Capitolo 6 - La prima volta

Passarono circa due settimane da quel giorno. Samael aveva presentato Arael a suo padre facendolo accettare dopo avergli spiegato che ne avrebbe tratto beneficio anche lui, così da essere sicuro che non lo avrebbe fatto toccare. Nel frattempo illustrò l'intero castello al piccolo angelo. Ormai Arael si stava ambientando anche se non era il suo posto preferito. Ogni tanto andavano sulla terra per far prendere luce all'angelo, l'aria dell'inferno non era benevola per lui. Recuperava le energie più lentamente rispetto al paradiso. Una notte i due si ritrovarono nello stesso letto a coccolarsi, cosa che fino a quel momento Arael aveva rifiutato di fare perché troppo in ansia.

: Sono già passate due settimane da quando... Ecco... Da quando ci siamo dichiarati.

Arael diventò tutto rosso e iniziò a giocherellare imbarazzato, con un dito sul petto di Samael ingenuamente.

:- ecco... Scusami se in questi giorni mi sono comportato in maniera strana, ero solo un po' in ansia per tutto...

Samael sospirò come per mandare via tutto lo stress e lo strinse forte tra le sue braccia.

:- L'importante è che ora ti senta al sicuro e a tuo agio e che finalmente posso stringerti tra le mie braccia.

:- S-si... Grazie Samael... Io... Ecco... T-ti... Ti amo

Guardò il demone con occhi pieni d'amore e con il viso dolce e rosso. Samael a quelle parole arrossì lievemente e sorrise.

:- Oh Arael... Così mi farai diventare matto.

Ridacchiò un po' dolcemente e a quelle parole seguirono un bacio sulle labbra del più piccolo che inizialmente sussultò per la sorpresa ma che poi si lasciò trascinare da quella passione che il demone stava iniziando a mettere poco per volta. Le loro lingue all'improvviso iniziarono a danzare l'una nella bocca dell'altra. Per un momento le loro bocche si staccarono e subito dopo Arael si trovò sovrastato dal corpo possente del suo ragazzo. Samael iniziò a spogliarsi, rimanendo a petto nudo e iniziò a baciare il piccolo angelo sul collo, sulle labbra, sulle guance e mano a mano che lo spogliava baciava ogni suo centimetro di pelle. Arael era accaldato e ansimante sotto di lui che lo guardava con occhi da cucciolo.

:- S-Samael... Non mi farai male vero? Per me è tutto nuovo... Da noi atti così impuri sono proibiti... E-e poi con te è un enorme peccato, diventerò un angelo cattivo?

:- Non ti farò male te lo prometto e non sarai mai cattivo, sarai solo impuro perché sporcato da un demone...

Samael mentre gli parlava lo coccolava per rassicurarlo. Poi scese sul suo collo e gli lasciò un suo segno, un succhiotto ben evidente. Arael si sentiva così strano, quei brividi di piacere che lo percorrevano lungo la schiena e il basso ventre lo stavano facendo impazzire. Allaccia le braccia al collo del più grande e lo tira un po verso di sé.

:- Se è così... Allora... Amami con tutto te stesso. Se sei con me, non ho paura di diventare impuro. Mi basta che io sia solo tuo.

:- Se me lo chiedi con quel viso e quel tono di voce non posso trattenermi di certo. E poi... Si, voglio amarti interamente.

Il demone spogliò entrambi completamente e allargò le gambe dell'angelo, scese sulla sua entrata e iniziò a leccarla. Arael gemette e sussultò.

:- Aah! No... Mmh... Non li... È... È sporco... F-fermo... Aah...

Samael continuò e iniziò a trastullargli il membro, la punta giocando con il dito e segandolo poi un po'.

:- ugh... Noo... Aaah... S-Sama...el...aaah! Sento... Sento qualcosa che vuole uscire... F-fermo...

Arael si dimenava un po', diceva di fermarsi ma in realtà piano piano tutto quello gli stava piacendo. Talmente era sensibile che venne subito sporcando la mano del demone.

:- S-scusa... È.. È uscito senza che me ne rendessi conto...

Samael si spostò e si portò la mano sulla bocca per assaggiare il seme del piccolo.

:- Sta tranquillo, era proprio quello che volevo

Ghignò un po' mentre si puliva la mano.

:- Sei buono, anche se si sente che è il tuo primo sperma, sia per gusto che per consistenza.

Arael arrossì talmente tanto a quel gesto e a quelle parole che si portò le mani sul viso per nascondersi.

:- Scemo...

Il demone rise e gli spostò le mani dal viso per poi baciarlo.

:- Grazie ahahah. Comunque non ho ancora finito con te piccolo mio

:- Eeh?! Vuoi farmi altre cose?

:- Non ho nemmeno iniziato ahahaha, preparati ad un piacere ancora più intenso

Lo baciò e piano iniziò a prepararlo. Prima un dito, poi due, a muoverle dentro di lui in modo tale da farlo bagnare e allargare un po'. Quando lo sentì pronto uscì le dita e si sistemò davanti alla sua entrata.

:- mmh... Aah.. Era... Era bello... A-ancora...

:- umpf ahah, tranquillo piccolo, adesso lo sarà anche di più.

Arael si preparò a riceverlo e gemette forte quando lo sentì entrare dentro di lui e si strinse alle sue spalle con le mani. Samael aspettò che si abituasse al suo membro per poi iniziare a muoversi piano dentro di lui. Gli prese la mano e la strinse, tra un colpo di bacino e l'altro si alternava con dolci baci passionali. Arael era in preda all'estasi, gemeva con tutto il fiato che aveva in corpo e si lasciò dominare dall'uomo che amava senza alcuna paura di peccare.

:- mmh... S-Samael! Ti... Ti amo! Ti amo!

:- Lo so... Ti amo anche io Arael... Mmh... Sei così stretto... È stupendo, stare dentro di te è sublime.

Il demone lo girò e rigirò in diverse posizioni fino a farlo venire così tante volte da portarlo allo sfinimento. L'ultima volta gli venne dentro e vennero insieme. Il piccolo angelo svenne per il troppo piacere provato tutto in una volta, era sudato e con la pelle arrossata. Samael uscì da lui, lo coprì e lo strinse a sé.

:- Non credevo che sarebbe mai accaduto... Invece mi sono davvero innamorato follemente di te... Sogni d'oro mio piccolo angelo.

Lo baciò dolcemente sulla fronte e si addormentò tenendolo tra le braccia per tutta la notte.

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