Capitolo 11

Geno's pov

Entrammo in un locale che sembrava provenire dai ruggenti anni venti, riprendendo, però, anche un pizzico di Art Nouveau in alcuni accessori di decoro. Mi sembrava inoltre di aver visto qualche gingillo saltato fuori dall'epoca dei bohemien. Esattamente al lato opposto della porta, vi era un bancone ricolmo di alcoolici di differenti recipienti e varietà di gusti.

Geno: Che posto è?

Reaper: Un luogo dove passano tutte le anime con un conto in sospeso da risolvere prima di andare dall'altra parte.

Geno: Sembra più un pub...

Reaper: È per rendere più agevole la loro permanenza qui. Bevono, si rilassano e poi una volta risolte le questioni, sono pronti per andare nel loro posto.

Mentre io ero incantato nell'atmosfera così accogliente, Reaper mi posò lentamente la mano sulla mia spalla, accarezzandola delicatamente; poi quest'ultima cercò di scendere più in basso. Molto più in basso. In tutti provai a fermarlo, ma fece una cosa che non mi sarei aspettato: mi prese la mano per poi condurmi fino al tavolo che aveva fatto mettere da parte. Allontanò di poco la sedia e mi fece accomodare, baciando nel frattempo la mia mano ossuta. Niente da dire, nel giro di qualche secondo ero divenuto rosso in viso.

Reaper: Vado a scambiare due chiacchiere con il proprietario. Intanto prendo da bere, te cosa vuoi?

Geno: Beh hai detto che era una sorpresa no?

Reaper: Sì

Geno: Allora sorprendimi *occhiolino*

Reaper: Perfetto, aspettami qui!

Annuii appoggiando il braccio al tavolo ed il mento sopra la mano piegata verso il basso, intanto che aspettavo.

Reaper's pov

Mi avvicinai al bancone del locale aspettando una vecchia canaglia che mi raggiunse poco dopo: uno scheletro con abiti alla New Orleans jazziana e l'immancabile bombetta. Per salutarmi fa un cenno col cappello

Reaper: Ti vedo in forma, Bonejangles!

Bonejangles: Detto dalla morte è un complimento, allora cosa posso offrirti, capo? Anzi offrirvi.

Indicò con lo sguardo Geno, mantenendo un'espressione alquanto divertita e maliziosa, intanto che preparava già i due bicchieri sul tavolo.

Reaper: Fai tu!

Bonejangles: Bene, un Black as your Soul ed un Black magic per il capo ed il suo "amichetto".

Reaper: *Ridacchia* Onestamente, spero che diventi qualcosa di più.

Bonejangles: Non ti preoccupare, capo! Sembra molto più convinto della vecchia capra.

Reaper: Dici?

Bonejangles: Dico dico... Comunque grazie per aver offerto lo spettacolo.

Reaper: Nessun problema. È già arrivata?

Bonejangles: Guarda tu stesso!

Sul piccolo palco si accesero le luci colorate ed iniziò a cantare una figura di viola vestita, accompagnata dagli altri componenti della banda del locale.

Bonejangles: Grazie davvero! Da quando Eliconia è finita nello show di Mettaton, hanno voluto sentirla almeno questa volta.

Reaper: Immagino, almeno qui non si corrono rischi.

Bonejangles: Ben detto, capo!

Disse mettendosi a preparare i cocktail e versando le bevande dentro all'apposito mixer, il tutto accompagnato dalla voce della ragazza e dallo strampalate di una chitarra. Dire che egli si mise a tenere il tempo battendo le mani ossute e quell'arnese sul tavolo non è poi una cosa tanto impressionante, proveniva da un Au dove persino i neonati conoscevano il senso del ritmo. Intanto i miei occhi e la mia attenzione si spostarono nuovamente su Geno. Sembrava particolarmente interessato alla canzone, seduto con le gambe accavallate, delineate perfettamente dai pantaloni che indossava; teneva il tempo con il piede appoggiato a terra.

Geno's pov

Stavano passando i minuti, mi guardavo attorno. Magari tra quelle anime potevo scorgere quella di mio fratello o qualcun altro del mio vecchio Au. Ma nulla, nemmeno un'anima conosciuta o intravista...

O quasi.

Infatti di lì a poco, nella sedia davanti a me che avrebbe dovuto essere di Reaper, mi si palesò davanti uno scheletro con un segno rosso che prendeva buona parte del viso. Ce ne erano altri anche sul collo; e presumo che ne tenesse altri sotto le bende ai polsi. Indossava abiti sul beige ed il verdastro militare.

????: Ehylà dolcezza!

Non risposi, mi limitai ad osservarlo per capire meglio chi fosse. Ero certo di averlo già visto da qualche parte.

????: Che ci fai da queste parti?

Geno: Mi scusi... Ci conosciamo?

????: Be' abbiamo passato un po' di tempo nel void insieme... Davvero non ti ricordi?!

Geno: Ecco non-

????: Andiamo, sono Blard!

Geno: Blard... Oh santo cielo, Blard!

Blard: Allora ti ricordi!

Geno: Cavolo, non ti avevo riconosciuto

Blard: È passato anche tanto tempo... Comunque che ci fai qui?

Geno: Beh vedi io-

????: Lui è con me!

Mi voltai di scatto e trovai Reaper accanto a me. Aveva uno sguardo serio, freddo, cupo; un'espressione totalmente diversa da quando eravamo entrati. Quasi mi fece raggelare il sangue.

Geno: Reaper, ti presento-

Reaper: Non c'è bisogno di sprecare fiato,
ho già avuto modo di conoscerlo .

Blard: Neanche per me è una gioia vederti, mietitore.

Reaper: Pensavo di averti detto chiaramente che tu non sei il benvenuto qui.

Blard: Strano, solo perché ho tentato di uccidere una persona? Eppure qui mi sembra che ci siano tanti altri assassini peggiori di me. Per esempio COLEI CHE STA CANTANDO SUL PALCO.

Al grido di Blard, la musica venne interrotta. La ragazza si limitò a guardare in totale silenzio, sistemando il cappello che aveva addosso.

Blard: Esattamente, lei è quella che ha posto fine alla mia vita.

Bonejangles: E chi non ha mai ammazzato nessuno? Avanti ragazzi, è normale. Io ho persino seccato il mio bassista. Vero, Jonny?!

Subito il diretto interessato rispose ridacchiando e facendo due schiocchi con le dita, alzando anche le risate del pubblico e anche dei musicisti lì presenti.

Bonejangles: Sempre tagliente e di poche parole... Sarà perché gli ho tagliato la gola, ma ehi! In vita si fanno parecchie stronzate e mi sembra che tanto non freghi più un cazzo a nessuno.

L'ennesima risata si alzò dalla folla.

Bonejangles: Invece riguardo a te, Board-

Blard: È Blard!

Bonejangles: Appunto. Ma ritornando al discorso di prima, tu non puoi stare qui per diverse ragioni. Quindi vedi di sloggiare, amico!

Blard: *sbuffò* Come volete.

Subito lo scheletro con la linea rossa si alzò dallo sgabello e si allontanò dal tavolo, non prima di aver appoggiato una mano sulla mia spalla e sussurrato qualcosa.

Blard: *sussurra* Non ho ancora finito con te~

Un brivido mi ripercosse l'intera spina dorsale. Quando finalmente lui uscì, mi venne quasi una fitta alla testa, mi compariva un'immagine piuttosto offuscata poi mi ripresi del tutto. Persino la fitta sembrava essere sparita. Ma Reaper mi si avvicinò e prese il mio volto teneramente, con le sue fredde mani. I suoi occhi, che poco prima erano furiosi verso l'altro scheletro, ora sembravano ricolmi di preoccupazione.

Reaper: Geno, stai bene?

Geno: S-sì... Perché?

Reaper: Beh stai... Piangendo sangue...

Continua...

Salve gente

Ok, ci ho messo una vita per sfornare questo capitolo... Ma non so perché ultimamente il mio cervello fa quello che vuole.

Ecco un esempio pratico con un'altra storia.

... Se avete domande al riguardo, tranquilli è normale

Solo che sinceramente non saprei come rispondervi.

Comunque ci vediamo al prossimo capitolo.

Angela 💜 Hanji

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