• capitolo 42 •

˙ ˖ ✩ ━━━━━━━━━━ ✩ ˖ ˙
dedicato al mio fantastico gruppo del camping ♡


༻ TESS

more than you know

15 luglio


«Tess muoviti!» mi urla Silvia fuori dalla macchina.

«Ho quasi fatto!» le rispondo mentre cerco di prendere le coperte, poiché dormiremo tutta la notte in spiaggia.

«Chris, dovresti lasciarla.»
«Dyl ti ho sentito!» e scoppiano tutti e tre a ridere.

Esco dalla macchina con i capelli più in disordine di quando ti svegli la mattina, dopo una notte passata a rotolarti per tutto il letto.

Ci guardiamo e scoppiamo di nuovo in una fragorosa risata.

In questi mesi abbiamo posto come obiettivo, quello di vivere ogni momento.

Dopo tutto ciò che ci è successo, vogliamo solo trascorrere giornate piacevoli insieme.

I miei migliori amici si sono avvicinati ancor di più a Chris, e  questo mi fa più che piacere.

Le persone più importanti della mia vita tutte insieme, che ridono, e condividono momenti speciali con me.

«Andiamo!» ci incita Silvia, e noi la seguiamo lungo una strada di sabbia e ciottoli.

Chris mi guarda sorridendo, ed io gli prendo la mano incastrandola alla mia.

Davanti a noi, Silvia non fa altro che parlare del fatto che sono tre mesi che è fidanzata con Veronica, una ragazza davvero simpatica e gentile.

Dylan la ascolta e le fa domande che... Dio, preferirei non sentire.

Chris ogni tanto mi guarda e sorride, così ci scambiamo dei baci.

«Siamo quasi arrivati!»

Il Sole sta per tramontare, mentre splende nel suo modo più bello tra i rami degli alberi.

Siamo diretti verso una spiaggia in cui Silvia andava sempre da piccola; un posto al rifugio dal trambusto di Brooklyn, isolato dal resto del mondo, solo per noi.

Per trovare la strada, abbiamo impiegato: 40 minuti, tre preghiere a Dio, e imprecazioni che mai avrei immaginato esistessero.

Ma in tutto questo, il mio sorriso non è cessato di brillare.
È una bella sensazione, quella di passare momenti come questi con le persone più importanti della mia vita. Mi sento in pace con me stessa... felice.

«Eccoci!»

E davanti a noi si estende, in tutto il suo splendore, l'oceano.
I suoi colori così pacifici e la sua acqua così limpida, la quale riflette tutte le sfumature del tramonto.

«Andiamo!»

Scendiamo di corsa la duna di sabbia e lanciamo gli zaini.
Senza perdere altro tempo, ci togliamo i vestiti e corriamo senza sosta verso l'acqua azzurra e cristallina.

Ci buttiamo nell'oceano a capofitto, schizzando acqua d'appertutto e ridendo fragorosamente.

Dylan mi sorprende alle spalle e mi spinge sott'acqua, e stessa cosa fa Chris con Silvia.

«Dyl sei morto.»

Lo rincorro bevendo non so quanti litri d'acqua salata, poiché non riesco a smettere di ridere.

D'un tratto, Chris mi ferma, mi prende in braccio e mi bacia in modo passionevole... e dopodiché mi butta in acqua facendomi restare a bocca aperta.

È una sensazione strana, ma bella, quella che provo ora.
Una sorta di spensieratezza, felicità, calma. È come se d'un tratto io abbia capito che sono questi i momenti che deficiniscono "felice" la mia vita e il mio stato mentale.

Non ho bisogno di grandi gite in chissà quale chalet per sentirmi soddisfatta della mia vita, ma solo ciò che sto vivendo ora.

«Ora vi facciamo a merda.»
«Silvia agguerrita... mi piace.»

Senza che me l'aspettassi, Silvia mi prende sulle spalle e si butta contro Dylan e Chris, che hanno fatto la stessa cosa.

Ridiamo, cadiamo, ci schizziamo, mentre la luce del tramonto risplende i nostri movimenti.

«Tess, facciamo così, se vinci tu, ti pago il pranzo per un mese...»

«Prima cosa, vincere a cosa? E seconda... se vinci tu?»

«Lo vedrai.»

Chris mi fa un sorriso malizioso e io resto a guardarlo, incantata da lui. Va sott'acqua velocemente, e poi risale buttando indietro la testa e rendendo ancora più selvaggio il suo ciuffo.

Incrocia i miei occhi, e io mi sento completamente infuocata dal suo sguardo e da tutto ciò che lo rende... semplicemente lui.

Mi sorride, mi viene incontro e mi sussurra nell'orecchio.

«Non hai saputo resistere a guardarmi, ho vinto io.»

Rabbrividisco quando sento il suo fiato sul collo, e non resisto nemmeno quando mi prende in braccio sfiorando la mia intimità, e mi bacia sul collo, sul petto, sulla parte di seno scoperto, e sulle labbra, mandandomi in paradiso.

Mi guarda, e mi morde il labbro inferiore. Le nostre labbra si incrociano, si sfiorano, si desiderano.

I nostri corpi si toccano, rabbrividiscono, e si toccano ancora.

E noi non ci fermiamo, lasciamo che i nostri corpi si colpiscano tra di loro e che le nostre labbra continuino a baciarsi.

Quando ci stacchiamo, in realtà non vorremmo farlo.

«L'ultimo che arriva in spiaggia mangia solo metà pizza!»

Ho ancora le guance rosse quando sentiamo Silvia gridare e iniziare a correre con Dylan dietro, verso la spiaggia.


Io e Chris ci guardiamo sorridendo e facciamo lo stesso.

Quasi a riva, i ragazzi ci prendono dalle gambe ributtandoci in acqua, mentre loro cercano di correre verso la sabbia.

Ma io e la mia migliore amica li tiriamo verso di noi, ridendo come non mai.

«Corriamo!»

Spingendoci tra di noi, arriviamo sulla sabbia, dove ci rotoliamo fino a che essa non ci riempe anche le orecchie.

Ci lanciamo sabbia bagnata sul costume, sui capelli "sono uno splendore, basta rovinarli!" di Dylan.

Chris mi tende la sua mano, che stringo forte per alzarmi, e mi cinge i fianchi.

«Più tardi finiamo ciò che abbiamo iniziato prima» mi sussurra in modo sensuale nell'orecchio, ed io non posso fare altro che mordermi il labbro inferiore.

Ci rituffiamo in acqua tutti insieme, lasciando che essa ci scivoli e si imprima sulla nostra pelle.

E d'un tratto mi rivengono in mente i momenti passati con Chris; il nostro primo incontro a casa sua, il primo "litigio", la mia voglia di rivederlo ancora, la sua pelle perfetta di quel giorno a casa sua, le nostre passeggiate. E la sera in cui ha bussato alla mia finestra, e mi ha portata a vedere le stelle nel suo posto preferito. Il nostro primo bacio, il modo in cui quella sera mi ha protetta dal mio stesso pianto. La sua mano stretta alla mia all'ospedale, il ti amo non detto e quello detto. Il suo sorriso, le notti passate a dormire insieme. La nostra prima volta, il mio nome sussurrato dalle sue labbra.

E i suoi baci, le sue carezze, i suoi gesti, le sue parole.

«È stato... fantastico, davvero» esclama Silvia mentre usciamo dall'acqua.

«Concordo, non ho mai riso così tanto in vita mia» aggiungo sinceramente io.

I ragazzi annuiscono, e si fanno più vicini a noi.

Rivolgiamo lo sguardo verso l'oceano e il cielo che piano piano diventa sempre più scuro.

Prendo la mano libera di Silvia - l'altra è stretta a quella di Dylan - mentre con la mano destra stringo quella di Chris.

Guardo ognuno di loro, e poi i miei occhi si soffermano di nuovo sull'oceano.

E chi l'avrebbe mai detto, che nonostante tutto ciò che abbiamo passato in questi mesi, che ci siamo detti senza pensare alle conseguenze, che abbiamo visto con dolore, che abbiamo vissuto con le lacrime agli occhi... potessimo essere ancora quà, insieme.




˙ ˖ ✩ ━ ( NOTE ! )

questo capitolo è
davvero importante
per me, mi sono
commossa scrivendolo,
e spero che vi piaccia ♡

comunque,,
facendo qualche
riflessione e provando
a scrivere cose diverse,
mi sono resa conto che
non avrebbe senso fare
un altro capitolo per
questa storia: questo,
è l'ultimo ♡.

e ora domanda per voi:
l'epilogo lo volete
stasera o domani??

i ringraziamenti
usciranno subito
dopo l'epilogo !

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top