Sarebbe questa la fine?

Akaza si rese conto che se Kaito era finito in quel guaio era solo colpa sua.

-Tengen, sono stato io a motivare tuo figlio, è colpa mia se nono è ritornato a casa, non devi punire lui, ma me- Disse il demone.

-TU! HAI UCCISO TUTTI I MIEI COMPAGNI E HAI FATTO FARE QUESTE COSE A MIO FIGLIO! NON TI VERGOGNI?! NON CAPISCI QUANTO MI SIA PREOCCUPATO NEL NON VEDERLO TORNARE A CASA?!-.

Tengen era infuriato e non voleva sentire scuse, Kaito provava a dire al padre che non era colpa del demone e che aveva fatto tutto di sua spontanea volontà, ma sprecò solo parole.

-E TU, TOMIOKA, PERCHé HAI ACCOMPAGNATO MIO FIGLIO IN QUESTO VIAGGIO SENZA AVVERTIRMI?!!-

-Perché Kaito mi aveva detto che tu sapevi tutto e pensavo di potermi fidare-

-Non credo alle tue parole, sei un tipo abbastanza sveglio, te ne saresti accorto-

-Ok, la verità è che ho visto negli occhi di tuo figlio una luce che non avevo mai visto. Vuole fare questo viaggio più di ogni altra cosa e dato che tu non gli lasci mai fare quello che gli pare ci tenevo a fargli provare qualcosa di nuovo- 

Una nube nera li avvolse e si teletrasportarono tutti in una caverna di cristallo, illuminata solo da delle torce di fiamme blu.

In questa caverna c'era un altare con sopra le perle magiche che stavano cercando Kaito e Akaza.

Improvvisamente sentirono una voce proveniente da chissà dove:- Ero stanco di aspettare, così vi ho portati io dalle pietre, non c'è di che-

D'avanti a loro si materializzò il fantasma di Muzan Kiboutsuji (spero di averlo scritto bene).

-Sono io, il re dei demoni, e se volete le perle dovrete tagliarmi la testa una seconda volta, se volete uscire idem.

Ma prima di combattere, volevo informarvi di una caratteristica delle perle; per far rinascere qualcuno prendono l'anima di colui che le attiva.

Detto questo, lascio a voi il primo colpo-

fortunatamente i due ex pilastri avevano portato le loro armi.

Cominciò il combattimento.

Akaza andò avanti cercando di distrarre Muzan, ma senza mangiare esseri umani si era indebolito.

Anche Muzan non era nel pieno delle sue forze, ma rimaneva comunque il demon king.

Akaza venne scagliato su una parete, ma Tomioka era riuscito a posizionarsi dietro Kiboutsuji, che stava combattendo contro Tengen.

Ad aiutare i due pilastri venne Kaito, che cominciò a lanciare addosso a Muzan tutto quello che aveva, persino le sue scarpe.

Il re dei demoni era intento a combattere contro i due pilastri, facendo anche attenzione ad Akaza, che nel frattempo si era più o meno ripreso.

Tomioka gli inflisse il colpo finale, uccidendolo una seconda volta.

Però non può sempre esserci un lieto fine a tutto, infatti Tengen era stato colpito al cuore.

-Papà!- urlò Kaito lacrimante.

Akaza capì che doveva usare le perle una volta per tutte, usando tutto il loro potere per resuscitare Tengen.

Purtroppo, la legge era un'anima per un'anima, e Akaza cominciò a sbriciolarsi lentamente.

-Grazie, Kaito, per avermi fatto uscire da quella grotta. Abbi cura di te e di tuo padre e fai tutto quello che vuoi.

La vita è una sola, vivila come meglio puoi e ricorda che tutto ha una fine, prima o poi-.

Queste furono le ultime parole di Akaza, che finalmente riuscì a riposare in pace.

Quando si risvegliò vide un luogo buio e riconobbe una voce.

-Akaza! Ti stavo aspettando! Mi sei mancato tantissimo!- era Douma.

I due si riabbracciarono e si diressero insieme verso l'inferno.

In quanto a Kaito, diventò uno scalatore professionista e suo padre lo seguiva, scalando anche lui le stesse montagne del figlio.

Tomioka, invece, aprì una palestra di scherma e cominciò ad insegnare ai ragazzi l'arte della spada.

Fine

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