• capitolo 16 •
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chris' pov
La guardo, in silenzio e nel buio più profondo, dormire. I miei occhi si incantano sul suo splendido viso, di cui non potrei fare a meno.
Non ho mai visto nulla di più bello, ma ho paura di non essere alla sua altezza.
Lei è così bella, così gentile, così perfetta, che io messo in confronto sono il nulla più assoluto.
Quanto potrò resistere ancora, prima di fare un passo falso e ferirla? È sempre andato a finire così, anche con mia sorella; non c'è alcun motivo che non possa finire male anche con lei.
Ha ancora le guance rosse per il lungo pianto di ieri sera e i suoi capelli sono scompigliati. Nonostante tutto questo, è pur sempre stupenda.
È un raggio di Sole che s'infiltra in un temporale, è un diamante trovato dopo dure ore di lavoro, è la perfezione in mezzo alla catastrofe.
E ogni momento che passa, sento che il mio cuore appartenga sempre di più a lei. Sono vulnerabile di fronte a Tessa, perché lei è tutto.
tess'pov
Mi stropiccio gli occhi gonfi e li apro lentamente. Al mio fianco c'è Chris, che ha nascosto il viso tra la mia spalla e mi accarezza i fianchi.
Sorriso istintivamente a quel tocco delicato, ma il mio pensiero va subito alla sera precedente e a mia madre.
Mi metto una mano sulla fronte, che sento pulsare a causa del mal di testa provocato dal forte pianto.
«Come stai?» Chris mi abbraccia e mi da un bacio sulla guancia.
«Mi fa un po' male la testa, ma è normale.» dico girandomi verso di lui, che fa un sorriso soddisfatto e strofina il suo naso sul mio.
Chris, così è ovvio che mi innamoro perdutamente di te...
«Più tardi voglio andare a trovare mia madre.»
«Vengo con te.»
«Chris...»
«Tess é inutile!»
Gli accarezzo la guancia e lui mi da un lento bacio a stampo sulle labbra.
«Devi andare dai tuoi genitori, io starò con i miei nonni, e so che sei stanco, hai bisogno di staccare da tutto questo stress.»
«Ne avresti bisogno anche tu.» dice prontamente.
Mi lascia senza parole per la sua risposta, ma gli faccio segno di "no" con la testa e lui si arrende.
«Sei un tesoro, davvero.»
«Ti perdono solo se stasera ti posso portare a fare un giro in moto.»
«Non mi hai detto di avere una moto!» dico spalancando la bocca sorpresa.
«Ed è così, ma mio padre ne ha una, quindi... »
«Okay, ma dovrai andare pianissimo!» già mi vengono i brividi alla pelle.
Ride ed intreccia le sue mani alle mie, portandosele alle labbra e dandole un bacio.
Lo guardo totalmente incantata dai suoi gesti, che cazzo c'è da dirlo, amo infinitamente.
*
Arrivo all'ospedale con i miei nonni e do la precedenza a loro per visitare mia madre, poiché io ho bisogno di una considerazione mentale di ciò che sto per vedere.
L'ultima volta che ho visto mia madre, lei era nella pozza del suo sangue, mentre con la voce distrutta diceva di aver perso il suo bambino.
Mi sfiorano nella mente le dolci parole di Chris, quando mi diceva che sono forte e che posso farcela.
Forse in questo momento mi servirebbe un abbraccio, magari forte, magari suo.
Aspetto accomodandomi ad una fredda sedia della sala d'attesa ed inizio ad agitare le dita delle mani in segno di nervosismo.
Inspiro ed espiro frettolosamente, mantenendo gli occhi chiusi.
In questo momento vorrei le mani di Chris sulle mie e la sua voce che mi dicesse di stare tranquilla.
Magari quando sono con lui non me ne accorgo, ma quando non è affianco a me capisco quanto lui sia importante e quale ruolo abbia nella mia vita.
Riesce a calmare la mia ansia e a colmare quegli spazi vuoti che fanno parte di me.
Immersa nei miei pensieri, mi accorgo che i miei nonni sono usciti dalla stanza di mia madre solo quando chiamano il mio nome.
Mi alzo immediatamente mentre mi stropiccio la maglia con le mani sudate.
«Allora vado... »
«Tess non preoccuparti, devi dare a tutto il suo tempo.» Mio nonno ha ragione.
Me lo dice sempre, poiché la sua vecchiaia gli ha dato forza di rispettare la pazienza.Che sia la guarigione di una malattia, o un dolore ai muscoli, o "un altro problema da anziani" - come dice lui - dovremo avere la pazienza
Annuisco con un sorriso ed entro nella stanza.
Mia madre è semi sdraiata sul lettino d'ospedale e mi guarda un po' commossa.
Sciolgo totalmente i muscoli, prima rigidi per l'agitazione, e corro ad abbracciarla - facendo attenzione così da non farle male - .
«Come ti senti?»
«Non alla grande, ma gli infermieri sono fantastici e ogni ora che passa mi sento sempre meglio.» Mi sorride ed io ricambio il gesto.
Le sposto una ciocca di capelli dal viso pallido.
«E tu tesoro? Sei andata dai nonni?»
«In realtà... sono stata con Chris... »
«Non mi avevi detto che vi eravate fidanzati!» Fa un espressione sorpresa e compiaciuta e le mi guance diventano rosse per l'imbarazzo.
«L'hai detto ai nonni, vero?» chiede ritornando subito seria.
«È ovvio!» il mio viso si fa sempre più paonazzo.
«È proprio bello eh... »
«Mamma!» esclamo nascondendo il viso tra le mani.
Non posso credere che l'abbia detto.
Lei scoppia a ridere e alla fine cedo anch'io; sento la leggerezza della felicità attraversarmi il corpo.
Rimango ancora per un po' a parlare con lei; di Chris, delle mie abilità del pulire la casa, ancora di Chris e sì, di Chris.
Decido di non parlare di Peter, lo faremo solo quando lei sarà pronta.
- spazio autrice -
Sorpresaaaa pubblicherò anche domani :) ♡
Inoltre ho pubblicato la storia trash umoristica di cui vi ho parlato ieri, la trovate sul mio profilo :)
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