.^Capitolo 41^.
I tre umani rimasero a bocca aperta quando entrarono nella sala principale.
Vennero investiti da una forte luce dorata, dovuta alla grande presenza di superfici lucenti e lucide sui muri.
Il pavimento ricoperto di un parquet rosso sangue era accompagnato elegantemente da una carta da parati dorata dai motivi ottocenteschi, insieme a delle finestre ad arco che davano la vista su delle colline.
Per dare più luminosità, delle piccole lampade a forma di fiore erano state sistemate accanto alle finestre, mentre un enorme lampadario dorato troneggiava sul centro della sala da ballo, dove centinaia di persone stavano chiacchierando tra di loro o stavano usufruendo dei migliori alcolici e dei miriadi di stuzzichini che l'enorme tavolo da bouffet alla destra dell'entrata aveva a disposizione.
A sinistra, invece, verso il muro congruente all'entrata, vi era una scalinata che portava al piano superiore, sbucava su un corridoio esterno che percorreva il perimetro della sala.
Prima della scalinata però, vi era un elemento che piacque molto alla castana accanto alla porta d'ingresso: un'enorme fontana di cioccolato fuso.
Mabel cercò di trattenersi a sbavare davanti a quella deliziosa vista, mentre Pacifica e Dipper osservavano l'ambiente in tutte le sue sfaccettature, dai più minimi dettagli alle persone che stavano partecipando alla festa.
In parallelo alla porta d'ingresso, alla fine della sala si trovava un grande arco che dava probabilmente su piccolo balcone che a sua volta dava su un giardino, raggiungibile attraverso delle scale laterali.
Accanto ad essa, si trovava una zona riservata ai musicisti, che stavano suonando una musica classica adatta proprio a quel contesto.
Gli ospiti presenti indossavano vestiti di alta moda, di tutti i tipi e colori, insieme a copricapi particolari e a maschere decorate nei minimi dettagli.
"Nome e invito, prego."
Proprio al lato della porta si trovava un giovane uomo molto alto e muscoloso, con un semplice smoking nero intento a fasciare perfettamente le sue membra.
I suoi capelli rasati ai lati potevano dare spazio al ciuffo alzato di capelli neri e a due occhi color ghiaccio che avrebbero potuto far intimorire chiunque.
I tre umani si guardarono un attimo con fare preoccupato e portarono di nuovo il loro sguardo verso il presunto buttafuori.
"Lasciate fare a me."
Bill allora fece capolinea tra i tre umani e si mise davanti all'uomo, fissandolo leggermente dal basso dato che era anche più alto di lui.
Mise la mano destra sul fianco e alzò il mento con fare altezzoso, lasciando steso il braccio sinistro lungo il bacino con naturalezza.
Il buttafuori continuava a squadrarlo con indifferenza, ma un lieve velo di sorpresa si poteva notare sul suo viso.
"Signore, mi dica il nome, altrimenti non potrò farla entrare." Disse il corvino.
"Il padrone di casa non ti ha nemmeno detto dell'ospite speciale, mh?" - Affermò Bill alzando un sopracciglio. - "Te l'ha detto oppure no?" Chiese alla fine.
Il ragazzo sussultò a quelle parole e al posto di reagire in modo rude, come dovrebbe fare un normale buttafuori, deglutì silenziosamente, guardando Bill negli occhi.
I tre umani osservavano la situazione in silenzio e ogni tanto scambiandosi qualche sguardo, non capendo perché Bill non avesse mostrato l'invito speciale fin da subito.
Ma alla fine Dipper aveva un'ipotesi sul comportamento del demone.
"N-no, signore... O almeno, credo... Forse ha fatto qualche accenno... Non saprei..." Rispose balbettando di poco.
Lo sguardo del demone si era fatto più luminoso e allo stesso tempo cupo, quasi serio, sembrava come se avesse delle scie fiammeggianti che nascevano dalle sue pupille.
Alzò la mano sinistra e afferrò di colpo il mento del ragazzo dai capelli neri, abbassandolo alla sua altezza.
L'umano sussultò per colpa della presa e si lasciò trasportare, trovandosi faccia a faccia con il demone dei sogni camuffato da umano.
Le due ragazze assistevano alla scena bisbigliando tra di loro, mentre Dipper fissava senza una precisa espressione ciò che il biondo stava facendo.
La sua ipotesi stava prendendo sempre più forma.
"Diamine... Hai pure un bel faccino caro, ma non sai proprio fare il tuo lavoro, eh?" Commentò il demone con un tono quasi deluso, facendo sussultare l'umano davanti a lui.
Dipper allora si avvicinò di poco a Bill e mise le labbra accanto al suo orecchio, sussurrandogli di mostrare l'invito speciale per evitare rogne.
Il biondo non rispose al commento del castano e continuò a mantenere il contatto sia fisico che visivo con il buttafuori, lasciandosi scappare un sorrisetto alla vista del suo sguardo sorpreso.
"M-magari può dirmi... Il s-suo nome..." Disse con un tono di voce basso.
Dipper allora si allontanò di poco e continuò a guardare la scenata fatta dal demone, sentendo una sensazione poco piacevole all'altezza del petto.
Non voleva che il biondo avesse un contatto del genere con uno sconosciuto, non davanti a lui.
Aveva fatto quella scenata per fargli capire di non essere un semplice invitato come tutti gli altri, ma era forse l'ospite più importante di tutti, quello che mancava per farla sembrare una vera e propria festa.
"E va bene, caro... Ti dice niente il nome B.C.?" Rispose il demone con tranquillità, come aveva già fatto al ristorante qualche settimana fa.
Il ragazzo dai capelli neri sembrò avere un'illuminazione.
Sgranò di poco gli occhi e le labbra e portò le pupille verso il basso, come se dovesse pensare a qualcosa di estremamente importante.
Alla fine sgranò ancora di più gli occhi e commise un'azione che fece stupire non solo i tre umani accanto a lui, ma anche alcuni degli ospiti vicini all'entrata, che già avevano assistito alla scena con estremo interesse.
Il giovane buttafuori aveva posato un ginocchio a terra e teneva lo sguardo basso, inchinandosi letteralmente davanti al cospetto del demone dei sogni.
Avvicinò una mano alla sua e la afferrò con estrema delicatezza, posando le labbra sul dorso.
Bill lo fissava con un ghigno soddisfatto e uno sguardo dalle iridi luccicanti, dato che aveva raggiunto il suo scopo.
"Perdoni la mia mancanza di attenzione e di rispetto, signore... È semplicemente un onore averla qui." Disse.
Pacifica e Mabel rimasero spiazzate da quella dimostrazione di devozione e di galanteria verso Bill, invece Dipper osservava tutto con uno sguardo quasi stanco, privo di emozioni precise.
Non sapeva cosa dire o pensare davanti a quella scena, sapeva solo che Bill l'aveva fatto per dimostrare la sua importanza.
"Va molto meglio, ora..." Affermò il demone con un ghigno, staccando dopo poco la mano da quella del corvino.
Si girò verso la sua comitiva con un normale sorriso e mise una mano sul fianco come all'inizio, sotto lo sguardo sorpreso delle due giovani donne.
Fece qualche passo verso il centro della sala e venne subito seguito dai tre umani che non proferirono parola.
Anzi, Mabel e Pacifica rimasero leggermente indietro per parlare tra di loro sulle opinioni riguardanti la faccenda, mentre il castano stava seguendo il demone con tranquillità, ma aveva lo sguardo basso.
Non gli era affatto piaciuto il contatto che il demone aveva avuto con il buttafuori, anche se l'aveva fatto solo per divertimento personale.
Alla fine il loro era stato un contatto molto intimo, poco formale per due completi sconosciuti come loro due.
Cercò di non pensarci e di continuare a camminare, ma non riusciva a togliersi dalla testa il sorriso soddisfatto di Bill dopo che la sua mano venne baciata da quel bel ragazzo.
Fece qualche altro passo in avanti e andò a sbattere la fronte contro una superficie liscia e dura, sentendosi girare per poco la testa.
"So come ti senti, Pinetree."
Alzò lo sguardo verso l'alto e capì che la sua fronte era venuta in contatto con il completo elegante del demone, dato che si era fermato e girato di colpo allo stesso tempo.
Non capì la frase che egli pronunciò dopo l'impatto, ma di certo era collegata a ciò che era successo pochi minuti prima.
"... Che intendi, Bill...?" Mormorò il castano, massaggiandosi di poco la fronte.
Il biondo emise una lieve e sensuale risata a quell'affermazione e si avvicinò di più all'umano, avvolgendo i suoi fianchi con le braccia.
Dipper non fu in grado di metabolizzare la situazione che subito si trovò stretto tra le braccia del demone dei sogni, con il viso contro il suo petto e le mani proprio sopra i muscoli della schiena.
Molti degli ospiti si voltarono ad osservare la scena con stupore e interesse, dato che l'abbraccio che Bill aveva riservato a Dipper dimostrava un'aura ben più che amichevole.
Il castano arrossì di poco e si strinse al demone con tranquillità, lasciando che gli sguardi indiscreti delle altre persone scivolassero come pioggia, senza dare loro la minima attenzione.
"Eccoti finalmente! Ti stavo aspettando da un po'!"
Una voce tonante fece capolinea nella sala e attirò l'attenzione di quasi tutti gli ospiti presenti, soprattutto quella di Dipper e del demone che intanto si erano staccati l'uno dalle braccia dell'altro.
In cima alla scalinata in marmo bianco si trovava una figura dai capelli rossi e dalla pelle piuttosto chiara, con uno smoking bianco accompagnato da dei dettagli rossi, come ad esempio il papillon o i bottoni della giacca.
Aveva addosso una maschera da demone bianca con sfumature rosse attorno agli occhi e al naso che lasciava scoperta la bocca, mentre ai lati di essa erano presenti due corna ricurve verso il basso che più si piegavano e più sfumavano verso il rosso.
Subito dietro di lui comparve un ragazzo più basso di lui dai capelli marroni e dalla pelle più scura, con uno smoking nero con dettagli rossi provvisto di spalline dorate, di un pendente color smeraldo al posto del papillon, di un sombrero rosso in miniatura e di una maschera a forma di teschio colorato, tipico nelle tradizioni messicane.
"Tom! Finalmente ci rivediamo!" Esclamò il demone dai capelli biondi con un sorriso, avvicinandosi all'inizio della scalinata.
Dipper sussultò per quel gesto improvviso e iniziò a seguirlo di colpo, facendo lo slalom tra gli ospiti che tornarono a farsi i fatti propri e a godersi la festa.
Anche il ragazzo dai capelli rosso fuoco si era avviato all'inizio della scalinata, seguito dall'altro dietro di lui, e quando arrivò lui e Bill si scambiarono una stretta di mano e un breve abbraccio, sorridendosi a vicenda.
Dipper fu sorpreso di vedere come fosse cambiato di colpo il comportamento del biondo, o almeno di come fosse disposto ad abbracciare qualcuno che non fosse lui.
Si scambiarono qualche saluto e qualche normale parola, come farebbero due normali esseri umani, infine il ragazzo dalla pelle pallida si voltò verso l'umano con un sorriso.
"Oh, tu devi essere Dipper! Bill mi ha parlato di te." - Affermò. - "Tom Lucitor, piacere di conoscerti!" Esclamò alla fine, porgendo la mano davanti all'umano.
Dipper con lieve esitazione afferrò la mano del rosso, lasciando che quest'ultimo la scuotesse con energia.
Il demone biondo emise una risata non appena vide l'espressione sorpresa sul viso dell'umano, dato che non si sarebbe mai aspettato di ricevere una stretta di mano così energetica.
"Perciò... Sai che lui è un demone, vero?" Chiese di colpo Tom, con un tono di voce più basso.
Dipper sussultò a quella domanda e non seppe come rispondere.
Fu molto stupito da una domanda del genere e rimase in silenzio per qualche secondo, ricevendo poco dopo una risata da parte del ragazzo dai capelli rossi.
"Posso dedurre che da questo silenzio tu già lo sappia... Grandioso!" Esclamò con voce tonante e una scintilla negli occhi.
"Tom, per favore... Dagli tregua." Commentò il castano accanto a lui, che era rimasto in silenzio per tutto il tempo.
L'umano allora voltò lo sguardo verso il ragazzo con la maschera da scheletro e notò che lo stava guardando con un sorriso amichevole, proprio come quello di Tom.
"Marco Diaz, è un piacere anche per me incontrarti, Dipper." - Si presentò l'umano, porgendo anche lui la mano al castano in segno di saluto. - "Sono contento di non essere l'unico a conoscenza del segreto di Tom e Bill." Precisò alla fine con una lieve risata.
Dipper allora sorrise a quell'affermazione e strinse con decisione la mano del castano, sotto lo sguardo dei due demoni camuffati da umani.
La festa avrebbe avuto un esito davvero molto particolare.
Ma ciao amici! :D
Scusate per il capitolo un po' scrauso ma tra incontri tra i parenti e mangiate varie non ho potuto tirare fuori al meglio la mia vena artistica ;w;
Allura! Ho voluto fare un crossover perché li adoro, e spero che anche a voi vi siano piaciuti Tom e Marco :D
Allura, come va amici? Tutto bene?
Avete mangiato tanto e ricevuto regali? Spero di sì! :3
Io più o meno dai, nulla di che lel
Ho aggiornato durante un altro pranzo di famiglia, di certo dopo giocheremo a Twenty Question!
Fatemi sapere che ne pensate del capitolo, mi raccomando!
Lasciate un commento e una stellina se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo alla prossima! Cya a tutti :3
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