"Sentimenti strani"

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Era mercoledì mattina, mi ero appena alzata e cercavo di capire che era successo la sera prima. Mi girai dall'altra parte e vidi che il letto era vuoto ma tutto disordinato. Ad un certo punto la porta del bagno si aprii e vidi davanti a me una persona che non ricordavo di aver passato la notte: Eddie Munson. "Sei sveglia finalmente, dormito bene? Sai...io mi sono trovato meglio di quando sono a casa mia.." disse ironico. Io lo guardavo perplessa come per dire:" Che ci fai in camera mia?". Aveva capito cosa intendevo e disse:" Non ti ricordi? Ieri, dopo la partita, sono venuto a casa tua perchè diluviava e la mia macchina era andata. Così tu e tua madre mi avete offerto di restare a dormire qui per quella sera. Non potevo tirarmi indietro" con tono soddisfatto. Guardai l'orologio: erano quasi le sei. Andai a cambiarmi velocemente, e raccolsi i capelli come il giorno dopo. "Senza offesa ma...ti stanno meglio sciolti i capelli" mi disse Eddie e mi sciolse la coda. Mi sistemai per bene, presi il mio zaino e lo portai di sotto. Io ed Eddie fecimo colazione insieme a i miei genitori e Chrissy. C'era un silenzio tombale: mia madre che non riusciva ad alzare lo sguardo, mio padre che non riusciva invece a non fare brutti pensieri su Eddie e sul mio rapporto con lui, e Chrissy che aveva lo sguardo come per dire:" Che cavolo ci fa qui, lui?!". In tutto questo, io ero imbarazzata e cercavo di non affogarmi con gli sguardiche ogni tanto mi mandava mio padre, ed Eddie mangiava normalmente, ma velocemente, come per togliersi mio padre e Chrissy via dai piedi, a cui non stava a genio che un ragazzo come lui sedesse a tavola con loro. Appena finimmo, io ed il ragazzo dai capelli castani ci alzammo dal tavolo e lui si diresse verso la porta, io mi diressi verso mia madre e mio padre, per salutarli. Dopodicchè, misi lo zaino in spalla e andai a scuola con Eddie. Durante il tragitto parlammo del più e del meno, e ci accorgemmo di quanto fossimo simili. "Ehi, e se prima che suona la campanella di inizio, ti porto in un posto che solo io conosco?" mi chiese, io annuii per dire di si, così mi prese la mano e mi trascinò verso il bosco, dietro la nostra scuola. Dopo un pò che correvamo, arrivammo in una spece di varco tra gli alberi che ospitava una panchina e diversi alberi che erano come se ci facessero da scudo. Era abbastanza carino lì; Eddie mi invitò a sedere, lui si mise dal lato opposto al mio. " È bello qui, vero? Non ci potrà sentire nessuno qui."- disse -" Sai...non è stata la prima volta che ci incontravamo...credo...non ricordi il talent show delle medie?" mi chiese. "Certo che me lo ricordo, è stato uno dei momenti più imbarazzanti della mia vita, ancora mi ricordo quando ero con Chrissy sul palco e facevo.." dissi ma poi lui mi interruppe e disse:"...la Cheerleader...si me lo ricordo anch'io. Io suonavo con la mia band 'Bara Acida', e se ti ricordi portavo la testa rasata" e concluse. "O mio dio, eri tu!? Non ci credo, sei così diverso...suoni ancora?" gli chiesi e lui rispose di si. Continuammo a parlare, ma poi Eddie guardò l'orologio e disse:" Oh cazzo, Lily si è fatto tardi...Corri!!" mi disse frettoloso, e quando afferrai il concetto, presi il mio zaino e sfrecciai via di lì insieme a lui. Mi è dispiaciuto un pò lasciare quel posto ma che ci potevo fare, insomma, era solo il terzo giorno di scuola e mi ero già fatta dei nuovi amici, però penso che Eddie non mi tratta molto da amica ed io non più da amico. C'era qualcosa che mi affascinava in lui, non so se era la bellezza, il carattere o la dolcezza...quando pensavo a lui entravo nel pallone, e pensavo a lui non più come un amico. Quando lo guardavo, ancora peggio. Era come se il suo sguardo mi entrasse nel petto e io sobbalzo sempre quando lo fa. Mi emoziono quando succede.

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