Capitolo 57

La prendo per mano e ci avviamo verso il parcheggio dove ho lasciato la macchina.
- Ti accompagno a casa e vado a casa anche io Greta -
- C'è quella del pub ad aspettarti? - Mi chiede salendo in macchina, sorrido.
- Vuoi venire a controllare? -
- Sono tentata -
Mi avvicino a lei. - Ci sei soltanto tu nei miei pensieri -
Le sue labbra si posano sulle mie, leggere, calde, appoggio la mano sulla sua testa e la mia lingua si intreccia con la sua, mugola di piacere.
- Domani alle 14:00 passo a prenderti, ti porto a casa mia e ti tengo a letto tutto il giorno - Dico tirandomi su.
- Programma interessante -
Mi fermo sotto casa sua, l'ultimo bacio e poi torno a casa rilassato.
" Buonanotte mimmo "
Rileggo il messaggio diverse volte sorridendo come un ebete.
" Notte piccolina "
Mi addormento con il pensiero delle sue labbra sulle mie.
La mattina dopo prima di cominciare a lavorare passo al bar da Greta, è appena truccata, mi sorride appena mi vede entrare.
- Ciao! - Mi dice.
- Ciao tesoro -
Guardo il suo sedere sodo mentre mi prepara il caffè, Filippo esce dal retro con un vassoio di brioche in mano.
- Così la consumi! - Mi dice facendomi ridere, Greta si volta rossa in viso e appoggia il caffè sul banco.
- Siete stati bene al mare? -
Strizzo l'occhio a Greta ripensando alla nostra prima volta insieme.
- Benissimo! - Rispondo.
- Ci tornate venerdì? -
- Probabilmente.. se Greta ne ha voglia -
Ancora deve passare tutta la settimana, e l'unica cosa a cui riesco a pensare in questo momento è ad oggi, quando andremo a casa mia e faremo l'amore per tutto il pomeriggio finalmente come coppia.
Saluto ed esco per andare a fare i miei soliti giri, il mio telefono squilla, lo prendo dal cruscotto e rispondo a mia madre.
- Buongiorno mamma -
- Ciao tesoro. Sei a lavoro? -
- Si -
- Siete stati bene al mare? -
- Si, venerdì se Greta ne ha voglia ci torniamo, ma dobbiamo ancora parlarne -
- Va bene, ascolta, perché non vieni a cena stasera? -
- Non lo so -
- Naturalmente con Greta -
- Con... Greta? -
- Certo! Almeno la conosciamo, tua sorella ci sta facendo impazzire -
- Posso domandarglielo, ti mando un messaggio dopo per farti sapere -
- Va bene. Ci farebbe piacere Simone -
- Ok, adesso ti lascio perché sto guidando -
Alle 14:05 mi fermo davanti al bar, davanti all'officina c'è un ragazzo con i capelli lunghi che non smette di fissare Greta, lei corre attraversando la strada, sale in macchina e mi bacia abbracciandomi.
- Scusa il ritardo - Dico partendo.
- Fa niente. Tutto ok Simo? -
- Era Andrea quello davanti all'officina? -
Annuisce. - Ti ha rotto le palle Greta? Voglio che me lo dici! -
- No, è venuto a prendere il caffè, voleva parlare con me -
- E tu cosa gli hai detto? -
Avvicina il suo viso alla mia spalla, i suoi occhi sembrano sorridere.
- Gli ho detto che il mio ragazzo è molto geloso e non avrebbe approvato -
- Avresti fatto bene, è la verità! In realtà cosa gli hai detto? -
- Ma te l'ho appena detto! Se ne è andato subito! Credo che adesso ci lascerà in pace -
- Se non lo fa se la vede con me -
- Io non lo farei... non ti ho mai visto arrabbiato, ma non hai proprio una faccia da... bravo ragazzo -
Le sorrido. - Lo pensi davvero? Perché? -
- Beh... il taglio dei capelli... il tuo fisico... tutti i tatuaggi che hai.... -
- Tuo padre penserà di sicuro che sono un delinquente -
- È probabile Simo! - Risponde ridendo.
- Secondo te mi lascerà frequentare sua figlia? O devo coprire i tatuaggi e sistemare i miei capelli? -
- Devi rimanere esattamente così! -
- Perché? -
- Perché mi piaci da impazzire Simo! Non cambierei niente di te -
- Parli sul serio? - Rispondo parcheggiando sotto casa mia.
- Si -
Spengo il motore e la guardo negli occhi.
- Sei sincera, e poi non hai gli occhiali! - Scherzo.
- Scemo! - Dice dandomi un cazzotto sulla spalla.
Apro il portone, Greta mi circonda i fianchi da dietro impedendomi quasi di camminare.
- Posso sapere cosa stai facendo? - Domando appoggiando la mano sulle sue.
- Mi piace starti vicino -
- Prima che mi scordo, mia madre stasera ci ha invitati a cena -
- Cosa? -
- Vogliono conoscerti... è un problema per te? -
- Tua madre la conosco già -
-  Hai conosciuto il peggio di lei, non è così -
- Va... bene -
Mi blocco sulle scale e mi volto a guardarla.
- Sei sicura Greta? Se è un problema rimandiamo -
- No, mando  un messaggio a mia madre -
Entriamo in casa, appoggio le chiavi sul tavolo e la prendo in braccio, ride mentre la porto in camera.
- No!! No!!! Voglio fare una doccia!! - Urla, la butto sul letto e mi sdraio sopra di lei baciandola sul collo.
- Vuoi fare la doccia? -
- Ma prima di andare dai tua devo passare a casa a cambiarmi -
- No, più tardi andiamo a comprare qualcosa -
- A fare shopping? -
- Si, a fare shopping. Adesso dimmi, vuoi fare la doccia da sola? -
- Preferirei di si -
- Ok... ti aspetto qui, ma non starci tanto -
Mentre la aspetto mando un messaggio a mia madre dicendogli che la cena è confermata, poi mi tolgo la camicia buttandola sulla sedia, mi sento osservato, mi volto e Greta è sulla porta con indosso il mio accappatoio.
- Ti sta un po' grande - Le dico avvicinandomi a lei.
- Ha il tuo odore -
La sollevo da terra e mi circonda i fianchi con le gambe, faccio qualche passo, la metto sul letto e mi sdraio sopra di lei.
- Adesso voglio fare l'amore con la mia splendida ragazza -
Ride appoggiando la fronte sulla mia.
- Ancora non ci credo che stiamo insieme. Giurami che non sei andato a letto con quella -
- Ancora? Ricominci? -
- Mi ha fatto male vederti con quella ieri sera, non ti toglieva gli occhi di dosso -
- Era l'unico modo che avevo per vedere la tua reazione, se ci tenevi a me -
Afferra il mio viso.
- Sei un testone Simo! Ci tengo a te! E non so più come fartelo capire! -
- Fai l'amore con me -
Mi bacia il collo tirando la mia testa a se, mille brividi percorrono la schiena, il mio sesso inizia a pulsare premendo sulla sua coscia, la desidero, potrei impazzire senza di lei, senza il suo profumo, senza le sue labbra e i suoi baci, ancora mi domando come ha fatto Andrea a lasciarla

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