voler sapere

Yami continuava a fissare il viso della sua Aibou,  ormai era l'alba ma allo spirito poco importava preso com'era dai suoi pensieri.

Era si vero che voleva accertarsi sulla salute della castana, ma ne voleva approfittare per vederci più chiaro sulla sua visione nel corridoio.

Smise di levitare, e si mise al fianco della ragazza che riposava per affrontare la giornata: - Ti giuro, non succederà nulla! - si scusò.

In un attimo, attraverso un caldo bagliore, lo spirito si ritrovò ad essere di nuovo in un corpo.

Ma ciò che fece, lo seppe solo lui!

~

La sveglia suonò per un minuto buono fino a che una mano non la spense, per poi scomparire chissà dove.

Ma in un attimo eccola di nuovo!

- Sei fissato col togliermi di scatto le coperte! - borbottò Elizabeth con ancora gli occhi chiusi.

- E tu sei fissata con l'alzarti in ritardo! Muoviti! - l'avvertì lo spirito.

Lei con un mugugno si trascinò in cucina per fare colazione.

Una volta pronta e preparata prese lo zaino, fatto ieri sera sotto l'attento controllo di Yami, uscì di casa per dirigersi a scuola.

Ma qualcosa la bloccò.

- Che ti prende? Io ti faccio alzare in orario e tu ti imbamboli? - le chiese scettico e leggermente frustrato lo spirito: tanto lavoro sprecato!

Lei cambiò direzione immediatamente senza dire nulla.

Lo spirito la seguiva minacciandola di tornare a scuola a meno che non volesse che lo facesse lui.

Ma lei non lo ascoltava minimamente.

Arrivò davanti ad una biglietteria, ed entrò, con lo spirito perplesso alle spalle.

- Buongiorno! - la salutò un commesso, dai ricci appena accennati biondi e gli occhi verde prato.

- Salve! Avrei una domanda! - si avvicinò al bancone Elizabeth.

- Prego, mi dica pure signorina! - si rese disponibile il biondo.

- Un pochino meno vicino amico! - lo ammonì inutilmente il faraone facendo divertire la castana.

- Voi vendete biglietti per l'aereo? - chiese lasciando Yami perplesso.

- Si! Per dove? - domandò il ragazzo indicando una bacheca piena di orari di diversi voli dietro di sé.

- Giappone! Città Domino! - lo informò la ragazza decisa.

Lo spirito sgranò gli occhi ametista incredulo: nonostante lei non volesse, aveva ancora la ferita e dovesse ancora finire la scuola, era lì, a fare una cosa solo per lui.

- Ehm... eccolo! Che fortuna tesoro! L'ultimo biglietto! Lo prendi? - gli domandò occhi verdi, irritando il faraone.

- Si! - tirò fuori il portafogli e pagò.

Il biondo stava anche per chiederle se nel pomeriggio fosse libera, ma lei si girò e uscì veloce dal negozio.

- Alla fine andremo... quando dobbiamo partire? - gli chiese il faraone volandole accanto.

- Pomeriggio! - lo spirito rimase molto stupito ma sorrise grato alla ragazza.

~

Alessio era già uscito e lei era in casa: Non sapeva quanto tempo sarebbe rimasta in Giappone, perciò prese parecchi vestiti oggetti personali, e scarpe di ricambio.

- Finito! Sono le 13... Meglio dirigersi in aeroporto! - prese la grande valigia e il suo zainetto, uscendo di casa.

Per fortuna, durante l'estate, aveva lavorato parecchio attraverso bar e vari negozi: ecco come riuscì a permettersi perfino il taxi!

Riuscì a fare il check in e a salire in aereo giusto in tempo per la partenza.

Prima di spegnere il telefono, mandò un messaggio al fratello per tranquillizzarlo.

Poi spense il telefono, e appoggiando la testa, chiuse gli occhi, cadendo involontariamente in un sonno.

~

- Aibou - la ragazza venne scossa e chiamata dolcemente - svegliati, adesso atterriamo! - aprì ancora una volta gli occhi, ma questa volta il paesaggio oltre il finestrino era buio anche se pieno di luci colorate.

- Siamo già arrivati? - chiese con la voce impastata dal sonno, stropicciandosi gli occhi.

- Certo! Abbiamo fatto molte ore di viaggio! Forza, preparati che stiamo atterrando! - le rispose Yami.

Lei annuì e si preparò.

~

Si stiracchiò con un sorriso: - Finalmente a terra! Certo che qui a Domino l'aria è decisamente diversa dall'Italia! - si espresse lei, mentre il ragazzo dai capelli a stella annuì.

- Dove andiamo? Devo andare a farmi una doccia! - si lamentò lei.

- Non saprei... - disse incerto - Aibou... c'è qualcosa che non va! - l'avvertì.

Lei si girò intorno stando attenta al minimo movimento: l'unico lato buono dei Black Skull è che ha sviluppato un buon istinto di sopravvivenza!

- Aibou! - si girò verso Yami, ma lo trovò steso a terra.

Stava per andare da lui, quando dopo un dolore acuto, fece la sua stessa fine.

~

Si risvegliarono entrambi in una camera da letto, con la testa che doleva ad entrambi.

- Dove cavolo siamo? - chiese il faraone.

- Fra noi due sei l'unico che conosce la città! - gli rispose lei.

La maniglia della porta venne girata e la loro attenzione ricadde su di essa.

Con il cuore in gola, Liz aspettò di vedere chi ci fosse dietro essa.

La porta venne aperta, e una testa bianca fece capolino da essa.

- Finalmente ti sei svegliata! - disse il ragazzo, con dolci occhi nocciola.

- Ryou!? - gridò sorpreso lo spirito.

- Ehm... - la ragazza, per la prima volta nella sua vita non sapeva cosa dire.

- Sai, passeggio sempre nella zona dell'aeroporto e ti ho trovato li svenuta! Ti ho portata qui. - si avvicinò alla castana che abbassò lo sguardo su se stessa.

Sobbalzó: - DOVE SONO I MIEI VESTITI?! chiese.

Anche l'albino alzò gli occhi, ma questa volta il taglio e lo sguardo erano diversi.

- Ti ho cambiata io! Con i jeans saresti stata più scomoda! - si avvicinò al letto.

Salì su di esso, avvicinandosi a gattoni alla ragazza che, rossa, indietreggiò fino a toccare il muro con la schiena.

- Devo dire... che se me ne fossi approfittato, non sarebbe stato per niente male... ma forse potrei farlo mentre sei cosciente... - disse avvicinandosi con il viso al suo.

Il cuore di Liz batté all'impazzata e chiuse gli occhi.

- Levati subito da lei Bakura! - il ragazzo dai capelli candidi venne sbattuto lontano dalla ragazza.

- Tu... eri stato sconfitto!! - gridò Yami mettendosi davanti alla castana.

- Anche tu non dovresti essere qui... faraone! - ormai Ryou era rinchiuso nella stanza mentale: era Bakura chi avevano davanti.

- Non la sfiorerai più nemmeno con un dito! - lo avvertì.

Poi prese il polso della castana e corse verso la finestra.

- YAMI ASPETTA! - provò lei ma era troppo tardi.

Yami si buttò giù, trascinando la ragazza che urlava.

Caddero in un cespuglio, e nonostante i graffi ripresero a scappare correndo.

Si fermarono quando lo spirito fu sicuro che Bakura fosse lontano.

- M-ma che... ti salta... in mente?! - chiese Liz con il fiatone.

- Fidati! Non è un buon soggetto! Già il fatto che ti abbia cambiato non mi piace! - disse furibondo.

- Si ma adesso, dove andiamo genio?! - chiese la ragazza arrabbiandosi.

- Con me! - si voltarono entrambi.

Davanti a loro si presentava un ragazzo, biondo con occhi lavanda.

- Che bello vedervi... faraone! -.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top