Capitolo 23

Remus vedeva la luna.
Seduto sul polveroso e artigliato pavimento del capanno accanto a casa sua,quel capanno costruito apposta per lui,si era ormai abituato a quella routine.Con le catene che lo bloccavano,sedeva tranquillo,e non si dibatteva più come un tempo.
-Papà,non voglio!Papà,liberami!-.
Sentiva la sua voce da bambino riecheggiare nella sua mente,poi un ululato.E uno squarcio.
Remus vedeva la luna.
Suo padre sbirciava dentro il capanno,come se avesse appena dato la buonanotte a suo figlio e stesse vigilando su di lui.E,in un certo senso,lo stava facendo.
Ma Remus non voleva che fosse così.Voleva un abbraccio,una rassicurazione,un "Ce la farai!".Non uno sguardo timoroso da dietro una porta.
-Papà,non abbandonarmi qui!-.
Ma il papà l'aveva abbandonato,quella volta come tutte le altre.
Remus vedeva la luna.
E la mamma?
In casa.Che mostro di figlio che aveva.Che delusione.Lei avrebbe voluto una vita felice,spensierata,con un figlio normale.Lei non voleva vivere ogni mese con la domanda "Cosa succederà questa volta?".
-Mamma,dove sei?Papà,chiama la mamma!-.
Ma la mamma era in casa,ad aspettare la fine di tutto.Come ogni mese.
Remus vedeva la luna.
Neanche lui aveva voluto tutto quello.Lui non voleva essere seduto lì,incatenato in quel capanno,la sera di Natale.Lui voleva stare a casa,con la sua famiglia,a ballare intorno all'albero.Voleva mangiare i biscotti deliziosi di sua madre,cantare con suo padre.Che cantante che era,suo padre.
Invece no,era seduto su quel polveroso pavimento a contare i minuti,i secondi.
Tic,tac.Tic,tac.
E pianse,per la prima volta dopo tanto tempo.
Remus vedeva la luna.
Da uno squarcio sul tetto,riusciva a vedere quella grande sfera bianca,la cosa più luminosa in quella distesa scura piena di stelle.
Da piccolo,molto prima di tutto quello,voleva fare l'astronauta.La luna per lui era un sogno.
Ma non si aspettava che,un giorno,sarebbe diventata il suo incubo.
Remus vedeva la luna.
E,d'un tratto,la vide rossa,sapendo che stava iniziando tutto da capo.Ancora,e ancora.
La pelle iniziò a tendersi,le ossa a far male.
-Aiuto,fa male!Papà,aiutami!-.
I sensi diventarono più acuti.Una folta pelliccia argentata ricoprì la sua pelle.
Remus vedeva la luna.
Ma lui non era più Remus.
Era un Licantropo.

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