Idiota
"Gemma, potremmo spostarci con la mia macchina." Risero entrambi vedendo Leonardo totalmente ubriaco, fare il burlone.
"In effetti. Vado a prendere la giacca. Ci vediamo all'uscita." Gli diede un altro bacio passionale e poi si allontanò. Domenico, senza rendersene conto, stava correndo verso la sua auto.
"Ehi, attento." Per sbaglio aveva spinto una ragazza vicino all'uscita, facendola sbandare.
"Scusa." Rispose distrattamente.
"Domenico." Sentendosi chiamare in modo burbero, si girò verso quella persona. Aveva i capelli lunghi e ricci e probabilmente non l'avrebbe riconosciuta, se non fosse stato per la sua voce.
"Vanessa." Fermò la sua corsa, per avvicinarsi a lei. "Scusa, ti ho fatto male?"
"Sì, ma non fa niente." Alzò le spalle e gli sorrise.
"Non l'ho fatto apposta. Non ti ho vista, piccolina come sei." La ragazza gli sembrò offesa.
"Idiota." Senza salutare, seguì le sue amiche all'interno del locale.
Sentì di aver fatto qualcosa che non doveva, ma cosa? Alzò gli occhi al cielo e ritornò sui suoi passi, verso la macchina. Guido velocemente verso l'ingresso del pub.
Gemma entrò in macchina, senza aver perso la malizia di qualche minuto prima, anche mentre conduceva ilo suo ferro vecchio alla baita degli innamorati. Mentre lo baciava insistentemente, arrivò piano piano, con la sua flebile mano al suo pene, già in erezione. Lo accarezzò delicatamente.
"Ti piace, vero?" Fu difficile per Domenico concentrarsi nella guida. Le mani perfette di Gemma aprirono la patta dei jeans e sentì il calore della mano della ragazza sul suo membro, mentre con passione lo stimolava.
Poco prima di arrivare alla caletta di fronte al mare, Gemma avvicinò le labbra carnose alla sua virilità. Domenico gemette, sentendo la profondità della gola della ragazza.
Eccitato affermò la coda di cavallo della ragazza, dirigendo il movimento della sua testa.
Eiaculò prima di quanto pensasse e la ragazza assaggiò avida il suo liquido. "Idiota." Gli rimbombò in testa questo pensiero, con la stessa voce stizzita di Vanessa, di qualche attimo prima.
"Ho detto che saresti venuto." Gemma si mise comoda sul sedile, pulendosi le labbra, per poi avvicinarsi nuovamente a lui. "Mmmh e questi addominali?" Chiese la ragazza, mentre gli sbottonava la camicia. "Hai il preservativo?" Domenico andò in panico. Non lo aveva. Non pensava che sarebbe arrivato fino a quel punto.
"No, mi spiace." Gemma si allontanò. "Idiota" pensò nuovamente.
"Che peccato. Io sono tutta bagnata." Fece un sospiro di rammarico.
"Potremmo andarlo a comprare" ipotizzò speranzoso Domenico.
"Scherzi. Finché troviamo un distributore mi passerà tutto." Ritornò sul sedile del passeggero, avvilita.
"Idiota."
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top