Capitolo 10
Reaper's pov
La voce proveniva da sotto il letto. E proprio da lì uscì Geno ricolmo di polvere. Tossiva molto. Lo aiutai a rialzarsi, per facilitarmi lo presi per i fianchi tirandolo leggermente verso di me e tenendogli stretta una mano. Appena riuscì a stabilizzare la sua posizione, si rese conto dopo che lo tenevo anche per i fianchi. Arrossì e si staccò di colpo.
Geno:Ehm grazie!
Reaper: Che ci facevi sotto il letto?
Geno: Cercavo di evitare di rimanere bloccato sotto le macerie...
Reaper: Ehm-
Geno: Oppure di beccare un lampadario in testa...
Reaper: Ok, ma-
Geno: E magari svenire o-
Geno's pov
Bloccai le mie lamentele quando Reaper mi abbracciò da dietro. Appoggiò il mento sulle mia spalla, sospirando. Involontariamente spostò la sciarpa e potei sentire chiaramente il respiro caldo che aveva lasciato per sbaglio sul mio collo.
Reaper: Perdonami! Mi è capitato spesso di litigare con Toriel, ma al massimo cascava solo qualche vaso e nulla più...
Mi lasciò un piccolo bacio sul collo, uno di quelli teneri ed amorevoli. Sussultai a quel piccolo gesto tanto dolce. Feci per scappare dalla sua presa, ma mi girò verso di sé cingendo i fianchi col braccio e prendendomi la mano.
Reaper: Ma quando mi ha detto che voleva portarti via da me, non ci ho più visto. Una creatura come te non merita di soffrire di nuovo...
Geno: Perché?
Reaper: "Perché" cosa?
Geno: Perché stai facendo tutto questo... Rischiare tanto per me?
Reaper: *avvicina la mano alla bocca baciando il polso* Perché tengo molto a te, Geno.
Geno: ... Sono solo uno sfizio, vero?
Reaper: Non ascoltare le parole di Vita, probabilmente sentiva la tua presenza e cercava di farti uscire allo scoperto...
Geno: Vogliono riportarmi nel Void?
Reaper: Solo per colpa di una stupida legge che hanno creato anni fa. Volevano rimuovere tutte le anomalie, nascondendole al mondo oppure eliminandole. Ma non ti devi preoccupare per questo...
Mi alzò il volto verso di lui guardandomi fisso con quegli occhi neri e profondi che lentamente scavavano nel mio interno, cercando nelle profondità la mia anima.
Reaper: Dovranno passare sul mio cadavere prima di poterti sfiorare.
Mi lasciò un casto bacio sulla fronte. Poi staccò la presa su di me e si diresse verso la cucina, dopo avermi chiesto se volessi una tazza di tè. Annuì risistemandomi e guardandolo andare in là. Un brivido ripercosse l'intero corpo pensando al bacio sul collo e anche ricordando il sogno.
"So che è opera tua... Ma come fai a provocarmi questo effetto?"
Mi presi due secondi per riflettere su quello che avevo sentito. Il consiglio mi cercava per nascondermi o distruggermi... Ma dato che non può uccidermi cosa potrebbe fare? E Reaper cosa avrebbe rischiato venendo esiliato?
Non ti preoccupare di questo, dovranno passare sul mio cadavere prima di poterti sfiorare.
Riecheggiavano le sue parole nella mia mente. Scrollai la testa, scacciando ogni pensiero e dirigendomi in cucina. Vidi Reaper prendere la teiera e versarmene un po' nel tazzone per la colazione.
Reaper's pov
Gli passai la tazza sorridendo.
Reaper: Ecco qua! Spero ti piaccia il tè al limone.
Lui la prese guardando la bevanda giallastra pensieroso. Poi senza dire una parola sospirò e posò la tazza sul tavolo.
Reaper: Qualcosa non va?
Geno: No, è solo che...
Di istinto mi abbracciò, senza neanche pensarci un attimo e non pronunciando una singola sillaba.
Un calore si fece spazio nella mia anima e nel mio gelido corpo. Mi lasciò stupefatto. Era diventato rosso in viso, lo notai subito nonostante la testa appoggiata al mio petto.
Geno: Non farti strane idee... Volevo solo ringraziarti per tutto quello che stai facendo per me.
Sorrisi ricambiando il gesto caloroso.
Reaper: Sono io che dovrei ringraziarti...
Geno: Ehm Reaper
Reaper: Sì?
Geno: Le mani!
Mi accorsi solo dopo di aver messo le mani "leggermente" più in basso dei fianchi. Non mi dispiaceva più di tanto. Peccato che Geno le alzò fino alla schiena. Scoppiai a ridacchiare.
La sera arrivò subito. Con la notte oscura, non vi era una stella e neanche la luna era visibile. Le uniche ad illuminare il panorama erano delle piccole lucciole azzurre che vagavano di qua e di là. Io me ne stavo seduto sul divano ad aspettare che Geno finisse di prepararsi.
Reaper: *guarda l'orologio* E menomale che erano le donne che ci mettevano anni a prepararsi...
Geno: Parla per te! Tu sei vestito come questa mattina!
Reaper: Non è vero! Ho cambiato tunica.
Geno: *sarcasmo* Che gran cambiamento!
Lo sentì sbuffare dal soggiorno.
Geno: Mi ripeti dove hai preso questa roba?
Reaper: L'ho trovata per caso.
Geno: Sicuro?
Reaper: Sì perché?
Geno: Per sapere...
Reaper: Se hai bisogno di aiuto con alcuni indumenti, io sono disponibile~
Geno: NO GRAZIE!
Dopo alcuni "minuti" finalmente uscì dalla stanza. Era vestito con un paio di jeans strappati neri, abbastanza attillati, e una maglietta bianca con una linea rossa sul centro. Il tutto accompagnato da una giacca nera di pelle aperta leggermente, un paio di stivaletti del medesimo colore e ovviamente la sciarpa rossa del fratello defunto. Lo guardai esterrefatto, rimanendo a bocca aperta.
Geno: Possiamo andare.
Reaper: Ehm certo!
Gli cinsi i fianchi per poi aprire le ali e spiccare il volo, tenendolo stretto al mio petto. Arrivammo in batter d'ali nel mondo dei morti.
Geno: Wow... Quindi questo è-
Reaper: Il mondo che ti sei scampato. Esatto!
Geno: Sembra molto rigido come clima.
Reaper: Tutto normale!
Sentì un rumore avvicinarsi pericolosamente a noi. Pensai fosse qualche essere che cercava di fuggire, dato che non sarebbe stata la prima volta. Mi misi davanti a Geno per pararlo da un possibile attacco. La creatura si stava avvicinando sempre di più, a passo leggero ma svelto.
Geno: Cos'è stato?
Reaper: Non lo so ancora.
Sentì un ringhio e una voce familiare in lontananza così abbassai la guardia. Poco dopo una mia vecchia conoscenza mi saltò addosso con la sua solita grazia e iniziò a leccare il mio teschio per salutarmi. Era un piccolo cucciolo di cane a tre teste con gli occhi rossi come il sangue. Si diceva che nei suoi occhi tu potessi rivedere la tua morte... Sciocchezze!
Geno ci guardava leggermente sconvolto. Ridacchiai per poi prendere quella piccola palla di pelo tra le mani.
Reaper: Lui è Cerbero! Una piccola bestiolina di cui si occupa mio fratello.
Il cagnolino lo guardò entusiasta con tutte e tre le lingue di fuori.
Geno: Che carino! *Gli accarezzò una delle testoline*
RT!Papyrus: Ecco dove si era cacciato!
Mio fratello prese il cucciolo e lo posò nella sua cuccia.
Geno's pov
Reaper: Geno, ti presento Papyrus, mio fratello! Colui che trasporta le anime dei buoni in questo posto.
RT!Papyrus: Felice di conoscerti finalmente, Reaper mi ha parlato molto di te.
Geno: *arrossì leggermente* Ah davvero?
RT!Papyrus: Certamente! E sei anche meglio dal vivo che dalla descrizione.
Lanciai un'occhiata a Reaper che si era messo una mano sulla fronte per imbarazzo probabilmente. Soffocando un "lo strozzo".
Geno: Ti ringrazio, anche per me è un piacere conoscerti!
Reaper: Scusami, fratello, ma ora dobbiamo andare! Puoi controllare se-
RT!Papyrus: Certo! E controllerò anche quella piccola cosa che mi avevi detto.
Geno: Che cosa?
Reaper: Una sorpresa!
Geno: Va bene...
Poi Reaper aprì davanti a noi una porta dal quale usciva fuori una luce immensa, in grado di accecare gli occhi. Per mia fortuna durò poco e al suo posto si sostituirono un paio di luci colorate soffuse, della musica in sottofondo e delle risate di gusto.
Reaper: Dopo di te!
Continua...
Salve a tutti!
A parte le solite cose (spero che il capitolo vi sia piaciuto e bla bla), devo chiedervi se per cortesia potreste andare a leggere l'ultimo capitolo del libro dei concorsi, disegni e altro e lasciare alcuni commenti su idea proposta.
Detto ciò, alla prossima!
Angela 💜 Hanji
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