Non di nuovo

Shinobu's pov:

Mi trovavo lì, con due demoni davanti e l'agitazione a mille.

Tra quei due riconobbi la seconda luna crescente, l'assassino di mia sorella Kanae.

Non vedevo l'ora di torturarlo nel modo più doloroso possibile, per poi ucciderlo.

Si risvegliò prima del punk e così approfittai.

Gli chiesi dove si trovava Muzan, e lui rispose:- Povera illusa, non saprai niente da me!-

E allora io gli iniettai il veleno, ma lui non mosse un dito.

-Non senti dolore?- gli chiesi.

-In verità, sento solo un po' di solletico. Dovrebbe farmi male?-

- Sì! Ho creato questo veleno al glicine per far soffrire i demoni senza ucciderli! Sul tuo amico ha funzionato, perché a te non fa nulla?!-

- Ho una buona resistenza al dolore-

- Ti odio! Sei la ragione per cui non posso vivere in modo sereno la mia vita!-

-Ma cosa ti ho fatto?!-

-Hai ucciso mia sorella!- 

-Aah, tu sei la sorella di Kanae, giusto? Bè, tua sorella era davvero buona!- mi disse sorridendo.

-Tu non hai rispetto per mia sorella! Sei un essere spregevole!-

In quel momento si svegliò anche quell'altro.

Per la rabbia, presi la mia katana e gli trafissi la testa.

Vidi l'assassino di mia sorella agitarsi; era preoccupato per il punk.

Avevo trovato il suo punto debole, potevo ricattarlo!

Presi un bicchiere con dentro del glicine puro e lo avvicinai alla terza luna crescente.

-Ultima occasione: dove si trova Muzan- dissi all'infame.

-Douma, non dirgli niente!- disse il punk.

-Se non mi dici niente, getterò il glicine sul tuo amico che verrà pian piano decomposto in un dolore inimmaginabile mentre tu lo guarderai morire lentamente- dissi.

Lo vidi in difficoltà, ma appena inclinai il bicchiere di un millimetro si decise a parlare.

-Va bene! Te lo dico! Ma lascialo in pace!- disse quasi in lacrime.

Mi disse dove si trovava Muzan e io sagnai tutto su un taccuino che avevo in tasca.

-Grazie mille dell'informazione, ora ti ucciderò con il bicchiere di prima!- gli dissi.

-Non è giusto!- mi rispose.

-Non osare toccargli neanche un capello brutta nana!- esclamò il punk.

Io non lo ascoltai e mi avvicinai al biondo con il glicine.

Akaza's pov:

Vidi la nana avvicinarsi a Douma ed io ebbi come una scarica di rabbia.

Non so come, ruppi le catene e le sferrai un gancio sinistro con tutta la mia forza.

Mi sentivo invincibile. Mi sentivo forte.

La feci volare fuori dalla porta, rompendola e distruggendo i fiori lì accanto.

Non avrei perso la persona più cara che avevo. Non di nuovo.

Dopo aver sferrato quel colpo, mi fermai davanti alla "porta", o almeno a quello che era rimasto di lei.

Douma mi guardava stupito, e sinceramente lo ero anche io.

Poi cambiò espressione, sorrise e mi ringraziò.

Mi venne un sorriso spontaneo e, dopo essermi accorto della mia reazione arrossii leggermente e lo liberai rompendo le catene.

Ci sbrigammo a scappare, anche perché non potevamo sconfiggere tutti i pilastri.

Tornammo alla fortezza e Douma andò a raccontare tutto a Muzan.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top