Capitolo 5: una strana combinazione

La sera arrivò presto e dopo essere usciti da quella casa, con la certezza che una volta schiarite le idee ci sarebbero tornati; Jones e Strauss posteggiavano in una macchina in un sentiero che sporgeva su un dirupo e dal quale era possibile vedere le stelle.

La tristezza senza dubbio aleggiava con il fumo delle sigarette in quell'auto; del brio e dell'euforia iniziale, neanche l'ombra...

Dalle bocche dei due non uscivano altri suoni oltre a qualche sospiro e un paio di colpi di tosse. A fare da contorno al loro sonoro tacere vi erano soltanto i grilli e il soffiare del vento caldo dell'estate ormai volta al termine...

I due godevano da sempre di una certa complicità. Erano considerati da tutti un duo infallibile, uno l'alter ego dell'altro, due esseri perfettamente compatibili e inseparabili.
Non poteva trattarsi di amore ma senz'altro ad unirli c'era una innata sintonia e una infallibile empatia.

Strauss accese la macchina ed entrambi rincasarono con aria afflitta e senza pronunciare parola.

Arrivati in casa, Jones si gettò sfinita sul letto. Strauss sapeva esattamente di cosa necessitava la sua amica, in questo momento: un bicchiere di cognac, una sigaretta e un po' di musica.


Strauss: dobbiamo indagare
Jones: abbiamo altra scelta?
Strauss: lasciar scorrere non è tra le mie opzioni.
Jones: e se invece quel cadavere portasse il nome di mia figlia e non avessimo nulla per cui lottare?

La detective jones iniziò a parlare con un tono pieno di rassegnazione e con gli occhi strabordanti di paura.

Strauss: questa è la stessa donna che mi ha trascinato in quella casa nonostante avesse tutto da perdere? La donna il quale ingegno ha sempre preceduto chiunque? La stessa donna che adesso sembra tremare dinanzi alla paura del domani?
Questa non è la detective Jones!
Jones: questa è Ashley Jones, solo una donna e una madre.
Strauss: non esiste donna al mondo che non voglia essere come lei, mia cara detective Jones.
Non è di certo la prima volta che ci troviamo dinanzi a situazioni difficili e ancora una volta lotteremo guancia a guancia, fosse l'ultima cosa che faccio.
Jones: di solito sono io a spronarti, bisognerà invertire i ruoli...
Strauss: vedi cosa succede ad abbassare la fiacca? Si rischia di perdere il proprio ruolo di detective suprema.

Sul viso dei due si dipinse un sorrisetto beffardo che non riuscivano ad intravedere da molto.

La mattina seguente i due necessitavano dei chiarimenti con il barista ma scoprirono che del barista non ne rimase che cenere; e il pensiero che ciò sarebbe potuto accadere anche a loro due iniziava, meticolossamente, a farsi spazio tra le mille preoccupazioni.
Non restava altra alternativa che iniziare ricercando quel famoso codice tra gli archivi in possesso e nella bibloteca.

"Ana 8790" quel codice accompagnato da quel nome continuava a risuonare, come un incubo, giorno e notte nella mente dei due.

L'illuminazione tardava ad arrivare ma senza mai abbassare la guardia la ricerca continuava senza venire meno.

Erano passati ormai 4 giorni dal ritrovamento di quel famoso corpo e, finalmente, dopo notti insonni e decine di pacchetti di marlboro consumati, jones e strauss, sembravano riuscire ad intravedere la luce infondo al tunnel.

Scoprirono che quel codice di quattro cifre non era altro che una combinazione abbinata ad un luogo, il cui accesso, era vietato.

Dove sarà rinchiusa Ana? Chi e perchè ha pagato con la morte il tentativo di salvarla?

I nostri detective hanno ancora molto da raccontarci!

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