Capitolo 17

La giornata comincia bene, Greta è sdraiata accanto a me, è sveglia e appena apro gli occhi il suo sorriso mi scalda il cuore, non sembra più arrabbiata, allungo una mano appoggiandola sul suo fianco.
- Buongiorno amore - Non mi risponde, continua a fissarmi come se volesse leggermi dentro, mi sento in difficoltà, lei sembra capirlo perché si avvicina e dopo aver appoggiato la fronte contro il mio petto mi abbraccia.
- A che ora devi tornare a casa? -
- Non lo so, perché? -
- Perché non vorrei mai lasciarti andare via -
Mi da un bacio sul petto dalla parte del cuore.
- Non voglio più litigare Andrea -
- Non abbiamo litigato, ti sei arrabbiata per una stronzata -
- La senti ancora? -
- Di chi parli? -
- Della tua ex -
- Non sento nessuno, soltanto te! Sei davvero così gelosa? -
- Si, ti voglio soltanto per me -
- Anche tu sei soltanto mia -
- Si.... per sempre... -
La stringo a me, tra poco tornerà a casa sua e io rimarrò di nuovo da solo, dopo solo due giorni mi stavo abituando ad averla intorno, a sentire la sua pelle contro la mia la notte, al suo sapore dolce, al suo profumo di pesca, vorrei che non se ne andasse, ma mi rendo conto che se non parlo con i suoi sarà difficile; ma cosa gli dico? Sicuramente non approverebbero mai la mia relazione con sua figlia, lei così giovane e io così vecchio.
Accarezzo la sua pelle liscia e il mio sesso si gonfia lentamente, avvicina la sua mano sfiorandolo.
- Colpa mia? - Mi domanda con un sorriso malizioso.
- Decisamente si -
Le sue labbra sfiorano le mie, le assaporo.
- Rimani qui con me Greta -
- Si, chiamo un attimo mia madre per avvisare che non tornerò a casa - Sorride e sfioro le fossette sulle sue guance i suoi occhi brillano, sospiro cercando di trovare una soluzione ma non mi viene in mente niente, la seguo con lo sguardo quando si alza dal letto, sento scorrere l'acqua della doccia, mi alzo e vado nel bagno, è voltata di spalle e non si accorge di me, entro dentro e le circondo i fianchi con le braccia.
- L'hai fatto apposta di lasciare la porta aperta -
- No, non c'è la chiave, ma mi fa piacere -
- Non ho preso il preservativo -
Mi salta in braccio, il suo sesso umido struscia contro il mio facendomelo indurire ancora di più.
- Non puoi venire fuori? - La voce esce come un lamento dalle sue splendide labbra, non mi va di andare a prenderlo in camera, ho voglia di sentirla carne contro carne.
- Solo per questa volta.... devo ancora dirgli ai tuoi che stiamo insieme, pensa se venissi a dirgli che ti ho messa incinta -
Ride spensierata, l'acqua calda scivola sui nostri corpi, l'avvicino alla parete della doccia ed entro dentro di lei con un grido liberatorio, adesso sarà ancora più difficile starle lontano, ora che ho provato questa sensazione che da tanto non provavo, senza barriere tra di noi, i nostri corpi fusi insieme, Dio se è bello così, riesco a sentirla.
- Devo prendere in considerazione di cominciare la pillola anticoncezionale -
- Non ci provare Greta! Non voglio che ti imbottisci di ormoni -
- Ma ne vale la pena -
- Lo so. Così è stupendo, ma la mia risposta resta comunque no -
Mi spingo più a fondo, la sua bocca bacia il mio viso, si sofferma sulle mie labbra per poi ripartire dal naso, la sua dolcezza è infinita, mi fa sentire bene, stare dentro di lei annienta tutti i miei pensieri, mi fa scordare del mondo fuori che continua ad andare avanti.
I suoi gemiti mi fanno perdere completamente il controllo, senza rendermene conto aumento il ritmo, la sento venire mentre si aggrappa a me.
- Sei venuta piccolina.... -
- Si.... -
- Adesso vengo anche io.... -
Gemo spingendomi sempre più a fondo, non resisto più, l'ultima spinta ed esco dal suo corpo, lei scivola giù, e inizia a darmi piccoli baci sulla spalla mentre io continuo a tremare di piacere.
- Mi verrà un infarto - Sussurro afferrando la sua mano portandola sul cuore che minaccia di uscirmi dal petto da un momento all'altro.
Mi sorride ed esce dalla doccia lasciandomi li, quando torno in camera si è già vestita.
- Vai già via? -
- Andrea sono le 15:00, poi tanto ci vediamo domani mattina al bar -
- Stasera non ci vediamo? Magari andiamo a mangiare una pizza con Claudio e Vale -
Mi sorride capendo la mia voglia di vederla e di stare con lei continuamente.
- Sembra che adesso che hai fatto l'amore con me non hai più voglia di vedermi.... Ho fatto qualcosa di sbagliato? -
Si avvicina e le sue mani calde di posano sul mio viso.
- Io starei sempre con te! Odio dover andar via Andrea, ma come faccio? Devi prendere una decisione per far sì che ci vediamo più spesso. Capisco che per te è dura farlo, ma adesso.... o dentro o fuori - La sua voce è ferma, decisa, le sue parole mi arrivano dentro come un pugno, sta aspettando soltanto me, e io invece sono ancora a pensare a cosa fare.
Mi bacia, afferra la borsa e apre la porta, mi guarda per un secondo mentre io sono fermo dove mi ha lasciato.
- Ci sentiamo più tardi - Chiude la porta alle sue spalle e io rimango solo con le parole che mi ha appena detto che mi rimbombano nella testa come la musica martellante ad un rave.
Greta
Apro la porta di casa e mia madre mi chiama dalla cucina, un odore di sugo riempie casa.
- Mamma -
- Ciao tesoro! Ti sei divertita? -
- Si, molto, e voi? -
- Oh si, anche noi, i colleghi di tuo padre hanno un figlio adorabile, ha qualche anno più di te, dovresti conoscerlo -
Sorrido cercando di fare l'indifferente, ma i pori pensieri sono completamente assorbiti da Andrea ed al sesso che facciamo ogni volta che ci vediamo.
- Si vedrà mamma. Vado a cambiarmi -
- Ceni con noi stasera? -
- Oh... non lo so ancora, io e Vale forse andiamo a mangiare una pizza, ma ancora non lo so -
- Va bene, ma domani mattina cominci il tuo lavoro, non fare tardi! -
- Certo mamma, lo ricordo -

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