VII CAPITOLO-Piner-saur Park
Io e Liz rimanemmo li fino all'alba a guardare pian piano la notte costellata di luci cedere il posto a un nuovo giorno. Liz è una di quelle persone che sembrano dure e senza cuore,ma conoscendole meglio hanno solo una corazza che impongono a loro stessi di mostrare a chiunque,ma se ti guadagni la loro fiducia,sotto quella corazza scura si nascondono dei mondi colorati.
Era gratificante sapere che c'era qualcuno affianco a me,anche se non da sempre,non era quello l'importante,ciò che contava davvero per me era averla accanto solo perché lei lo voleva,non aveva bisogno di spiegazioni o quant'altro. Certo so che la curiosità c'è sempre,ma lei non ha la presunzione di dover sapere il mio passato,appunto la parola 'passato' è ciò non una persona non è,non vive più.
Le basta la mia fiducia.
E so che anche lei sente di avere la stessa libertà di esprimersi con me.
Guardando l'orologio mi accorgo dell'orario,sono le 6:30 e questo voleva dire solo una cosa:fare colazione.
Così sgranchiendomi le gambe doloranti a causa della posizione tenuta per molto tempo chiedo alla mia ,ormai,compagna di avventure:
"Ei ma tu lo senti?"
Liz mi guarda stranita,come se non fosse bastato l'episodio di ieri a sottolineare la mia stranezza
"Ehmm... no,cosa?
"Ma dai,come no?É il tuo stomaco che brontola scema,si sente da chilometri!"
Subito dopo sta allo scherzo e le spunta un sorriso sul viso che suscita una mia risata,questa volta però spontanea e vera,dopo molto tempo.
Durante il tragitto verso casa mia parliamo del più e del meno,del rientro a scuola a distanza di pochi giorni e con cosa fare colazione.
Arriviamo a casa,entriamo in cucina e decidiamo di prepararci una colazione salata,frugando nel frigo riesco a scorgere le uova e il bacon.
Ci dividiamo i compiti: io sono l'addetta alle uova,mentre Liz è impegnata a rendere croccante il bacon e a non far bruciare i toast.
Una volta impiatato il tutto,da far invidia a Masterchef,ci diamo dentro e tra facce buffe e risate finiamo di mangiare.
"Brook sei qui? Devo parlar..oh,non credevo ci fossero ospiti" dice mio padre entrando in cucina sorpreso,in attesa che li presenti Liz.
"Ciao papà,si,lei è Elisabeth,Liz lui è mio padre" rispondo presentandoli.
"È un piacere signor Foster,mi chiami pure Liz" dice lei porgendo la mano a mio padre che ricambia la stretta con un leggero sorriso.
"Papà hai detto che dovevi parlarmi,vero?"
"Si Brook,ora ritorna Elisabeth,te la rubo solo un attimo"dice rivolgendosi a Liz.
Per poter parlare tranquillamente entriamo nel suo studio e lui guardandomi negli occhi,prima di iniziare il discorso,usando un tono stranamente tranquillo e pacato mi chiede di avvisarlo ogni qualvolta io avrei voluto portare qualcuno a casa,indipendentemente fosse ragazza o ragazzo e che per lui non erano assolutamente un problema le mie "preferenze"...
'Ma aspetta un attimo Brook,tuo padre pensa che tra te e Liz ci sia qualcosa,cioè che tu sia lesb-"
"Papà,io e Liz non stiamo insieme,a me piacciono i maschi" lo interrompo,sapendo già dove volesse andare a parare.
"Oddio menomale...cioè no,sarebbe stato più che normale,ma per fortuna non è così,non sapevo come parlarne con te figurati se..." risponde mentre il suo viso diventa un misto di vergogna e imbarazzo
"È apposto papà,ho afferrato il concetto" chiudo il discorso,già fin troppo strano.
Torno da Liz ridendo e scuotendo la testa ripensando alla faccia di mio padre.
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Nel pomeriggio io e Liz decidiamo di andare un po' in giro,lei mi fa vedere i posti più frequentati e bizzarri della città,in particolare è fierissima di portarmi in un posto poco lontano chiamato Piner-saur Park che,testuali parole,è strano ma figo.
Appena arrivati ci troviamo di fronte un enorme dinosauro soddidente ad accoglierci in questa tavola calda con un cartello illuminato e coloratissimo.
Qui c'è aria di casa,di famiglia,sono molto ospitevoli e sedute al tavolo decidiamo di ordinare un hamburger accompagnato da patatine e un frullato alla fragola a testa. A servirci è un'altro dinosauro,questa volta però in dimensioni moooolto più ridotte. Ho sempre amato le tavole calde, ognuna di essa ha alle sue spalle libri e libri di ricette della tradizione delle nonne,con tutti i segreti per riuscire a riprodurre le loro opere d'arte,anche se non specularmente. Però è così:la nonna è la nonna,solo lei ha l'ingrediente segreto e se sei fortunato hai il lusso di poter assaggiare le sue creazioni.
Nei nostri occhi si può leggere la nostra sazietà e andiamo a pagare rotolando.
Uscite da "casa della nonna" Liz mi avverte che essendo stata fuori casa tutto il giorno sarebbe ora di tornare a casa e così mi saluta iniziando ad allontanarsi.
Mi giro anche io verso la direzione opposta e con noncuranza inizio a camminare,però c'era qualcosa che non andava...ma non capivo cosa.
"Cazzo,e io ora come torno a casa?"mi accorgo di averlo detto ad alta voce con le mani nei capelli.
'Bene ragazza,ti sei persa. Ti sei persa nel vero senso della parola,non c'è campo,sei non so dove,devi andare non so dove e ci impiegherai non so quanto a tornare a casa. Ah e poi,non preoccuparti di farti sentire...chi mai potrebbe sentirti in questo posto desertico a quest'ora poi?'.
E come al solito anche il mio subconscio si prende gioco di me.
Dai,io sono Brook,Brooklyn Foster ragazzi,c'è la potrò pur fare,penso tra me e me,per lo più per auto convincermi.
L'unica cosa che posso fare per certo è affidarmi al mio istinto,che per mia sfortuna ci azzecca raramente.
Dopo un paio di isolati sento dei rumori di grida,vetri rotti e cani abbaiare provenire dai vari edifici e sirene di ambulanze e polizia ogni due per tre
'Brook ma dove cazzo sei andata a finire?'
Eh,è questo il bello non lo so nemmeno io.
All'improvviso vedo un edificio illuminato,ecco,credo che questo sia il mio aiuto dal cielo,almeno Dio ogni tanto si ricorda di me.
Decido di avvicinarmi e scorgo una figura che si muove e sferra pugni in direzione di un sacco da box,presumo...
Solo che vorrei vedere meglio e sporgendomi aggrappandomi alla porta forse potrei riuscirci eee,maledetta la mia curiosità sento aprirsi la porta e mi ritrovo con le mani su un qualcosa di caldo e bagnato e due occhi ghiacciati fissi su di me ...oh cazzo!
'Quelle manacce mai apposto eh Brook?'
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Ciao a tutti,ecco qui un nuovo capitolo di questa storia!Eh Brook,povera ragazza,ne ha combinata un'altra delle sue,forse questa è la peggiore di tutte.Cosa sta succedendo? Dove è andata a finire? E sopratutto chi ha aperto la porta di quell'edificio?
Spero vi piaccia e se vi va lasciate un commento e una stellina ✨
Fatemi sapere cosa ne pensate... a presto!
-Gaia💘
xoxo
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