Corro da te
Douma's pov:
Ero seduto sotto un albero, accanto al lago.
Quello era l'unico punto della città dove non c'erano case.
Avevo gli occhi rossi, dato che avevo appena finito di piangere, ma non volevo farlo, non potevo.
Non posso mostrarmi debole, cose penserebbe Akaza se mi vedesse così?
Decisi che sarei tornato quello di un tempo, il Douma che non provava emozioni, la seconda luna crescente che tutti odiavano e odiano tutt'ora.
Mi rincamminai alla fortezza, e decisi che avrei fatto finta di niente.
Come se non avessi mai litigato con Akaza. Come se non mi fossi mai innamorato di lui.
Daki's pov:
Dopo un po' di minuti decisi di svuotare il sacco e di rivelare ad Akaza la sorpresa di Douma.
Non aveva più senso tenerlo nascosto.
Inoltre avevo notato che era arrabbiato, molto probabilmente con Douma.
- Akaza, sai il motivo per cui Douma ha organizzato tutto questo?- chiesi.
- Non lo so e non mi interessa- mi rispose.
- Voleva farti una sorpresa per il tuo compleanno-
-Cosa?-
-Lo ha fatto per te, ci ha implorati di aiutarlo-
-Davvero?-
-Come hai potuto non rendertene conto?-
Dopo che gli dissi quelle parole, lui si lanciò fuori dal furgone e corse non so dove.
I maschi, a volte non li capisco
Akaza's pov:
Sono uno stupido, uno stupido! Douma mi voleva solo fare una sorpresa ed io lo ho trattato malissimo!
Stavo tornando nella cittadina in cui ci separammo, sperando di ritrovarlo.
Correvo veloce come il vento, con le lacrime agli occhi.
Mi sentivo tremendamente in colpa, non meritava di essere trattato in quel modo.
Lo vidi che camminava sul marciapiede, ed io non esitai un momento.
Mi lanciai tra le sue braccia e incominciai a singhiozzare.
- Scusami, non volevo dire quelle cose-.
Lo sentii ricambiare l'abbraccio, non era neanche arrabbiato con me.
Con una mano mi accarezzava i capelli, con l'altra mi stringeva forte.
Mi sentivo bene. Mi sentivo a casa. Mi sentivo amato. Mi sentivo felice.
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