Capitolo 60

Mia madre mi sveglia che sono quasi le 19:00, mi stropiccio gli occhi cercando di capire dove mi trovo e se ho fatto tardi a lavoro, poi mi rilasso appoggiandomi alla spalliera del letto.
- Guarda cosa ti ho comprato tesoro! -
Mi dice passandomi una busta, la apro, dentro c'è un vestitino nero corto, uno scollo a V lascia la schiena scoperta ed è aderente.
- Bellissimo mamma, lo metterò stasera - Esclamo.
- Esci anche stasera? -
- Vado a vedere Simone giocare con Valentina e il suo ragazzo, poi mi fermo a dormire da lui -
- Da lui? -
- Mamma! Sai benissimo che al mare abbiamo dormito insieme, e sai anche che.... -
- Non siete stati a guardarvi negli occhi - Sospira. - Tuo padre vorrebbe conoscerlo per sapere con chi esci - Continua.
- Ok, glielo dirò stasera, adesso vado a prepararmi altrimenti faccio tardi -
Faccio la doccia, indosso il vestito che mi ha comprato mia madre con le mie scarpe preferite con il tacco alto, mi trucco ed entro in cucina, mio padre sta apparecchiando, mi guarda da capo a piedi.
- Voglio sperare che ci sarà lui insieme a te stasera -
- Perché babbo? -
- Non voglio che esci di sera vestita così -
- Si, sono con Simone - Sorrido e vado in camera a preparare i vestiti per andare a lavoro la mattina dopo.
- Io vado! - Dico affacciandomi in cucina.
- Greta! -
- Dimmi babbo -
- Voglio conoscerlo! -
- Riferirò stasera! -
Esco prima che mi fermi di nuovo, salgo in macchina e bacio Simone.
- Ciao piccolina -
-Ho fatto tardi? -
-No, tranquilla. Dormi da me? -
Annuisco sorridendo.
- Ti sei riposata oggi? -
- Mi ha svegliata mia madre che erano quasi le 19:00 -
- Dalle 14:00 di oggi? -
- Si. Stamani.... è venuto Andrea al bar -
Picchietta la mano sul volante.
- E? Continua -
- Ha detto che ci lascerà stare, non ci darà più noia, però.... -
- Però che cosa? Vuoi parlare? -
- Vorrebbe uscire tutti insieme se anche a te va, mi ha chiesto di dirtelo -
- Ne parliamo più tardi. Devi dirmi altro? -
- In effetti ci sarebbe un'altra cosa -
- Riguarda sempre Andrea? -
- No, mio padre vorrebbe conoscerti, per sapere con chi esco -
- Mi sembra giusto -
- Senti Simo se non te la senti lo capisco -
Parcheggia in silenzio e spegne il motore.
- Ti ho detto che va bene Greta -
Gli sorrido e scendo.
- Vale e Claudio sono già arrivati -
Prende il borsone da gioco e ci avviamo dai nostri amici che ci aspettano all'entrata del campo.
- Ciao tesoro! - Mi abbraccia Valentina.
- Ciao Vale -
- Sei bellissima con questo vestito! -
- Ve la lascio... vado a cambiarmi! - Dice Simone e mi bacia prima di allontanarsi.
Andiamo a sedersi sulle gradinate, siamo soltanto noi tre, mi siedo accanto alla mia amica mentre Claudio va a prendere i caffè al bar.
- Stamani è venuto Andrea al bar -
- Di nuovo? Cosa voleva stavolta? -
- Ha detto che mi lascerà in pace, ma vorrebbe uscire tutti insieme, e vorrebbe conoscere Simone -
- Pensi che sia una buona idea? -
- Ha detto che si è reso conto che sono innamorata di lui -
- E tu sei innamorata di Simone? -
La guardo. - Io... credo di sì -
- Non pensi più ad Andrea? -
- Mai Vale, penso soltanto a Simone -
Claudio torna porgendoci i nostri caffè, lo bevo e mi accendo una sigaretta fissando il campo dove hanno iniziato a fare il riscaldamento.
Valentina mi fa vedere delle foto scattate con il suo cellulare perché me vuole scegliere qualcuna da stampare, la partita comincia e noi continuiamo a chiacchierare come se fosse una vita che non ci vediamo.
Sento fischiare la fine del primo tempo, mi volto verso il campo, Simone sta discutendo con un ragazzo dell'altra squadra, guardo la mia amica e vedo Claudio alzarsi e iniziare a correre come un pazzo verso l'entrata del campo, cerco di trovare Simone in mezzo alla mischia che si è formata vicino agli spogliatoi e mi alzo in preda al panico.
Vedo i ragazzi spingersi e il mio cuore inizia a battere forte, poi dalla mischia esce Claudio, sta portando via con la forza Simone che cerca di liberarsi, prendo la borsa e corro da loro.
- Ti rompo la faccia! Ci sei già andato vicino una volta! - Dice strattonandosi dalla presa di Claudio.
- Simo! - Urlo quando sono vicina, mi guarda e il suo ghigno si trasforma in un sorriso, si avvicina e mi solleva da terra, ha la mano destra sporca di sangue sulle nocche.
Valentina ci raggiunge.
- Non è successo niente Greta - Mi dice Simone, mi bacia e mi mette giù.
Un ragazzo moro con i riccioli corre verso di noi con un borsone in mano.
- Simone! - Urla.
Simone si volta. - Enrico, mi dispiace, non ce l'ho fatta -
- Hai fatto bene, è stato lui a provocarti. Non doveva esserci stasera lui -
- Lascia stare, è meglio se vado a casa prima che perdo il capo del tutto -
- Si, tranquillo! -
Il ragazzo si allontana dopo averci salutato, Simone prende la borsa con la mano sporca.
- Prendiamo quattro pizze? Venite da me? - Dice guardando Claudio che annuisce.
- Mi fermo io a prenderle, vai a casa a farti la doccia intanto - Gli dice.
Montiamo in macchina, guardo i suoi movimenti mentre guida, è nervoso.
- Che ti è preso Simo - Chiedo.
- Greta non ho voglia di parlarne -
- Certo! Va bene, come vuoi! - Rispondo stizzita.
- Vuoi litigare? Perché non ne ho nessuna voglia! - Alza la voce.
- Ti ho soltanto chiesto.... -
- Basta Greta! Non insistere! - Mi interrompe.
Rimango in silenzio, parcheggia e salgo in casa seguendolo, prendo un bicchiere, apro il frigo e mi verso un po' d'acqua fresca, bevo lentamente e mi sento afferrare da dietro per i fianchi, appoggia il viso sul mio collo e il suo pizzo mi solletica.
- Scusa, non volevo risponderti male -
Lo allontano spingendolo, e i suoi occhi color ghiaccio mi guardano per qualche istante.
- Per favore Greta. Mi dispiace -
- Vai a farti la doccia -
- Possiamo parlare? -
- Tra poco arrivano gli altri. Ne parleremo più tardi -
Lo guardo mentre si toglie la maglietta da gioco e va verso il bagno.
Finisco di bere, apparecchio per tenermi occupata, sento Simone uscire dal bagno e suonano il campanello, vado ad aprire la porta lasciando entrare Claudio con le pizze in mano e Valentina.
- Si è calmato? E stata dura tenerlo! -
- È a vestirsi. Sai cosa è successo? -
- Non so cosa è successo, ma quello si ritrova con il naso rotto -
- Cosa? - Chiedo coprendomi la bocca.
- Gli ha lasciato andare un destro nel viso che Rocky in confronto era un dilettante -
Sospiro e lo guardo uscire di camera, il suo splendido sorriso mi fa tremare le gambe, raggiungo gli altri in cucina.

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