Capitolo 19
Avviso: da questo capitolo fino al 27 sicuramente noterete uno spaventoso uso della punteggiatura che vi farà sicuramente venir voglia di chiudere tutto e denunciarmi. Purtroppo li ho scritti molto tempo fa e non ho ancora revisionato queste parti, ma presto farò in modo che siano più corrette e... leggibili, si spera. Grazie per la vostra attenzione!
Passarono alcuni giorni,e arrivò Natale.Alice,in quegli stessi giorni,era diventata sempre più stramba agli occhi di Lily.Per prima cosa,parlava a uno specchio.E certe volte rideva in modo strano,molto meno contenuto del solito.Si era messa a parlare maggiormente di Quidditch,tra l'altro con una conoscenza che andava oltre quella di qualsiasi individuo che Lily conosceva,quando di solito Alice era quella ignorante in materia.In più -e quella era la cosa più bizzarra- aveva beccato un paio di volte la bionda che beveva da una fialetta di vetro con del contenuto rosa confetto all'interno,in bagno,e la bionda si giustificava ogni volta con:"Vitamine prescritte dal San Mungo".Lily sospettò che ci fossero delle sostanze illegali -comunemente chiamate "droghe"- in quelle vitamine.
Mary,intanto,non aveva notato nulla,e piuttosto pensava a come rivelare a Lily la sua "sorpresa non molto buona".
Il giorno di Natale,casa MacDonald era addobbata in modo spettacolare.Dal camino pendevano sette calze rosse e diverse lucine bianche,e sul piano al di sopra di esso erano appoggiate varie candele.
Sui muri di tutta la casa pendevano luci colorate,che così come quelle bianche del camino non erano le normali lucine babbane,ma erano palline luminose create con la magia semplicemente appese a un filo,che brillavano molto di più delle decorazioni non-magiche.Nel soggiorno,un grosso albero altro quasi fino al soffitto spiccava,con le tante palline colorate,le decorazioni luccicanti e sempre quelle stesse lucine.Una stella dorata,luminosa sempre grazie a degli incantesimi,era posizionata in cima.Il tavolo in sala da pranzo era già apparecchiato,e al posto della solita tovaglia bianco panna c'era una tovaglia rossa,con ricami di piante di agrifoglio e la frase "Buon Natale!" ripetuta ancora e ancora.Fuori casa,ogni pino che si trovava nel giardino era illuminato,e un finto Babbo Natale di metallo spiccava tra la neve.
-BUON NATALE!-urlò Mary,gioiosa,nella sua stanza,quando ancora nessuno si era ancora alzato.Lily che,assieme ad Alice,dormiva nella sua stessa camera da letto,si mise il cuscino sopra la testa.Aiuto,salvatemi,pensò,con un gemito.Non era la prima volta,comunque,che si ritrovava in una situazione simile,visto che tutte le volte che era venuta da Mary per le feste -tre volte- accadeva sempre la stessa,identica cosa.E quel giorno non faceva eccezione.
-Lily,alzati,ci sono i regali!-esclamò Mary,saltellando felice come una bambina.Perché a Natale non solo si é più buoni,ma si torna anche bambini.E Mary tornava bimba più di tutti.
-Noooooo...-disse la rossa,con la voce soffocata a causa del cuscino.
-Ti levo la coperta!-minacciò l'altra,prendendo la coperta per un lembo e tirando.Poi iniziò a tirare il cuscino,che Lily teneva saldamente con due mani.Alla fine,però,fu Mary a vincere,riuscendo a separarla da quell'oggetto tanto morbido.
-Non importa,dormirò senza-rispose Lily,a faccia in giù,testarda fino all'ultimo.
Allora Mary cominciò a spingere,chiedendosi come mai Lily pesasse così tanto nonostante sembrasse magra.L'ultima volta che l'aveva spinta -ovvero due anni prima- era una piuma!
-No...-disse Lily,in panico-No!-.
E,con un urletto poco eroico,cadde dal letto,rischiando di slogarsi spalla,braccio e tutto ciò che si trovava sul lato destro del suo corpo.
-Vai a quel paese,Mary,tu e la pubblicità del "Buttati che é morbido!"-disse Lily,girandosi a pancia in sù e soffiando per togliersi i capelli dal viso.
Mary si avvicinò,ghignando,e accovacciandosi,si sdraiò orizzontalmente su Lily -con un leggero sobbalzo-,la quale gemette.
-Mary cara,vorrei ricordarti che non sei così poco pesante da poterti sdraiare su di me...!-disse la rossa,con la voce segnata dallo sforzo e i capelli riccioluti di Mary che le entravano in bocca.
-Sorreggimi invece,mio trono!-disse l'amica,in tono scherzoso,rotolando poi di lato e liberando Lily da un peso che sembrava quello di tre casse piene di massi.Già,sembrava proprio che Mary avesse bisogno di prendersi una pausa da tutta quella cioccolata.
-Dopo Capodanno,ti faccio fare la dieta-mormorò la rossa,chiudendo gli occhi e sospirando.Poi realizzò una cosa-Mary,che giorno è oggi?Data,intendo-.
-Te l'ho detto,è Natale-rispose Mary,alzandosi tranquilla.Ma realizzò il suo errore troppo tardi.Purtroppo.
Infatti,se c'era una persona con più spirito natalizio di lei,era Lily.E suo padre,ma dettagli.
Lily si mise a sedere,lentamente,e iniziò a fissare il muro con sguardo assente,mentre Mary si allontanava.Pian piano,ovviamente.Se si muoveva troppo in fretta,state certi che si sarebbe scatenato un vero uragano.
Come da cliché,la mora inciampò in un pupazzo.E cadde,maledicendo mentalmente la sua sorellina più piccola,mentre Lily si alzava di scatto da terra urlando gioiosa e l'afferrava per il braccio,trascinandola giù per le scale.Senza preoccuparsi di farla rialzare.Forza,usiamo Mary come slittino,che differenza fa ormai?
Non appena scesero le scale,Lily lasciò Mary,che dolorante si rimise in piedi.Poi,videro entrambe l'albero si Natale,e ogni dolore o preoccupazione sparì.Lui,in quel momento,era per loro il centro della vita.
Le ragazze si avvicinarono,lente come zombie,alla fonte dei loro desideri,inginocchiandosi e allungando successivamente le mani verso i regali.Così vicine,così vicine...
-Ragazze,giù le zampe dai regali!-.
...eppure così lontane.
Il fratello ventiduenne di Mary,Luke,si avvicinò alla sorella e a Lily,con un sorriso divertito sul viso e gli occhi azzurri che brillavano.I capelli biondo cenere erano bagnati,segno che aveva appena fatto la doccia,e il corpo allenato era avvolto da un accappatoio.
-Sempre mattiniero tu,eh?-chiese Mary,incrociando le braccia.
-Sempre a cercare di aprire i regali prima di pranzo tu,eh?-la imitò Luke,ghignando.
Lily lanciò un'occhiata malinconica ai regali.Le loro forme erano così tentatrici e misteriose,la carta che li avvolgeva così colorata e luccicante,i fiocchi così perfetti...
Come si poteva resistere?
-Lo sapete che non potete aprire i regali finché non ci raccoglieremo attorno all'albero assieme a tutta la famiglia!-le rimproverò il biondo,tuttavia ridendo.
-Luke,ti prego!-implorò Lily,esibendo la sua migliore espressione da cucciolo di foca e dannandosi perché odiava implorare nel modo più assoluto-Un regalo a testa!Piccolo!-.
-No-rispose Luke,con un sorriso,dandole un colpetto sul naso con l'indice-Mi dispiace,Lily-.
Mary di fiondò sulla sua gamba sinistra,avvolgendola con le braccia.
-Ti prego,ti prego,ti prego...-iniziò a dire,con il broncio e gli occhi serrati,mentre il fratello cercava di staccarla dal suo arto.
-Mary,no!-disse il ragazzo,iniziando a infastidirsi-Per Tosca Tassorosso,siete due bambine!Non conosco nessuno simile a voi!-.
Tempo di finire la frase,che il padre di Mary,Thomas,si fiondò giù dalle scale,correndo.
-È NATALE!-esclamò l'uomo,gioioso,seguito dalla moglie,da Alice e dalla figlia più piccola.
-Thomas,no!-disse la signora MacDonald,Amelie-Non travolgere l'albero come l'anno scorso!-.
Invece che fiondarsi sull'albero,però,Thomas si fiondò su Lily e la figlia.
-Venite qui,fatevi abbracciare!-esclamò lui,stringendole in un abbraccio spacca-ossa.
-Fantastico-mormorò Lily,con un fil di voce-La seconda volta stamattina che tentano di soffocarmi-.
-Papà...-disse Mary,iniziando a diventare violacea.Il padre,accorgendosi di quanto forte fosse la sua stretta,allentò un po' la presa,e le ragazze riuscirono a scivolare via.
-Sul serio,papà,devi imparare a controllare la tua forza-disse Mary,stiracchiandosi.
-Mi sa che non dovevi abbandonare quel corso di yoga-disse Wendy,sbadigliando,con l'orsacchiotto di peluche stretto in grembo.
-Mi sa che hai ragione-rispose Thomas,annuendo.Poi iniziò a saltellare-Comunque...apriamo i regali?-.
-Caro,ne abbiamo già parlato:non prima che vengano tutti-lo rimproverò Amelie,con aria corrucciata.
-Tutti chi?-disse Lily,aggrottando le sopracciglia-Luke ha detto che non potremo aprirli finché non ci sarà tutta la famiglia,e non mi risulta che...-.
-Beh,per cominciare Lily non abbiamo pranzato-la interruppe Luke-E poi,io intendevo proprio tutta la famiglia-.
-Tutta tutta?-chiese Lily,sorpresa-Zii,cugini,nonni...?-.
-Già-le rispose il biondo,con un ghigno-Ma non eri venuta altre volte da noi per Natale?-.
-Solo tre,considerando questa-disse l'altra-La prima volta eravamo solo noi,la scorsa volta invece sono tornata dai miei prima del 25-.
-Beh,sappi allora che è tradizione che tutta la famiglia si riunisca in questo giorno-disse Mary,alzando l'indice e imitando una sapientona-In pratica,c'è tutta una storia e tanti bla,bla,bla inutili che non sto qui a raccontarti-.
-Ah,bene-disse Lily-Comunque,a che...un momento-.
La rossa si ricordò di un dettaglio.Di un'insignificante dettaglio rivelatole dalla stessa Alice,che ora era in piedi accanto alle scale con un'espressione confusa.
-Alice,Mary dov'é?-disse la ragazza.
-Oh,solita storia-disse Alice,ridacchiando-Capelli indomabili-.
-Parentela con Potter?-chiese Lily,alzando le sopracciglia divertita.
-Cugina alla lontana-rispose Alice,con un'alzata di spalle.
Cugina.Cugino.Mary.James.
Dannazione.
James era cugino -di qualche grado sconosciuto- di Mary,e Lily se ne ricordava solo in quel momento.
-Lily,va tutto bene?-chiese Luke,preoccupato-Sembri una bambina a cui hanno rovinato il giorno di Natale-.
-In parte è vero-mormorò la rossa,ridacchiando senza allegria-Mary,Potter è tuo cugino,no?-.
Mary assunse un'espressione da "Cavolo,mi hanno scoperta".
-Di quarto grado-rispose la mora,nervosa.
-Essendo quindi tuo parente,verrà qui-affermò Lily,congiungendo le mani.Per tutti i giorni in cui era stata da Mary,Lily l'aveva vista mordersi le labbra per non ridere,l'aveva sentita parlare di una sorpresa per il giorno di Natale,indirizzata a lei.Ecco a voi la gran sorpresa,gente.
-Ha detto che non sa se viene questa volta-si affrettò a dire Mary,inciampando nelle parole.
-Beh,se viene-disse Lily,dirigendosi verso le scale,mentre pronunciava quel "se viene" come se fosse la cosa più disgustosa al mondo-Digli che sono in Canada.No,che sono morta...anzi,che sono andata in Canada e poi sono morta-.
-Non mi crederà-disse Mary,con un mezzo sorriso.
-Allora,intanto,inizio a cercare un modo per arrivare in fretta in Canada-rispose Lily,salendo le scale e lanciando un'occhiata ad Alice.Stava ghignando.Come faceva a trovare divertente il fatto che tra poco avrebbero avuto una possibile calamità naturale in casa?
-Che problemi ha con James?-mormorò Luke,confuso,una volta che Lily se ne fu definitivamente andata,con Alice al seguito-Tipo,si erano messi insieme ma poi si sono lasciati o cosa?-.
-Magari diventassero una coppia,finalmente-disse Mary,ridendo-Diciamo che é un rapporto po'...complicato-.
-In che senso?-chiese Wendy,la piccola Wendy dodicenne che tuttavia sembrava,di aspetto,una bambina di otto anni.
Mary si schiarì la voce.
-James ama Lily e la corteggia nei modi più possibili e immaginabili,Lily odia James,lo rifiuta e lo insulta spesso,anche davanti a lui,i due si linciano a vicenda e fanno scenate nei corridoi,tuttavia piuttosto spesso si comportano da migliori amici-spiegò la mora,senza fermarsi a riprendere fiato.Alla fine,Luke,Wendy e i genitori di Mary erano completamente allibiti.
-Quei due sono matti da legare-mormorò Luke,sconcertato,aggrottando leggermente le sopracciglia.
-Ottimo riassunto,messere-disse Mary,indicandolo-E ora,miei prodi,andiamo a prepararci:la battaglia è vicina-.
Finalmente,tutto era pronto:le portate erano lì,sui banconi della cucina,in attesa di essere servite,le decorazioni erano ultimate,tutti erano vestiti -anche Lily,suo malgrado- e c'erano da aspettare solamente gli ospiti.
Qualcuno bussò alla porta.
-VADO IO!-urlò Mary,correndo piuttosto velocemente nonostante il suo vestitino viola attillato e la coda che le faceva un male incredibile.Non lo sapeva nemmeno lei come sua madre era riuscita a fargliela,visti i suoi capelli ricci e voluminosi.Sarà venuta una squadra di parrucchieri invisibili con utensili futuristici di alta tecnologia?Chi lo sa.
La mora aprì la porta,ritrovandosi davanti James e la sua famiglia.
-Oh,Jamie!-disse Mary,con un tono piuttosto forzato,dando un pugno sulla spalla del cugino-Come va la vita?-.
-Bene,cioè,ecco...-balbettò James-Bene-.
Sirius sbucò da dietrò la sua schiena,mentre entravano in casa.
-Black?!-esclamò Mary,veramente sorpresa-Cosa ci fai tu qui?!-.
-James non te l'ha detto?-rispose Sirius,con un sorriso che aveva in sé un che di amaro-Sono scappato di casa,quest'estate,e ora vivo da lui.Quindi,visto che ora mi considerano parte della famiglia...VIENI QUI,CUGINA!-.
Mary emise un urlò degno delle donne in tutti i film babbani di supereroi,mentre Sirius si fiondava ad abbracciarla.
-Comunque,MacDonald,sei carina così-le sussurrò Sirius all'orecchio,in tono divertito-Se Remus ti vedesse,ti si fionderebbe addosso-.
Mary si allontanò di scatto,rossa in viso.
-Black?-chiese una voce al di sopra delle scale.Lily scese di sotto,palesemente sconcertata-Diamine,credevo che non ti avrei rivisto al di fuori di Hogwarts.Fai schifo come al solito-.
-Anche tu,cara-rispose Sirius,in un finto tono zuccheroso,congiungendo le mani.
-Evans-disse James,passandosi una mano tra i capelli.Lily lo scrutò,sospettosa.
-Potter,dov'è il tuo ghigno?-chiese la rossa,alzando le sopracciglia-Di solito lo porti sempre con te.Che c'è,l'hai lasciato a casa?-.
-Perché,ti interessa?-chiese il moro,mettendo su un ghigno malandrino e avvicinandosi a Lily,la quale ancora lo fissava,con gli occhi socchiusi.
-Ho qualcosa che non va?-chiese James,aggrottando le sopracciglia.
-Stai...diventando donna,tipo?-chiese la rossa,indicando divertita il suo petto.
Il ragazzo abbassò lo sguardo,notando che gli stava crescendo...il seno?
-Oh,accidenti a Sirius e ai suoi scherzi!-disse James,in un tono falso quanto Gilderoy Allock-Devo andare di sopra ad aggiustare questo scempio,scusatemi...!-.
E corse in fretta di sopra,mentre Lily vedeva uno scorcio di biondo spuntare tra i suoi capelli.
-Non sembra lui-disse la rossa,puntellandosi il mento-Vado a controllare-.
-NO!-urlò Sirius,allarmato,facendo girare Lily-Intendevo dire...noooo,starà bene,probabilmente ha solo dormito poco-.
Lily lo fissò,senza batter ciglio.Poi corse di sopra anche lei,prima che qualcuno potesse fermarla.
Si aggirò per i corridoi,guardandosi intorno e cercando qualche segno che le permettesse di trovare James.Sentì dei mormorii provenire dal bagno,e decise di...no,non origliare.Si chiama "ascoltare conversazioni altrui senza che loro lo sappiano".
-Potter,dobbiamo dirglielo-disse la voce di James,dal bagno.James parlava da solo?Dire cosa,poi?
-Prewett,tu non capisci!-esclamò la voce di Alice,invece.Cos'era successo,seriamente?James e Alice si erano scambiati il cervello o qualcosa di simile?Che ci facevano in bagno insieme?
-Se Lily scopre che io non sono te ma sono...la forma attuale di te-disse Alice (sempre se era Alice)-...beh,semlicemente MI AMMAZZA!-.
-Lo sapevo che non dovevo scommettere con te,sul treno!-esclamò James (sempre se era James)-Questa Polisucco ha portato solo casini,e io mi sono fatta scoprire all'istante-.
Vi aspetterete che Lily fosse riuscita a trattenersi.E invece no.
-COME SAREBBE A DIRE POLISUCCO?!-urlò la rossa,scandalizzata,spalancando la porta.E rimpianse di averlo fatto.
Trovò Alice e Jam...qualcosa che somigliava vagamente ad Alice e James,che la fissavano spaventati.La figura che doveva essere Alice,aveva i capelli neri,corti,corpo da donna e occhi castani.Quello che doveva essere James,invece,aveva i capelli ancora più corti,biondi,gli occhi di un castano più scuro e corpo da uomo.In pratica,qualcosa che ti rovina il giorno di Natale.
E ora vi aspetterete anche che Lily abbia mille domande senza risposta,in testa,e un sacco di emozioni all'interno,mischiate...no.L'unico suo pensiero era:"AAAAAAAAAAH!".
La rossa puntò il dito su uno dei due "mezzo Alice,mezzo James",poi sull'altro e di nuovo sul primo.Dopodiché sospirò,calmando i suoi pensieri urlanti,mentre davanti ai suoi occhi i suoi amici tornavano normali.
-Lily,noi...-iniziò a dire Alice,ma Lily la bloccò con la mano.La rossa fece un gran respiro.
-Ucciderò prima te-disse,indicando James,con una luce inquietante negli occhi-Perché sai troppe cose e perché SEI UN PERVERTITO-.
-Mentre ti cambiavi mi giravo!-esclamò James,indignato.Poi ci pensò su-Beh,una volta ho sbirciato,ma eri già in pigiama-.
Lily lo ignorò beatamente.
-E poi ucciderò te-disse,stavolta indicando Alice,quasi ringhiando-Perché eri in combutta con questo idiota,per una scommessa per giunta-.
-Insieme a Mary-.
-Ucciderò anche lei,non c'è problema-.
I tre si fissarono,Alice e James imbarazzati -per quanto James possa sembrare imbarazzato- e Lily con un'espressione arrabbiata.
-E lo farò con della carta igienica-finì la ragazza-Ma non oggi.É Natale,e un triplo omicidio non gioverebbe all'atmosfera-.
Poi si girò,dirigendosi verso la porta.Prima che potesse uscire,James la chiamò.
-Evans-disse,al ché Lily si voltò verso di lui.Magari vuole porgermi delle scuse,pensò,con un piccolo sorriso dipinto sulle labbra.
Ci fu una pausa,nella quale Lily e James si fissarono piuttosto intensamente.Poi il moro prese parola.
-Come farai ad ucciderci con della carta igienica?-.
A Lily venne voglia di sbattergli la testa contro il muro,perché sul serio,non le sembrava il caso di darsi una manata sulla fronte e procurarsi una lesione a causa di quell'idiota,quando poteva lesionare lui.
La rossa sbuffò,alzando gli occhi al cielo e uscendo definitivamente -e finalmente- dal bagno,lasciando James e Alice alla paura e al terrore.Della carta igienica.Forse.
*Grazie di cuore a @Wolf_Lion,che mi ha aiutata davvero tanto con la sua idea,e anche a tutti quelli che votano o semplicemente leggono questo mio libro ;)
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