" Ciao, papà! " esclamò Clarisse, non appena vide entrare Harry nel negozio.
Il riccio sorrise in modo tirato, si sedette accanto alla figlia e sospirò, passandosi una mano fra i capelli.
" Ho passato tutta la giornata all'ufficio di collocamento, ma non ho trovato nulla. Per alcuni impieghi non avevo le qualifiche, ma per la maggior parte ero troppo vecchio. Cercano ragazzi massimo di venticinque anni....a trentacinque anni sei considerato una mummia "
" Magari sarai più fortunato nei prossimi giorni " cercò di rincuorarlo Louis.
" Ne dubito " sospirò Harry sconfitto " io ho sempre fatto il broker finanziario, ma ora, dopo quello che ho combinato, non lo posso più fare. Non so fare altro e, alla mia età, nessuno mi prenderebbe come apprendista per insegnarmi un mestiere "
Louis non disse nulla in risposta a queste parole, semplicemente perché non c'era nulla da dire, dato che il suo ex marito aveva ragione...non era facile reinventarsi una vita o una professione alla soglia dei quarant'anni.
" Comunque in qualche modo mi rimetterò in piedi " esclamò Harry dopo alcuni istanti, poi si rivolse a Clarisse e le chiese come fosse andata la scuola.
" Ha preso il voto più alto di tutta la sua classe nella verifica di matematica " rispose per lei Louis " e poi mi sta anche aiutando con le bomboniere "
Harry fece i complimenti alla bambina e poi rivolse all'ex marito uno sguardo, chiedendogli:
" Come vanno gli affari? "
Louis sollevò le spalle e allargò le braccia, sussurrando:
" Non mi posso lamentare, ma, come ti ho già detto, non guadagno tantissimo. Diciamo che i profitti mi fanno arrivare a fine mese, ma nulla di più. Sono mesi che non mi compro qualche vestito nuovo e anni che non vado in vacanza.
L'ultima volta che sono stato al mare è stato con te, l'estate prima che tu...che tu mi lasciassi..."
Clarisse osservò i genitori alternativamente, poi si concentrò nuovamente sulle violette che stava dividendo fra loro, mentre Harry chinò semplicemente lo sguardo, colpito nel vivo da ciò che Louis gli aveva appena detto.
In un silenzio abbastanza carico di tensione l'uomo dagli occhi blu continuò il suo lavoro, aiutato dalla figlia, mentre il riccio si limitò a rimanere immobile, sulla sedia, non sapendo cosa fare.
Verso le sette Louis si alzò e disse che era giunto il momento di chiudere il negozio, dato che ormai non sarebbe più arrivato nessun cliente.
Fu proprio nel momento in cui si stava apprestando a chiudere la serranda, che, davanti alla porta, comparvero due signore distinte, vestite elegantemente.
Louis le fece entrare e aspettò di sentire che cosa volessero.
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