.^Capitolo 3^.

Rimase fermo, immobile.
L'unica cosa che poteva fare era continuare a guardare l'occhio di quel demone davanti a lui, senza mai distogliere lo sguardo.

"Allora, Pinetree? Vuoi rimanere lì per eoni?" Esordì Bill, sempre con quel sorriso diventato quasi odioso.

Dipper scosse lentamente la testa e si alzò da solo, con le gambe tremanti e la gola secca.
Si prese qualche momento per osservare lo strano abbigliamento dell'uomo davanti a lui: il busto era fasciato da una semplice camicia bianca, coperta da un gilet nero elegante ed una semplice giacca dorata, corta davanti e lunga dietro, fino alla piegatura del ginocchio.
La parte inferiore del corpo godeva di un fine pantalone nero, leggermente attillato, con una catenina che fuoriusciva dalla tasca destra di esso, e infine vi erano le scarpe, rigorosamente nere ed eleganti come tutto il resto che il demone indossava.
Come tocco in più, il demone aveva le mani avvolte a due guanti di seta nera, attaccate a loro volta ad un bastone a canna di bambù, con il manico ricurvo, sempre nero come la pece.
Infine il cilindro sempre di quel colore, con una piccola fascia dorata attorno al corpo del cappello, accompagnavano la testa del biondo insieme ad una benda che copriva l'occhio destro, una benda con una forma insolita, a forma di triangolo.
Deglutì sorpreso per colpa dell'ambigua ed estrema eleganza di Bill, ma non era quello che gli importava.

"T-tu... Eri morto... Eri diventato di pietra! Com'è possibile?! E perché sei... Umano?! Come ti sei liberato?! E perché sei qui?!" Sbottò di colpo l'umano tra i presenti, ormai in preda al dubbio.

Il demone fece fuoriuscire una lieve risata dalle sue labbra, sfiorando con lo sguardo il busto privo di vestiti di Dipper.

"Che sconsiderato, vuoi iniziare una conversazione a torso nudo? Scandaloso...~"

Il ragazzo se ne accorse e arrossì lievemente, afferrando la maglietta del pigiama e indossandola in fretta e furia, sotto lo sguardo divertito del biondo.

"Meglio?!" Chiese di colpo l'umano, sempre con le gote tinte di rosa.

"Molto meglio, e devo ammettere che sei cresciuto bene..." Rispose con tono appositamente viscido.

Sussultò alle sue parole e strinse leggermente i pugni, in dubbio se ringraziarlo in modo retorico o prenderlo inutilmente a calci.
Ma alla fine decise di rimanere calmo, però sempre con i muscoli tesi.

"Risponderai alle mie domande ora...?" Disse.

Bill schioccò la lingua sul palato due volte, in segno di negazione, appoggiandosi al bastone con entrambe le mani.

"Qual è la parola magica?"

Dipper gli rivolse uno sguardo esterrefatto, come se gli stesse dicendo: "Mi stai prendendo in giro?", mentre il demone lo osservava divertito.
Ci mise qualche minuto per rispondere a quella domanda infantile, ma alla fine ci riuscì, anche se con qualche forzatura.

"Per favore..."

Il demone allora tese la mano destra verso l'esterno e fece scomparire il bastone in una lieve nube dorata, cambiando espressione in men che non si dica.
Da arrogante e ipocrita, il suo viso si contorse in qualcosa di più lieve, quasi umano e amichevole.
Ma Dipper sentiva perfettamente il malsano sotto quella maschera, lo percepiva.
Sotto quel bellissimo sorriso si nascondeva una belva pronta ad agguantare la sua innocua preda.

"Non è nulla di così particolare, Pinetree, semplicemente questa è la mia vera forma" Rispose banalmente.

Dipper assunse uno sguardo confuso, caotico secondo Bill.
Non riusciva a comprendere bene le parole del demone.

"Ma... Eri un triangolo..."

"Sono un burattinaio nato, lo so~"

Dipper allora sospirò esasperato e incrociò le braccia, aspettandosi una risposta per l'altra domanda che aveva posto al demone.

"Invece per l'altra domanda... È leggermente più complicato." Rispose ridendo.

"... Complicato? In che senso? Non sei qui per conquistare di nuovo il mondo...?"

A quella domanda Bill estese il suo ghigno in modo inquietante, quasi innaturale per un viso come il suo.
Dipper allora rimase continuamente in stato di allerta, odiando quell'intera situazione.

"Vedi... La conquista del mondo ovviamente è tra la mia lista di Cose da fare, ma prima devo sbarazzarmi di una cosa..." Spiegò Bill assumendo un tono ovvio alla fine.

Dipper allora gli fece il cenno con la mano di continuare.
Il demone gli prese di colpo la mano e lo attirò a sé, avvolgendo i suoi fianchi stretti con un braccio e tenendo la mano del braccio libero sul suo mento, guardandolo negli occhi.

"Devo sbarazzarmi di te, Pinetree..." - Sussurrò pericolosamente sulle labbra dell'umano - "e voglio farlo godendomi ogni momento che verrà~." Disse infine.

Sempre con quel sorriso contorto e quell'occhio intriso da malizia, Bill osservava deliziato l'espressione spaventata di Dipper, che era pronto ad urlare se fosse stato necessario.

"... C-cosa?!" Chiese spaventato il ragazzo, staccandosi di colpo dal demone.

Allora da lì Bill scoppiò in una fragorosa risata, inquietante quanto ipnotica.
Dipper lo fissava sconcertato, ma alla fine si mise anche lui a ridere in modo più leggero, senza una ragione.
L'istinto gli aveva detto di ridere, dopotutto.

"Vedo che sei d'accordo con me!" Esclamò con arroganza il demone, guardandolo dall'alto con quell'occhio dorato.

"E-eh?... No! N-neanche per idea!" Rispose Dipper allarmato, smettendo di ridere.

"Vedrai, Pinetree..."

Il demone si avvicinò lentamente all'umano, come un predatore che aspetta il momento giusto per attaccare, e intanto Dipper era diventato la preda, nonché il sottomesso dei giochi malati e mentali del demone.
Alla fine egli fece scontrare le scapole contro la superficie dura del muro, sbiancando leggermente.
Da lì Bill posò le mani sul muro, proprio ai lati della testa castana di Dipper.
Si avvicinò pericolosamente a lui, guardandolo dritto negli occhi socchiusi.
L'umano doveva ammetterlo: quell'aria così sensuale ed elegante era adatta ad una creatura come lui.
Era intrigante e letale allo stesso tempo, l'incarnazione della tentazione in una forma demoniaca, ovvero Bill Cipher.
Infatti il demone gli prese lentamente il labbro inferiore tra i denti e iniziò a morderlo.
Tutto ciò che fuoriuscì dalle labbra di Dipper furono dei lievi mugolii, insieme a qualche goccia scarlatta proveniente dal labbro morso dal demone.

"Adorabile..." Sussurrò Bill, leccandosi le labbra e subito dopo la macchia di sangue sulla bocca dell'umano.

Dipper rimase paralizzato, come quando Bill era uscito dallo specchio, non aveva l'intenzione di fare nulla.
Ma non appena sentì la testa appesantirsi, Bill si staccò da lui con il suo solito ghigno.
Lo sguardo del ragazzo divenne offuscato, sempre di più, fino a che non divenne nero e l'ultima cosa che udì fu il suo corpo sbattere contro il pavimento, insieme alla risata distorta del demone.

SCUSATE IL RITARDO!
Ma ciao amici! Come va?
Capitolo di merda da come si è potuto intuire-
Ma comunque! Buon Natale in ritardo amici!
Infatti questo lo pubblicherò subito dopo Natale, perché sarò lì a farmi una scorpacciata di lasagne :D
Chissà cosa succederà nel prossimo capitolo... Fuhuhu~
Volete scoprirlo? Allora continuate a leggere e a votare! :D
Lasciate un commento e una stellina se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo alla prossima! Cya a tutti :3

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