Capitolo 9

  L'esitazione scomparve dal volto di Bard non appena vide Kili bianco come un lenzuolo e con gli occhi cerchiati.
Condusse in casa il piccolo gruppo e con l'aiuto di Oin e Bofur, il giovane Nano fu sdraiato su una panca. Era ricoperto da uno strato di sudore freddo e tremava.
"Servono erbe medicinali." Disse Oin, sciogliendo la stoffa intorno alla ferita. "E acqua calda."
Bard elencò tutte le erbe che possedeva mentre le sue figlie si apprestavano a portare acqua e asciugamani ma nessuna di quelle andava bene.
"Non avete qualche Foglie di Re?" Domandò il vecchio Nano.
"Quella è erbaccia... la diamo ai maiali." Fece Bard, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
"Vado io." Disse Keira, allontanandosi dal capezzale del giovane. Non voleva sentire i suoi urli né vedere la sua sofferenza. Ma Kili le afferrò il polso, facendola voltare verso di lui.
"Rimani..." Sussurrò supplichevolmente, intrecciando le dita con quelle di lei.
"Andrò io." Disse Bofur, poi guardandola mesto aggiunse: "Resta con il ragazzo, ha più bisogno di te di quando tu creda."


Bofur era fuori già da un po' e la situazione non era migliorata, nel frattempo. Kili aveva il respiro accelerato e gli occhi lucidissimi. Sudava freddo e la camicia gli si era appiccicata al petto, così come i capelli al viso e al collo.
Fili gli bagnava la fronte di tanto in tanto e Keira gli teneva la mano; avevano ancora le dita intrecciate e la Mezzelfa poteva sentire la sua temperatura alzarsi lentamente. Era bollente.
Bofur doveva sbrigarsi, non rimaneva molto tempo.


"Cos'e stato?" Domandò d'un tratto la piccola Tilda. Un rumore da fuori aveva attirato la loro attenzione.
"Forse nostro padre è tornato." Ipotizzò Bain, alzando le spalle.
Fu Sigrid che andò a controllare.
"Pa', sei tu?" Domandò, senza però ottenere risposta. Stava per rientrare quando un rumore la fece voltare.
All'interno della casa si udì prima un grido spaventato, poi videro la giovane rientrare in preda al panico seguita da un Orco.
Com'è possibile, pensò Keira, ci hanno seguito fin qui?!


"Presto, sotto il tavolo! Correte!" Gridò la Mezzelfa, spingendo le due ragazzine a sbrigarsi.
Lei e Fili afferrarono tutto quello che capitava loro a tiro e lo lanciavano contro gli Orchi per proteggersi, ma non serviva a un bel niente!
Così gli Orchi avanzavano e loro indietreggiavano.
D'un tratto, una di quelle orrende creature cadde a terra morta e dalla porta entrarono il principe di Bosco Atro e il Capitano delle guardie di Thranduil, Tauriel.
Approfittando del loro arrivo, si radunarono tutti ad un angolo vicino a Kili, cercando di proteggerlo.
Ci furono varie colluttazioni, comunque, e durante una di queste, Fili e Keira finirono a terra e l'Orco riuscì ad afferrare e trascinare via Kili per la gamba ferita.
Egli gridò dal dolore e si dimenò, finché Tauriel non uccise l'Orco liberandolo dalla sua presa.


"Li avete uccisi tutti?" Chiese la piccola Tilda con stupore.
"Si, ma ce ne sono altri in giro per la città." Rispose Legolas, incamminandosi verso la porta.
"Kili? Kili, mi senti?!" Le parole di Keira riempirono la stanza. Si voltarono verso di lei, a terra con Fili, Oin e il povero Kili. Quest'ultimo era in preda alle convulsioni e gridava come un ossesso.
Legolas si irrigidì quando notò lo sguardo che la sua mellon rivolse al Nano.
"Tauriel." La richiamò, sparendo fuori un attimo dopo con la speranza che lei lo seguisse.
Ed era intenzione dell'Elfa farlo, seppur avesse esitato qualche istante di troppo, ma quando sentì Oin dire che lo stavano perdendo si fermò.
Incontrò gli occhi lucidi e rossi del giovane steso a terra e si disse che non lo avrebbe mai potuto abbandonare.
Decise di restare, anche perché infondo era per trovare lui che aveva seguito gli Orchi.


Tauriel si mosse in fretta, pronta ad attaccare, ma il rumore che aveva sentito era soltanto Bofur con l'Athelas.
"Athelas!" Esclamò l'Elfa, strappandogli l'erba dalle mani.
"Che stai facendo?" Le chiese il Nano, abbastanza confuso.
"Io... sto per salvarlo." Disse lei, sorridendo al solo pensiero.


"Tenetelo fermo." Intimò loro Tauriel, mescolando la Foglia di Re in acqua, dopo averla ridotta ad una poltiglia.
Quando la poggiò sulla ferita, Kili gridò ancora; bruciava molto, anche se dopo che cominciò a recitare una strana formula nella sua lingua arrivò il sollievo e allora Kili si calmò.
Keira, Fili, Bofur e Oin e i figli di Bard si allontanarono da lui, mentre l'Elfa gli fasciava la ferita.
"Ho sempre sentito parlare dei miracoli della medicina elfica. Assistervi, è stato un privilegio." Commentò il vecchio Nano.


"Keira..." Fu flebile il sospiro di Kili, ma abbastanza alto da essere sentito tutti.
"Va da lui." Le disse Fili sottovoce. Lei lo guardò incerta, poi si avvicinò al giovane e gli posò una mano su un braccio.
"Sono qui." Gli disse, scostandogli i capelli dalla fronte con l'altra mano.
Dall'altra parte della stanza, Bofur temette le parole che il ragazzo avrebbe potuto dirle.
Kili nel frattempo cercò la mano della Mezzelfa, anche se il suo sguardo si posò ugualmente su Tauriel, nonostante l'avesse trovata e ora la teneva stretta nella sua.
"Tu non sei Keira. Lei... lei ha la luce delle stelle nei suoi occhi; lei... ha un sorriso così dolce... Credevo fossi Keira, invece era solo un sogno. Credi che avrebbe mai potuto amarmi?"
Quelle parole spiazzarono Keira, spiazzarono Tauriel e tutti gli altri.
La giovane sentì la stretta sulla sua mano allentarsi: Kili si era addormentato.


"Lui... ti ama." Mormorò l'Elfa, allontanandosi di un passo.
Lei indietreggiò finché non urtò la panca dove stava seduto Fili. Si sedette e si prese il volto fra le mani.
Kili l'amava? Sul serio? Avrebbe dovuto immaginarselo. Che ciocca era stata. E sciocco era stato Thorin ad imporle di restare ad Esgaroth.
Kili era un ragazzino al suo confronto, come avrebbe potuto mai guardarlo con occhi differenti? Inoltre, c'era la profezia; era destinata a morire, questo era il suo destino e non poteva permettersi di lasciarsi andare con nessuno, specialmente con Kili. Avrebbe solo spezzato i loro cuori.
Tauriel mormorò qualcosa sul seguire Legolas e gli Orchi, poi se ne andò, ma non prima aver gettato un'ultima occhiata al giovane steso sul tavolo.
Fili si avvicinò a Keira, mettendole una mano su una spalla.
"Lo respingerai?"
"Non ho altra scelta."


Bofur l'aveva intuito già da tempo ormai, ma sentirlo con le proprie orecchie era stato ancora più devastante.
Sentì un peso scendergli sul petto. Keira... lei era diventata una costante. Ogni volta si sorprendeva a lei, a quanto era bella. Perché lo era sul serio. I suoi lineamenti erano così perfetti; nessuna Nana aveva un viso così delicato come il suo.
E anche Kili lo aveva notato ed era stato, come dire, incantato? dalla sue bellezza. E questo lo annientava. Voleva molto bene a quel giovane e come poteva ferirlo? Si sentiva frustrato in quel momento, perché se avesse rivelato i suoi sentimenti prima di lui, forse ora non si sentirebbe così... viscido.
E poi, considerò Bofur, Kili era molto più giovane e bello di lui, poteva forse competervi? No, si rispose.
Se avesse conosciuto Keira durante la loro giovinezza, magari sarebbero diventati amici o forse anche di più. Ma dopo questo pensiero si diede dello sciocco. Non avrebbe avuto speranze ugualmente. Perché lei meritava qualcuno di migliore di un semplice giocattolaio.
Quando alzò lo sguardo verso di lei la vide accanto a Fili. Il Nano le aveva detto qualcosa e lei ora scuoteva il capo, prendendosi il volto fra le mani. Non aveva sentito una parola, tanto era assorto nei suoi pensieri, ma pur non sapendo decise che avrebbe fatto di tutto per tenersi lontano dal suo cuore. Per il suo bene e quello di Kili.
E se il suo si era incrinato di un po', nessuno ci avrebbe fatto caso.


Un rumore assordante, come l'eco di un ruggito smosse l'aria con violenza.
Smaug stava arrivando.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top