Rumori di catene, gemiti accompagnati da singhiozzi e da urla che chiedevano di smettere si udivano dall'esterno. Quella voce  squarciava l'aria in preda al terrore mentre l'altro rideva e si divertiva a giocare con lui, prendendolo e rendendolo suo.

: - Nessuno verrà in tuo aiuto mio caro Arael... Questa è la tua punizione per aver peccato con un demone, per aver provato amore per un essere diabolico e impuro come lui... Sei la vergogna del Paradiso!

Con la mano lo colpisce sulle natiche in bella vista mentre continuava a muoversi dentro il piccolo angelo che chiamava il nome di Samael a più non posso e cercandolo invano con la mano protendendola davanti a sé e afferrando un lembo delle lenzuola.

:-sigh... Perché?... Gli... Gli angeli dovrebbero essere buoni sigh... Perché mi stai facendo questo? Io... Io volevo solo amare Samael... So... Che è peccato... Ma... Anche questo non è peccato? Sigh... Micha-aaaah!

Arael non riuscì a finire di parlare e sgranó gli occhi quando si sentì riempire dal seme caldo dell'arcangelo. Il più grande uscì da lui e lo lasció incatenato al letto. Arael crolla esausto dopo aver avuto anche lui un orgasmo anche se involontario.

:- Siamo angeli, questa è la mia punizione divina, sei stato sporcato da un essere impuro, dovevi essere pulito in ogni parte lui ti avesse toccato, era l'unico modo per purificarti. Adesso io devo andare. Sta buono fino al mio ritorno. Pff... Ah già non puoi scappare.

Michael ghigna nel vederlo in quello stato e poi esce e lo lascia solo. Arael aveva lo sguardo vuoto come se fosse senza anima.

:- Io... Voglio... Voglio essere solo di Samael... Se... Se è peccato... Allora io... Non voglio più essere un angelo...

Arael aprì le sue ali e con le mani per quanto difficile in quanto incatenato iniziò a staccarsi le piume e a gettarle via, quelle piume una volta cadute diventavano nere e poi diventavano polvere.

:- Samael... Così potremo stare insieme vero?...

In quelle parole  dette con un tono triste quasi di follia e lo sguardo vuoto si sentiva tutta la sofferenza del piccolo angelo ormai disperato.