• capitolo 25 •
.*°✩°:☾:°✩°*.
.*°✩°:☾:°✩°*.
tess' pov
Mi sveglio e affianco a me c'è Chris, già sveglio, che mi guarda come se fossi la cosa più bella al mondo. Mi fa sentire così felice, così amata.
«Buongiorno.» gli dico dolcemente accarezzandogli il viso, mentre lui fa lo stesso.
«Non potevo desiderare un buongiorno più bello.» mi sussurra all'orecchio.
«Mi viene il diabete con tutta questa dolcezza però.»
Lui mi guarda male ed io scoppio a ridere.
«Scherzo, è bellissimo svegliarsi con te.»
«Mh... magari potrebbe diventare un abitudine.»
«Ah si?» gli sorrido avvampando un po' e ci scambiamo un bacio sulle labbra.
«Credo proprio che io debba andare da Silvia.» dico con un po' di malavoglia.
Vorrei stare ancora con lui, ma mi manca passare il tempo con Silvia e chissà, potrei vedere anche Dylan.
«Va bene... stasera facciamo qualcosa?» mi chiede intrecciando le sua dita con le mie.
«Mh... dove mi vorresti portare?»
«Ovunque tu voglia.»
«Allora ci penserò.» gli dó un ultimo bacio e, usando la finestra, vado a casa della mia migliore amica.
*
«Quindi niente?»
«Ti ho detto di no.»
«Ma proprio zero?»
«Ancora?! No!»
«Nemmeno una cosa veloce?» «Silvia!»
Lei scoppia a ridere mentre io la guardo di disappunto.
È da quando sono arrivata a casa sua che mi chiede se io e Chris l'avessimo fatto. E si ostina ancora a chiederlo.
«Ora che, si spera, hai finito di farmi domande del genere, posso far venire Dylan?»
Lei, ancora impegnata in una fragorosa risata, mi fa cenno di sì. Oltre a chiedere ciò che ha chiesto, mi ha detto che pensa che Dylan sia molto geloso nei miei confronti, ma in realtà io questa gelosia non l'ho mai notata. O almeno, sì, ma non in modo esagerato.
Comunque sia, le ho dato retta e ho mandato un messaggio a Dylan dicendogli di venire da noi per fare colazione insieme.
È da molto che non succede, e mi mancano i vecchi tempi.
Dylan - per fortuna poiché muoio di fame - arriva dopo neanche cinque minuti.
Io e lui prendiamo bicchieri, tovaglioli, piatti e sciroppo d'acero per apparecchiare la tavola. Nel frattempo, Silvia riscalda una padella per cuocere i pancakes.
«Allora che si dice?» ci chiede Dylan.
«Ho conosciuto una ragazza su instagram... solo che non so bene se sia bona oppure no, quindi Dylan mi devi aiutare.» dice Silvia, e subito mi spunta un sorriso.
«Con piacere.»
«Mia madre si sente meglio, passa molto tempo con i nonni e la psicologa.» i miei due migliori amici fanno un sorriso.
«Io invece vado quasi tutti i giorni da Phoebe, e Peter non lo vedo più ormai dall'incidente.»
«E con Chris?»
La verità? Non mi aspettavo questa domanda da Dylan. Per nulla affatto.
«Oh... beh va bene, è dolce, disponibile... sì va benissimo.»
Mi sembra di notare un sorriso malizioso sul volto di Dylan, ma forse è solo una mia impressione.
Dopo aver quasi mandato a fuoco la cucina - e non si sa nemmeno come - ci sediamo a tavola a gustare i nostri pancakes.
Ecco ciò che preferisco di più.
Non è chissà quale evento, stiamo solo facendo colazione assieme, eppure mi trasmette tanta serenità e spensieratezza.
Tra un boccone e l'altro, Dylan ci racconta la sua avventura con un cane che gli ha quasi strappato i pantaloni del pigiama e io e Silvia scoppiamo a ridere.
«M so n'cazzet.» Ecco la tipica frase di Dylan nel suo accento - e dialetto - italiano.
Sua nonna, infatti, è pugliese; lui però è andato solo una volta in Italia, tra l'altro quando era piccolo, mentre sua nonna vive da ormai decenni quí a Brooklyn.
«Ah Tess, hai notizie di tuo padre?» mi chiede la mia migliore amica dopo un po'.
Scuoto la testa mantenendo lo sguardo basso.
In questi giorni non ci ho pensato molto a lui, ma quando la mia mente era libera subito affiorava il suo nome.
«Secondo me dovresti provare a rintracciarlo, non dovrebbe essere molto complicato.» afferma Dylan.
«Ragazzi non lo so... in realtà non riesco a pensarci molto a lui, e per il momento non ho intenzione di farlo.»
«Tranquilla, va tutto bene.» mi dice Silvia posando la sua mano sulla mia.
«Allora, mi fai vedere la ragazza bona?»
Io e Silvia ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
In quel preciso istante, notai una frase scritta su un quadro appeso alla parete:
❝ colleziona i piccoli momenti, anche quelli che possono sembrare più insignificanti. nonostante la vita possa sembrarti uno schifo, sono questi momenti che la fanno essere una meraviglia ❞
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top