32.


Louis raggiunse l'ospedale in una specie di trance, con l'immagine davanti agli occhi dello schermo del cellulare con il nome di Harry.

Harry l'aveva chiamato perché stava male....

Harry l'aveva chiamato e lui non aveva risposto per non essere disturbato....

Parcheggiò con un forte stridio di gomme, scese come un fulmine e si catapultò dentro l'ospedale, raggiungendo il più in fretta possibile il reparto di rianimazione.

Individuò subito Anne, Sean e Clarisse seduti sulle sedie della sala d'attesa e si avvicinò con il cuore in gola.

" Non sappiamo niente " mormorò Anne con gli occhi rossi " ....non ci hanno detto nulla...."

" Mi dispiace io...." biascicò sconvolto.

" Non hai colpe, Louis " lo confortò la donna " il medico, l'unico che ho visto, ha detto che è stato un infarto forte, che non gli ha dato possibilità di chiedere aiuto. Fortunatamente una vicina ha sentito dei rumori provenienti dal suo appartamento e ha chiamato la padrona di casa che è entrata a vedere.
Nel cadere per terra, in seguito ai dolori al petto, ha rovesciato il tavolino della televisione...
Hanno chiamato l'ambulanza, ma è arrivato qui incosciente e...e non so più nulla...."

Louis si prese il volto fra le mani e il rimorso gli trafisse il cuore come un pugnale.

Harry l'aveva chiamato, Harry aveva chiesto aiuto a lui e lui non aveva risposto....

" Ti abbiamo telefonato decine di volte, papà...." singhiozzò Clarisse disperata.

" Non ho sentito, mi dispiace...."

" Eri con quello stronzo di George, mentre papà stava male! " lo accusò Sean con rabbia.

Anne abbracciò i nipoti e scosse la testa, dicendo:

" Louis non ha colpe, ragazzi, sta solo cercando di rifarsi una vita e se lo merita "

Il diretto interessato non disse nulla, si alzò e si appoggiò al davanzale della finestra per non mostrare le sue lacrime.

Aveva lasciato solo il suo Harry nel momento del bisogno....

Aveva lasciato solo l'unico uomo che avesse mai amato....

Aveva lasciato solo l'uomo che amava ancora e che, per vendetta e ripicca, aveva voluto vedere solo e abbandonato...

Si prese il viso fra le mani e si abbandonò ai singhiozzi, non accorgendosi neppure delle braccia di Anne che lo avvolgevano e lo stringevano.

Proprio in quel momento un medico uscì dalla rianimazione, si avvicinò loro e disse:

" Il signor Styles ora è stabile, ma non respira autonomamente. La prognosi è ancora riservata, le prossime 48 ore saranno decisive "

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