Capitolo 8 - E venne giù il Cielo.
Passarono i giorni e i due continuavano ad avere più intimità del solito. Una mattina si trovarono a passeggiare sulla Terra per far prendere luce al piccolo angelo.
:- mmh... Che bello il sole, è così tiepido sulla pelle..
:- il sole è bello ma tu sei ancora più bello.
Arael a quell'affermazione arrossì e si portò le mani sul viso
:- ma... Ma con che te ne esci?
Il demone si avvicinò e lo abbracciò da dietro con sensualità.
:- perché? Ti dispiace?
Lo baciò sulla testa.
:- N-no...
Il piccolo era arrossito. Ma in quel momento la loro pace venne spezzata da un qualcosa di inaspettato. Una barriera calò attorno a loro e apparve uno dei sette arcangeli. Era Gabriel. Arael iniziò a tremare.
:- N-No... Samael scappa!
Era terrorizzato, lo avevano trovato.
:- Non vado da nessuna parte senza di te!
Gabriel li guardava e sorrise un po', sembrava quasi un lieve ghigno.
:- Finalmente vi ho trovato! Arael sono qui per darti un messaggio da parte di Michael... Torna in paradiso ad espiare ogni tuo peccato diventando proprietà del sommo Michael. Così continuerà a rimanere la pace tra i mondi, se non tornerai fra 3 giorni verremo a darti la caccia e distruggeremo tutto ciò che c'è di impuro.
Gabriel lo guardava con aria di superiorità e sufficienza. Dopo aver dato l'annuncio si avvicinò a lui e gli prese il viso e gli si avvicinò.
:- Cerca di ubbidire, sono stato chiaro?
Arael lo guardava terrorizzato e tremava. Non riusciva a rispondere a nulla lo guardava impaurito fino a che non lo lasciò e scomparve nel nulla.
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