34

Dan's pov
Giovedì

《Papà, non sai quanto io sia felice!》

Le parole di Althea mi rimbombano ancora in testa dalla sera prima. So di aver fatto la cosa giusta, ma allo stesso tempo so che Althea ce l'ha con me in egual modo. E domenica, fra tre giorni, andrà in gita con Mitch... e Dio solo sa quel che succederà. E poi, non avevo ben calcolato i tempi: quand'è che i genitori di Althea vorranno sapere il nome del donatore? E se il professore Andrews si sbagliasse?

Mi costringo ad alzare nonostante tutti questi pensieri, guardando il ragazzo che ha accettato gentilmente di ospitarmi. Lui ha una bella famiglia a casa, una vita tranquilla, una ragazza e amici normali.
Quanto darei per essere come lui...
O forse no.

Dopotutto, Althea non è una ragazza normale, Wayne e Ben non sono amici normali, la mia vita non è tranquilla...
E io fino a pochi giorni fa vivevo splendidamente.

Fino a quando Al è scomparsa.

Mi accorgo di essere rimasto a fissare Gary come un ebete, perciò distolgo lo sguardo e metto i vestiti che avevo preparato la sera prima. Un'abitudine rimasta dai tempi delle elementari.

Oggi non ho voglia di andare a lezione, neanche un briciolo.
Prometto a me stesso che finita questa settimana studierò sul serio e finirò il college.

Adesso, invece, mi siedo alla scrivania. Gary ha ordinato i libri per sfumatura di colore, le penne per lunghezza e perfino le riviste per numero di pagine. Non mi stupisco della presenza di un manuale di astrofisica e di uno di geologia, nonostante lui studi materie umanistiche.
Sul mappamondo noto persino degli appunti e dei post it con note illegibili.
Sospiro.

《Ti interessano i miei appunti sulle latitudini esatte in cui la zona d'ombra delle eclissi potrebbe verificarsi, ammesso che il coefficiente di...》

《No, Gary. Ero solo seduto》

Ah, dimenticavo. Gary è un secchione. Appena sveglio, e già pronto a snocciolare lezioni. Incredibile.

Lui va in cucina e torna con due bicchieri di caffè. Declino l'offerta e lui se li scola entrambi.

《Che lezioni hai oggi?》

《Oggi non vado》

Lui mi guarda come se avessi bestemmiato e io mi metto a ridere.

《Okay》

Va in camera e ne ritorna vestito, non come immaginavo. Mi sarei aspettato un maglione grigio o una camicia inamidata, e dei pantaloni di velluto ben stirati. Invece se ne esce con un paio di jeans e la maglietta di un gruppo rock. Aspetta... i Red Hot Chili Peppers, se non sbaglio. Il gruppo preferito di Aja, penso sbadigliando.

《Oh, sì. È il mio gruppo preferito》

Fa gonfiandosi d'orgoglio.

《Pensavo ascoltassi Mozart, Beethoven o cose del...》

Mi interrompe lo squillo del telefono... Wayne.
Faccio un cenno di scuse a Gary e rispondo.

《Amico, arriviamo!》

Dice lui senza darmi il tempo di ribattere.

Arriviamo?》

《Esatto! Io, Ben, Theresa e i tuoi genitori. Ah, anche Aja》

《Ma... perchè?》

Sbotto, incapace di nascondere la sorpresa.

《Che domande... ai Westlake non riusciamo a far nulla senza di te e abbiamo chiesto ad Alex solo tre giorni. E i tuoi... ti passo tua madre》

《Danny?》

La voce di mia madre è flebile.

《Sappiamo di Althea, Dan. Quando arriviamo dobbiamo parlare》

Chiude, senza darmi il tempo di rispondere. Sbuffo e guardo Gary.

《È per quella ragazza?》

Chiede. Annuisco, stringendo le labbra. Di cosa vuole parlare mia madre?

《Anche la mia mi ha lasciato》

Alzo lo sguardo. Forse neanche la sua vita è perfetta.

《Dice che sono troppo noioso》

Faccio un mezzo sorriso, ripensando alle parole che mi aveva detto Aja qualche tempo fa. "Sei troppo poco noioso, Daniel. Sempre di qua, sempre di là". E senza volerlo do voce ai miei pensieri.

Gary scoppia a ridere.

《Dovresti farmela conoscere, allora》

Althea's pov

Uscendo dalla camera, sento un gran trambusto. Dai dormitori maschili arriva un brusio che fa eco tra le pareti; per curiosità, vado a dare un'occhiata. Alla Stanford è raro il rumore.

Mi trovo davanti una coppia sui sessant'anni, ben vestiti e sorridenti. Accanto, una ragazza minuta e attraente, con i capelli corti. E dietro, Wayne e Ben.

A un tratto riconosco la coppia: i genitori di Mac, dunque di... Daniel. E la ragazza, lei dovrebbe essere Aja.

La guardo con un misto di tristezza e rabbia: lei sposerà Daniel e sarà felice, senza conoscere ciò che ha fatto. E che forse farà...

O che non ha fatto...

Mi ricorda la coscienza. La zittisco e vado via prima che mi riconoscano, ma Wayne mi nota. Si dilegua dagli altri borbottando qualcosa e mi raggiunge, nascondendosi in un angolo.

《Althea》

《Wayne》

Faccio, abbassando lo sguardo. Sa...?

《So che hai lasciato Dan》

Lo dice come un dato di fatto, senza un particolare tono. Io annuisco, incapace di parlare.

《Ho poco tempo. Non farò preamboli. Lui non farebbe mai... quello di cui l'hai accusato. Non farebbe male a una mosca, Althea. Lui ti ama. Ti ama più di chiunque altra ragazza. I suoi genitori sanno di te, Al. Sanno che vuole riconquistarti. Vogliono dissuaderlo. Per Aja. Senza di te... lui è diverso》

Ascolto con il cuore in gola e poi mi appoggio al muro. Devo dare a Daniel la possibilità di spiegare il suo punto di vista. Wayne capisce il mio sguardo e mi sorride, poggiandomi la mano sulla spalla. Io lo abbraccio, cogliendolo di sorpresa.

《Grazie, Wayne》

Dan's pov

《Wayne, dove sei?!》

《Eccomi, eccomi》

Sbuca da un angolo e io lo guardo, ma lui si stringe nelle spalle. Prima che possa spiegare ai miei della presenza di Gary, lui esce dalla porta con lo zaino in spalla.

《Oh... Dan, hai portato tutta la parentela》

Ridacchia, passando lo sguardo su ognuno di noi. Si sofferma troppo su Aja, per i miei gusti, ma lui si riprende subito.

《Beh, io vado a lezione》

Gary sta per svoltare quando Aja tossisce, e lui si gira.

《Sei il coinquilino di Daniel?》

Fa con voce abbastanza stridula. Lui annuisce e le sorride, per poi allontanarsi. Ci manca solo questa.

Entriamo tutti nella stanza e nessuno parla per un minuto buono. Sono io a spezzare il silenzio.

《Mamma, dovevi parlarmi...》

《Sì. Io e tuo padre dobbiamo parlarti》

Dice scoccando un'occhiata a mio padre.

《Ronald...》

《Sì, certo, cara》

Lui sembra abbastanza in imbarazzo mentre parla.

《Dan, sappiamo di quella ragazza, Althea. Lo sa anche Aja, la tua futura moglie. Siamo qui per farti ragionare, figliuolo. Tu... e lei... non funzionerà mai》

Non rispondo, limitandomi a guardare Wayne e Ben. Loro sanno quanto la amo. Loro sanno quanto sia importante per me. Ma non dicono nulla, scuotono leggermente il capo e spostano lo sguardo. Mi sento... solo.

Aja non tradisce emozioni.
Forse ha sempre saputo che non l'amavo.

《Papà...》

《Daniel, i genitori di Althea e di Kristal sono Daisy Angel Garrett e Thomas Darrek》

Mia madre sottolinea i loro nomi con la voce rotta. Pensa che io non li abbia riconosciuti. Pensa che io non lo sappia. Cerco di fingere di essere sorpreso, ma alla fine mi limito a borbottare 'lo so'.

Quei nomi sono gli stessi che abbiamo letto decine di volte sulle denunce per stupro e aggressione.

《Lascerò in pace Althea》

Sussurro.
Nello stesso momento in cui lo dico, mi accorgo che è impossibile.

Se ne accorgono anche Wayne e Ben.
Se ne accorge Aja.

Ma non dicono nulla.
Lei mi rivolge un sorriso triste e si congeda, uscendo dalla porta.
Wayne e Ben lo seguono, subito dopo mia madre, che mi saluta con una pacca sulla spalla.

Mio padre fa per andare con loro, ma sull'uscio si volta. A bassa voce, parla.

《Dan, so che la ami. Non lasciarla andare. È la tua occasione》

Quando esce, per la terza volta in un anno, scoppio a piangere.

"Dirò la verità ad Al"
Prometto a me stesso.

Spazio autrice
Scusatemi per l'assenza ieri e avantieri ma ero impegnata:(
Spero vi piaccia e, come al solito, fatemi notare errori/incongruenze

Sofya

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top