.^Capitolo 32^.
La mattina dell'ultimo giorno tutti quanti si svegliarono presto e iniziarono a riempire le valigie con i vestiti, i dispositivi elettronici e altre cose, lasciando fuori solo lo stretto necessario per quell'ultima giornata nella villa, come vestiti, biancheria e via dicendo.
Subito dopo la colazione, il gruppo sarebbe dovuto tornare nella fabbrica abbandonata perché non avevano esplorato l'intera zona.
Infatti avevano lasciato alcune stanze della fabbrica prive di qualsiasi sopralluogo per ciò che era accaduto.
Dipper e Alexander stavano disfando gli armadi dai loro vestiti, subito dopo si sarebbero dati i turni per usare il bagno e sarebbero scesi in cucina per fare colazione con gli altri.
Dopo l'episodio accaduto alla fabbrica abbandonata, per loro fu difficile riuscire a dormire tranquillamente, dato che la figura nell'angolo in quella stanza li aveva turbati parecchio.
Ma dopo pochi giorni smisero di pensarci e riuscirono a svolgere le loro mansioni senza alcun problema, ma ogni tanto capitava che i due ne parlassero durante i momenti di pausa, senza essere alla presenza degli altri membri del gruppo.
Il programma di quell'ultima giornata non li aveva proprio fatti impazzire, dato che erano state le vittime di quella strana visione avvenuta in quella stanza al piano di sopra.
Avrebbero potuto rimanere a casa, dato che non erano costretti ad analizzare il luogo con i loro compagni, ma non volevano rimanere a casa a rimuginare su ciò che avevano visto.
Dovevano cercare delle risposte, o comunque provare a ipotizzarne alcune.
"Hey, Dipper..." Disse Alex, attirando l'attenzione del castano.
"Mh? Che succede?" Chiese.
"Lo so che ormai sono passati giorni, ma... Ci penso ancora."
"... Alla figura che abbiamo visto...?"
"Sì... Cioè, l'abbiamo vista entrambi, no? Per non parlare della scritta rossa! Com'è possibile che sia scomparsa non appena ce ne siamo andati?"
Dipper abbassò un attimo lo sguardo e iniziò pensare a tutto ciò che avevano potuto osservare quel pomeriggio di pochi giorni fa.
Aveva deciso di non parlarne più, di non tirare mai più fuori quell'argomento così inusuale, almeno non prima di aver esplorato di nuovo la fabbrica abbandonata.
Ma aveva bisogno di una risposta concreta, qualcosa che non gli lasciasse l'amaro in bocca e un velo di paura attorno alla sua anima.
Perché sì, quell'apparizione aveva turbato il rosso tanto quanto Dipper, dato che non si sarebbe mai aspettato qualcosa del genere.
"Forse... Un'allucinazione di gruppo..." Commentò ad alta voce, facendo ascoltare la sua affermazione ad Isaac, che però non era esattamente soddisfatto.
"Allucinazione? E perché dici così? Che abbiamo mangiato per immaginare una cosa del genere?" Affermò con un pizzico di ironia, tanto per non fare troppo i seri.
Dipper rimase ancora con lo sguardo perso nel vuoto, cercando di trovare una spiegazione plausibile ad una visione del genere.
Poteva essere un'allucinazione, come l'aveva chiamata lui, una visione, un frutto della loro immaginazione.
Però l'umano non aveva preso in considerazione un'opzione più che valida.
Anzi, un'opzione che pareva essere l'unica in grado di spiegare una cosa simile.
Come aveva già pensato prima, poteva essere davvero opera di Bill Cipher, dato che si era materializzato prima nei suoi sogni.
"... Alex, non prendermi per pazzo, ma forse..."
"... Forse, cosa?"
"Forse era qualcosa di... Non umano."
Dipper non volle specificare la sua teoria al rosso, dato che nessuno lì dentro conosceva l'identità di Bill Cipher, il demone dei sogni.
Ma voleva semplicemente affermare che quello che avevano visto non era solamente un'allucinazione, ma poteva tranquillamente essere qualcosa di reale.
"... Mi stai dicendo che abbiamo avuto un contatto con... Qualcosa di... Paranormale?" Mormorò Alex.
Dipper non si sorprese più di tanto alle parole che il rosso pronunciò, perché alla fine era più o meno quello che aveva pensato.
Solo che lui aveva aggiunto un demone narcisista, arrogante, masochista e sensuale come unico punto di riferimento per le sue risposte.
Non poteva di certo dirgli che la colpa di quella visione di gruppo era di una creatura sovrannaturale che lo aveva tormentato tanto tempo fa, e che ancora lo stava tormentando con i suoi metodi perversi.
"Beh, facciamo parte di un club che fa ricerche sul paranormale e sull'ignoto... Non ci sarebbe tanto da stupirsi." Affermò il castano con una spaventosa tranquillità.
Alexander rimase lì a fissarlo per vari secondi con un'espressione priva di emozioni precise, cercando di decodificare le parole dell'umano in modo da poterle comprendere.
Dipper deglutì silenziosamente e cercò di formulare qualche scusa per essere stato così calmo, dato che non aveva preso in considerazione una reazione del genere da parte di Alex.
Prima che potesse aprire bocca, il rosso si alzò dalla valigia ormai piena e si avviò verso la porta del bagno, volgendo a Dipper un'espressione tranquilla e quasi bambinesca.
"Sai cosa? Hai ragione... Grazie per la spiegazione, Dipper." Affermò il rosso, entrando in bagno subito dopo.
Il castano sbattè incredulo le palpebre una, due, tre volte, dato che non si sarebbe mai aspettato una risposta simile.
Ma alla fine smise di pensarci troppo e prese il tutto per il meglio, dato che alla fine non avrebbero dovuto più parlare di ciò che era successo alla fabbrica.
O almeno, questo era ciò che Dipper pensava.
Non appena i due umani finirono di preparare le ultime cose, scesero finalmente al piano di sotto e andarono in cucina, dove la maggior parte dei partecipanti alla gita avevano preso posto a tavola, mentre gli altri stavano tirando fuori gli elementi utilizzati per fare colazione.
Isaac era presente e stava preparando delle uova e del bacon in padella, mentre altre persone si erano accontentate di una semplice tazza di latte e cereali.
"Oh, eccovi finalmente!" Affermò il compagno di stanza di Isaac, il cui nome era Larry.
"Vi stavamo aspettando, prendete pure quello che vi piace di più." Affermò il corvino con un sorriso, posando le uova e il bacon in più piatti per coloro che li volevano.
Alla fine Dipper optò per una tazza di caffè e dei biscotti al cioccolato, mentre Alex tirò fuori la sua indole da umano goloso e si servì con le uova e il bacon che Isaac aveva preparato per più persone.
Fu una semplice colazione tra amici, come tutte quelle che avevano passato in quella vacanza lavorativa.
Si parlava, si scherzava e si mangiava in compagnia, coinvolgendo tutti i membri del club in più conversazione con miriadi di sfaccettature diverse.
Anche se non era il loro ultimo pasto, Dipper avrebbe sentito la mancanza di tutta quell'allegria mattutina che solo un gruppo del genere poteva trasmettere.
I pasti caldi, i sorrisi dei compagni, le chiacchiere al mattino.
Tutto questo avrebbe potuto viverlo anche al ritorno a New York, dato che si vedevano quasi tutti i giorni e passavano sempre molto tempo insieme.
Ma dei momenti del genere erano speciali, semplicemente non potevano essere riprodotti tutti i giorni e con così tanta facilità.
Dopo la colazione, il gruppo preparò gli zaini e uscì dalla villa, avviandosi per la seconda volta verso la fabbrica abbandonata che aveva lasciato un marchio abbastanza profondo nella mente di Alex e Dipper.
Quei due però non pensarono troppo a ciò che avevano potuto osservare nella stanza al piano superiore, ma invece si lasciarono andare e parlarono per tutto il tragitto con gli altri membri del gruppo, senza mai tirar fuori l'ansia che provavano nel rientrare in quella zona.
Non appena furono davanti all'edificio abbandonato, Isaac disse di nuovo che tutti avrebbero dovuto esplorare la zona in coppie, come l'altra volta, ma lui sarebbe stato in coppia con Dipper e Alex con Larry.
"Ti va bene se agiamo così?" Chiese il corvino al diretto interessato, inclinando di poco la testa di lato.
"Mh? Oh, beh, per me va bene... Non so per Alex però." Rispose per se stesso, voltando subito lo sguardo verso Alex che stava per dare la sua risposta.
"Sì, va bene, non ci trovo nulla di male." Affermò con tranquillità, avvicinandosi al compagno di stanza di Isaac.
Subito dopo questo chiarimento tutti quanti si misero all'opera, dividendosi come al solito.
Però ci fu un cambio di programma per le coppie di Alex e Dipper, dato che loro avrebbero dovuto esplorare delle zone lasciate vuote al piano di sotto, mentre altre persone avrebbero esplorato il piano di sopra.
"Questa fabbrica è davvero troppo grande... Ci sono stanze ovunque." Commentò Dipper, dando molte occhiate ai muri mandati che lo circondavano.
"È un bel luogo per fare delle ricerche, non credi?" Affermò il corvino, facendo delle foto a documenti abbandonati o ad altri punti interessanti.
Dipper prendeva solo appunti di tutto ciò che trovava interessante e ogni tanto faceva uno schizzo della stanza.
Descriveva le stanze con una sequenza a tabella e ne riscriveva le caratteristiche uniche.
In una stanza vi erano più radici e componenti vegetali, in un'altra le pareti erano molto più rovinate, in un'altra ancora vi erano mobili ormai inutilizzabili e pieni di scartoffie e così via.
Ogni stanza aveva la sua parte interessante, e se Isaac catturava gli ambienti con la fotocamera, Dipper li racchiudeva sul suo blocco degli appunti, pieno zeppo di bozze, disegni, schemi e ricostruzioni grafiche a cura dell'umano che aveva teorizzato l'aspetto primario di tutte quelle stanze.
Dopo qualche ora di esplorazione, i membri del gruppo tornarono davanti all'entrata e presero tutta la loro roba, scambiandosi informazioni, foto e appunti tra di loro.
Dipper e Alex erano rimasti tranquilli per tutta la durata della seconda visita alla fabbrica abbandonata, in quanto la loro visione non si era presentata di nuovo in altre occasioni e avevano avuto tutto il tempo per prendere appunti e fare foto, nel caso del rosso.
Si misero tutti quanti sul cammino in ghiaia che portava alla villa e, senza aver dimenticato nulla di importante, iniziarono a parlare tra di loro di tutto ciò che avevano fatto in quelle due settimane di lavoro.
Avevano fatto ricerche, esplorazioni, ma avevano anche passato momenti amichevoli in qualsiasi parte della giornata: dalla mattina alla sera, quando erano tutti insieme a lavorare per lo sviluppo del club.
A Dipper sarebbero mancati tutti quei momenti unici insieme ai suoi nuovi amici, avrebbe voluto rimanere in quella zona per più giorni, solo per passare più tempo con i membri del club per conoscerli meglio.
Ma alla fine le cose belle durano poco e Dipper fu costretto a tornare in stanza per preparare le ultime cose nella valigia, prima di scendere insieme ad Alexander per pranzare.
Avevano passato quasi tutta la mattina dentro a quella fabbrica e stavano tutti morendo di fame, quindi Isaac optò del riso alla zucca per pranzo e con contorno un'insalata.
Ovviamente anche il pranzo andò a gonfie vele, dato che tutti ormai erano contenti di aver finito finalmente tutti i loro progetti durante quelle due settimane di vacanza.
Gli scherzi a tavola non mancavano mai e nessuno veniva messo da parte o emarginato dal gruppo, in quanto al club importasse molto che tutti i compagni avessero un ruolo fondamentale nella loro piccola società.
Dopo il pranzo una ragazza bionda propose di rimanere in salotto tutti insieme per giocare ad un gioco di società, così da rimanere tutti insieme almeno l'ultimo giorno della vacanza alla villa.
Tutti quanti annuirono e praticamente passarono il pomeriggio all'insegna della compagnia altrui e delle risate, fino a che non arrivò la cena, ovvero la fine della giornata.
Erano tutti seduti a tavola con Isaac a capo di essa, in piedi, con un bicchiere di vino rosso in mano che osservava sorridendo ogni membro del gruppo.
La tavola era piena di varie pietanze a base di carne, pesce o verdura, insieme a vari contorni adatti a tutti e ai bicchieri di vino che non potevano di certo mancare.
"Sono davvero contento di queste due settimane che abbiamo passato insieme, ragazzi... Davvero, la vostra compagnia è ormai essenziale nella mia vita e penso che non riuscirei a farne a meno." - Esordì Isaac all'inizio, ricevendo in coro un sacco di versi che alludevano all'affetto. - "Davvero... Grazie mille per ciò che avete fatto per me e per il club in primis, grazie per la vostra presenza e per ciò che avete fatto fino ad ora, vi adoro troppo." Finì.
La stanza venne riempita da applausi e fischi da parte di qualsiasi membro del club.
La cena fu il momento migliore della giornata e Dipper si sentiva estremamente grato di aver seguito il consiglio di Pacifica, ovvero quello di entrare nel club dell'ignoto per incontrare tutte quelle persone meravigliose che lo avevano accettato fin da subito.
Si sentiva davvero bene, si sentiva a casa.
Ad un certo punto, però, il castano sentì la testa e gli occhi pesanti, mentre la sua vista diventò quasi subito offuscata.
Diede la colpa alla stanchezza della giornata, ma c'era un altro fattore che non aveva considerato e che non poteva di certo tenere a mente.
Alex si accorse del suo stato di stanchezza e gli chiese se voleva farsi accompagnare in camera, il diretto interessato acconsentì.
Si scusò con tutti i membri del gruppo e fece qualche passo fuori dalla cucina insieme ad Alex, ma nel mentre la sua stanchezza aumentava sempre di più.
Però c'era qualcosa che non andava.
Non poteva dare la colpa al lavoro che aveva fatto negli altri giorni, dato che si era riposato per bene in ogni momento, inoltre non poteva stancarsi solo per una semplice esplorazione.
"... Alex... Non mi sento bene..." Mormorò il castano, senza ottenere risposta.
Girò la testa verso colui che aveva richiamato e si stupì non appena vide comparire sul suo viso un'espressione estremamente tranquilla e poco preoccupata.
Sentì la testa sempre più pesante e le gambe tremolanti, mentre gli occhi si chiudevano ormai da soli.
Non era stanchezza, o almeno, non era una normale forma di bisogno notturno.
Aveva assunto qualcosa che non doveva, o che comunque lo aveva fatto arrivare a quello stato.
Senza rendersene conto, i suoi occhi si chiusero, le sue gambe cedettero e il suo corpo cadde a terra sul tappeto dell'ingresso, lasciando che si sentisse un grande tonfo all'impatto con il pavimento.
Aveva perso i sensi, Dipper aveva perso conoscenza.
Okay okay ci sono, scusate il ritardo ma ci sono stati dei problemini con Wattpad- ;w;
Allora? Che ne dite amici miei?
Trovo che alla fine sia diventato leggermente più interessante il capitolo, dato che Dipper praticamente è svenuto
Che ne pensate? :D
Ho iniziato da poco "JoJo's Bizzare Adventure: Diamond is Unbreakable" e niente, adoro troppo
Inoltre posso finalmente dire che i capitoli alla villa sono finiti!
Per quanto questo capitolo sia noioso, fidatevi... Il prossimo penso che vi piacerà molto
O almeno... Lo spero tantissimo ':D
Lasciate un commento e una stellina se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo alla prossima! Cya a tutti :3
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