.^Capitolo 52^.
Dopo aver passato tutta la giornata fuori di casa insieme alla sorella e agli amici del locale, Dipper si avviò verso il palazzo appartenente al demone biondo, con la borsa a tracolla che aveva dimenticato a lavoro, contenente la busta che Isaac aveva dato a Mabel, sommersa da altri oggetti.
Aveva passato una giornata stupenda insieme ai suoi vecchi amici e a sua sorella, tutti erano così felici di rivederlo e avevano così tanto da dirgli.
Erano andati a cenare fuori in un ristorante, dopo aver passato tutta la giornata a chiacchierare e a fare giri per la città.
Ma dopo la cena, i loro amici dovettero tornare a casa per motivi personali e alla fine rimasero solo Mabel e Dipper, che si divisero a loro volta non appena raggiunsero l'appartamento della sorella.
I passi dell'umano risuonavano sul marciapiede e più si avvicinava alla sua meta, più andava nel panico.
Non aveva la più pallida idea di come nascondere la busta al demone e di certo non ci sarebbe riuscito in ogni caso, dato che Bill Cipher aveva letteralmente occhi ovunque.
Avrebbe già di certo saputo della busta di Isaac e avrebbe già pensato ad un piano per sbarazzarsi di quell'oggetto.
Ma Dipper non glielo avrebbe permesso, non avrebbe permesso a nessuno di rubargli o distruggergli la busta che Isaac gli aveva preparato.
Finalmente arrivò davanti al palazzo del demone e, alzando la testa per osservare la sua immensità, fece un bel respiro profondo.
Entrò nell'ingresso e subito dopo nell'ascensore, premendo il bottone del piano in cui doveva andare.
Le porte si chiusero e il mezzo iniziò a salire, mostrando il meraviglioso panorama di New York che Dipper aveva già visto più volte.
Ma l'umano non riusciva a focalizzarsi sulla bella vista davanti a sé, non ci riusciva affatto.
Stava per scontrarsi con Bill, stava per scoprire la sua reazione e non sapeva proprio cosa fare.
Non appena arrivò all'appartamento, le porte si aprirono e Dipper esitò qualche secondo prima di mettere un piede fuori dal mezzo.
Quando però lo mise, si fece coraggio ed entrò in casa, guardandosi intorno per cercare la figura del demone dorato, tenendo stretta a sé la borsa a tracolla.
Non ottenne alcuna risposta.
Fece qualche passo avanti e mosse la testa a destra e a sinistra.
"Bill? Sono a casa!" Esclamò Dipper, guardando in giro per l'appartamento.
Sembrava che nel palazzo ci fosse solo lui, dato che nessuno, in questo caso Bill, era accorso a salutarlo e ad accoglierlo.
Guardò verso le scale mentre fece dei passi verso l'entrata del balcone, ma nel processo andò a scontrarsi contro qualcuno.
Scattò all'indietro e fece un verso di sorpresa, posando gli occhi sulla persona che temeva di più, ma che stava cercando.
"Pinetree! Finalmente sei tornato... Mi stavo annoiando qui, da solo." Affermò Bill con un sorriso.
L'umano strinse istintivamente a sé la borsa che portava e deglutì, cercando di guardare negli occhi il demone biondo davanti a lui.
O almeno, nell'unico occhio che voleva mostrare, dato che l'altro era sempre imprigionato dalla benda.
Continuarono a fissarsi per vari secondi e alla fine il demone posò lo sguardo sulla borsa dell'umano, facendolo sussultare.
"Stamattina non sei partito con la borsa... Quella dove l'hai presa?" Chiese il biondo con un tono incuriosito.
"L'avevo dimenticata al lavoro... Insomma, un po' di tempo fa." Rispose Dipper senza andare nel panico.
"Uuhh... Capisco, sì... Ma c'è qualcosa dentro, per caso? Sembra molto importante da come la tieni stretta." - Commentò ancora con un sorriso di uno che ne sapeva una più del diavolo. - "Alla fine non penso che tu abbia dimenticato il cellulare o il portafoglio a lavoro... Oppure sì?" Disse.
Il castano si paralizzò al suono di quella domanda, avendo paura di dare una risposta.
Rimase in silenzio per un breve lasso di tempo e lo guardò negli occhi.
Poco dopo, però, egli si sfilò via lentamente dal busto la borsa e la appese all'appendiabiti, tenendo lo sguardo basso.
Il demone continuava ad osservarlo con il suo sguardo da predatore e aspettò una risposta che lo soddisfasse.
"È una semplice domanda, Pinetree... Perché non mi risp-"
Prima che potesse finire l'affermazione, sentì una presenza posarsi violentemente sulle sue labbra, una presenza che non aveva paura di niente.
Con un audacia mai vista prima, Dipper iniziò a baciarlo e mise le dita tra i suoi capelli biondi, accarezzandoli con bramosia.
Rimase estremamente colpito dall'umano e l'unica cosa che riuscì a fare fu ricambiare il bacio, facendo passare le sue dita lungo i fianchi dell'umano.
Il bacio continuò fino a che non aggiunsero entrambi la lingua, attorcigliandola attorno all'altra per vedere chi avrebbe avuto la meglio.
Dipper ci stava mettendo anima e corpo in quel bacio e riuscì anche a dominarlo per un po', ma c'era qualcosa che non andava.
Senza pensarci due volte, Bill teletrasportò entrambi nella sua camera da letto e spostò le mani sul fondo schiena dell'umano, facendogli perdere il controllo sul bacio.
Si staccarono per via della mancanza di ossigeno e si guardarono negli occhi, uniti da un unico filamento di saliva che partiva dalle loro labbra.
"Oh, Pinetree~, che sorpresa vederti così voglioso... A cosa devo il piacere?" Chiese il demone mordendosi il labbro.
Dipper non rispose neanche a questa domanda e in compenso afferrò il colletto del demone e lo face sdraiare sul materasso, mettendosi a cavalcioni su di lui.
Tutto quello era nato da una semplice domanda, da una piccola e innocente domanda a cui Dipper non aveva ancora risposto.
Alla fine Bill sapeva cosa era successo, sapeva cosa c'era nella borsa dell'umano, lui sapeva tutto.
Ma voleva proprio che fosse Dipper a dirgli la verità, voleva che davanti a lui non mentisse mai.
L'unico problema era che lui non stava rispondendo alla domanda, il che non piacque molto al demone, per quanto la situazione fosse estremamente eccitante.
"Per favore... Chiamami Dipper." Chiese l'umano con un tono di voce basso, quasi imbarazzato, con il viso purpureo.
Il biondo socchiuse gli occhi e si morse il labbro con forza non appena vide l'umano chinarsi per baciargli il collo.
Lasciava dei baci umidi, timidi, con molta lentezza, come se avesse paura di lacerare in qualche modo la meravigliosa pelle del demone.
Nel mentre, le sue dita vagarono lungo la camicia bianca del demone e afferrò con delicatezza i bottoni, iniziando a separarli dal tessuto nell'intento di liberare il busto del biondo da quell'indumento.
Quando riuscì a completare l'opera, staccò le labbra dal collo di Bill e fece passare gli occhi lungo il suo seducente corpo, divorando con lo sguardo i pettorali, la linea dei fianchi e quella degli addominali.
"Chissà cosa ti sta passando per quella testolina, Pinetree... Mi stai letteralmente mangiando con gli occhi." Affermò il demone con una fugace risata e un sorrisetto.
"È che... Non è né troppo muscoloso, né troppo esile..." - Commentò l'umano con fare incantato. - "È... Perfetto..." Mormorò.
Dopo aver pronunciato quelle parole, l'umano posò le sue labbra sulla clavicola del biondo, lasciando altri baci e andando sempre più in basso, assaggiando per ordine prima la zona dei pettorali, poi il centro del petto, poi gli addominali e infine il basso ventre, messo in risalto da una V estremamente scolpita.
Ogni bacio che dava diventava sempre più rovente al contatto con la pelle del biondo e le labbra dell'umano erano così morbide che avrebbero potuto sciogliersi in vino da un momento all'altro.
Bill si morse il labbro e inarcò di poco la schiena, chiudendo gli occhi ed emettendo dei mugolii per l'eccitazione.
Continuò a riempire di baci il busto del demone, fino a che non si rimise dritto e lo fissò dall'alto, con un'espressione estasiata ma allo stesso tempo innocente.
Il demone non seppe più cosa dire o pensare dell'umano che troneggiava sul suo corpo, semplicemente era eccitato da quel cambiamento repentino proprio da parte di Dipper.
Ma sapeva che quel cambiamento era dovuto al contenuto della borsa che aveva portato a casa, ne era assolutamente certo.
Per quanto il castano fosse eccitato anche lui, la ragione di essa era il fatto di tenere nascosta l'unica prova che Isaac gli aveva consegnato, e Bill pensò che quello fu un atto parecchio coraggioso da parte di Dipper.
Coraggioso, ma anche stupido e rischioso.
"Sei così carino quando fai così, Pinetree..." Commentò il demone con sguardo malizioso, usando ancora il vecchio soprannome al posto del suo vero nome.
L'umano distolse lo sguardo per un breve momento, ma dopo pochi secondi lo posò sul rigonfiamento dei jeans del demone, appoggiando le dita su di esso.
Afferrò il bottone e l'estremità di tessuto e, dopo averlo disfatto, afferrò la cerniera e la tirò verso il basso, rivelando l'unico indumento che lo separava dalla virilità del demone, ovvero i boxer neri con le estremità dorate.
Più fissava il corpo di Bill e più Dipper si eccitava in malo modo, non riuscendo a capire come quella scultura greca lo facesse sentire così impotente, anche se era lui a stare sopra.
Con tutto il coraggio che aveva in corpo, afferrò l'estremità dei boxer e li abbassò completamente, rivelando il membro già semi eretto del demone.
Dipper deglutì rumorosamente e il sangue iniziò a pulsare nella sua zona intima alla vista dell'orgoglio del demone.
Lo aveva visto in realtà, ovviamente, ma poterlo osservare da vicino, senza mai distogliere lo sguardo era molto più eccitante.
"Per quanto sia eccitato, il mio membro non si alzerà ancora di più solo fissandolo." Commentò il demone con un ghigno e con le mani dietro alla testa.
"Non prendermi in giro!" Esclamò l'umano tutto rosso, facendo scaturire una risata da parte del biondo.
Prima che potesse dire altro, l'umano posò le labbra sulla punta e iniziò a lasciare dei baci umidi.
Bill chiuse gli occhi ed emise dei mugolii non appena l'umano iniziò ad usare la lingua sulla lunghezza, facendo su e giù con lentezza.
Era impacciato, timido e i baci che lasciava non si sentivano molto, ma alla fine al demone andava bene così.
Continuò così per un po', fino a che non decise di avvolgere buona parte della punta con la sua cavità orale, iniziando a succhiare la pelle.
Andò più giù con la bocca e ritornò su, fece questo movimento per più volte e sentì come il membro si induriva sempre di più.
Continuò per un po' senza fermarsi, ma un movimento brusco da parte del demone lo fece staccare.
Alzò lo sguardo verso il biondo e prima che potesse dire qualcosa, si ritrovò di colpo schiacciato contro il materasso, con Bill sopra di lui che sfregava la sua intimità umida di saliva in mezzo alle natiche del castano.
"...B-Bill?"
"Va bene, Dipper... Ora basta giocare."
Il demone avvicinò le labbra all'orecchio dell'umano e mordicchiò il lobo, afferrando i suoi polsi con le mani e bloccandoli sul letto.
"So che Mabel ti ha dato una busta... E che questa busta proviene in realtà da Isaac..." Sussurrò con un tono profondo e seducente.
Al suono di quelle parole l'umano iniziò a tremare e tentò di trovare un modo per giustificarsi, ma l'unica cosa che fuoriuscì dalla sua bocca fu un fortissimo gemito.
Bill l'aveva penetrato senza preavviso e l'aveva colto di sorpresa, dato che aveva agito con molta velocità.
"Eri così carino... Provavi a fare l'eccitato per nascondere la busta nella tua borsa?" - Continuò Bill, iniziando a spingere. - "Volevi davvero nascondermi questa cosa? Nasconderla a me, Bill Cipher?" Disse con un tono quasi severo.
Mosse il bacino avanti e indietro, avanti e indietro, e mentre andava aumentava la forza delle spinte.
Ogni tanto gli lasciava qualche morso sul collo e sulle spalle, lasciando un segno che non sarebbe svanito così facilmente.
Dipper non riusciva a rispondere per via dei gemiti e del fiato corto e il demone di certo non aiutava dato che continuava ad aumentare la velocità.
L'aria della stanza diventò sempre più calda e i loro gemiti erano gli unici suoni che si potevano udire.
Continuarono così per qualche ora, senza mai fermarsi o cambiare posizione, erano troppo impegnati a immergersi nel piacere della carne.
Alla fine, il demone si liberò all'interno dell'umano e, quando Dipper venne subito dopo, si accasciarono entrambi sul materasso, stanchi e pieni di sudore.
Bill avvolse i fianchi del castano e lo attirò al suo petto, accarezzandolo come non aveva mai fatto.
Era stanco per via del loro atto sessuale e faceva fatica a rimanere sveglio, così chiuse gli occhi per provare a riposarsi.
"Pinetree... Sei davvero così determinato a scoprire la verità..." - Mormorò il biondo con un sorriso divertito. - "E va bene... Ti lascerò la busta..." Affermò ridacchiando.
Quelle furono le ultime parole che Dipper sentì, prima di addormentarsi tra le braccia del suo vecchio nemico.
Beh, che dire cari lettori...
Vi è piaciuto il capitolo smut? Spero di sì :P
Perché mi sono impegnata, e se non era quello che aspettavate... Arrangiatevi =3=
Se pensavate che Bill venisse in bocca a Dipper, mi dispiace ma no
Gli è già venuto dentro, mi sembra abbastanza HAHA
Ma comunque! Bill lascerà a Dipper il contenuto della busta... Che bello, non trovate?
Dovrete aspettare il prossimo capitolo per scoprire cosa c'è dentro, quindi state tranquilli e godetevi l'estate :D
Lasciate un commento e una stellina se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo alla prossima! Cya a tutti :3
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