Betta

"Mamma passa Carol alle otto, mangio con lei." Grido dalla mia stanza al pianerottolo.
Freneticamente inizio a sistemarmi,
É una delle poche amiche che hanno deciso di continuare a vivere qui,
In una cittadina troppo stretta anche solo per una diciottenne come me.
Ma come dice sempre mia madre dovrei smetterla di pensare di andarmene da Bristol, infondo é tanto piccola quanto accogliente.
Me la son sempre mangiata bene sta bugia pensandoci.
O almeno,
L'ho fatto fino ad un anno fa.
Ecco.
Sono in ritardo.
Sento mia madre gridare il mio nome ma non ho davvero tempo di risponderle ora.. Carol mi aveva avvisata: "non un minuto di ritardo o dico tutto a tua madre."
So con certezza che non lo farebbe ma meglio non rischiare,
Se parlasse probabilmente sarei cacciata di casa.
"Esci, sono nel tuo viale."
leggo dal display.
Corro giù rischiando quasi di distruggermi l'unica cosa dritta del mio volto: il naso.
Bacio mia madre e corro fuori mentre la sento dire in lontananza:
"Mi raccomando Betta e non far tardi."
Nemmeno il tempo di allacciare la cintura ed eccola qui:
"No ma non sai che ho scoperto venendo da te."
Già lo so cosa stai per dire vorrei dirle ma poi, arresa,mi esce un "vai spara!"
"Betta te lo ricordi quel moccioso di Gilbert? Ecco,
Partirà pure lui con noi quest'estate,
L'ho saputo prima da mia madre."
Gilbert? Gilbert?
No. deve essere uno scherzo.
"Ah. Ma che ci viene a fare un ricco sfondato in un collage pubblico?" Rispondo irritata.
Quel ragazzo mi ha distrutto la vita quando era bambino.
Maleducato come pochi al asilo mi rubava la merenda.
Fortuna vuole che me lo son trovata pure alle medie nella stessa sezione.
É andato gridando per tutta la scuola a dire che me la facevo sempre sotto e ora me lo ritrovo pure a duemila chilometri da casa? Deve essere uno scherzo.
Interrompe i miei pensieri Carol scuotendomi la spalla e gridando "mi stai ascoltando? Ormai siamo arrivate."
Svolta velocemente a destra e imbocca una stradina:
eccoci qui.
Ho con me i soldi di mio padre,
che, dopo aver lasciato me e mia madre,si é trasferito a New York rifacendosi una vita.
Ci ha abbandonate quando avevo appena imparato ad allacciarmi le scarpe per capirci. Eppure inspiegabilmente malgrado tutto l odio profondo che mia madre nutre per lui,io non sono mai riuscita ad avercela davvero.

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