• capitolo 38 •
༻ CHRIS ༺
- when the party's over
Cade tra le mie braccia, e il mio cuore sobbalza.
Le sue urla disperate mi riempiono le orecchie, mentre il suo corpo si muove cercando di scacciarsi alla mia presa.
La sento piangere chiamando il nome di Silvia.
È intrappolata in una gabbia di dolore e di vergogna. Affogherebbe tra le sue stesse lacrime, se non ci fossimo io e Dylan.
«Sono una persona di merda.»
«Non è vero.»
La tengo stretta nelle mie braccia, mentre Dylan mi porta in una stanza lontano da tutti.
La stendo piano sul letto mentre ripete sempre le stesse parole. Mi strugge vederla così.
Mi fermo a guardarla; è bellissima nonostante sia ubriaca fradicia.
Nonostante abbia i capelli scompigliati.
Nonostante il suo viso sia tutto rosso.
È uno splendore, un raggio di Sole che sbuca solitario nelle nubi scure.
«Tessa... »
«Chris, allontanati.»
Sospiro a quelle parole. Ha paura di ferirmi, ma so che non lo farà mai.
«Non succederà, bimba.»
«Chris, potresti farmi un favore?» mi interrompe.
Annuisco tristemente, forse non è il momento giusto per parlarle.
«Allontanati dalla mia vita »
«Tess, hai solo fatto uno sbaglio, che non si ripeterà mai più. Ce la farai, so che puoi farcela»
Lei scuote la testa continuando a piangere, e nella mia mente affiorano i ricordi di quella sera...
«Tess io ti amo, non ti abbandoneró mai.»
«Chi si ama si abbandona.»
«No, chi si ama si lascia andare, ma tu hai bisogno di affetto.»
Sento ancora i suoi singhiozzi riempire la stanza, che si alternano a parole nervose e finte risate strozzate.
E io non so cosa fare.
«Tess, puoi rimediare a questo sbaglio, io so che puoi sistemare tutto. Non c'è una volta in cui tu non l'abbia fatto» sento il suo sguardo premere su di me.
«Sei fantastica, dico sul serio. Sei la persona migliore che io conosca, e sicuramente la più formidabile.»
«Ora, se vuoi, puoi piangere su di me. Non te l'ho mai impedito e mai lo farò.»
Indugia un po', ma alla fine annuisce.
Mi sdraio affianco a lei, mettendole la mia felpa addosso.
Ha gli occhi rossi, e l'alito che puzza di alcol. Ma non m'importa.
«Ti sei mai perdonato la morte di sua sorella?»
Il mio respiro si blocca per un attimo.
No, non l'ho mai fatto.
È un rimorso che lacera tutto me stesso, partendo dal profondo di me; dal mio cuore.
Le mie giornate si riempiono dei "se solo" e dei "è colpa mia".
È così che lei si sente ora?
Probabilmente sì.
«Chris, lei è tutto per me.»
«Lo so, Tess. Lo so.»
La stringo forte a me, e lei posa la testa sul mio petto.
Stringe la mia maglia tra le sue dita, finché non scoppia a piangere di nuovo.
Le accarezzo delicatamente i capelli e il viso, non dicendo nulla. Lei sa che questi gesti raccontano più delle parole.
Tuttavia, anche in questo momento in cui è così fragile, non posso fare altro che notare la sua bellezza.
È indescrivibile quanto io sia attratto da lei.
Quei piccoli ciuffi biondi che le ricadono sul viso, quegli occhi azzurri contornati dal rosso delle lacrime...
È lei che mi rende così strano - così vulnerabile.
Alza lo sguardo velato di lacrime verso di me, ed io sussulto.
Forse devo smetterla di perdermi tra i suoi occhi.
«Dormirai con me?» sussurra lei ad un tratto.
«Sì, dormiró con te.»
Allenta la presa della mia maglia, sentendosi rassicurata.
«Sei bellissima.»
Alza la testa e mi incanta di nuovo con i suoi occhi.
Ciò che mi colpisce di più, è che lei non prova nessun problema nel piangere davanti a me.
Lo fa naturalmente.
«Non intendo solo ora, intendo sempre, sei bellissima.»
Cerca di sorridere, ma singhiozza ancora.
D'un tratto, faccio lo stesso.
Forse pensando a mia sorella, forse pensando al dolore di Tess.
È incredibile il modo in cui crolliamo dinanzi a queste difficoltà. Come se una lama ci perforasse il cuore all'improvviso, e continuasse ad andare sempre più in profondità.
Mia sorella non era il "mio tutto" prima che noi non fossimo più nulla.
Ci si accorge dell'importanza delle persone soltanto quando non le abbiamo più al nostro fianco.
E in quel momento arrivano i rimorsi, i rimpianti, le colpe.
Se Tess non riuscisse a sistemare le cose con Silvia, sprofonderebbe di nuovo.
È vero, ora c'è suo padre con lei, si stanno rifacendo una vita.
Eppure, lei vuole la sua migliore amica.
Sento che i suoi singhiozzi stanno diminuendo - sarà l'effetto dell'alcol - ma io la stringo sempre più forte a me.
Voglio che si senta al sicuro tra le mie braccia, che siano come un posto in cui rifugiarsi dalle difficoltà di tutti i giorni, e quelle più dolorose.
Forse il mio compito nella vita è proprio questo; renderla felice, farla stare al sicuro, tenerla stretta senza mai lasciarla sola, nonostante il mondo ci crolli addosso.
Ma domani sarà un altro giorno, e forse le sue lacrime saranno rimpiazzate dal suo bellissimo sorriso.
˙ ˖ ✩ ━ ( NOTE ! )
il prossimo capitolo
sarà davvero molto
importante, quindi non
perdetevelo!
spero che questo vi sia
piaciuto ♡
la pubblicazione
sarà rimandata a
dopodomani, poiché
domani starò poco a casa
p.s. si capisce che piaccio
a crush, ma lui indugia
ancora ddosjsjsjjs vabbé
significa che siamo destinati
a stare insieme :)
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