È incredibile pensare come un uomo possa cambiarti in poco più di un mese.

Dopo che i miei genitori erano diventati violenti nei miei confronti avevo pian piano iniziato a chiudermi in me stesso, nascondendo a tutti i miei veri sentimenti.

Inizialmente mi aprivo solamente con Jean, un mio caro e fedele amico, ma crescendo avevo cominciato ad essere diffidente persino nei suoi confronti.

Forse però era anche peggio visto che a star male non erano gli altri, che non si accorgevano di niente, ma ero sempre io.

Devo essere diventato masochista per tutte quelle volte in cui ho continuato a ignorare quelle dolorose fitte al petto che mi vengono ogni volta che parlo con qualcuno.

Ma in fondo provare un dolore fisico per non provarne uno morale mi ha sempre aiutato.

So che è stupido, estremamente stupido, visto che a farmi del male fisico già ci sono i miei genitori ma autolesionarmi mi ha sempre e comunque aiutato, estraniandomi per quei pochi istanti dalla crudeltà del mondo reale.

Eppure, dopo quel giorno smisi.

Come potevo immaginare che un supplente che odiavo fin dal primo giorno, a causa del suo cognome prima di tutto, sarebbe riuscito a fare breccia nel mio cuore?
Per di più con uno schiaffo?

Quello schiaffo è stato uno schiaffo che mai ho ricevuto. Uno schiaffo dato per amore, per affetto.

Ah beh, quando Hanji mi ha fatto notare di essere innamorato del mio professore ho preferito non crederci.

Quando però ho finito per accettare l'idea non sono stato tanto presuntuoso da pensare che Levi Ackerman ricambiasse e che quello schiaffo fosse effettivamente pieno d'amore. Solo d'affetto di un professore verso un suo alunno.

Scoprire che invece lui ricambiava i miei sentimenti ha seppellito tutte le mie paure e ho deciso.

Chi se ne importa dei genitori, chi se ne importa del dolore.

Io volevo Levi.

Lo voglio.

Ed è mio, come io sono suo.

Il solo stare con lui riempie il mio cuore di una gioia dimenticata da anni, dissipando tutte le mie paure.

Ma, ora, Levi non c'è.

Ci siamo io, mia madre, mio padre e quella frusta.

E la paura.

-Non vedevi proprio l'ora di morire, eh, mostro?-

Quando, alla fine, l'inferno finisce, assieme alle mie urla, chiudo sereno gli occhi.

E spero che questa sia una chiusura definitiva.

Mi aprirò alla chiusura.

Ti amo, Levi.

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