Capitolo 20
-Evans,ti prego!-.
-Perdonaci,Lils!-.
-Non lo faremo più,Evans,lo giuro sul mio gatto!-.
-Ma tu non hai un gatto,Sirius-.
-Stai zitto,James-.
Erano passate circa due ore dalla "grande quanto tragica scoperta",e per tutto quel tempo James,Sirius,Alice e Mary non avevano fatto altro che cercare di ottenere il perdono di Lily,che sembrava aver perso il dono della parola ed era muta come un mimo.La rossa era seduta sul malconcio divano blu del soggiorno di Mary,a gambe accavallate e braccia incrociate,con un'espressione offesa e altezzosa allo stesso tempo che lasciava intendere "imploratemi in ginocchio e se sarò buona vi concederò il mio perdono".
Dopo un'altra serie di scuse,ovvero dopo circa un altro minuto -e mezzo,precisiamo-,due donne particolarmente anziane si avvicinarono a loro.Dovevano essere le nonne di Mary.
Una era vestita con un abito elegante azzurro e dei mocassini di pelle,aveva una collana di perle al collo e i capelli -metà grigi,metà castani- acconciati in uno chignon basso.La seconda era meno elegante,vestita con un abito a fiori giallo -da come si riusciva a intravedere al di sotto del grembiule da cucina bianco panna- e delle ballerine dello stesso colore.I suoi occhi blu mare erano contornati da un paio di occhiali da vista cerchiati di ottone,e i suoi capelli erano raccolti in una treccia disordinata.
-Mary cara,non vuoi venire a parlare un po' con le tue nonnine?-chiese la nonna con gli occhiali,esibendo un sorriso dolce-Non ci vediamo da così tanto,abbiamo così tante cose da discutere-.
-Nonna,ci siamo viste due giorni fa!-esclamò la mora,esasperata.
-Già,ragazza,ma noi potremmo morire da un momento all'altro-disse l'altra nonna,in un tono aristocratico tipico delle famiglie purosangue.
-Non essere pessimista,Ursula!-la rimproverò la prima,scuotendo lentamente la testa-Abbiamo ancora tanto tempo davanti,in fondo abbiamo solo centoquindici anni e...-.
La nonnina delle marmellate si bloccò,iniziando a boccheggiare,e Mary si girò di scatto verso di lei.
-Nonna Annie!-esclamò la mora,afferrando la nonna per il braccio.La signora smise di muoversi compulsivamente,e mise su un'espressione malandrina.
-Te l'ho fatta-disse nonna Annie,con un sorrisetto.
I ragazzi,che avevano smesso di pregare Lily e si erano -assieme alla rossa- girati per ascoltare la conversazione,scoppiarono a ridere.
Sirius fischiò.
-Tua nonna mi piace,MacDonald-disse,ghignando-Credo che potremmo essere ottimi complici-.
-Ragazzo,tu non hai idea di quello che facevo alla tua età!-disse Annie,alzando in aria l'indice raggrinzito.Poi si avvicinò al giovane Black,e disse con tono cospiratorio:-Sradicavo le tavolette dai bagni e,assieme ad Ursula,li facevo esplodere!-.
-Non è vero!-esclamò Ursula,indignata-Io non collaboravo alle tue stupide malefatte,ero una Caposcuola piuttosto rispettabile!-.
-Facevi da palo,era già qualcosa-disse Annie,con un'alzata di spalle innocente.
Sirius si ritrasse,allibito.
-E non vi scoprivano?-chiese,meravigliato.L'anziana donna scosse la testa,divertita,e Sirius si inginocchiò a terra,facendo vari inchini e mormorando cose tipo "Mi insegni,somma maestra!" oppure "Che maestria,oh,grande genio delle malandrinate,mi porti sulla sua strada!".
-Oh,per la barba di mio marito,pensavo di essere tanto vecchia,ma a quanto pare ho conservato il mio fascino-disse nonna Annie,guardando in basso verso Sirius-Gli uomini mi cadono ancora ai piedi-.
Tutto il gruppo rise,mentre Sirius ancora si inchinava.
-Vieni,ragazzo-disse Annie,prendendo il giovane Black per il braccio-Ti tramanderò i miei segreti,e tu lo farai con i tuoi successori-.
Sirius mimò un "Sì!" con le labbra,mentre seguiva l'anziana.
-Annie,sempre la solita-commentò Ursula,scuotendo contrariata la testa.Poi la donna si girò verso Mary,prendendo anche lei per un braccio-Mary,cara,ora vieni,parliamo un po'-.
-Nonna,io non...-iniziò la mora,ansiosa,ma venne interrotta dall'anziana.
-Dai,devi raccontarmi del fidanzatino-disse Ursula,tirando la nipote verso la direzione in cui voleva andare-Ce l'hai?-.
-Certo,si chiama Remus!-esclamò Alice,ridacchiando,guadagnandosi un'occhiataccia dall'amica.
-Oh,Remus?Racconta,sono curiosa-disse Ursula,sorpresa,allontanandosi con Mary a braccetto.
Lily ridacchiò.
-Sei la solita-disse,ridendo.Poi si bloccò.
-Oh,aspetta,io sono ancora arrabbiata con voi-mormorò,incrociando nuovamente le braccia.
-Ma perché?!-chiese Alice,disperata-Ti abbiamo chiesto scusa un milione di volte,e poi era solo uno scherzo innocente!-.
-Voi non vi rendete semplicemente conto di cosa qualcuno potesse pensare per uno scherzo simile!-esclamò la rossa,arrabbiata.Ci fu una pausa,poi sbottò nuovamente:-Pensavo fosse uno dei seguaci di Voi-Sapete-Chi,ero sul punto di chiamare gli Auror!-.
Alice e James fissarono la ragazza,stupiti.Dopodiché arrossirono,pieni di vergogna.
-Vi rendete conto di quanto mi avete fatto dannare su questo,hm?!-continuò Lily,gesticolando-Vi rendete conto di quanto io mi sia preoccupata?Specialmente per te,Alice!Pensavo che ti avessero rapita,pensavo che ti avessero rinchiusa da qualche parte tenendoti prigioniera e strappandoti i capelli per ogni pozione che preparavano!-.
In quel momento,Lily poteva essere paragonata a una mamma che sgrida i suoi figli.
-E,per di più,la Pozione Polisucco è illegale!-sibilò la rossa-La si può preparare solo su consenso del Ministero!-.
-Ci dispiace,Evans-mormorò James,aggiustandosi nervosamente gli occhiali-Noi non lo faremo più-.
-"Ci dispiace,Evans"-mimò Lily,in falsetto,con un'espressione di scherno-Pensi che basti,dopo tutte le preoccupazioni che ho avuto?Pensi che basti,Potter,specialmente pensando che...ti ho rivelato i miei segreti più profondi,parlandoti di Petunia,dei miei problemi nemmeno tu fossi mio fratello?-.
Ci fu una pausa,durante la quale Alice si allontanò,silenziosa.Ah-ha,voleva scappare!
Brava Alice,scappa finché puoi.E lascia quei due da soli.
-Evans,io...-iniziò James,ma Lily lo interruppe.
-Tu,Potter.Tu,è questo il punto.Io di te non mi fido molto,e lo sai-sussurrò la rossa,con gli occhi lucidi-Specialmente...dopo quello che è successo con Severus-.
James assunse,per un attimo,un'espressione impaurita,poi tornò a quella colpevole.
Un silenzio imbarazzante regnò tra i due,per alcuni secondi,poi James prese parola:
-Senti,Evans,anche per quello...è colpa mia,lo ammetto-.
-Sai,non lo avrei mai detto prima Potter ma no,non è colpa tua-disse Lily,con l'amarezza in gola-Se Severus ha detto...quella parola,vuol dire che ce l'aveva dentro da tanto,troppo tempo.Il suo animo è marcito,per colpa dell'influenza delle compagnie che frequentava e...-.
Lily si bloccò per un attimo,boccheggiando.
-...lui ormai ha scelto la sua strada,mentre io la mia-completò la rossa,inspirando con il naso-E comunque,non mi fido di te perché,come dovresti sapere,essendo stata tradita faccio fatica a fidarmi di nuovo di qualcuno-.
James la fissò,dispiaciuto.Poi fece qualcosa che nessuno si aspettava:la abbracciò,stringendola delicatamente.
-Cosa diamine...?-disse Lily,infastidita.Impugnò la bacchetta,e fece un incantesimo che fece pizzicare le braccia di James,facendolo allontanare di scatto.
-Hey!-esclamò il moro,indignato.
-Prima regola che devi rispettare con me,Potter:non toccarmi a meno che non ce ne sia estremamente bisogno-disse la rossa,con un cipiglio divertito.
-Volevo consolarti!-esclamò James,massaggiandosi le braccia.
-Beh,grazie ma...no,grazie-disse Lily,divertita-E poi,chi sei tu,e cosa ne hai fatto del vero James Potter?Sai,quello arrogante,egocentrico...?-.
-Posso essere anch'io buono!-disse James,imbronciandosi.
-Potresti esserlo,ma di solito non lo sei-fece notare Lily,divertita.James si portò teatralmente una mano sul cuore.
-Sono veramente offeso da questa sua insinuazione,madame!-disse il moro,mentre Lily scoppiava a ridere.Poi a lui venne un'idea fantastica -forse- riguardante la sua relazione -mai iniziata- con Lily.
Tirò fuori la sua bacchetta,agitandola dietro alla schiena e facendo crescere sopra le loro teste del...vischio,sì.
Idea banale,ma forse avrebbe funzionato.Almeno secondo lui.
-Oh,Evans,guarda,del vischio proprio sopra di noi!-disse James,con un finto tono meravigliato.Lily alzò di scatto la testa.
-Non c'era prima-commentò la rossa,aggrottando le sopracciglia.
-Sarà cresciuto da solo-disse James,non curante.E intanto il mostriciattolo che da un paio di mesi a quella parte dimorava nella parte che stava in mezzo tra il suo petto e il suo stomaco -mostriciattolo di cui James non aveva ancora capito l'utilità,anche sentendolo- ruggì vittorioso.Forse era un leone entrato di notte dentro di lui tramite la bocca.Chi lo sa.
-L'hai fatto crescere tu,non è così?-domandò Lily,sbuffando.Che idiota,pensò la rossa,alzando gli occhi al cielo.
Lei lo sapeva già da prima che quella lezione pomeridiana di Erbologia su come far crescere le varie piante natalizie con la magia non avrebbe fatto bene a nessuno.
-Forse...ma ora mi devi dare un bacio-disse il moro,ghignando malandrino e avvicinandosi sempre di più.Lily trattenne il fiato,mentre James arrivava a circa venti centimetri da lei.E la rossa non si allontanava.Stava lì,immobile,pietrificata come da un incantesimo,con i suoi occhi smeraldini fissi in quelli color nocciola di James.Perché non si allontanava?Perché non spostava semplicemente di qualche centimetro il suo corpo minuto così da evitare di avere ripercussioni terribili in futuro?Non riusciva a muovere nessun muscolo,era inchiodata sul posto,come se qualche forza invisibile la stesse trattenendo ED ERA COLPA DI CUPIDO,DIAMINE.Credo che abbiate capito il concetto:la sua capacità di movimento era uguale a quella delle tizie nei film horror quando sono attaccate da un mostro - e sì,James era una sottospecie umana di mostro per Lily.Eppure la rossa avrebbe dovuto togliersi dalla traiettoria -labiale- di James.Semplicemente,c'era una leggenda di Hogwarts che affermava che se mai Lily Evans avesse anche solo sfiorato le labbra di James Potter con le proprie e/o viceversa,ci sarebbe stata l'apocalisse con tutte le catastrofi al seguito tipo tsunami,zombie,sangue,terremoti,uragani,sangue,gatti volanti,bambini di quattro anni urlanti e ancora tanto,ma tanto sangue.Ho già detto sangue,sì?
-E se io non volessi?-.
Eccola tornare,gente.Per un momento,avremmo potuto credere che Lily si sarebbe fatta baciare e invece no.Lei era la solita acida che non aveva un briciolo di amore da offrire all'individuo particolarmente capelluto che si trovava davanti a lei,e per questo Cupido dovette preparare frecce più potenti perché quella che aveva usato era stata intaccata da tutta la cioccolata calda che scorreva in Lily e che l'aveva disciolta.Sì,Lily ormai aveva più cioccolata che sangue nel suo sistema circolatorio.
Quella frase pronunciata dalla rossa ebbe un effetto potentissimo su James,che fermò la sua avanzata aggrottando le sopracciglia.Per un momento,il ragazzo ebbe un'espressione delusa e confusa al tempo stesso.Poi ghignò.Come al solito.
-Oh,sai-disse il moro,passandosi una mano tra i capelli-C'è la maledizione di Natale per chi non dà il bacio sotto il vischio quando dovrebbe-.
Lily alzò un sopracciglio,scettica.
-Sai,tutta quella roba sui fantasmi di Natale che ti perseguitano...?-spiegò James,gesticolando-"Lily Evans,hai evitato il tuo destino..."-.
-Baciarti sarebbe il mio destino?-chiese Lily,divertita.
-Sì,certo-rispose James,con tono ovvio-Un Prefetto Perfetto come te con un gran figo come me?Dev'essere per forza destino-.
-Sarà destino,Potter,quando la smetterai di fare il pallone gonfiato-iniziò Lily,prendendo in mano un cuscino che si trovava in mezzo a loro e dandogli un bacetto-E comunque,il vischio stava al di sopra di me e del cuscino,quindi...ta-da!Niente maledizione natalizia!-.
-Mi stai tradendo con un cuscino?-disse James,teatralmente indignato.
-Non siamo una coppia,Potter,quindi non ti sto tradendo-disse Lily,alzandosi-Piuttosto,tu stai tradendo l'umanità a causa dell'utilizzo errato che fai del solo neurone che hai in testa,se lo vuoi sapere-.
James borbottò qualcosa di incomprensibile,corrucciato,mentre dalla cucina la signora MacDonald chiamava tutti a tavola.
-Ora andiamo-disse Lily,con un sorriso in volto,porgendo a James la mano in modo da aiutarlo ad alzarsi-I nostri stomaci non resisteranno per molto a questi profumi invitanti-.
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