa molti amici.»
«Sono anche loro della Vulnus.»
Stare qui nella sua cucina a parlare sembra normale. È curioso come una persona che conosco da sempre, ma con cui non ho mai avuto un vero e proprio legame possa rivelarsi una confidente.
«Ho ritrovato mio padre» dico. «Cioè... è successo per caso. Ma ho scoperto che tiene a me e che, se mia madre non l'avesse costretto, non se ne sarebbe mai andato.»
«Maura racconta che avesse un'amante. Quindi non era vero.»
«Non è così semplice. Lui... aveva scoperto di amare due donne. Credo che, se mia madre lo perdonasse, tornerebbe a stare anche con lei.»
«E menomale che siamo noi la generazione strana» sorride Angelica. «Immagino che per la generazione dei nostri genitori il poliamore sia un tabù. Possono dirci tutto quello che vogliono, ma siamo più aperti e progressisti noi. Io non ci vedo nulla di male: tuo padre ha così tanto amore dentro da dividerlo con due donne. Ce ne fossero, di uomini così!»
Accenno un sorriso anch'io, ma ricomincio a piangere. Mio padre è sempre stato una brava persona e mamma mi ha allontanato da lui.
«Non vorrei essere al tuo posto, Lav, hai un sacco di casini a cui pensare.»
«Per certe cose, non vorrei esserci nemmeno io.»
«Oh, be', scusa se te lo dico, ma hai un gran bel ragazzo. Non è il mio tipo, ma capisco perché possa piacerti.»
«Poco metallaro?» ipotizzo.
«Niente piercing od orecchini, niente tatuaggi... no, per niente» ride lei, divertita. «Ma almeno è un tipo a posto?»
«Sì, lo è.»
«Non credo a quel sito, comunque» sottolinea. «Tu sei sempre stata... Ecco, molto attenta. Anche se magari lui ti fosse piaciuto già da prima, non credo che saresti mai diventata la sua amante. Non con quello che hanno passato i tuoi.»
«Basterebbe un minimo di buon senso per rendersene conto.» Guardo lo schermo del cellulare, che stringo in mano. Ho un nuovo messaggio di Elena.
"Massimo cinque minuti e siamo lì da te."
«I miei amici arrivano tra poco.»
«Per qualsiasi cosa, dammi il tuo numero. Restiamo in contatto, se a tua madre venissero altri colpi di follia... Domani non ho lezione, farò un salto da lei per parlarci.»
«Non sei tenuta a farlo, Ange... grazie.»
«Figurati, Lav. Non voglio rimanere l'unica ragazza in questo palazzo di vecchi!» ride, e stavolta trascina anche me in una risata sincera.
Spazio autrice
E così... c'è stata quella che sembra una rottura definitiva tra Lavinia e sua madre. Pensate che potranno ricucirla? Che la madre capirà cosa ha sbagliato? Oppure continueranno le loro vite lontano l'una dall'altra?
Questi capitoli introducono qualche novità e arriveremo a vedere la vita di Lav di nuovo scombussolata. Come pensate che affronterà questi cambiamenti?
Scusatemi se pubblico solo oggi il capitolo, ma tra influenza e altro in questi giorni non sono stata molto presente con me stessa. Metterò la seconda parte di capitolo sabato <3
Baci a tutti,
Snowtulip.
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