24. La fine di tutto
Harry scese le scale di corsa, raggiunse il ponte intermedio della nave, si precipitò alla balaustra e scoppiò a piangere, incurante delle persone che aveva intorno.
Pianse per lunghi, interi minuti, finché, quando non ebbe più lacrime da versare, si spostò e si lasciò cadere su una delle sdraio lì accanto.
Prese il cellulare dalla tasca e, con rabbia, cancellò dai contatti il numero di Xander.
Cercò di calmarsi con lunghi, profondi, respiri e, alla fine, ci riuscì.
Si sentiva comunque male, umiliato e usato.
Aveva creduto a Xander, alla sua dolcezza e alla sua gentilezza e si era fidato dei suoi modi cortesi e simpatici.
Si era lasciato conquistare dal suo sorriso ed aveva creduto ad ogni sua singola parola e ad ogni suo gesto.
Per la prima volta nella sua vita si era aperto con un suo coetaneo ed era stato subito tradito.
Si era illuso che qualcuno potesse provare interesse per lui e alla fine aveva avuto, ancora una volta, la conferma di essere una nullità e di non valere nulla.
Xander voleva solo usarlo e divertirsi, nulla di più.
Prese un respiro profondo, si alzò, lasciò il ponte e tornò nella sua cabina.
Si mise a letto, nonostante fosse pomeriggio e, dopo aver preso il suo libro, iniziò a leggere, per cercare di lasciare fuori dalla sua mente i suoi dolori e i suoi pensieri.
Non si presentò a cena, ma nessuno ci fece caso.
Non ci fece caso Des, già proiettato verso il lavoro che avrebbe ripreso a breve.
Non ci fece caso Anne, impegnata a chiacchierare con alcune donne con cui era entrata in confidenza negli ultimi giorni.
Non ci fece caso nemmeno Louis, troppo impegnato a pensare a come reinventarsi la sua nuova vita.
Il momento della cena trascorse tranquillamente e così anche la notte e, il mattino del giorno dopo, alle otto in punto, la nave attraccò nel porto di New York.
I passeggeri scesero poco per volta dalla passerella e salutarono i membri dell'equipaggio che erano schierati con le mani tese,
" Ciao Zayn e in bocca al lupo per tutto " disse Louis, abbracciando il ragazzo moro.
Zayn ricambiò e sussurrò:
" Ciao e in bocca al lupo anche a te! "
Louis scese dalla passerella, si avviò verso la sua macchina, salutò Des e Anne, ma, prima di andare, si avvicinò a Harry.
Gli scompigliò i capelli e gli mise in mano un foglietto, mormorando:
" È il mio numero di cellulare privato. Se hai bisogno di qualcosa, chiamami, va bene? "
Harry sorrise con occhi spenti e lo ringraziò.
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