Capitolo 2

Il rumore dei tacchi in lontananza mi scuote dai miei pensieri, Greta sta tornando insieme a Valentina, ridono insieme mentre la mia vena sul collo è pronta a esplodere da un momento all'altro, vestita così sembra una donna di 30 anni, tacco alto, pantaloni neri  e una canottiera di trina aderente, i miei ormoni impazziscono come non avevano mai fatto prima, e le parole di Claudio mi rimbombano nella testa; " Buttati ".
Lascia Valentina sotto casa e viene verso il suo motorino, quando si accorge di me il suo passo rallenta, sul suo viso compare un sorriso.
- Buonasera - Sorride, e per un attimo il mio respiro si ferma.
- Cosa stai combinando Greta? Quello avrà avuto almeno 40 anni! - Sbraito.
- 36 per la precisione -
Afferro il suo polso e la tiro a me, sento il suo respiro sul mio viso e il suo profumo inonda le mie narici.
- Pensi sia la cosa giusta? -
Mi toglie l'elastico dai capelli che ricadono sulle mie spalle, le sue mani si intrecciano in mezzo, accarezza la mia nuca e il mio respiro torna regolare.
- Qual'è la cosa giusta? - Mi sta provocando.
- Baci me e dopo qualche ora strusci il tuo corpo addosso a un altro.... -
- Tu mi hai rifiutata per l'ennesima volta. Cosa dovrei fare? -
- Se un giorno io e te dovessimo stare insieme dovrei aver paura a farti uscire da sola? -
- Cazzate Andrea! Scendi che voglio andare a casa - Prende le chiavi del motorino dalla borsa.
- Stiamo parlando Greta! -
- Non ho più niente da dirti Andrea -
- Perché ti sei arrabbiata? -
- Hai il coraggio di chiedermelo? Indirettamente mi hai dato della puttana! Senza contare che io e te non staremo mai insieme! -
Mi alzo dal motorino, afferro le sue mani incrociando le mie dita alle sue, la spingo al muro di pietra e la bacio. Oppone resistenza per un istante, poi schiude le labbra accogliendo la mia lingua che si muove insieme alla sua. Rimango con la fronte appoggiata alla sua e la guardo.
- Quindi? Cosa pensi di fare? - La sua domanda è diretta e mi arriva come una pugnalata riportandomi alla realtà. - Non mi accontento delle briciole Andrea. Voglio di più - Continua rincarando la dose.
- Di più quanto? Fino a dove sei disposta a spingerti Greta? -
- Voglio te Andrea! E se ancora non l'hai capito vai a farti curare da uno bravo. Pensaci, io vado a dormire - La vedo allontanarsi in motorino, sorrido da solo mentre attraverso la strada per raggiungere la mia moto, in bocca ho ancora il suo sapore, un misto tra menta e tabacco, forse ha ragione Claudio, rischio di perderla in questo modo, devo decidermi ma ogni volta mi sembra una montagna troppo alta da scalare.
Greta
Quando rientro i miei genitori dormono già, chiudo la porta e mi tolgo le scarpe per non rischiare di svegliarli con il rumore dei tacchi, metto il pigiama e infilo a letto, prima di dormire invio un messaggio su WhatsApp a Valentina.
" C'era Andrea ad aspettarmi al motorino. Mi ha vista mentre ballavo con quel tizio.... era un po' arrabbiato 😬😬😬 "
Dopo qualche secondo vedo che è online.
" Bene! Fallo patire! Deve decidere! "
Appoggio il cellulare sul comodino a mi metto giù cercando di dormire.
La mattina dopo mi alzo di buon ora mi preparo ed esco, parcheggio il motorino davanti al bar ed entro, Valentina mi sta aspettando seduta al tavolino.
- Cappuccino? - Le chiedo dirigendomi verso il banco.
- Si grazie tesoro -
Filippo mi saluta con un sorriso che ricambio, è un ragazzo giovane, la sua faccia è simpatica.
- Hai finito la scuola? - Rimango sorpresa della sua domanda, solitamente parliamo di scemenze.
- Si, certo. Adesso voglio cercarmi un lavoro -
I suoi occhi sembrano illuminarsi alla mia affermazione.
- Ti piacerebbe venire a lavorare qui? La mattina, fino alle 14:00, c'è sempre un sacco di gente, da solo non ce la faccio -
- È uno scherzo Filippo? -
Sorride, non riesco a capire se dice sul serio o se mi sta prendendo in giro.
- Sono serio! E poi conosci già la maggior parte della gente che lo frequenta. Mi daresti una bella mano -
- Si, mi piacerebbe! -
- Ok, allora ti aspetto lunedì mattina alle 6:30 qui? Posso contarci? - Allunga la sua mano verso di me e io l'affetto convinta.
- Si! Certo! -
Sono euforica, la ruota sta girando dalla mia parte, porto i cappuccini al tavolo sedendomi accanto alla mia amica con un occhio rivolto all'officina.
- Lunedì comincio a lavorare qui - Sbotto.
- Cosa? Qui qui?? -
- Si Vale! Me l'ha appena chiesto Filippo! Oddio non vedo l'ora! -
- Sei l'unica ad essere felice di aver trovato un lavoro, e soprattutto di alzarti alle 5 di mattina quando tutto il resto del mondo dorme. Ma dimmi di Andrea! -
- E te l'ho detto ieri sera! Era al locale, e mi ha vista a ballare con quel tizio -
- Possibile che non ce ne siamo accorte? -
- Pensi che avrei fatto in quel modo se lo avessi visto? -
- Allora meglio così! Ma poi che ti ha detto? -
- Che non è il sistema, bacio lui e qualche ora dopo mi struscio a uno che non è lui... -
- Si deve svegliare! E soprattutto deve toglierti le ragnatele che hai li sotto... -
Sento le mie guance diventare rosse.
- Vale! Smettila! Mi metti in imbarazzo! -
- Ma se non c'è nessuno? -
Mi isolo un secondo pensando a come sarebbe fare l'amore con lui, sentire le sue labbra su di me.
- Buongiorno -
I miei muscoli si irrigidiscono e divento ancora più rossa sentendo la voce di Andrea.
- Ti senti bene Greta? - La sua voce è calda, asciugo le mie mani sudate sui jeans.
- Tutto bene si -
Mi mordo il labbro inferiore cercando di riportare la mia attenzione su Valentina che sta assistendo alla scena divertita, percepisco lo sguardo di Andrea su di me e bevo il mio cappuccino.
- Hai già conosciuto la nuova barista Andrea? -
Filippo come se non bastasse ci mette del suo.
- No, chi è? Spero sia una bella ragazza -
Ecco, in questo momento mi sto scavando una buca per sotterrarmi.
- È Greta! Comincia lunedì! -
Valentina ride divertita mentre il mio stato d'ansia aumenta.
- Allora hai scelto bene Filippo! - Sento rispondere Andrea, ma il suo tono di voce sembra cambiato, esce dal bar senza dire niente dopo aver bevuto il suo caffè.
- Ah ah... il principe non ha preso bene il fatto del tuo nuovo lavoro - Guardo Valentina sorridere maligna, mi alzo per andare a pagare i cappuccini.
- Ha già pagato Andrea! - Mi anticipa Filippo.
Lo saluto ed esco dal bar insieme a Valentina, dalla parte opposta c'è Andrea davanti all'officina che fuma una sigaretta, tiene lo sguardo abbassato.

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