.^Capitolo 48^.
I corpi abbracciati dei due maschi erano distesi lungo il morbido materasso del letto di Bill.
Le coperte dalla colorazione candida avvolgevano dolcemente le membra di entrambi, come le braccia di una madre che proteggono il corpo fragile del proprio bimbo.
Dipper teneva il viso rivolto verso il petto del demone con le mani appoggiate sulle sue spalle e quest'ultimo, con fare quasi possessivo, teneva un braccio attorno ai suoi fianchi e una mano sulla sua nuca.
La luce del sole filtrava tra i vetri e le tende della finestra dell'appartamento del biondo, illuminando i volti dei due giovani dormienti.
Per via dei raggi provenienti dall'esterno, Dipper emise dei mugolii, scosse di poco la testa e aprì lentamente gli occhi che si abituarono alla luce presente nella stanza.
Utilizzò qualche secondo per metabolizzare la situazione e per scannerizzare i contorni della stanza del biondo, prima di posare gli occhi proprio su quest'ultimo.
I lineamenti del viso del demone erano dolci e tranquilli e Dipper sarebbe rimasto per ore a fissarli.
Infatti è ciò che fece, dato che aveva paura di svegliarlo.
Osservò con attenzione il suo viso rilassato, divorando con lo sguardo le labbra socchiuse e quegli occhi dorati imprigionati dalle palpebre.
Sul suo volto si estese un piccolo sorriso stanco alla vista di quell'espressione così tranquilla sul volto di Bill.
Avvicinò lentamente una mano al suo viso e con due dita accarezzò le sue guance, notando finalmente quanto fossero morbide in confronto alle sue.
La linea virile del suo corpo avvolto dalle coperte entrava in contrasto con il suo viso dalle fattezze serafiche.
Ma alla fine il viso del biondo pareva essere quello di un angelo solo durante il sonno, quando in realtà le sue espressioni più comuni erano sempre composte da malizia e perversione, come i suoi soliti sorrisetti e il suo sguardo luccicante che pareva fosse ripieno di lussuria.
Fu tentato di scoccare un bacio su quelle labbra così invitanti e carnose, con i segni dei morsi che si erano dati la sera prima, ma riuscì a trattenersi.
I suoi muscoli si erano addormentati dato che era rimasto in quella posizione per varie ore e aveva bisogno a tutti i costi di sgranchirli.
Così cerco di scivolare via dalle braccia del biondo e per miracolo divino ci riuscì, mettendosi seduto sul materasso del letto.
Ma non appena fece quelle movenze un po' brusche, Dipper sentì un dolore proveniente dalla schiena e dalle sue natiche, provocato di certo dall'atto carnale che avevano consumato lui e il demone la sera prima.
Arrossì di poco al pensiero dei versi e dei gemiti che aveva emesso, ma non era il momento adatto per ripensarci.
Mise i piedi per terra con molta delicatezza e cercò di fare il più delicatamente possibile, dato che il suo corpo era percosso da fitte e da vari dolori.
Quando provò ad alzarsi dal letto, le sue gambe non riuscirono a fare leva per fargli fare l'azione e quindi rimase seduto sul materasso, senza poter alzarsi o fare nient'altro.
Ma non fu solo quello il motivo per cui non riuscì ad alzarsi.
Due forti braccia gli avevano afferrato i fianchi con lentezza e per quanto non stessero tirando o facendo pressione sul suo ventre, il castano capì subito che il possessore di quelle braccia voleva che lui tornasse a stendersi a letto.
Girò di poco la testa e vide il biondo steso sul letto, con gli occhi aperti e i capelli scompigliati sul viso.
Bill si era finalmente svegliato e non aveva affatto intenzione di lasciar andare via l'umano, o almeno senza di lui.
La sua espressione tranquilla e mezza addormentata lo rendeva estremamente adorabile agli occhi dell'umano.
Non aveva gli occhi vispi come ce li aveva sempre, erano lucidi, rilassati.
La stessa cosa valeva per la sua muscolatura, alla fine non si era neanche alzato per avvolgergli le spalle con le braccia, ma solo i fianchi.
"Buongiorno, Pinetree... Non mi hai svegliato perché avevi paura della mia reazione?" Chiese il demone con voce impastata dal sonno.
Dipper fu quasi sconcertato da quell'immagine del biondo così umana, data la sua figura malandata e non impeccabile come lo era sempre stata.
Ma alla fine annuì lentamente alla domanda del demone e ricevette una lieve e sensuale risata da parte di quest'ultimo.
In entrambe le versioni, da mezzo addormentato o da sensuale creatura dalle fattezze umane, la sua voce rimaneva meravigliosa.
"E poi dormivi così bene..." - Affermò l'umano con imbarazzo. - "Eri... Carino." Si azzardò.
A sentire quella parola gli occhi del biondo si ridussero a due fessure.
Si mosse di scatto e fece stendere di colpo il castano sul materasso, mettendosi sopra di lui come aveva fatto la sera prima.
Quello scatto fece sussultare Dipper che fissò il demone con uno sguardo sorpreso e allo stesso tempo imbarazzato.
Alla fine erano ancora completamente nudi e il dolore ai fianchi non era ancora passato, perciò non fu molto piacevole per l'umano.
Non fu piacevole per via anche di un altro fattore, ovvero lo sguardo che il demone gli stava rivolgendo.
Le sue pupille quasi da felino stavano penetrando nella sua mente e la stavano assoggettando, con l'intento di piantare un seme di ansia tra i suoi pensieri.
"... Come mi hai chiamato?" Chiese il castano con fare più che retorico.
La sua voce era dura e carica di serietà, qualcosa che il castano non aveva mai visto tra le caratteristiche del demone.
I suoi occhi luminosi lo stavano fissando con acidità e la sua espressione era cambiata in un lampo, senza un minimo di cambiamento visibile.
Quel suo comportamento lo fece andare nel panico e rimase con il fiato sospeso senza dire nulla, avendo paura di combinarne un'altra delle sue.
Non pensava che un aggettivo del genere lo offendesse a tal punto di sfoggiare una serietà e un'aggressività mai vista.
I due rimasero a fissarsi negli occhi per un lasso di tempo che sembrava infinito, con la tensione a mille e la paura che si scontrava con la rabbia.
Nessuno dei due proferì parola e rimasero ancora in silenzio.
Ma alla fine, Dipper parlò.
"... Ho sbagliato! Sì! N-non eri carino!" - Disse di colpo. - "E-eri... E-eri meraviglioso! Molto più del solito!" Esclamò.
Il suo timbro della voce era leggermente più acuto del solito e mentre pronunciava quelle parole innocue il castano teneva gli occhi chiusi, strizzati.
La sua espressione era un misto di imbarazzo e paura, dato che stava tremando e dato che le sue gote erano più rosse di due papaveri.
Quel commento fece spuntare un velo di sorpresa sul viso del biondo, che rimase di stucco non appena sentì quelle parole così dolci provenire dalle labbra dell'umano.
Rimase ancora con gli occhi sigillati e le guance rosse per via del l'imbarazzo.
Ma li aprì di scatto non appena sentì una lieve e sensuale risata provenire da Bill, seguita subito dopo dalle sue labbra contro le sue.
Dalle labbra dell'umano provenirono dei deboli mugolii che presto aumentarono per via delle carezze che il demone gli concedeva, concentrandosi sui suoi fianchi e sulle sue cosce.
Il demone lo stava baciando con estrema passione ed era stato la causa dell'inizio di una danza bagnata e calda tra le loro lingue.
Si staccarono dopo vari minuti di baci focosi e bisognosi, guardandosi negli occhi con gli sguardi più lussuriosi che entrambi avrebbero potuto fare.
O almeno, lo sguardo lussurioso era presente solo negli occhi del biondo, dato che Dipper esprimeva con i suoi occhi marroni molta confusione e un pizzico di eccitazione.
Bill si morse il labbro non appena vide la purezza presente sul viso dell'umano, mischiata alla malizia presente nel suo sguardo luccicante.
Le sue labbra rosse e carnose erano messe in rimasto da dei piccoli rivoli di saliva, rimasugli del bacio passionale e voglioso che si erano dati prima.
Questo fece far sì che Bill si mordesse il labbro con fare eccitato, il che fece socchiudere ancora di più gli occhi al castano.
"S-scusa, Bill... Non pensavo che... Ti saresti offeso..." Mormorò Dipper.
Le sue labbra socchiuse si mossero poco quando parlò, senza rendersi conto di aver assunto un'aria sempre più innocente sotto lo sguardo affamato del biondo.
Al posto di divorargli completamente le labbra, Bill posò le sue sul collo dell'umano e iniziò a lasciare dei baci umidi e dei segni violacei, per far comparire altri fiori color porpora accanto agli altri segni con cui lo aveva marchiato.
Al castano scappò un gemito e subito dopo si morse il labbro per via del lieve dolore.
"Oh, tranquillo, Pinetree... È audace da parte tua affibbiarmi certi aggettivi." Commentò il demone con un sorrisetto e uno sguardo penetrante.
Si sistemò accanto al castano e lo strinse al suo petto con fare possessivo, tenendo le braccia attorno ai suoi fianchi e tenendo le mani sulla sua schiena.
Dipper venne percosso da brividi e fece la stessa cosa con i fianchi del demone, passando le dita sui segni dei graffi che gli aveva afflitto durante l'atto.
Si ricordava perfettamente di averlo ferito senza volerlo la sera prima, ma non aveva ricevuto alcun lamento da parte del biondo per via di quei segni.
Ma alla fine Dipper si ricordò che Bill era un sadico masochista e che quindi il dolore era semplice e puro divertimento per lui.
Gli è parso piuttosto strano che durante il sesso lui lo avesse trattato con molta più cura di quanto si sarebbe aspettato.
"Vogliamo rimanere a letto o ci alziamo, Pinetree?" Chiese ad un tratto il biondo, allontanandosi di poco per avere la possibilità di guardare Dipper negli occhi.
"Beh, sono solo le otto..." - Affermò l'umano. - "Non abbiamo niente da fare in ogni caso, perciò... Rimaniamo a letto?" Chiese.
Il demone allora gli lasciò un bacio sulla fronte e lo strinse al suo petto, facendo intuire che era assolutamente d'accordo con la risposta che l'umano gli aveva dato.
Dipper allora chiuse gli occhi e si lasciò andare tra le braccia del biondo, tenendo le mani e la faccia sul suo petto.
Rimasero così per un periodo di tempo indeterminato al castano ma comunque di lunga durata.
Il silenzio e il tepore della stanza avevano avvolto i loro animi e sotto le coperte si era creata un'aria di umidità quasi fastidiosa, ma allo stesso tempo piacevole.
"Quindi per te sono meraviglioso?" Disse ad un tratto il demone.
Quella domanda fece sussultare di poco l'umano e con timidezza alzò lo sguardo verso quello del biondo, incrociando per l'ennesima volta il suo bellissimo sguardo dorato.
Non si sarebbe mai aspettato un'affermazione del genere proprio da parte sua, dato che sapeva di certo la risposta.
Era ovvio che lo trovava meraviglioso, anche di più.
Emanava perfezione da tutti i pori e non pensava neanche che sarebbe potuta esistere una tale bellezza.
Affondò il viso nel suo petto e arrossì di poco, rimanendo in silenzio.
"È ovvio che sei meraviglioso." - Affermò. - "Anzi... Meraviglioso non ti definisce pienamente." Aggiunse con sguardo perso.
Bill rimase con gli occhi socchiusi, con quell'aria seducente tipica della sua persona, e sorrise all'umano.
Ma il suo non fu un sorriso malizioso o perverso come i soliti, era dolce, sincero.
Quella per l'umano era la pura personificazione della bellezza, era un'espressione genuina che avrebbe incantato qualsiasi essere vivente umano presente sulla Terra.
Si mise sopra di lui e posò le mani ai lati della sua testa, continuando a guardarlo con quel sorriso dolce e quel suo sguardo penetrante.
"Anche tu sei meraviglioso, Pinetree." Affermò Bill con timbro dolce.
Il cuore del castano fece un balzo e un forte tepore lo avvolse al suono di quelle parole pronunciate con quel tono così caldo e sensuale.
La sua mente accecata dal quel sorriso gli aveva fatto dimenticare di essere finito a letto con Bill Cipher, il demone dei sogni, creatura sadica e masochista che aveva provato a ucciderlo anni fa.
Unirono le loro labbra per l'ennesima volta con la stessa passione dimostrata prima.
Le loro mani accarezzavano i capelli dell'altro con dolcezza e si strinsero ancora di più tra le coperte.
Ormai era fatta, era riuscito a conquistarlo.
Dipper era suo e solamente suo.
Hey hey! Ciao amici mieih :D
Che ne dite del capitolo?
Mi dispiace che sia così scritto male e di corsa, ma la voglia di scrivere era da un'altra parte ;w;
Ditemi comunque che ne pensate, ci tengo tanto!
Ogni commento che mi lasciate è sempre ben accetto, che sia uno o mille :3
Lasciate un commento e una stellina se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo alla prossima! Cya a tutti :3
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