Capotolo 62

Alle 14:30 entro al bar da Filippo.
- Ciao Simo! Greta è già andata via -
- Si, lo so, mi ha chiamata alle 14:00, devo andare a parlare con Andrea -
- Caffè? -
- Si grazie -
Pago ed esco, attraverso la strada ed entro in officina, Andrea si volta a guardarmi e si alza.
- Ciao. Simone giusto? - Mi dice, prende uno straccio e si pulisce le mani avvicinandosi.
- Si -
- Greta ti ha parlato di quello che le ho detto ieri? -
- Si, ne abbiamo parlato ieri sera -
- E... cosa ne pensi? -
- Greta è una ragazza che prima di pensare a se stessa pensa agli altri, e lo ha fatto anche in questo caso, anche se non ti nascondo che al posto suo.... -
- Lo so quello che pensi Simone, e hai tutte le ragioni, ci ho pensato e ripensato prima di dirle quelle cose, e mi sono reso conto che è veramente innamorata di te.... io le lascerò fare la sua vita. Con te -
Sorrido, prendo il pacchetto di sigarette, ne offro una a lui e una la prendo io.
- Non farla stare male Simone, non fare il mio stesso errore -
- Non lo farò mai Andrea -
- Non ne dubito -
- Se stasera organizzo per andare a mangiare qualcosa insieme a Claudio e Valentina sei dei nostri? - Chiedo guardandolo.
- Volentieri Simone. Ti lascio il mio numero e mi fai sapere -
Mi segno il numero sul cellulare, lo rimetto in tasca.
- Ok, allora appena ho rintracciato gli altri ti faccio sapere -
- Va bene. Ciao Simo -
- Ciao Andrea -
Esco dall'officina sollevato, salgo in macchina e chiamo Greta.
- Amore - Mi risponde con la voce assonnata.
- Dormivi? -
- No, sono sul letto a guardare la televisione. Dimmi -
- Puoi scendere un minuto? Sono sotto casa -
- Puoi salire, i miei non ci sono. Ti apro -
Salgo le scale, lei mi sta aspettando sulla porta, mi avvicino e la bacio.
- Che succede? - Mi chiede e mi prende per mano portandomi in camera sua.
- Mi sono fermato da Andrea -
Guarda le mie mani e sorrido.
- Non l'ho preso a botte, tranquilla - Continuo vedendola preoccupata.
- Ah, ok -
- Stasera andiamo a mangiare una pizza tutti insieme, Claudio e Valentina mi hanno già detto che verranno. Ho deciso di dargli una possibilità -
Mi salta al collo e la sollevo da terra.
- Ho trovato un ragazzo stupendo! Ti amo da impazzire Simo - Dice riempiendo il mio viso di baci, poi catturo le sue labbra, le schiude lasciando che le nostre lingue danzino insieme.
- A che ora tornano i tuoi? - Chiedo avvicinandomi al letto con lei in braccio.
- Vuoi fare l'amore? - Mi chiede maliziosa.
- Tu no? -
Finiamo sul letto, metto le sue mani sui suoi fianchi accarezzando la sua pelle calda mentre sbottona la mia camicia, la toglie e accarezza il mio petto, la spoglio, la faccio mettere di fianco e mi sdraio dietro di lei, bacio la sua schiena e il suo respiro si fa più forte, accarezzo il suo sedere, scendo sulla coscia spostandola in avanti e la penetro da dietro accompagnando i miei movimenti, la sento gemere di piacere.
- Perché appena ti vedo non capisco più niente? - Le chiedo aumentando il ritmo.
- È lo stesso per me - Mi risponde spingendo indietro il bacino mugolando.
- Se adesso arrivassero i tuoi sono sicuro che mi vieterebbero di vederti -
- Se succedesse verrei via con te -
- Giuramelo, giurami che non mi lascerai -
- Te lo giuro, sei soltanto mio Simo -
Mi spingo più forte dentro di lei reggendomi ai suoi fianchi.
- Sto per venire Simo, non fermarti - Ansima.
- Anche io tesoro.... -
Mi trattengo fino a che non la sento esplodere, il suo sesso si stringe intorno al mio, le ultime spinte ed esco tremante dal suo corpo.
Trovo sul suo comodino dei fazzoletti e la ripulisco, lei mi sorride.
- Stai un po' qui con me - Mi dice rivestendosi e poi si sdraia sul letto appoggiando la testa sui cuscini.
- Sicura che non tornano i tuoi? -
- Ti ho già detto di no! Stai tranquillo! - Ride.
Appoggia il suo piede sul mio polpaccio e inizia ad andare su e giù lentamente, la tengo stretta a me fino a che non si addormenta, poi mi alzo, mi vesto ed esco, per tornare a casa.
Guardo un po' di televisione, mando un messaggio ad Andrea per dirgli dove ha fissato Claudio per andare a cena e bevo una birra fredda seduto sul divano.
Alle 19:00 mi faccio la doccia e mi preparo.
" Tra dieci minuti sono sotto casa tua " scrivo a Greta, esco di casa e la trovo già fuori che mi sta aspettando, nonostante i pantaloni larghi è bellissima, mi sorride e monta in macchina.
- Ciao amore mio - Mi dice, afferra il mio viso e mi bacia. - Oggi sei scappato - Continua.
- Ero preoccupato, avevo paura che tornassero i tuoi -
- Sei terrorizzato! Guarda che lo sanno che siamo andati a letto insieme -
- Lo sanno? Io pensavo che se lo immaginassero e basta -
Scuote la testa ridendo.
- Andiamo? Ci fermiamo prima a prendere un aperitivo io e te -
Parcheggio e scendiamo, ci incamminiamo abbracciati in una strada pedonale stretta e sconnessa, ancora non riesco a capire come fa a camminare con quei tacchi.
- Stasera come faccio senza di te? - Mi dice appoggiando la testa sulla mia spalla.
La bacio sulla testa inspirando l'odore dei suoi capelli.
- È dura anche per me. Domani andiamo al mare appena esci da lavoro, forse vengono anche i miei -
Mi guarda spalancando i suoi occhi marroni.
- Se ci sono anche i tuoi scordati di fare l'amore Simo -
- Cosa? -
- Pensi di fare l'amore con i tuoi nella stanza accanto? Sei pazzo? -
- Perché? Cosa ci sarebbe di strano? -
Le sue guance si colorano di rosso.
- Il fatto che potrebbero sentirci? - Mi risponde.
Rido stringendola a me quando prova ad allontanarsi, mi avvicino al suo orecchio.
- Credo che non ci sarebbe niente di male -
Mi da una botta sul petto.
- Smetti idiota! -
- Metterò una mano sopra la tua bocca -
- Non scherzare! La risposta è no! -
Entriamo in un bar vicino al ristorante, lei si siede ai tavoli fuori e io rimango a prendere due prosecchi.
- Tieni amore - Dico e mi siedo accanto a lei che automaticamente appoggia le sue gambe sulle mie ginocchia.
- E che ne pensi se rimanessimo a casa mia invece di andare al mare? - Le chiedo dopo averle dato un lieve bacio sulle labbra.
- Penso... che tua sorella ci resterebbe male -
Mi siedo composto sbuffando.
- State già litigando? - Ci chiede Vale sedendosi accanto a noi.
- Ma no. Discutiamo - Risponde Greta.
- Siamo tutti? -
- No Vale, manca Andrea - Rispondo prendendo il mio bicchiere.
- Andrea? Sei sicuro? -
- Claudio lo sapeva - Rispondo indicandolo mentre arriva con due bicchieri in mano.
- Tesoro non me l'avevi detto di Andrea -
- Cambia qualcosa per te? -
- Smetti di essere così scontroso! -
- Ok, adesso siete voi che litigate! - Si intromette Greta.
Sento il rumore di una moto, mi volto, è Andrea, si toglie il casco e ci saluta.

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