.^Capitolo 35^.

Dipper finalmente si svegliò dal suo lungo sonno ristoratore e si mise seduto sul letto del biondo, unendo tra di loro le mani e portando le braccia verso l'alto.
Si sentiva meglio dopo quella dormita di chissà quante ore e non era neanche più stanco fisicamente, aveva ripristinato le sue energie.
Si stirò la schiena ed emise un solito mugolio, non notando che seduto davanti a lui si trovava proprio il demone che l'aveva portato nel letto.
Non appena riaprì gli occhi, sussultò alla vista del demone che fissava con interesse le sue membra nude, coperte solo dalle bende da cambiare.

"Ma buongiorno, Pinetree.~" Salutò Bill Cipher con il suo sorriso, posando una mano sotto al suo mento per evidenziarlo meglio.

Dipper deglutì e fece un respiro profondo, massaggiandosi i polsi bendati.
Fissò per una decina di secondi il demone senza proferire alcuna parola, dato che non sapeva proprio cosa dire.
Ma alla fine rispose con semplicità, ricambiando il saluto espresso con una voce leggermente viscida ma comunque sensuale.

"Buongiorno, Bill..." - Sussurrò Dipper, sistemandosi i capelli con una mano. - "... Sai dirmi... Che ore sono...?" Chiese quasi timidamente, facendo sorridere ancora di più l'entità che si trovava davanti a lui.

"Lieto che tu me l'abbia chiesto! Sono le 14:36." Affermò il biondo dando uno sguardo al suo orologio da polso all'apparenza costoso.

Dipper annuì alla sua risposta e sospirò, ma non appena metabolizzò ciò che il demone aveva appena pronunciato venne preso dal panico.
Afferrò per le spalle Bill e lo scosse, tempestandolo di domande senza la minima delicatezza, il che sorprese il demone come non mai.

"Le 14:36?! Per quanto ho dormito?! Hanno chiamato al telefono?! Era mia sorella?! Non l'ho chiamata! Perché non mi hai svegliato?! Volevi fissarmi mentre dormivo?! Scommetto che l'hai fatto!" Continuò il castano con aria preoccupata.

Bill allora gli rivolse uno sguardo sorpreso che fece smettere il castano, dato che anche lui sapeva di star esagerando, per quanto fosse preoccupato.
Ci fu un minuto di silenzio tra i due maschi, solo un grande e fastidioso silenzio.

"... E-ehm... S-scusa..." Mormorò Dipper.

Bill Cipher continuava a fissarlo con stupore, ma alla fine il suo viso mutò in un'espressione particolare, dato che aveva socchiuso gli occhi e storpiato le labbra in una smorfia divertita.
Scoppiò in una risata e si buttò all'indietro sul letto, stavolta facendo rimanere perplesso l'umano accanto a lui.
Aveva sentito così tante volte la sua risata, ma quella che stava ascoltando proprio in quel momento sembrava più genuina e sincera, e anche contagiosa dato che a che l'umano si mise a ridere.
La stanza si era riempita delle risate dei due maschi, che piano piano andavano a scemare fino a raggiungere uno stadio composto da piccole risatine e sospiri di sollievo per le troppe risate.
Per quanto il motivo di tutto quel divertimento fosse futile, a loro non dispiaceva ridere in un momento del genere, dato che erano successe fin troppe cose spiacevoli e avevano bisogno di un po' di riposo, soprattutto Dipper.

"Aw, Pinetree! Eri così paranoico anche da giovane per caso, o sei andato a peggiorare?" Commentò Bill con un sorriso divertito, ruotando la testa verso l'umano che aveva smesso di ridere, ma aveva mantenuto un sorriso sul volto.

"Eh...? Cioè, è una caratteristica che ho mantenuto... Insomma, mi piace avere tutto sotto controllo." Affermò Dipper sospirando leggermente per colpa delle risate.

Subito dopo quella risposta, Bill mise le mani ai lati della sua nuca, piegò le gambe a posizione fetale e dopo le slanciò verso l'avanti per ritrovarsi subito in piedi davanti al letto, sotto lo sguardo attento e interessato dell'umano.
Non riusciva a capacitarsi di come il demone riuscisse a compiere dei movimenti così slanciati in qualsiasi situazione, sempre mantenendo una postura elegante e dritta degna di un modello.
Dato che lui non si era ancora alzato, l'umano poté osservare con più cura le curve e i fianchi che il biondo possedeva, dato che non lo aveva mai visto da così vicino in così tanta tranquillità, più o meno.
Il suo corpo era così proporzionato e perfetto, fasciato in quel completo elegante dai toni dorati e oscuri, che neanche una statua greca del più grande degli eroi poteva uguagliarlo.

"Hai fame, Pinetree?" Chiese il demone con un tono di voce tranquillo, ruotando di poco il busto e la nuca verso l'umano che ancora stava fissando la sua schiena, forse anche qualcos'altro situato più in basso.

Scosse la testa per riprendersi e alzò lo sguardo per far scontrare i suoi occhi con quelli dai toni dorati del biondo, annuendo alla sua domanda.
L'ultima volta che aveva visto qualcosa da mangiare era stata durante la cena alla villa di Isaac, il club dell'ignoto, colui che aveva probabilmente organizzato quello che poteva, anzi, che doveva essere considerato l'omicidio dell'umano.
Per quanto egli avesse la nausea per ciò che era accaduto, non era una buona cosa ragionare a stomaco vuoto, perciò si alzò dal letto e posò i piedi a terra, sotto lo sguardo del demone.

"Ah ah ah, Pinetree! Prima ti metti delle calze e una maglietta, poi potrai pranzare. Va bene?" Chiese Bill retoricamente, facendo sobbalzare Dipper dalla sorpresa che si era dimenticato di avere addosso solamente i pantaloni neri del pigiama.

Egli allora fu fornito di un paio di calze gialle e di una maglietta del medesimo colore, con un occhio bianco in mezzo.
Bill gli rivolgeva ogni volta uno sguardo seduttore e accattivante ogni volta che i loro occhi si incrociavano, e dato che Dipper non voleva ricevere troppi disagi si girò dall'altra parte per vestirsi, non curandosi della presenza del biondo ormai onnipresente.

"Ho fatto... Va bene così?" Chiese l'umano mentre si girava e si osservava allo specchio.

"Ai tuoi vestiti ci pensiamo dopo, prima pensiamo al tuo pancino." Commentò Bill Cipher con un ghigno, facendo arrossire lievemente l'umano dal quale provenì, guarda caso, un brontolio sulla zona del ventre.

Uscirono entrambi dalla stanza e si avviarono verso la sala da pranzo, unita alla cucina e al salotto, dove li aspettava una tavola imbandita di cibi di tutti i tipi.
Dalla carne alla verdura, dal dolce al salato, dagli antipasti agli affettati, c'era proprio di tutto.
Anche l'essere umano più schizzinoso del pianeta Terra avrebbe potuto riempirsi completamente la pancia con anche solo una pietanza presente sulla tavola.
Oltre alla presenza delle pietanze alimentari che lasciavano il loro profumino nell'aria, vi erano anche vari tipi di bevande che andavano dalla semplice acqua naturale al più pregiato dei vini italiani, insieme anche a degli alcolici pesanti o a delle semplici bibite, presenti anche alle feste di compleanno.
Sembrava che quella tavola fosse stata preparata per minimo dieci persone e altri ospiti, invece era stata preparata proprio per Dipper.

"Puoi scegliere tra molti tipi di antipasti, carne, pesce, verdura, dolci e altro, Pinetree.~" Affermò Bill avvicinandosi ad una sedia e afferrandola per lo schienale.

Dipper lo vide trascinare all'indietro la sedia che aveva preso tra le mani e notò che mentre lo faceva lo fissava, come se quell'azione fosse collegata a lui.
Alla fine comprese ciò che il demone voleva fare e si avvicinò timidamente alla tavola, sedendosi sulla sedia spinta in avanti da Bill.
Il demone prese posto accanto all'umano e lo osservò con un sorriso sornione, facendolo sentire a disagio.

"... G-grazie, Bill..." Affermò Dipper con un tono debole, dovuto a ciò che era avvenuto da poco e alla sua inesistente abitudine al lusso.

Il suo sguardo passava per tutta la tavolata ripiena di pietanze e cibi di tutti i tipi, mentre Bill continuava ad osservarlo con aria divertita, sapendo perfettamente che l'umano non aveva molte esperienze con il lusso, se non l'unica volta in cui era andato nella villa di Pacifica Northwest molte estati fa.

"... Tu non mangi...?" Chiese il castano al demone.

Teneva fisso lo sguardo sulla tavola imbandita e sull'unico piatto dorato presente, ovvero il suo, fornito di un bicchiere per l'acqua, uno per il vino e un bicchiere per gli shottini, tutti fatti di cristallo, insieme a miriadi di forchette e coltelli per i vari alimenti visibili.

"Oh, no caro Pinetree, non ho bisogno di nutrirmi come fate voi umani." - Affermò il demone guardandosi le unghie curate. - "Posso mangiare e bere in ogni caso, alla fine non è nocivo per me." Disse alla fine, rivolgendogli un sorriso.

Dipper annuì e posò gli occhi su una piccola cesta piena di pagnotte, muffin salati e focaccine, con accanto un recipiente ripieno d'olio e sale, decorato minuziosamente con un cucchiaio d'argento al suo interno.
Avvicinò la mano ad una fetta di pane nella cesta e fece la stessa cosa con il cucchiaio pieno di olio.
Mise il condimento sulla fetta e diede un morso, mentre Bill continuava ad osservarlo in silenzio con il suo solito sorriso sul volto.
Si alzò dalla sedia e si mise proprio dietro a quella dell'umano, senza che quest'ultimo se ne accorse, e posò le mani sulle sue spalle facendolo sussultare.
Iniziò a fargli un massaggio con lentezza, facendo scivolare le sue dita anche sul collo e sulle parti nude del suo torace, provocandogli dei brividi.

"Allora, Pinetree? Cosa desideri?~ Un po' di paté? Della pasta? Della carne?" Chiese mordendosi il labbro, avvicinandosi da dietro alle orecchie dell'interlocutore, senza smettere di massaggiarlo.

Dipper stava ancora masticando la fetta di pane condita con olio e sale e solo dopo qualche secondo ingoiò lentamente.
Ruotò di poco la testa verso sinistra e guardò Bill con la coda dell'occhio, mentre i suoi occhi da predatore lo divoravano con lo sguardo.

"... M-mi va bene d-della pasta..." Rispose il castano con un mormorio, sussultando alla vista di un piatto fumante di spaghetti allo zafferano e caviale sotto al suo naso.

Non sapeva come ci fosse arrivato lì quel piatto di pasta dall'aria deliziosa, ma dopo aver mormorato la sua risposta aveva sentito il rumore di due dita che si strofinavano l'una tra l'altra, emettendo un suono sordo.
Emise un sospirò leggero e afferrò una forchetta a caso tra quelle che aveva a disposizione, infilando le punte tra la pasta cremosa e facendosi venire l'acquolina in bocca.
Alla fine aveva fame e non mangiava da un bel po', quindi era più che lecito che avesse un po' saliva nella bocca dovuta alla pietanza davanti a lui.

"Buon appetito, Pinetree.~" Gli augurò il demone biondo.

Alla fine il pranzo andò a buon fine e Dipper, preso dalla fame e dalla gola, assaggiò quasi ogni pietanza presente in tavola per curiosità, riuscendo persino ad assaggiare i vari vini e i liquori presenti senza sentirsi troppo male.
Dopo un bel sorso d'acqua naturale, l'umano si sentì finalmente pieno e tirò un sospiro soddisfatto, sotto lo sguardo attento del demone.

"Il tuo pancino sta bene adesso?" Chiese il biondo con un ghigno.

"Sì, ora va meglio, grazie..." - Affermò. - "Ma... Che si fa con il cibo rimasto?" Chiese con curiosità.

Dipper lo vide senza alcun dubbio schioccare le dita e subito dopo vide la tavola svuotarsi di colpo, priva di qualsiasi alimento delizioso che prima la colorava.
Non sapeva dove fossero andate quelle pietanze ormai toccate e assaggiate, ma a lui bastava sapere che non erano andate buttate.

"... Ehm... Dovrei... Dovrei ringraziarti, Bill..." Iniziò di colpo il ragazzo, massaggiandosi il ventre pieno e soddisfatto.

"Mh? Oh, ma è stato un piacere.~" Si morse il labbro inferiore.

Dipper distolse lo sguardo e lo abbassò per l'imbarazzo, non riuscendo ancora a rimanere indifferente a quei segnali provocatori che Bill gli rivolgeva.
Il demone rise lievemente per quella reazione e si sistemò i capelli allo stesso tempo, ma poi venne afferrato di colpo dalle spalle dall'umano che si era lasciato trasportare dal panico tutto ad un tratto.

"Ti prego, dammi il telefono! Devo far sapere a Mabel che sto bene! Ti prego!" Supplicò Dipper quasi urlando, cambiando immediatamente il suo comportamento.

Bill rimase lì a guardarlo con un'espressione indecifrabile in volto, senza dire o fare qualcosa di particolare.
Solo, mise una mano aperta all'esterno del suo corpo e fece apparire il cellulare del castano sul suo palmo, porgendolo subito dopo al proprietario.
Il castano farfugliò qualche parola di ringraziamento e afferrò il dispositivo tecnologico per guardare tutte le notifiche.

"... Tredici chiamate perse e ottanta messaggi..." - Sussurrò Dipper preoccupato. - "Ora come glielo spiego...?" Ripeté fra sé e sé, preoccupato come non mai.

Bill estese il suo ghigno e posò il gomito sul tavolo per posare il mento sul dorso della mano, osservando la meravigliosa e preoccupata espressione che avvolgeva il viso del castano.

"Mi sembra così semplice, Pinetree... La chiami, le dici che sei a casa del tuo amico Ethan e che rimarrai qui per un po'." Spiegò il demone con semplicità.

"... C-cos- ma ho un appartamento! Non ho... Non ho bisogno del tuo aiu-"

Prima che Dipper potesse finire la sua frase, egli venne interrotto dal violento assalto del demone alle sue labbra che lo fece sobbalzare.
Diede vita ad un bacio estremamente caldo e ricco di movimenti, un bacio che Dipper non riuscì a controllare in nessun modo.
Si staccò di poco solo dopo una dozzina di secondi e rimase con il viso a quasi un millimetro da quello dell'umano, riuscendo ad osservarlo per bene negli occhi di quel colore così comune.

"Ti ho fermato in tempo, Pinetree... Tu sì che hai bisogno del mio aiuto, eccome se ne hai bisogno.~" - Sussurrò sensualmente il demone, accarezzandogli lentamente una guancia con le sue dita da serpe. - "Io posso sempre riportarti a casa, ragazzino... Ma come farai a spiegare a tua sorella tutto quanto, mh?" Affermò il demone.

Dipper rimase in silenzio a riflettere dopo quella spiegazione, incantato dal suo sguardo magnetico e dalla sua voce roca.
Alla fine Bill aveva ragione, per quanto la situazione fosse già critica in quel momento, Dipper non sapeva come avrebbe potuto spiegare la situazione alla sorella.
Avrebbe dovuto inventarsi qualche grande scusa per riuscire a scamparla, ma in quella situazione era davvero difficile.
Quindi l'umano decise di seguire il piano proposto dal demone.

"Okay, okay... Farò come hai detto, ma almeno potrà venire qui a... Vedere se sto bene?" Chiese Dipper con tono debole, avendo paura di ricevere un no come risposta.

"Beh, Pinetree... Shooting Star deve sapere che stai bene, alla fine voi gemellini avete sempre avuto un legame davvero potente.~" - Affermò il demone con un sorrisetto. - "Così facendo non ci disturberà... La tua richiesta va più che bene per me." Disse.

Dipper allora iniziò a comporre preoccupato il numero della sorella, avendo paura della sua reazione al telefono.
Bill Cipher invece osservava tutto con un ghigno nascosto da un semplice sorriso a labbra chiuse, godendo internamente per ciò che stava accadendo.
Tutto filava liscio come l'olio, e Bill era estremamente soddisfatto da ciò.

Ma ciao amici bellih :D
Allora, che ne pensate del capitolo?
Io ho appena finito JoJo: Diamond Is Unbreakable e ho iniziato Vento Aureo a scuola in un'ora buca con un mio compagno di classe, è stato bellissimo! :D
Ma comunque, qui le cose si fanno piuttosto interessanti! Dipper praticamente è ospite di Bill e potranno fare cose sconce
O almeno, questo è ciò che sperate :)
Però dai, si sono baciati almeno, e Dipper non si è lamentato
Che meraviglia
Beh, che dire! Fatemi sapere cosa ne pensate!
Lasciate un commento e una stellina se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo alla prossima! Cya a tutti :3

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