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-Meredith devi dirmi cosa è successo per filo e per segno, senza delle informazioni non posso aiutarti- continuo a fissare nel vuoto senza dare risposta, me lo ricordo alla perfezione ciò che è successo quel giorno ma non voglio dire niente a nessuno, non voglio farlo arrabbiare. Sono in questo manicomio da molto, tipo 10 anni. Tutti i giorni la psicologa viene a parlarmi per sapere cosa è successo ma io ancora non ho svelato niente a nessuno. I miei genitori sono morti, della loro morte non si sa niente e nemmeno chi sia stato ad ucciderli, mio fratello, invece, é scappato da questa città, per paura che gli facessi del male. Continuo a guardare il pavimento, le piastrelle sono bianche, me le immagino con delle chiazze rosse come il sangue, una strana voglia mi assale "oh no ti prego non adesso"penso. La psicologa continua a scongiurarmi di dirle qualcosa. Continuo a pensare a quel giorno quel magnifico giorno e al solo pensiero un sorriso a 32 denti mi si stampa sul volto.
Dieci anni prima
Sto giocando con la mia bambola. Non ho amici, da quando ho spinto una bambina giù dallo scivolo e si è fratturata una gamba, la mamma non mi manda più a scuola. Mi fanno studiare a casa ma dato che la maestra non viene più, mamma si è offerta di farmi studiare lei. Mi sto annoiando tantissimo. Dato che sono a casa da sola decido di andare a fare un giro. Mi sistemo su una panchina a guardare dei bambini che giocano,sembra che si stiano divertendo. É una cosa bellissima vederli giocare. I miei genitori non sono mai a casa,non ho fratelli e nessuno gioca mai con me. Inizio ad immaginare che la bambina sull'altalena sono io e quello che mi spinge è mio padre. Mi sveglio di soprassalto e mi rendo conto di essermi addormentata sulla panchina del parco. Caspita! Sono già le 19:00 di sera meglio sbrigarsi o mio padre mi sgriderá. Arrivo a casa, facendo attenzione che mio padre non sia ancora arrivato. Tiro un respiro di sollievo e mi dirigo in cucina come non detto eccolo -c... ciao p..papà
- Ti rendi conto di che ore sono? Ti sembra questa l'ora di rientrare? E poi oltre tutto dovresti chiedere il permesso di uscire hai 7 anni non 18 Dio sa cosa ti potrebbe succedere!-.
Salgo in camera. Guardo sotto il letto, nell'armadio, sotto le coperte ma di Mary non c'e traccia. Scendo giù in cucina.
- ehi papi hai visto Mary?
-si tesoro l'ho buttata via-. Salgo in camera mia e inizio a piangere come non ho mai fatto prima quella era la mia unica amica e ora ho perso anche lei. "Me la pagherai papà te lo assicuro"penso tra me e me e dopo di ciò mi addormento.
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Ehila bella gente questo è il mio primo capitolo e spero che vi piaccia. Spero tanto che la storia vi piaccia. Se è così votate la storia mi farebbe molto felice😘
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