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Dan's pov
《Dunque, come dicevo, con la morte dei fratelli Gracchi, Roma dovette fronteggiare l'epoca in cui la violenza divenne il modo per...》
Althea è così bella.
La guardo, seduta al suo posto, mentre ascolta.
Mordicchia la penna, e provo l'impulso di togliergli la ciocca ribelle che le copre l'occhio.
《...nel 107 a.C. Mario, un cosiddetto uomo nuovo, che, pur essendo nato in una famiglia non nobile, riuscì a entrare nelle magistrature più...》
Althea si sporge e parla con la ragazza davanti a lei.
Le sue labbra si muovono ipnotiche, e il suo sorriso è un colpo al cuore.
Vorrei che stesse sorridendo per me.
《...la guerra contro Giugurta, un usurpatore che uccise, pur di andare al trono della Numidia, i fratelli Iempsale e...》
Ora sta osservando il quaderno.
Prende appunti, scostandosi i capelli di tanto in tanto.
Picchietta sul banco con le unghie, e il ragazzo di fianco non la smette di osservarlo.
Perchè non la smette?!
《...furono gli scontri contro i Cimbri, la tribù germanica che aveva già vinto a...》
Provo l'infinito desiderio di tirargli un pugno. Perchè non guarda qualche altra ragazza?
Nessuna però è bella quanto Althea.
Dio Santo, sono ridotto male.
《...e questo è tutto, ragazzi. Vi consiglio di approfondire la rivalità tra Mario e Silla, perchè nella prossima lezione ne parleremo》
Tutti gli studenti si alzano, ma il professore fa un gesto, mimando di star seduti.
《So che siete ormai all'Università e non volete essere trattati come semplici liceali》
Dice ridendo. Io sbuffo. Mi toglie tempo prezioso per cercare di avvicinare Althea.
《Però secondo me un lavoro a coppie farebbe più che bene a tutti. Qualcosa di... diverso. Voglio che scriviate un "diario" in cui fingiate di essere antichi romani e raccontiate le vicende dal punto di vista di un plebeo》
No.
No.
Non ho intenzione di prestarmi a queste stronzate.
《Dunque, qui sono le coppie》
Gira la lavagna, su cui con una lentezza incredibile scrive i nomi dei trenta studenti della sua classe, elencando le coppie.
Aspetta... coppie?
E se finissi con Althea?
Mi sporgo e ascolto ansioso il professore che elenca i nomi.
《Ann e Buddie》
《Cross e Darkels》
《Darrek e...》
Ti prego, fa' che sia Reynolds.
Ti prego, fa' che sia Reynolds.
Ti prego, fa' che sia Reynolds.
Ti prego, fa' che sia Reynolds.
Un attimo prima che il professore completi la frase, mi rendo conto che l'elenco è in ordine alfabetico.
Maledizione.
《...De Cicco》
Althea guarda una ragazza italica, Anna o Alessia, un nome del genere, e le sorride. Lei ricambia.
Gli studenti escono dall'aula e Althea non mi degna neanche di uno sguardo.
《Reynolds, ha intenzione di seguire anche la mia lezione di letteratura?》
Chiede guardandomi, aggrottando le sopracciglia.
《No, no... ora vado》
Prima di arrivare alla porta, però, mi viene un'idea.
《Prof Andrews... posso chiederle una cosa?》
《Dica pure, Reynolds》
《Insomma... per il lavoro di gruppo... si possono cambiare le coppie?》
Chiedo deglutendo. Ti prego, fa' che sia di buonumore oggi.
《Sono in ordine alfabetico, mi spiace...》
Con un'espressione disperata, mi chino verso la cattedra del professore.
《Lei è la mia unica speranza. Fra una settimana mi sposo, un matrimonio combinato. Adesso ho incontrato la ragazza che amo, ma lei mi odia. Voglio riconquistarla, la prego, signor Andrews...》
La verità è sempre l'opzione migliore, infatti lui mi guarda negli occhi...
e si mette a ridere.
《Lei innamorato, Reynolds? Beh, credo che vorrò godermi la scena. Chi è la fortunata?》
Un peso mi si leva dallo stomaco.
《Althea. Althea Darrek》
Althea's pov
Alessandra si rivela essere una buona interlocutrice. Viene dall'Italia, mi ha detto, precisamente la Calabria. Dice che lì è bellissimo, c'è il mare vicino e nel suo quartiere tutti si conoscevano e si aiutavano. A San Francisco è difficile immaginare di conoscere tutti, impossibile. Ci siamo scambiate chiacchere fino alla sua stanza, dove ci siamo organizzate per il progetto di domani.
《Ciao, Althea》
Mi saluta, con uno strano accento che mi fa sorridere. Ricambio e mi volto, decisa ad andare verso la mia stanza.
Ma un volto familiare mi ferma.
Dan.
Daniel.
Reynolds.
《Che cazzo ci fai ancora qui?!》
Urlo, incurante degli sguardi allarmati degli altri studenti.
《Al, voglio spiegarti...》
《VATTENE VIA, BASTARDO》
Quasi mi sgolo, spintonandolo per andare in camera. Ma lui mi blocca. Sento la sua mano sul mio braccio. La sua mano lurida. Lurida, perché toccò mia sorella. La mia sorellina.
Senza pensarci gli mollo un pugno in pieno viso. La guancia si sposta e sento uno scricchiolio. Non voglio sapere cos'è.
Mi volto e corro via, con le lacrime che mi scorrono in viso.
Perchè?
Perchè?!
PERCHÈ?!
Dan's pov
Sapevo che stava per tirarmi un pugno, e avrei potuto fermarla. Ma non l'ho fatto. Aveva bisogno di sfogarsi. Avrei fatto lo stesso se avessi creduto che qualcuno avesse violentato mio fratello. Cerco di non prenderla sul personale, ma è difficile.
《Signor Reynolds... spero si sia ricreduto sul volerla nel suo gruppo》
《Professore Andrews?》
Dico voltandomi. Lui annuisce e mi prende da parte. Lo seguo, con la guancia che brucia e un filo di sangue che cola dal naso.
Per prima cosa lui mi offre un fazzolettino, che io accetto con gratitudine. Poi si siede e comincia a parlare.
《Trent'anni fa conobbi l'amore della mia vita. Era bella, intelligente, dolce. Era perfetta. L'unica pecca... beh, mi odiava. Mi odiava perchè i miei genitori odiavano i suoi, e viceversa. Non voleva neanche parlarmi.
Adesso siamo felicemente sposati》
Guardo il professore con un misto di sorpresa e confusione. Ha un lacrima sul viso.
《Adesso ti parlo da amico e non da professore, Daniel. L'amore è qualcosa di imprescindibile. E a meno che tu non abbia ammazzato un suo familiare, tutto può essere perdonato per amore》
《Ma...》
《Non seguirla, non provare a parlarle. Ascoltami》
A bassa voce, prosegue.
《In un tema, una confessione, si è lasciata sfuggire che suo padre ha bisogno della donazione di un rene e che nella sua famiglia nessuno può aiutarlo. Se la ami, se davvero la ami, questa è la tua occasione. Non insegno biologia, ma so che non è così brutto vivere senza un rene》
Non riesco a dire nulla.
Quel professore noioso che a malapena sapevo cosa insegnasse, ora è diventato il mio salvatore.
《Però... fallo anonimamente》
《Cosa? E io... non vorrà comunque vederti》
《Fidati, ragazzo, ho studiato psicologia. Loro faranno di tutto per sapere il nome del benefattore. E... ti lascio immaginare il seguito》
Senza parole, mi chino e lo abbraccio, imbarazzato.
《Grazie, professore Andrews》
《Per oggi sono solo Micah. E, in cambio, vorrei che prestassi un po' più di attenzione alla storia romana》
Kristal's pov
《Mac, mi spiace. Davvero. Io...》
《Ascoltami, Kris. Ti capisco. Io ti amo, e neanche io non riuscirei a stare con te se credessi che un tuo familiare abbia fatto una cosa tanto orribile a qualcuno a me caro. Ma ascoltami. Io so, so per certo che Dan non può aver fatto una cosa del genere. È ovvio che tu credi di più a tua sorella, ma io ne sono sicuro. Dan è buono come il pane. E, tra parentesi, non avrebbe bisogno di... fare questa cosa per portarsi una ragazza a letto. Non so se mi capisci》
《Ti capisco, Mac. E neanche io ne sono troppo sicura, ma devi comprendere che non posso stare ancora con te》
《Lo so, e mi si spezza il cuore. Ma fammi una promessa. Fa' capire ad Althea che Dan non farebbe mai una cosa del genere. Promettimi che le dimostrerai che lui è innocente. Lui la ama. La ama in un modo che non ho mai visto. E io amo te. Fallo per noi, fallo per tua sorella. Promettimi che scoprirai la verità》
《Lo prometto, Mac. Lo prometto con tutta me stessa》
Spazio autrice
Eccomi qui di nuovo:)
Che ve ne pare di questo capitolo?
Un bacio... (magari avessimo tutti Micah Andrews come professore)
Adiòs,
Sofya
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